Ciao a
tutti!!! Eccomi di nuovo qui dopo tutta l'estate e dopo una lunga e
imperdonabile assenza senza pubblicare un nuovo capitolo e
probabilmente a questo punto vi sarete tutti dimenticati di me e della
mia storia, ma spero di no.
Questo
capitolo poi è un capitolo speciale perché l'ho
scritto dopo aver incontrato il meraviglioso protagonista maschile
della nostra amata trilogia, l'unico e il solo Jamie Dornan, incontro
dal quale ancora dopo mesi non mi sono ripresa e non sono sicura che
succederà presto (in fondo c'è la mia foto con lui )
Comunque
spero di ritrovarvi in tanti nelle recensioni, niente mi farebbe
più felice. Spero che il capitolo vi piaccia. Buona lettura.
Giulia :D
-Così
vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa.- annuncia
il reverendo Walsh, tra gli applausi e le urla entusiaste dei nostri
invitati. Sorrido felice come non mai.
-Finalmente
sei mia.- sussurra il mio meraviglioso neo marito, prendendomi tra le
braccia baciandomi con dolcezza sulle labbra.-
A quel
contatto mi sveglio di soprassalto. Che sogno splendido, sembrava
così reale. Quel bacio sembrava così reale.
Anche il
mio subconscio si è ricordato che oggi è
l'anniversario di quel giorno meraviglioso. Penso sorridendo, travolta
dai quei ricordi emozionanti.
Disorientata
mi giro verso la parte del letto di Christian, allungando il braccio,
sicura di trovarlo di fianco a me, ma al posto di mio marito, trovo un
biglietto sul suo cuscino.
Ancora un
po' insonnolita, mi tiro su a sedere, prendendo il biglietto tra le
mani.
~Buongiorno.
Ted ed io
ti stiamo aspettando in giardino.
Spero che
ti senti riposata stamattina, perché preparati ti aspettano
sorprese.
Un anno
di noi ed io non potrei essere più felice.
Buon
anniversario amore mio.
Ti amo.
Cxx~
Oh
Christian. Gli occhi mi si riempiono di lacrime mentre leggo. Potrebbe
essere più dolce di così? E pensare che la
maggior parte degli uomini comuni non si preoccupa minimamente di
ricordarsi il giorno del proprio anniversario di matrimonio, o di una
qualsiasi data importante. Ma io sono fortunata perché il
mio Mr Grey non è un uomo comune. No per niente.
Mi alzo
dal letto, e con entusiasmo preparo i vestiti da mettere oggi.
Un
semplice vestito blu con delle ballerine, l'ideale per una giornata
estiva così bella.
Dopo aver
sistemato le cose da indossare sul letto, mi spoglio e vado verso il
bagno, è il momento di una doccia.
Mentre mi
insapono penso al mio regalo per Christian. Non è una cosa
comprata o realizzata come la stanza dei giochi. Penso arrossendo. Ma
è una cosa molto più semplice e allo stesso tempo
importante per lui. Spero.
Dopo il
matrimonio e poi con la gravidanza, non ho mai avuto il tempo di
cambiare ufficialmente i miei documenti in Grey.
Forse ho
rimandato e rimandato perché non mi sentivo ancora pronta a
dire "addio" a quella parte di me, alla parte pre-matrimonio, ma ora
dopo un anno come Mrs Grey lo sono, ne sono sicura.
Ripenso
alla nostra discussione appena sposati sul mio nome. Voleva che il mio
mondo iniziasse e finisse con lui, e quelle parole che all'inizio mi
spaventarono, ora mi fanno sentire amata e protetta.
Quindi
questo "regalo" è solo un'altra rassicurazione tangibile che
voglio e posso dargli per fargli capire quanto lo amo.
Esco
dalla doccia, mi asciugo e mi vesto rapidamente, impaziente di
abbracciare i miei maschietti di casa.
Prendo la
scatola con i nuovi documenti, sistemati nel mio portafoglio, e mi
dirigo verso la cucina.
-Buongiorno
Mrs Grey.- mi saluta, sorridente, Mrs Jones. Anche lei di buon umore
stamattina. Sarà per l'amore e la felicità che si
percepisce nell'aria, è contagioso.
-Buongiorno.
Dove sono Ted e Christian?- le chiedo guardandomi intorno.
-Mr Grey
ha voluto che la colazione fosse servita nel patio in giardino
stamattina.-
-Ah okay,
bene grazie.- le rispondo, avviandomi verso la portafinestra che da sul
giardino.
