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Autore: Nian95forever    11/11/2016    6 recensioni
Nel libro "Cinquanta sfumature di Rosso" l'autrice ha tagliato un momento secondo me importantissimo, la gravidanza di Anastasia. Così ho deciso di scrivere questa storia, mostrandovi, attraverso la mia fantasia, dei momenti della vita quotidiana di Christian e Ana alle prese con la gravidanza e puntino in arrivo.
È la mia prima storia spero vi piaccia. Accetto consigli, tanti consigli quindi usate la parte dei commenti il più possibile :)
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Un po' tutti
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti!!! Eccomi di nuovo qui dopo tutta l'estate e dopo una lunga e imperdonabile assenza senza pubblicare un nuovo capitolo e probabilmente a questo punto vi sarete tutti dimenticati di me e della mia storia, ma spero di no.

Questo capitolo poi è un capitolo speciale perché l'ho scritto dopo aver incontrato il meraviglioso protagonista maschile della nostra amata trilogia, l'unico e il solo Jamie Dornan, incontro dal quale ancora dopo mesi non mi sono ripresa e non sono sicura che succederà presto (in fondo c'è la mia foto con lui 🙈

Comunque spero di ritrovarvi in tanti nelle recensioni, niente mi farebbe più felice. Spero che il capitolo vi piaccia. Buona lettura. Giulia :D 









-Così vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa.- annuncia il reverendo Walsh, tra gli applausi e le urla entusiaste dei nostri invitati. Sorrido felice come non mai.

-Finalmente sei mia.- sussurra il mio meraviglioso neo marito, prendendomi tra le braccia baciandomi con dolcezza sulle labbra.-

A quel contatto mi sveglio di soprassalto. Che sogno splendido, sembrava così reale. Quel bacio sembrava così reale.

Anche il mio subconscio si è ricordato che oggi è l'anniversario di quel giorno meraviglioso. Penso sorridendo, travolta dai quei ricordi emozionanti.

Disorientata mi giro verso la parte del letto di Christian, allungando il braccio, sicura di trovarlo di fianco a me, ma al posto di mio marito, trovo un biglietto sul suo cuscino.

Ancora un po' insonnolita, mi tiro su a sedere, prendendo il biglietto tra le mani.

~Buongiorno.

Ted ed io ti stiamo aspettando in giardino.

Spero che ti senti riposata stamattina, perché preparati ti aspettano sorprese.

Un anno di noi ed io non potrei essere più felice.

Buon anniversario amore mio.

Ti amo.

Cxx~

Oh Christian. Gli occhi mi si riempiono di lacrime mentre leggo. Potrebbe essere più dolce di così? E pensare che la maggior parte degli uomini comuni non si preoccupa minimamente di ricordarsi il giorno del proprio anniversario di matrimonio, o di una qualsiasi data importante. Ma io sono fortunata perché il mio Mr Grey non è un uomo comune. No per niente.

Mi alzo dal letto, e con entusiasmo preparo i vestiti da mettere oggi.

Un semplice vestito blu con delle ballerine, l'ideale per una giornata estiva così bella.

Dopo aver sistemato le cose da indossare sul letto, mi spoglio e vado verso il bagno, è il momento di una doccia.

Mentre mi insapono penso al mio regalo per Christian. Non è una cosa comprata o realizzata come la stanza dei giochi. Penso arrossendo. Ma è una cosa molto più semplice e allo stesso tempo importante per lui. Spero.

Dopo il matrimonio e poi con la gravidanza, non ho mai avuto il tempo di cambiare ufficialmente i miei documenti in Grey.

Forse ho rimandato e rimandato perché non mi sentivo ancora pronta a dire "addio" a quella parte di me, alla parte pre-matrimonio, ma ora dopo un anno come Mrs Grey lo sono, ne sono sicura.

Ripenso alla nostra discussione appena sposati sul mio nome. Voleva che il mio mondo iniziasse e finisse con lui, e quelle parole che all'inizio mi spaventarono, ora mi fanno sentire amata e protetta.

Quindi questo "regalo" è solo un'altra rassicurazione tangibile che voglio e posso dargli per fargli capire quanto lo amo.

Esco dalla doccia, mi asciugo e mi vesto rapidamente, impaziente di abbracciare i miei maschietti di casa.

Prendo la scatola con i nuovi documenti, sistemati nel mio portafoglio, e mi dirigo verso la cucina.

