14:
Ti devo
Parlare.
Le
ore di scuola passarono in fretta, ed esattamente come all'andata
Edward mi riaccompagnò.
'Forza
e coraggio Bella, ora è il momento, devi esporgli i tuoi
dubbi e le
tue teorie, tanto se ciò che penso e sostengo si dimostra
falso al
limite si farà quattro risate e comunque io avrei delle
spiegazioni.
Devo
dirglielo!'
Cercavo
di incoraggiarmi pensando tra me e me, tra poco saremmo arrivati a
casa e io non ero ancora riuscita a spiccicare parola, il clima in
macchina era teso ed imbarazzante, anche se lui non sembrava farci
caso.
“Senti
Bella, ti va di venire a casa mia nel pomeriggio?”
Edward
mi prese alla sprovvista facendomi tale domanda, e persi
così il
momento giusto.
“Ehm..
Si certo, devo avvertire Charlie, ma dovrebbe andar bene.”
Ero
un po' incerta, sul suo viso c'era un'espressione enigmatica che non
riuscivo a decifrare.
“Ottimo.”
Mi
rispose semplicemente lui rivolgendomi un suo fantastico sorriso.
Un
minuto dopo eravamo davanti casa mia e io avevo perso un'altra
occasione da stupida,
comunque
sia avrei passato il resto della giornata in sua compagnia quindi
avevo ancora del tempo...
Come
di consueto in un attimo fu dalla mia parte ad aprirmi cortesemente la
portiera, gli sorrisi per ringraziarlo e lui ricambiò in
pieno.
Mi accompagnò fino alla porta e aspettò che
l'aprissi.
“Bene,
allora passo a prenderti tra poco.”
Disse
con tono pacato per poi sporgersi verso di me e darmi un bacio sulla
fronte.
“A
dopo.”
Concluse
allontanandosi leggermente.
“A
dopo.”
Risposi
io completamente porpora in viso e con il battito accelerato.
Lo
guardai andare via, poi mi chiusi la porta alle spalle e sospirai.
“Sei
proprio una stupida Isabella Swan!”
Esclamai
dandomi un leggero scappellotto in fronte. Fino al giorno prima ero
più che decisa di dirgli tutto ciò che pensavo
riguardo lui, ma non
appena i miei occhi avevano incontrato i suoi tutta la mia sicurezza
era svanita in un istante lasciando posto alla codardia e
all'imbarazzo.
Ancora
una volta mi accorsi quanto fosse difficile vincere contro Edward
Cullen!
Mangiai
qualcosa di veloce accompagnato da un po' di succo d'arancia, poi
andai in bagno a darmi una sciacquata e una pettinata, come era
accaduto la prima volta l'idea di andare a casa Cullen mi
innervosiva, davanti a loro, così dannatamente perfetti, mi
sentivo
sempre un pesce fuor d'acqua.
Mi
cambiai alla svelta la maglietta mettendone una a maniche corte
bluette, su cui poi avrei messo un giubetto di jeans e mi lasciai i
capelli sciolti. Non sapevo esattamente a che ora Edward sarebbe
passato a riprendermi, aveva detto solamente 'tra poco', ma per
quanto ne sapevo il suo poco poteva indicare anche più di
due ore...
In
quello stesso istante suonò il campanello, impossibile fosse
lui,
insomma mi aveva accompagnata nemmeno un'ora fa e probabilmente
doveva mangiare, forse cambiarsi, anche se …
In
quel momento aprii, era lui.
“Sei
tu...”
Dissi
spontaneamente con occhi sgranati.
“Aspettavi
forse qualcun altro?”
Domandò
perplesso a quella mia affermazione.
“Ah,
ehm.. no, cioè... nulla lascia stare.”
Tagliai
corto alla fine, aveva la straordinaria capacità di
confondermi.
Lui
si mise a ridere, per l'ennesima volta era riuscito a prendersi beffa
della sottoscritta.
“Sei
solo un antipatico ecco!”
Esclamai
facendoli la linguaccia.
“Si,
però tu sei innamorata di questo antipatico.”
Affermò
avvicinandosi di più a me e mettendomi con le spalle al muro.
Il
suo viso a pochi centimetri dal mio, il suo fiato gelido sulle mie
labbra.
“Ti
piacerebbe...”
Replicai
io sfuggendo per la prima volta al suo incantesimo, nonostante il
rossore sulle mie guance,il bruciore sulla mia bocca, questa volta ce
la feci.