-Mrs
Grey?- mi richiama. Mi fermo e mi volto verso di lei.
-Buon
anniversario.- mormora, con un sorriso dolcissimo. È davvero
felice per noi. Sì è decisamente contagioso tutto
questo amore che c'è nell'aria.
-Grazie
mille Mrs Jones.- le dico sorridendole a mia volta. Vorrei abbracciarla
ma forse è un limite che non potrei superare, penso
indecisa. Ma si fa niente, mi avvicino e l'abbraccio rapidamente
cogliendola di sorpresa. Senza aggiungere altro, mi avvio di nuovo
verso i miei amori.
Raggiungo
il patio, convinta di trovare Christian seduto a tavola concentrato sul
suo BlackBerry con Ted vicino seduto sul suo seggiolone.
Invece
no. La scena che mi si presenta davanti agli occhi è
tutt'altra cosa. Christian sdraiato sopra la coperta che ha sistemato
sull'erba, con nostro figlio tra le braccia che ride felice.
Immagini
come questa dovrebbero essere aggiunte alla lista delle sette
meraviglie del mondo.
Mi muovo
piano, camminando in punta di piedi, per non farmi sentire e coglierlo
di sorpresa.
Appoggio
la piccola scatola sul tavolo e una volta tolte le scarpe mi metto a
camminare nell'erba, avvicinandomi a loro.
Arrivo
alle sue spalle e mi precipito su di lui, abbracciandolo da dietro.
-Buongiorno!-
dico ad alta voce, baciandolo sulla guancia.
-Buongiorno
a te.- dice con un tono sorpreso, azzarderei anche un po' spaventato.
Wow mi
abbraccerei! Non ci sono mai riuscita a sorprenderlo così,
sono sempre stata beccata.
Finalmente
la mia rivincita è arrivata!
-Sembri
molto compiaciuta di te stessa Mrs Grey, chissà
perché.-
-Niente
di importante Mr Grey.- dico prendendo il mio piccolo dalle braccia di
Christian.
-Buongiorno
patato, papà ti ha portato via da me stamattina eh.- dico
voltandomi verso Christian, che sorride divertito.
-Ma gli
sono anche riconoscente perché mamma ha potuto riposarsi e
dormire un po' di più.- dico al mio amore che mi guarda con
attenzione. Ha lo stesso sguardo di suo padre quando si concentra.
-È
stato un piacere mammina. Anche se vedendoti già lavata e
vestita mi sto pentendo di averti lasciato dormire, soprattutto per
quanto riguarda la parte del "lavata".- dice con il suo sguardo
malizioso e gli occhi che brillano.
-Ah
sì?- dico, sicura di guardarlo con la stessa
intensità.
-Sì.-
-Beh
avresti potuto scriverlo nel biglietto che mi hai lasciato.
A
proposito, buon anniversario anche a te Mr Grey.- e prima di dargli la
possibilità di rispondere, lo attiro a me con la mano
libera, baciandolo con forza, cercando di trasmettergli tutto l'amore
che provo e la grande gioia di aver condiviso il primo di molti anni
della mia vita con lui.
-Buon
anniversario a te Mrs Grey.- dice in un soffio, senza fiato.
-Ti amo
tantissimo.-
-Ti amo
tanto anche io amore mio.-
-Un anno
di noi.- dico stringendogli la mano, guardandolo in quei bellissimi
occhi profondi.
-Il primo
di moltissimi.- dice portandosi la mia mano alle labbra, baciando
delicatamente le nocche.
Aww
è così bello vederlo così consapevole
di quello che provo per lui. I tempi in cui si incupiva, come se gli
facesse male credere che lo amassi sono ormai molto molto lontani da
noi, chiusi a chiave in un piccolo cassetto che non riapriremo
più.
-Amiamo
tanto anche te sai tesoro.- dice al nostro cucciolo, prendendolo tra le
braccia, facendolo ridere.
-Cosa
c'è?- mi chiede, guardandomi in modo tenero.
-Niente,
sono solo felice.-
-Anche
io.- dice sorridendo.
-Davvero?-
gli chiedo, come per avere una conferma dei miei pensieri di poco prima.
-Si
certo. Perché non dovrei esserlo?- dice con un'espressione
seria, che però si scioglie subito.
-Infatti
lascia stare, ogni tanto la paranoica che c'è in me
riemerge, però senza il mio permesso stavolta.- dico nel
modo più sereno possibile, con la speranza che cambi
argomento.