-Buongiorno Mrs Grey.- mi saluta, sorridente, Mrs Jones. Anche lei di buon umore stamattina. Sarà per l'amore e la felicità che si percepisce nell'aria, è contagioso.

-Buongiorno. Dove sono Ted e Christian?- le chiedo guardandomi intorno.

-Mr Grey ha voluto che la colazione fosse servita nel patio in giardino stamattina.-

-Ah okay, bene grazie.- le rispondo, avviandomi verso la portafinestra che da sul giardino.

-Mrs Grey?- mi richiama. Mi fermo e mi volto verso di lei.

-Buon anniversario.- mormora, con un sorriso dolcissimo. È davvero felice per noi. Sì è decisamente contagioso tutto questo amore che c'è nell'aria.

-Grazie mille Mrs Jones.- le dico sorridendole a mia volta. Vorrei abbracciarla ma forse è un limite che non potrei superare, penso indecisa. Ma si fa niente, mi avvicino e l'abbraccio rapidamente cogliendola di sorpresa. Senza aggiungere altro, mi avvio di nuovo verso i miei amori.

Raggiungo il patio, convinta di trovare Christian seduto a tavola concentrato sul suo BlackBerry con Ted vicino seduto sul suo seggiolone.

Invece no. La scena che mi si presenta davanti agli occhi è tutt'altra cosa. Christian sdraiato sopra la coperta che ha sistemato sull'erba, con nostro figlio tra le braccia che ride felice.

Immagini come questa dovrebbero essere aggiunte alla lista delle sette meraviglie del mondo.

Mi muovo piano, camminando in punta di piedi, per non farmi sentire e coglierlo di sorpresa.

Appoggio la piccola scatola sul tavolo e una volta tolte le scarpe mi metto a camminare nell'erba, avvicinandomi a loro.

Arrivo alle sue spalle e mi precipito su di lui, abbracciandolo da dietro.

-Buongiorno!- dico ad alta voce, baciandolo sulla guancia.

-Buongiorno a te.- dice con un tono sorpreso, azzarderei anche un po' spaventato.

Wow mi abbraccerei! Non ci sono mai riuscita a sorprenderlo così, sono sempre stata beccata.

Finalmente la mia rivincita è arrivata!

-Sembri molto compiaciuta di te stessa Mrs Grey, chissà perché.-

-Niente di importante Mr Grey.- dico prendendo il mio piccolo dalle braccia di Christian.

-Buongiorno patato, papà ti ha portato via da me stamattina eh.- dico voltandomi verso Christian, che sorride divertito.

-Ma gli sono anche riconoscente perché mamma ha potuto riposarsi e dormire un po' di più.- dico al mio amore che mi guarda con attenzione. Ha lo stesso sguardo di suo padre quando si concentra.

-È stato un piacere mammina. Anche se vedendoti già lavata e vestita mi sto pentendo di averti lasciato dormire, soprattutto per quanto riguarda la parte del "lavata".- dice con il suo sguardo malizioso e gli occhi che brillano.

-Ah sì?- dico, sicura di guardarlo con la stessa intensità.

-Sì.-

-Beh avresti potuto scriverlo nel biglietto che mi hai lasciato.

A proposito, buon anniversario anche a te Mr Grey.- e prima di dargli la possibilità di rispondere, lo attiro a me con la mano libera, baciandolo con forza, cercando di trasmettergli tutto l'amore che provo e la grande gioia di aver condiviso il primo di molti anni della mia vita con lui.

-Buon anniversario a te Mrs Grey.- dice in un soffio, senza fiato.

-Ti amo tantissimo.-

-Ti amo tanto anche io amore mio.-

-Un anno di noi.- dico stringendogli la mano, guardandolo in quei bellissimi occhi profondi.

-Il primo di moltissimi.- dice portandosi la mia mano alle labbra, baciando delicatamente le nocche.

Aww è così bello vederlo così consapevole di quello che provo per lui. I tempi in cui si incupiva, come se gli facesse male credere che lo amassi sono ormai molto molto lontani da noi, chiusi a chiave in un piccolo cassetto che non riapriremo più.

-Amiamo tanto anche te sai tesoro.- dice al nostro cucciolo, prendendolo tra le braccia, facendolo ridere.

-Cosa c'è?- mi chiede, guardandomi in modo tenero.

-Niente, sono solo felice.-

-Anche io.- dice sorridendo.

-Davvero?- gli chiedo, come per avere una conferma dei miei pensieri di poco prima.