I
suoi occhi d'orati mi scrutavano attenti, le labbra ancora piegate in
un leggero sorriso, poi si accostò al mio orecchio.
“Non
immagini nemmeno quanto.”
Sussurrò
con voce suadente, facendomi provare brividi lungo tutta la schiena,
non so che cosa mi impedì di svenire tra le sue braccia in
quel
momento.
Si
allontanò godendosi chiaramente l'espressione che aveva
scatenato
sul mio volto, mi prese delicato per mano accompagnandomi alla sua
macchina e invitandomi a salire.
Il
mio orgoglio ancora reclamava per non essere riuscita a reagire
prontamente, ma il mio cuore batteva all'impazzata dalla
felicità
per quelle sue parole.
Possibile
non si fosse accorto di quanto io fossi irrimediabilmente innamorata
di lui?
In
men che non si dica arrivammo davanti a casa Cullen, nonostante ci
fossi già stata la sua imponenza mi intimoriva ogni volta.
Arrivati
davanti alla porta presi un respiro profondo per provare a calmarmi.
“Stai
bene?”
Mi
chiese Edward accorgendosene.
Io
mi limitai ad annuire, se avessi usato la voce si sarebbe accorto che
stavo mentendo spassionatamente.
“Permesso..”
Dissi
soltanto una volta oltrepassata la soglia. Mi aspettavo di vedere
Esme ad accoglierci come la scorsa volta, o Alice precipitarsi
giù
dalle scale pronta a saltarmi al collo, ma non accadde nulla,
completo
silenzio.
Mi
girai verso di lui guardandolo stranita e interrogativa.
“Non
c'è nessuno in casa.”
Disse
rispondendo a quella mia domanda silenziosa.
Deglutì.
“Ne-
nessuno?”
Ripetei
improvvisamente agitata ed imbarazzata.
“Esatto.”
Lo
sentì ridere di sottecchi. Che intenzioni aveva?
“Vieni.”
Mi
intimò poi prendendomi per mano e portandomi verso le scale.
Non
riuscii a rifiutare quel contatto e non opposi resistenza, anche se
in quel momento cominciarono a venirmi in mente i più
strambi
pensieri, da che volesse rivelarmi il suo 'vero aspetto' a che forse
volesse... tremai solo pensandola quella parola, poi non era
possibile, in fondo lui era il mio ragazzo giusto? lui mi voleva
bene, ero certa che non mi avrebbe mai fatto del male, mi fidavo di
lui.
Cominciai
così a tranquillizzarmi, a recuperare la calma.
Ad
un tratto si fermò e solo in quel momento mi resi conto di
dove ci
trovavamo.
“Questa
è camera mia Bella, tu non l'hai mai vista.”
Affermò
con quel sorriso sghembo che adoravo.
Camera
sua, camera sua.. continuavo a ripetere queste parole tra me,
eccitata e agitata nello stesso tempo. Aprì la porta, e non
potei
che rimanere sorpresa da ciò che mi si presentava davanti.
Come
in tutto il resto della casa anche la sua parete era completamente
occupata da una vetrata attraverso il quale si vedeva benissimo il
bosco, mentre l'altra alla mia sinistra, era totalmente occupata da
centinaia e centinaia di cd. In un angolo era sistemato un impianto
stereo estremamente sofisticato, uno di quelli di ultima generazione
che io avrei disfatto solo guardando.
Non
c'erano letti, ma solamente un divano in pelle nera e sul pavimento
era disteso un grande tappeto
d'orato.
“Entra
pure.”
Mi
disse Edward facendomi accorgere di essere rimasta ferma immobile
sulla soglia.
“Mettiamo
su un po' di musica ti va?”
Chiese
cortese avvicinandosi a quegli immensi scaffali pieni zeppi di
compact disc,
io
intanto mi guardavo intorno, con gli occhi sgranati, poi la sentii,
la 'nostra ' canzone.
“Claire
De Lune...”
Sussurrai
rivolgendo il mio sguardo verso di lui, lo vidi annuire e avvicinarsi
a me.
Si
accomodò sul divano invitandomi subito a sedermi al suo
fianco.
Con
la schiena era appoggiato al muro mentre le sue mani erano sistemate
dietro la nuca, anche in quella posizione così comune
risaltava la
sua bellezza.
Mi
sedetti come da lui chiesto senza esitare, ogni volta che si trattava
di stargli vicino le mie gambe si impossessavano di vita propria
camminando spontaneamente verso Edward.