-Bene,
non andrò oltre con le domande, preferisco andare a fare
colazione e parlare di quello che ho in programma per oggi.- mormora,
baciandomi poi sulle labbra, prima di alzarsi in piedi, ancora con Ted
in braccio.
Sono
senza parole. Non è mai successo, MAI, che lasciasse correre
su una cosa del genere senza approfondire.
-Devi
dirmi qualcosa Mrs Grey?- mi chiede, porgendomi una mano per aiutarmi
ad alzarmi, ed io la prendo, mettendomi in piedi ancora incredula.
-No, sono
solo sorpresa Mr Grey.-
-Non
è questo un dei segreti per mantenere il matrimonio vivo?
Continuare a saper sorprendere il proprio coniuge?-
-Credo
che tu abbia ragione, ma fai poco l'innocente Mr Grey, non ti si
addice.- dico, andando verso il tavolo.
-Ah no?-
mi chiede ridendo mentre mi raggiunge.
-Assolutamente.-
dico, un po' ansiosa, in attesa che veda la scatola.
-Cos'è
quella?- domanda incuriosito mentre sistema Ted sul seggiolone vicino a
me.
-Aprila e
scoprilo.- mormoro con tono innocente.
-Ora chi
è fa il finto innocente?-
-Non so
di cosa stai parlando.-
-Si si
diciamo così. Vediamo.-
Apre la
scatola, tira fuori il portafoglio, guardandolo in modo confuso.
-Devi
vedere dentro.-
-Mi
regali dei soldi per l'anniversario?- dice ridendo.
-No
scemo! Si mettono altre cose nel portafoglio oltre ai soldi e alle
carte di credito. Quindi cosa rimane?-
-I
documenti?-
-Già?-
-Sei
seria?- mi chiede ed io annuisco, continuando a guardarlo ansiosa e
concentrata senza rispondergli.
-Okay
vediamo.- tira fuori la carta d'identità e il passaporto. Le
fissa per un po' e poi mi guarda con un'espressione cupa, quasi a
disagio.
-Non ti
fa piacere?- mormoro confusa, quasi sussurrando.
-Hai
cambiato nome ufficialmente?-
-Lo avevo
già fatto quando ti ho sposato ovviamente ma ora ci sono i
documenti che lo provano.- dico sorridendo nella speranza di
tranquillizzare anche lui.
-Non te
l'ho mai voluto chiedere, un po' per timore della tua risposta,
però sono contento. Ma perché ora?-
-Non lo
so di preciso, un giorno stavo sistemando i documenti nel mio nuovo
portafoglio e quando ho visto il cognome mi è sembrato come
sbagliato.- mi spiego, anche se non pensavo che sarebbe stato
così difficile, ed a giudicare dalla sua espressione ancora
non l'ho convinto.
-La
verità è che forse prima non mi sentivo pronta a
dire addio alla vecchia me, alla Ana senza vere e proprie
responsabilità cioè alla Ana pre-noi.-
-E
adesso?-
-Adesso
quella parte di me è il passato ed io ne sono contenta
perché ho te, la nostra meravigliosa famiglia e quindi
voglio che tutti sappiano che sono una vera Grey.- dico facendolo
finalmente sorridere.
-Sì
e che sei tutta mia, anzi nostra.- dice alzandosi, venendo verso di me.
-Sì
lo sono e niente mi rende più felice.- gli rispondo
sorridendo a mia volta.
Christian
mi prende tra le braccia, alzandomi in piedi, e la sua bocca
è sulla mia.
Finalmente
non aspettavo altro, dopo tutte le piccole tensioni, volevo solo
sentirlo vicino, sentirlo mio.
-Grazie,
davvero.-
-Tutto
per vederti felice Mr Grey.- mormoro prendendolo in giro, baciandolo
sul collo.
-Lo
stesso vale per te Mrs Grey. Facciamo colazione, avrai bisogno di tante
energie.-
-Ah
sì è perché? Non usciamo e passiamo la
giornata in camera da letto? Anche se in quel caso avremmo bisogno che
Ms Jones guardi nostro figlio.-
-L'idea
è molto allettante ma pensavo di fare una piccola gita di un
paio di giorni.-
-Davvero?
Dove?- domando curiosa ed emozionata, è da tanto che non
facciano un viaggio, anche di breve durata.
-Ricordi
quando abbiamo parlato delle mie ed ora nostre proprietà?-
-Sì
certo.- dove vuole arrivare?