-Si certo. Perché non dovrei esserlo?- dice con un'espressione seria, che però si scioglie subito.

-Infatti lascia stare, ogni tanto la paranoica che c'è in me riemerge, però senza il mio permesso stavolta.- dico nel modo più sereno possibile, con la speranza che cambi argomento.

-Bene, non andrò oltre con le domande, preferisco andare a fare colazione e parlare di quello che ho in programma per oggi.- mormora, baciandomi poi sulle labbra, prima di alzarsi in piedi, ancora con Ted in braccio.

Sono senza parole. Non è mai successo, MAI, che lasciasse correre su una cosa del genere senza approfondire.

-Devi dirmi qualcosa Mrs Grey?- mi chiede, porgendomi una mano per aiutarmi ad alzarmi, ed io la prendo, mettendomi in piedi ancora incredula.

-No, sono solo sorpresa Mr Grey.-

-Non è questo un dei segreti per mantenere il matrimonio vivo? Continuare a saper sorprendere il proprio coniuge?-

-Credo che tu abbia ragione, ma fai poco l'innocente Mr Grey, non ti si addice.- dico, andando verso il tavolo.

-Ah no?- mi chiede ridendo mentre mi raggiunge.

-Assolutamente.- dico, un po' ansiosa, in attesa che veda la scatola.

-Cos'è quella?- domanda incuriosito mentre sistema Ted sul seggiolone vicino a me.

-Aprila e scoprilo.- mormoro con tono innocente.

-Ora chi è fa il finto innocente?-

-Non so di cosa stai parlando.-

-Si si diciamo così. Vediamo.- 

Apre la scatola, tira fuori il portafoglio, guardandolo in modo confuso.

-Devi vedere dentro.-

-Mi regali dei soldi per l'anniversario?- dice ridendo.

-No scemo! Si mettono altre cose nel portafoglio oltre ai soldi e alle carte di credito. Quindi cosa rimane?- 

-I documenti?-

-Già?-

-Sei seria?- mi chiede ed io annuisco, continuando a guardarlo ansiosa e concentrata senza rispondergli.

-Okay vediamo.- tira fuori la carta d'identità e il passaporto. Le fissa per un po' e poi mi guarda con un'espressione cupa, quasi a disagio.

-Non ti fa piacere?- mormoro confusa, quasi sussurrando.

-Hai cambiato nome ufficialmente?-

-Lo avevo già fatto quando ti ho sposato ovviamente ma ora ci sono i documenti che lo provano.- dico sorridendo nella speranza di tranquillizzare anche lui.

-Non te l'ho mai voluto chiedere, un po' per timore della tua risposta, però sono contento. Ma perché ora?-

-Non lo so di preciso, un giorno stavo sistemando i documenti nel mio nuovo portafoglio e quando ho visto il cognome mi è sembrato come sbagliato.- mi spiego, anche se non pensavo che sarebbe stato così difficile, ed a giudicare dalla sua espressione ancora non l'ho convinto.

-La verità è che forse prima non mi sentivo pronta a dire addio alla vecchia me, alla Ana senza vere e proprie responsabilità cioè alla Ana pre-noi.-

-E adesso?-

-Adesso quella parte di me è il passato ed io ne sono contenta perché ho te, la nostra meravigliosa famiglia e quindi voglio che tutti sappiano che sono una vera Grey.- dico facendolo finalmente sorridere. 

-Sì e che sei tutta mia, anzi nostra.- dice alzandosi, venendo verso di me.

-Sì lo sono e niente mi rende più felice.- gli rispondo sorridendo a mia volta.

Christian mi prende tra le braccia, alzandomi in piedi, e la sua bocca è sulla mia.

Finalmente non aspettavo altro, dopo tutte le piccole tensioni, volevo solo sentirlo vicino, sentirlo mio. 

-Grazie, davvero.-

-Tutto per vederti felice Mr Grey.- mormoro prendendolo in giro, baciandolo sul collo. 

-Lo stesso vale per te Mrs Grey. Facciamo colazione, avrai bisogno di tante energie.- 

-Ah sì è perché? Non usciamo e passiamo la giornata in camera da letto? Anche se in quel caso avremmo bisogno che Ms Jones guardi nostro figlio.- 

-L'idea è molto allettante ma pensavo di fare una piccola gita di un paio di giorni.-

-Davvero? Dove?- domando curiosa ed emozionata, è da tanto che non facciano un viaggio, anche di breve durata.