“Allora
se non erro stamani mi hai detto che volevi parlarmi...”
Mi
osservò guardingo con quei suoi occhi color dell'oro.
“Be,
dimmi pure. Ora sono a tua completa disposizione.”
La
sua posizione esprimeva disinvoltura, ma nel suono della sua voce
c'era qualcosa che non andava,
come
se stesse cercando di trattenersi, di risultare tranquillo anche se
realmente non lo era.
Rendendomi
conto di ciò dedussi qualcosa che in quel momento mi
sconvolse.
“Tu...
Tu, già lo sai, non è vero?”
Domandai
incerta e impaziente.
Di
scatto si voltò verso di me, i suoi occhi pieni di stupore e
timore
nel medesimo tempo, uno sguardo che fin ora non gli avevo mai visto.
Improvvisamente
squillò il telefono facendomi sobbalzare.
Edward
scosse per un secondo la testa e rispose immediatamente.
“Pronto?”
“Edward...”
“Alice.”
La
sua voce sconvolta mi intimorì ancora di più.
Che
diamine stava accadendo?
“Tu..
chi sei?”
Chiese
Mike indietreggiando spontaneamente.
“Il
mio nome è Jean. Perdonami se ti ho spaventato il fatto
è che ho
una cosa di vitale importanza da dirti... riguarda Edward
Cullen.”
“Tu
sei.. un suo amico?”
Mike
era incerto, ma smise di allontanarsi.
“Be
diciamo che lo ero, ma adesso non mi piace molto come si sta
comportando con quella povera ragazza.”
Affermò
il nomade con falsa tristezza, guardando di sottecchi l'espressione
del ragazzo.
“Bella?
Stai parlando di lei?! Che le vuole fare quel bastardo?!”
D'istinto
Mike si riavvicinò di botto a Jean, urlando di rabbia.
Il
vampiro non si mosse, rimase completamente impassibile, il capo
basso, le sue labbra nascoste piegate in un sorriso tetro.
Poi
rialzò la testa, mostrandosi dispiaciuto.
“Già,
proprio lei. Io so per certo che lui la sta solo prendendo in giro.
La userà Mike per poi buttarla.”
Il
suo tono di voce si era fatto deciso e calcato.
Il
ragazzo era sconvolto, e la rabbia aumentava.
“Devo
andare ad avvertirla!”
Mike
fece per correre via ma fu immediatamente fermato dal nomade.
“Aspetta!
Non essere precipitoso. Probabilmente lei non ti crederebbe mai, ti
considererà solo geloso
o
invidioso. Lascia che le parli io. E' meglio per tutti, pensa solo a
portarla da me.”
Ciao
a tutti! Allora inanzi tutto vi chiedo scusa per il ritardo con cui
ho aggiornato, ma in questi giorni sono piena di cose da fare, il
tempo da trovare è difficile, infatti come potete vedere il
capitolo
non è molto lungo, ma spero tanto vi sia piaciuto, quindi mi
raccomando fatemi sapere!
RINGRAZIAMENTI:
*Grazie
Bellas!
Come hai potuto
leggere il nostro 'caro' nomade non ha delle buone intenzioni...
povera
Bella. Spero ti sia piaciuto questo capitolo nonostante non sia molto
esauriente!
*Grazie
Nessie93!
Io! Io ci sto!
Pronta a firmare, e pronta con altra legna! Hihihi! Spero ti sia
piaciuto!
*Grazie
barbyemarco!
Grazie davvero
per il sostegno, spero che possa esserti piaciuto anche questo!
*Grazie
Bibina_88!
Allora credo che
anche tu aderirai alla petizione per distruggere il nomade.. bene,
bene! Hehe! Chissà che accadrà alla nostra Bella,
mah..! In effetti
mi sta distruggendo, stancarmi è troppo poco, comunque
grazie!
Hihihi! Spero ti sia piaciuto!
Ringrazio
poi tutti voi che continuate a leggere la mia ff, spero di cuore
continuerete a farlo e che mi perdonerete se non sono in effetti
perfetti questi ultimi capitoli... Grazie ancora!
Bacioni!
P.S.
Dimenticavo di ringraziare tutti voi che avete letto e commentato la
mia one-shot Ed-Bella,
in
effetti non so se seguite anche questa ff, ma siccome mi sembra
giusto ringraziarvi ci provo! Sono felice che in molte mi abbiamo
chiesto un continuo, prometto che ci farò un pensierino!
Grazie
ancora!
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