-Ti dissi
che a parte l'Escala e la casa ad Aspen avevo solo un altro
appartamento in cui purtroppo non ti ho ancora portata, ti ricordi
dove?-
-Sì
a New York.- il suo sorriso si allarga. Oh santo cielo, non mi dire
che...
-Andremo
a New York?- dico quasi urlando.
-Sì
andremo a New York!-
-Oh mio
Dio Christian è meraviglioso. Sono così felice.
Ho sempre sognato di andare a New York.-
-Lo sai,
voglio rendere tutti i tuoi sogni realtà.-
-Oh
Christian.- lo attiro di nuovo a me baciandolo con forza. Quando ci
dividiamo siamo entrambi senza fiato.
-Mangiamo,
partiremo tra poco.- mormora autoritario.
-Ok. Hai
dato il latte a Ted?- mormoro mentre vedo il mio piccolo giocare
tranquillo sul seggiolone.
-Si
certo. Un'ora fa.- mi risponde Christian tranquillo mentre mangia i
suoi pancake.
-Ha preso
il biberon tranquillo senza fare storie?-
-Si
tranquillo.-
-È
fantastico.
Ora che
ci penso come faremo a far entrare tutte le cose di Ted su un aereo di
linea? Anche solo per un paio di giorni lo sai ci servono tantissime
cose: il passeggino, il fasciatoio, la borsa dei pannolini, i suoi
giochini, i biberon, i ciucci ed anche il tiralatte... oh e poi il
seggiolone e il walkie-talkie...-
-Hai
finito?- mi chiede Christian interrompendo la mia lista infinita di
cose da portare. Con un bimbo così piccolo, anche un piccolo
viaggio diventa un trasloco.
-No, poi
anche tutte le tutine, le scarpe, le coperte e ovviamente le nostre
valige.-
-Okay Ana
tranquilla. Allora, le nostre valigie sono già pronte, anche
quella con le cose di Ted, la borsa dei pannolini è pronta
con una scorta industriale di pannolini al suo interno. Ho messo in una
borsa il tiralatte con tutti i biberon e i ciucci. E comunque partiamo
con l'aereo dell'azienda che è nostro, quindi possiamo
portare tutte le cose che servono. Ora puoi calmarti e mangiare la tua
colazione, mentre vado a cambiare nostro figlio?- dice tranquillo,
mentre si alza e prende Ted in braccio, prima di rientrare in casa.
-Certo.-
rispondo incapace di dire altro.
E per la
seconda volta in meno di un'ora rimango ancora senza parole grazie al
mio maniaco del controllo preferito.
Ho la
sensazione che quelli che ci aspettano saranno dei giorni
indimenticabili e non vedo l'ora di viverli.
*********************************
Un'ora
dopo siamo pronti per il nostro viaggetto nella grande mela.
Christian
è nel suo ufficio, preso dalle ultime chiamate alla sua
assistente, per comunicare le cose da fare durante la sua assenza.
Saywer è già andato in aeroporto a portare i
nostri bagagli mentre Taylor ci sta aspettando.
Devo
ammetterlo, per quanto a volte mi faccia sentire un po' a disagio non
dovermi occupare di nulla quando partiamo, ora ne sono più
che felice.
Posso
stare tranquilla, senza stress, e pensare solo al mio piccolino, che ho
qui tra le mie braccia.
-Allora
amore sei pronto a prendere il tuo primo aereo? Sai io l'ho preso per
la prima volta a 10 anni, mi hai di gran lunga battuta sai cucciolo?-
dico al mio bimbo che mi guarda serio.
-Andremo
in una città bellissima, piena di magia e tante cose da
vedere, ma sarà meglio andare a chiamare papà se
no rischiamo di non partire più.-
Vado
verso l'ufficio di Christian ed apro la porta senza bussare e lo vedo
ancora al telefono. Si gira verso di me e mi fa segno di
aspettare.
Okay Mr
Grey adesso basta lavorare, c'è un anniversario da
festeggiare che ci aspetta.
Mi
avvicino a lui più spazientita di prima.
-Dai
basta Taylor ci sta aspettando.-
-Andrea
spetta un attimo.- dice ed appoggia il telefono sulla spalla.
-Lo so
scusami. Ho quasi fatto.-
-No
adesso, se no attaccherò io per te.-
-Come
siamo prepotenti oggi eh.- dice sorridendo.
-No
impaziente, e poi tra poco più di mezz'ora devo allattare
tuo figlio, dove dovrei farlo in macchina verso l'aeroporto oppure
più comoda direttamente sull'aereo?-
-Okay
okay mi hai convinto, attacco subito.-
-Bravo.-
Alza gli
occhi al cielo e ritorna alla sua chiamata.
