Salve a
tutti! Vorrei dirvi
che questa One-Shot è un po’ *un po’
tanto* triste, ma vi assicuro che io sono
tutto l’opposto! È solo un momento passeggero che
(spero) passerà molto presto.
È una storia vera (è successo a me) ed
è ispirata ad una giornatina non molto
piacevole e sarà tra le pochissime che scriverò
che finirà male. Vi chiedo
perdono se posso sembrarvi un po’ lugubre, ma…
TRANQUILLI! Ora vi lascio alla
storia, subito dopo le note di quella pazza della mia Sempai
– nonché
Beta-reader – che mi ha praticamente costretta a fargliele
inserire. Un
bacione! Giuly-chan
*Spazio note della
Beta*
Salve gentili lettori! Alcuni
di voi –
chi è così pazzo da leggere le mie storie
– mi conosce come Mary_loveloveManga
[nick orribile, non ci fate caso…], mentre molti altri mi
conoscono
semplicemente come Mary-chan. Sono la Beta di Giulia, la mia piccola
Kohai! Ma bando alle ciance
inutili. Davvero, la mia Love non è così,
è solo un momento che passerà presto,
perché io farò di tutto per farlo passare. Non ho
cambiato molte cose del suo
lavoro. Anzi, ho eliminato solamente gli errori grammaticali
[potrebbero
essermi sfuggiti, alcuni… chiedo scusa se dovesse accadere]
e qualche errore
sintattico. Il resto è opera sua ed io ho preferito non
cambiarla. Perché non
mi sembrava giusto farlo. Forse sono solo una Beta incapace, ma ho
preferito
così, anche per rispetto nei suoi confronti. Oppure la
storia sarebbe diventata
mia e non sua! Basta, dovevo solo dire questo e fare un po’
di pubblicità al
nostro contatto in coppia [Pazze_Sempai e Kohai] e dirvi che il
personaggio di
Sango è ispirato a me!! Okay, questo non ve lo dovevo
dire… ma l’ho fatto lo
stesso. È per farvi capire meglio quanto questa storia sia
ispirata ad un fatto
reale. Un bacione! Mary-chan
Al di
là dell’amicizia.
C'è chi, come lei,
cercava una
spiegazione logica in tutto.
E chi, come lui, pensava che
non ci fosse una spiegazione.
Ma cosa ne può sapere
una
ningen? E cosa ne può sapere un hanyou?
Destinati dal volere dei Kami
a non andare più in là dell'amicizia.
Un'amicizia che però non
sarebbe
potuta vivere.
Almeno così è
come la pensava
lei. Lei che desiderava una spiegazione.
Lei che, attaccata alla
cinica realtà, pretendeva una spiegazione logica.
Le serviva, a meno che non
volesse impazzire, cosa che sarebbe successa a breve se non avesse
trovato
quella dannatissima logica in quello che era successo.
Per capire meglio
bisognerebbe fare un salto indietro.
Era segretamente innamorata
di lui e credeva fermamente nel fatto che lui non l'avrebbe mai fatta
soffrire.
I suoi migliori amici
l'avevano avvertita...
"Kagome, lascia perdere.
Ti farà soffrire e basta, fidati! Lo conosciamo! Non
è cattivo e non lo farà apposta!"
E lei ingenuamente continuava
sempre a ripetere loro:
"Non succederà. A quanto
pare non lo conoscete bene! È dolce, capace di farti ridere
SEMPRE, è lui
quello giusto... lo so, me lo sento!"
Lei ancora non lo sapeva, ma
si sbagliava.
Poi, con il supporto delle
amiche non avrebbe mai creduto a quelle dicerie, secondo lei, ridicole.
"Tesoro, vedrai che è
lui! Me lo sento!"
Lei se lo sentiva, la sua
migliore amica, Sango, se lo sentiva più di lei.
Ma il problema era che lui,
che l'amasse o no, non se la sentiva.
Passò del tempo. Lei e
Sango
erano sempre più convinte.
Miroku e Koga, i suoi
migliori amici, erano sempre più preoccupati per la loro
amica che, prima o
poi, si sarebbe scottata con il fuoco.
Il fuoco non è roba da
bambine, si sa, ma lei, testarda come poche a questo mondo, pensava che
lui
fosse la sua fonte di felicità.
Trascorse altro tempo e
finalmente Kagome si fidanzò con il ragazzo dei suoi sogni,
lui, Inuyasha, che
sapeva farla ridere e sapeva farla sciogliere con una sola parola.