-Ricordi quando abbiamo parlato delle mie ed ora nostre proprietà?-

-Sì certo.- dove vuole arrivare?

-Ti dissi che a parte l'Escala e la casa ad Aspen avevo solo un altro appartamento in cui purtroppo non ti ho ancora portata, ti ricordi dove?-

-Sì a New York.- il suo sorriso si allarga. Oh santo cielo, non mi dire che...

-Andremo a New York?- dico quasi urlando.

-Sì andremo a New York!-

-Oh mio Dio Christian è meraviglioso. Sono così felice. Ho sempre sognato di andare a New York.-

-Lo sai, voglio rendere tutti i tuoi sogni realtà.-

-Oh Christian.- lo attiro di nuovo a me baciandolo con forza. Quando ci dividiamo siamo entrambi senza fiato.

-Mangiamo, partiremo tra poco.- mormora autoritario.

-Ok. Hai dato il latte a Ted?- mormoro mentre vedo il mio piccolo giocare tranquillo sul seggiolone.

-Si certo. Un'ora fa.- mi risponde Christian tranquillo mentre mangia i suoi pancake.

-Ha preso il biberon tranquillo senza fare storie?-

-Si tranquillo.-

-È fantastico. 

Ora che ci penso come faremo a far entrare tutte le cose di Ted su un aereo di linea? Anche solo per un paio di giorni lo sai ci servono tantissime cose: il passeggino, il fasciatoio, la borsa dei pannolini, i suoi giochini, i biberon, i ciucci ed anche il tiralatte... oh e poi il seggiolone e il walkie-talkie...-

-Hai finito?- mi chiede Christian interrompendo la mia lista infinita di cose da portare. Con un bimbo così piccolo, anche un piccolo viaggio diventa un trasloco.

-No, poi anche tutte le tutine, le scarpe, le coperte e ovviamente le nostre valige.- 

-Okay Ana tranquilla. Allora, le nostre valigie sono già pronte, anche quella con le cose di Ted, la borsa dei pannolini è pronta con una scorta industriale di pannolini al suo interno. Ho messo in una borsa il tiralatte con tutti i biberon e i ciucci. E comunque partiamo con l'aereo dell'azienda che è nostro, quindi possiamo portare tutte le cose che servono. Ora puoi calmarti e mangiare la tua colazione, mentre vado a cambiare nostro figlio?- dice tranquillo, mentre si alza e prende Ted in braccio, prima di rientrare in casa.

-Certo.- rispondo incapace di dire altro.

E per la seconda volta in meno di un'ora rimango ancora senza parole grazie al mio maniaco del controllo preferito.

Ho la sensazione che quelli che ci aspettano saranno dei giorni indimenticabili e non vedo l'ora di viverli.


*********************************


Un'ora dopo siamo pronti per il nostro viaggetto nella grande mela.

Christian è nel suo ufficio, preso dalle ultime chiamate alla sua assistente, per comunicare le cose da fare durante la sua assenza. Saywer è già andato in aeroporto a portare i nostri bagagli mentre Taylor ci sta aspettando.

Devo ammetterlo, per quanto a volte mi faccia sentire un po' a disagio non dovermi occupare di nulla quando partiamo, ora ne sono più che felice.

Posso stare tranquilla, senza stress, e pensare solo al mio piccolino, che ho qui tra le mie braccia. 

-Allora amore sei pronto a prendere il tuo primo aereo? Sai io l'ho preso per la prima volta a 10 anni, mi hai di gran lunga battuta sai cucciolo?- dico al mio bimbo che mi guarda serio.

-Andremo in una città bellissima, piena di magia e tante cose da vedere, ma sarà meglio andare a chiamare papà se no rischiamo di non partire più.- 

Vado verso l'ufficio di Christian ed apro la porta senza bussare e lo vedo ancora al telefono. Si gira verso di me e mi fa segno di aspettare. 

Okay Mr Grey adesso basta lavorare, c'è un anniversario da festeggiare che ci aspetta. 

Mi avvicino a lui più spazientita di prima.

-Dai basta Taylor ci sta aspettando.-

-Andrea spetta un attimo.- dice ed appoggia il telefono sulla spalla.

-Lo so scusami. Ho quasi fatto.-

-No adesso, se no attaccherò io per te.-

-Come siamo prepotenti oggi eh.- dice sorridendo.