-No
Andrea, sì scusa devo andare. Se c'è qualche
problema mandami una mail. Okay grazie, buona giornata anche a te.-
riaggancia.
-Contenta?-
dice avvicinandosi a noi con un sorriso timido.
-Sì
molto, grazie.-
Mi bacia
dolcemente sulle labbra e sulla fronte, prendendo poi nostro figlio in
braccio che allunga le sue piccole braccia verso di lui.
-Visto
com'è prepotente mamma oggi piccolo?- dice divertito,
guardando Ted che all'improvviso cambia espressione e si irrigidisce
tutto.
Oh oh
conosco quella faccia. Pianto in arrivo.
-Hey no
no tesoro che succede? Su su.- mormora Christian, cullando il nostro
cucciolo che inizia a piangere inconsolabile.
-Visto
non devi parlargli male di me. No amore shh tranquillo.-
-Uhm si
forse ma credo che in questo caso sia colpa della fame. Vero piccolo
hai fame?- mormora continuando a cullare il nostro tesoro tra le
braccia, baciandolo dolcemente sulle guanciotte paffute.
-Sbrighiamoci
allora.- dico, avviandomi già verso il salone, prendendo la
mia borsa, il mio giacchetto e la giacca di Christian.
-Prendimi
la giacca per favore.-
-Già
fatto, hai preso tutto?- si tasta le tasche ed annuisce.
-Sì,
possiamo andare.-
Usciamo
nel vialetto e Taylor ci sta già aspettando davanti l'auto.
-Buongiorno
Mr Grey, Mrs Grey. Buon anniversario.-
-Grazie
Taylor.- diciamo Christian ed io insieme.
-Pronti a
partire?-
-Sì
andiamo, Saywer è già andato in aeroporto?- gli
chiede Christian con il suo solito tono autoritario.
-Si
signore, è lì con tutti bagagli che saranno
già stati sistemati sull'aereo.-
-Ottimo,
possiamo andare.-
Taylor fa
il giro della macchina, sistemandosi nel posto del guidatore, Christian
mi apre la portiera ed entro in auto, seguita da lui.
-Si sta
piano piano scaricando eh?- mormoro giocando con le manine del mio
tesoro, che singhiozza piano.
-Sì
si sta rilassando.- sussurra, baciandolo delicatamente sulla fronte.
-Gli
piace stare in braccio a te. Sei un padre meraviglioso Christian.-
-Davvero?-
mormora guardandomi dritto negli occhi, come se stesse cercando di
leggermi dentro.
-Sì
davvero. Sei perfetto con lui, come sapevo che saresti stato. Non
dubitarne ti prego.-
-Se lo
dici tu ci credo.-
-Mi rende
così felice sentirti parlare in questo modo.-
-Lo so.-
mormora sorridendo timidamente.
Felicissima
non resisto, mi allungo verso di lui baciandolo con amore sulle labbra.
Queste
rivelazioni sono più importanti di un qualsiasi "Ti Amo" per
me in questo momento, ed a giudicare dal modo in cui mi guarda, sta
pensando la stessa cosa.
*********************************
Arriviamo
in aeroporto e non appena saliamo sull'aereo vengo invasa da tanti
ricordi. Immagini su immagini di me e Christian in luna di miele,
durante la nostra prima notte di nozze ed in viaggio verso Aspen quando
ero incinta del nostro angioletto.
-Tutto
okay?- mi chiede Christian mentre ci sistemiamo sui sedili.
-Certo,
stavo solo pensando.-
-A
cosa?-
-A tutte
le cose che abbiamo fatto in questo aereo Mr Grey.- sussurro e il suo
sguardo si fa più intenso e il suo sorriso
malizioso.
-Beh il
viaggio verso New York è piuttosto lungo, magari potrei
farti rivivere alcune di quelle "cose" Mrs Grey.-
-Mi
piacerebbe ma ora è un po' più complicato
chiuderci nella cabina fatta a camera da letto, ed uscirne facendo
finta di niente, e poi non possiamo lasciare Ted da solo, anche se dopo
che avrà mangiato si addormenterà.- mormoro
cercando di sembrare il più convincente possibile, giocando
con le manine del mio amore che finalmente ha smesso di piangere, senza
guardare Christian negli occhi, non posso resistergli.