In chat lui dimostrava di
amarla, nel limite consentito alla loro età, facendola
sentire la ragazza più
fortunata sulla faccia della terra.
A quel punto i suoi amici
pensarono che fosse fatta e non si preoccuparono vedendo lei
così felice.
Ma il tempo passò, come
sempre, inesorabile, e, quei momenti che dovevano essere eterni,
finirono...
Non si sentivano spesso, ma
lei era troppo felice per dubitare di qualcosa.
E fu proprio per colpa della
sua felicità che lei non si accorse di nulla.
La sua fonte di felicità
cominciava ad allontanarsi ma, come detto prima, lei non si accorse di
niente.
Invece tutti attorno a lei si
accorsero di ciò che stava succedendo, l'avvertirono...
ma... niente...
Lei non ne voleva sapere. Lui
era lì, solo che magari aveva altro per la mente.
Ormai non si sentivano
più...
le scuse che l'avevano convinta?
Cellulare a secco, internet
disconnesso e febbre...
Lei ci credeva, come poteva
non farlo?
Un giorno dovevano uscire
tutti insieme, solo che lui (come aveva fatto anche prima di fidanzarsi
con
lei) non si era presentato.
Con loro c'era anche un'amica
di lei, Rin, che non contenta, doveva mettere il carico, e
indagò sul perché
Inuyasha non fosse venuto.
Kagome non lo voleva sapere,
si fidava.
Rin chiamò il ragazzo
della
sua amica ma, non rispose lui...rispose una ragazza di nome Kikyo che
rispose
male alla sua amica e questa, chiaramente, fece lo stesso.
Tra una parolaccia e l'altra
Kikyo rivelò di essere la ragazza di Inuyasha. Lì
per lì Kagome si rassegnò e pensò
che comunque prima o poi sarebbe successo...
Prima o poi si sarebbero
lasciati...
La prese a ridere, anche se
tutti i suoi amici sapevano che lei ci sarebbe stata male.
Quando però la ragazza
si
iniziò a rendere conto di ciò che era successo,
venne a sapere che era tutto
uno scherzo e allora si rallegrò pensandoci.
Però doveva comunque
chiarire
con il suo ragazzo.
Sango non si fidava più
di
Inuyasha e la convinse a chiedergli spiegazioni.
Non contento Miroku andò
a
fare una "visitina" a Inuyasha...insomma, litigarono e la lite
finì
con un pugno per l’hanyou.
Dopo un'infinità di
tempo
Kagome si decise a chiamare e chiedere queste benedette spiegazioni, ma
non
ebbe la forza necessaria.
Gli chiese solo cosa aveva
intenzione di fare. Se continuare a stare con lei seriamente o no.
Aveva paura della risposta. Si
sarebbe tolta le orecchie invece di sentire quel "Ci lasciamo?" detto
NON molto alla leggera da quello che ormai era il suo EX ragazzo.
Riuscì solo a dire "Ah,
va bene...ciao..." e ad attaccare senza aspettare risposta.
Si rassegnò come non
aveva
mai fatto prima, e ciò sconvolse Sango che non riconosceva
più in quel corpo
l'anima della sua migliore amica.
Lei. Lei che era entrata a
portare il sole nella sua vita. Lei che aveva sempre una parola buona e
due
cattive nei suoi confronti, ma Sango lo sapeva.
Kagome lo faceva solo per
lei.
E tornando all'inizio di
questa stupida storia. Kagome cercava senza sosta una spiegazione per
la fine
di un amore che, a quanto pare, non era destinato a continuare.
Ma lei sapeva che se Inuyasha
gli avesse dato un'altra possibilità si sarebbe riscattata.
Lei sapeva di amarlo.
Lei sapeva che anche se
l'avesse uccisa, come in pratica aveva fatto, non avrebbe provato odio
nei suoi
confronti.
Ma da bambina piccola
probabilmente avrebbe pensato che l'avrebbe risparmiata da una vita di
sofferenze e l'avrebbe amato ancora di più.
Kagome dentro di sé
sapeva
che non avrebbe mai dimenticato che la sua fonte di felicità
esisteva e che le
aveva donato dei giorni in cui aveva provato la gioia più
vera.
E viveva nella speranza che
quella fonte, la
SUA
fonte, cambiasse idea e tornasse da lei.
Anche se
ciò non sarebbe
successo.
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