-Ripeto
il volo è lungo ed hai tutto il tempo di cambiare idea e
decidere di rilassarti con me.-
-Sono
già rilassata.-
-Sì,
ma dopo lo saresti molto di più.-
-Sono
incapace di dirti di no, lo sai vero? Anche se in questo caso non
dovrai insistere più di tanto.-
-Ne sono
consapevole piccola.- sussurra ad un centimetro dal mio viso,
baciandomi poi con passione, lasciandomi senza fiato quando si
allontana da me. Oh no Grey non fare così.
-Devo
sistemare il passeggino di Ted in modo che non si muova durante il
volo.
Amore vai
dalla mamma.- mormora con disinvoltura, mentre si alza, facendo
svolazzare per un po' Ted sulla sua testa, prima di lasciarlo in
braccio a me ed andare dove sono sistemati i bagagli.
-Tuo
papà ha molta più forza di volontà di
me, eh sì, mi batte anche in questo. Spero tanto che hai
preso qualcosa anche del mio carattere amore, altrimenti con due Grey
testardi allo stesso modo sarà davvero dura.- sussurro
mentre vedo il faccino del mio bimbo incupirsi.
-Okay
okay è l'ora della pappa. Non piangere, facciamo presto.-
sussurro cullandolo e con il braccio libero sbottono la camicetta e il
reggiseno.
-Ecco qui
piccolino.- sussurro, mentre Ted finalmente inizia a mangiare,
calmandosi all'istante.
Non avrei
mai immaginato di dover allattare su un aereo in volo.
Un'altra
prima volta.
-Questa
è la cosa più tenera che possa esistere.
Guarderei questa scena per sempre.- mormora Christian mentre torna a
sedersi accanto a noi.
-È
bellissimo quello che hai appena detto Mr Grey.-
-È
la verità Mrs Grey.- prende la mia mano, portandosela alle
labbra.
-Sei
dolcissimo, amo quando sei così.-
-Mi ami
solo quando sono dolce?-
-Che
scemo che sei. Vieni qui.- sussurro attirandolo verso di me, baciandolo
decisamente più in fretta di quanto vorrei.
-Tutto
qui?-
-Adesso
chi è quello impaziente. Dovrai aspettare.-
-Touché
piccola, mi distrarrò con il lavoro, ho dei contratti da
rileggere.-
-Bravo
buona idea.- sorrido.
Ah quanto
lavoro serve per stare dietro a questi ometti Grey.
*********************************
Un'ora
più tardi Ted si è addormentato beatamente nella
sua carrozzina. Dorme tranquillo a pancia in su e le braccia alzate.
È il bimbo più adorabile e bello del mondo senza
discussioni.
Prendo i
walkie-talkies e ne sistemo uno vicino a Ted all'altezza delle gambe in
modo che non si faccia male mentre dorme, e l'altro lo tengo io.
Christian
è seduto ancora intento a rileggere i suoi documenti di
lavoro ma adesso sono io ad essere impaziente. Mi ha stuzzicata per
tutto il viaggio ed ora nulla. Non ci si comporta così caro
Mr Grey.
Mi
avvicino a lui e senza dire una parola gli tolgo le carte dalle mani.
-Cosa
pensi di fare Mrs Grey?-
-Vieni
con me e lo scoprirai.-
Con un
sorriso furbo sulle labbra mi giro e inizio a camminare verso la camere
da letto, convinta che lui mi seguirà. Entro nella stanza e
sento Christian dietro di me chiudere la porta a chiave.
-Ed ora
che siamo qui?- mi chiede, cercando inutilmente di rimanere
serio.
-Beh
siamo dove volevi essere. Mi hai provocata per tutto l'inizio del
viaggio ed ora ho voglia di riscuotere.- sussurro avvicinandomi a lui,
baciandolo con forza.
-Amo
quando sei così sfrontata.- mormora tra un bacio e
l'altro.
-Mi ami
solo quando sono sfrontata?- dico ripetendo le sue parole di poco
prima, lasciando poi cadere il mio vestito a terra, rimanendo
così solo in biancheria intima.
-Oh no ti
amo sempre. Ma in questo momento sei irresistibile.- sussurra unendo di
nuovo le nostre labbra in un bacio passionale.
-Lo sono
anche con il reggiseno per l'allenamento?- sorrido un po' imbarazzata,
mentre inizio a sbottonare la sua camicia, arrivando rapidamente alla
cintura dei suoi pantaloni.
-Si anche
con quello.- sussurra e la sua voce è calda e piena di
desiderio mentre si lascia spogliare, rimanendo splendidamente seminudo
con solo i boxer a coprire il suo splendido corpo.
-Allora
cosa pensi di fare a riguardo?- sussurro.
-Questo.-
Mi
solleva tra le braccia, lasciandomi sul letto, e in un attimo si
è tolto i boxer ed è sopra di me
meravigliosamente nudo. Poco dopo anche il mio reggiseno e le mutandine
finiscono sul pavimento.
-Ti
desidero tantissimo piccola. Adesso come un anno fa, anzi di
più se possibile.-
Le sue
parole mi infiammano, nello stesso modo in cui la sua bocca e le sue
mani esperte infiammano la mia pelle sotto il loro tocco.
-Oh
Christian, anche io ti desidero. Tanto.- mormoro ormai completamente
persa nel momento.
-Ohh
piccola.- sussurra e la sua bocca non smette di attraversare il mio
corpo, torturandomi, passando dal mio collo al mio seno, scendendo
sempre più giù. Ma non posso più
aspettare.
-Christian.-
lo chiamo, cercando la sua attenzione, riportandolo alla mia altezza.
-Non
abbiamo tanto tempo. Ti voglio dentro di me.-
-Adesso?-
sussurra senza fiato, guardandomi fisso negli occhi con uno sguardo
pieno di lussuria e passione.
-Sì
adesso.- sorride soddisfatto, baciandomi con forza, poi all'improvviso
piega il mio ginocchio e rotola sotto di me cosicché mi
ritrovo a cavalcioni sopra di lui.
-Prendimi
tu.-
Oh quanto
sono felice di fare a modo suo. Amo possederlo e lasciarmi possedere.
Amo vederlo perdere il controllo e sapere di esserne io la causa mi fa
sentire così bene.
Mi porge
le sue mani per aiutarmi ed io le prendo, posizionandomi
così sopra di lui e in attimo è dentro di me.
Iniziamo a muoverci e ben presto siamo persi l'uno nell'altra. Mi
abbraccia e mi tiene stretta mentre mi ama, mentre ci amiamo. Non
c'è posto in cui mi senta più al sicuro e
protetta come tra le sue braccia.
-Oh
Christian, ti amo.-
-Ti amo
anche io.-
E questo
non cambierà mai, ne domani ne tra dieci anni. Ne sono
sicura.
*********************************
Poche ore
dopo siamo arrivati nella grande mela. Guardo fuori dal finestrino,
mentre l'aereo finisce di atterrare, e finalmente quello che vedo
è una grande insegna con su scritto "Aeroporto JFK".
È fatta, siamo a New York.
-Sei
felice?- mi chiede Christian, mentre slaccia prima la sua poi la mia
cintura di sicurezza.
-Tantissimo,
non ci posso ancora credere.- dico emozionata.
-E non
hai ancora visto niente. Non vedo l'ora di farti vedere il nostro
appartamento, sono sicuro che ti piacerà.- dice baciandomi
rapidamente, emozionato quanto me.
Entrati
in casa, rimango a bocca aperta, completamente presa dalla bellezza di
questo appartamento come successe quando entrai per la prima volta
all'Escala, e questo appartamento un po' me lo ricorda, ha lo stesso
stile moderno ed essenziale, anche i colori e gli arredi sono simili.
Chissà se anche qui è nascosta una stanza dei
giochi da qualche parte, penso ignorando il rossore che si crea sulle
mie guance ogni volta che penso a quella stanza.
-Allora?
Ti piace?- mi chiede con Ted in braccio.
-È
bellissima.-
-Vieni a
vedere.- mormora prendendomi la mano e portandomi davanti alla finestra.
La vista
è a dir poco spettacolare, si affaccia su Manhattan e
proprio davanti a noi c'è l'Empire State Building.
-È
stupendo, un vero panorama da cartolina Christian, non me l'aspettavo.-
-Che vuoi
dire?-
-Si
insomma ero sicura che la casa, la vista e tutto sarebbero stati
bellissimi ma non così tanto, potrei stare tutto il giorno
davanti a questa finestra senza stancarmi.-
-Sono
felice che ti piaccia.-
-Molto di
più, l'adoro.- mi protendo verso di lui e lo bacio facendolo
sorridere.
-Ora che
facciamo?- gli chiedo.
-Che ne
dici di mangiare qualcosa e poi andare a fare i turisti per la
città?-
-Approvo
il piano Mr Grey.-
-Perfetto
andiamo.-
Potrei
essere più felice di così?
*********************************
La nostra
prima giornata in questa meravigliosa città è
quasi finita ed è stata perfetta.
Sono in
piedi davanti alla grande finestra del salone, che da su quella vista
spettacolare della quale mi sono innamorata appena entrata, e con la
macchina fotografica in mano riguardo le centinaia e centinaia di foto
fatte durante il giorno. Sono bellissime e sono le foto del nostro
primo viaggio come famiglia, quindi sono ancora più belle e
speciali. Penso emozionata.
Christian
poi si è rivelato molto abile come guida turistica, ed in un
solo giorno, anzi mezza giornata, è riuscito a farmi vedere
tanto di New York.
Siamo
stati a Central Park, al Rockefeller Center dove Christian ha promesso
di riportarci a Natale per vedere l'accensione delle luci e dell'albero
di Natale, sul Ponte di Brooklyn e a Times Square a Manhattan dove
Christian ha insistito per andare a fare dello shopping sulla Fifth
Avenue, e devo
ammettere che questa volta andare per negozi non è stato
così male, questa città è davvero
capace di fare magie.
Ma la
visita che più ho amato è stata quella all'Empire
State Building, la parte di New York preferita di Christian, e ne
capisco il motivo. È un grattacielo altissimo che prevale su
tutti i palazzi vicino a lui rendendolo unico ma anche solo. Per
Christian rifugiarsi in luoghi così è come
un'evasione dalla realtà, lo fa sentire al sicuro e certo di
avere tutto sotto controllo.
Ma ora
non ha più bisogno di scappare, ha la sua famiglia.
Due forti
braccia mi circondano le spalle, distraendomi dai miei pensieri cupi,
ed io mi lascio andare nel suo abbraccio.
-Non ci
si stanca mai di guardarla vero?- mi sussurra Christian all'orecchio,
provocandomi brividi in tutto il corpo.
-No mai.-
mormoro accoccolandomi ancora di più tra le sue braccia.
-Ted
dorme?- gli chiedo.
-Sì,
il fuso orario lo scombussolerà un bel po'.- mormora
tranquillo.
-Ti ci
porterò più spesso qui, amo vederti
così spensierata e felice. Questa casa può
diventare la nostra piccola bolla privata.-
-Sarebbe
bellissimo, ma sarebbe fantastico anche venire qui per le vacanze di
Natale con tutta la famiglia. Sono anni che io e Kate sogniamo di fare
colazione come in Colazione da Tiffany insieme, sai?-
-Possiamo
farlo domani se vuoi.-
-No lo
promesso a lei mio caro.- dico voltandomi un attimo, baciandolo sul
collo.
-Va bene
va bene.- dice rassegnato.
Rimaniamo
in silenzio per un po', quando poi sento un qualcosa di freddo
scendermi lungo il collo. Lo tasto. Una collana. Oh Christian.
-Buon
anniversario.- sussurra mentre me la allaccia.
-Oh amore
è bellissima ma non ce ne era alcun bisogno, mi hai
già dato così tanto oggi. Ed io solo quei miseri
documenti.-
-Quei
documenti non sono miseri, sono un simbolo importante per me e tu lo
sai, come del resto questa collana.- mi giro, guardandolo negli occhi,
confusa.
-È
un punto luce e simboleggia esattamente quello che sei e sei sempre
stata tu per me, da quando sei entrata nella mia vita Ana. Pura,
semplice e bellissima luce, che piano piano, giorno dopo giorno, sta
sconfiggendo la forte oscurità che c'è nella mia
vita.-
-Christian
non dire così, non c'è e non c'è mai
stato niente di oscuro in te. Poi io non ho fatto niente ad eccezione
di amarti, e non dimenticarti che anche io sono cambiata da quando ti
conosco, perché è questo che fa l'amore, ci
cambia e ci rende migliori, ed io ti amo tantissimo.- mormoro
guardandolo dritto negli occhi, per essere sicura che abbia assimilato
le mie parole.
-Ti amo
anch'io.-
Mi
circonda il viso con le mani attirando la mia bocca alla sua in un
bacio profondo, in cui diventiamo una cosa sola. Un solo respiro e i
nostri cuori che battono all'unisono.
-Questo
è solo l'inizio, lo sai vero Mrs Grey?- sussurra,
appoggiando la sua fronte alla mia.
-È
esattamente quello che voglio Mr Grey.-
-Che sia
per sempre?- sussurra ricominciando a baciarmi, con ardore e passione.
Fino a quando l'unione dei nostri corpi intrecciati si unisce alle luci
di questa città tanto speciale, che ci osserva silenziosa,
mentre ci perdiamo nuovamente l'uno nell'altra.
-Sì,
per sempre.-
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