-No impaziente, e poi tra poco più di mezz'ora devo allattare tuo figlio, dove dovrei farlo in macchina verso l'aeroporto oppure più comoda direttamente sull'aereo?- 

-Okay okay mi hai convinto, attacco subito.-

-Bravo.-

Alza gli occhi al cielo e ritorna alla sua chiamata.

-No Andrea, sì scusa devo andare. Se c'è qualche problema mandami una mail. Okay grazie, buona giornata anche a te.- riaggancia. 

-Contenta?- dice avvicinandosi a noi con un sorriso timido.

-Sì molto, grazie.-

Mi bacia dolcemente sulle labbra e sulla fronte, prendendo poi nostro figlio in braccio che allunga le sue piccole braccia verso di lui. 

-Visto com'è prepotente mamma oggi piccolo?- dice divertito, guardando Ted che all'improvviso cambia espressione e si irrigidisce tutto. 

Oh oh conosco quella faccia. Pianto in arrivo.

-Hey no no tesoro che succede? Su su.- mormora Christian, cullando il nostro cucciolo che inizia a piangere inconsolabile. 

-Visto non devi parlargli male di me. No amore shh tranquillo.-

-Uhm si forse ma credo che in questo caso sia colpa della fame. Vero piccolo hai fame?- mormora continuando a cullare il nostro tesoro tra le braccia, baciandolo dolcemente sulle guanciotte paffute.

-Sbrighiamoci allora.- dico, avviandomi già verso il salone, prendendo la mia borsa, il mio giacchetto e la giacca di Christian.

-Prendimi la giacca per favore.- 

-Già fatto, hai preso tutto?- si tasta le tasche ed annuisce. 

-Sì, possiamo andare.-

Usciamo nel vialetto e Taylor ci sta già aspettando davanti l'auto.

-Buongiorno Mr Grey, Mrs Grey. Buon anniversario.-

-Grazie Taylor.- diciamo Christian ed io insieme.

-Pronti a partire?-

-Sì andiamo, Saywer è già andato in aeroporto?- gli chiede Christian con il suo solito tono autoritario.

-Si signore, è lì con tutti bagagli che saranno già stati sistemati sull'aereo.-

-Ottimo, possiamo andare.- 

Taylor fa il giro della macchina, sistemandosi nel posto del guidatore, Christian mi apre la portiera ed entro in auto, seguita da lui.

-Si sta piano piano scaricando eh?- mormoro giocando con le manine del mio tesoro, che singhiozza piano.

-Sì si sta rilassando.- sussurra, baciandolo delicatamente sulla fronte.

-Gli piace stare in braccio a te. Sei un padre meraviglioso Christian.-

-Davvero?- mormora guardandomi dritto negli occhi, come se stesse cercando di leggermi dentro. 

-Sì davvero. Sei perfetto con lui, come sapevo che saresti stato. Non dubitarne ti prego.-

-Se lo dici tu ci credo.- 

-Mi rende così felice sentirti parlare in questo modo.-

-Lo so.- mormora sorridendo timidamente. 

Felicissima non resisto, mi allungo verso di lui baciandolo con amore sulle labbra.

Queste rivelazioni sono più importanti di un qualsiasi "Ti Amo" per me in questo momento, ed a giudicare dal modo in cui mi guarda, sta pensando la stessa cosa. 


*********************************


Arriviamo in aeroporto e non appena saliamo sull'aereo vengo invasa da tanti ricordi. Immagini su immagini di me e Christian in luna di miele, durante la nostra prima notte di nozze ed in viaggio verso Aspen quando ero incinta del nostro angioletto. 

-Tutto okay?- mi chiede Christian mentre ci sistemiamo sui sedili. 

-Certo, stavo solo pensando.-

-A cosa?- 

-A tutte le cose che abbiamo fatto in questo aereo Mr Grey.- sussurro e il suo sguardo si fa più intenso e il suo sorriso malizioso. 

-Beh il viaggio verso New York è piuttosto lungo, magari potrei farti rivivere alcune di quelle "cose" Mrs Grey.- 

-Mi piacerebbe ma ora è un po' più complicato chiuderci nella cabina fatta a camera da letto, ed uscirne facendo finta di niente, e poi non possiamo lasciare Ted da solo, anche se dopo che avrà mangiato si addormenterà.- mormoro cercando di sembrare il più convincente possibile, giocando con le manine del mio amore che finalmente ha smesso di piangere, senza guardare Christian negli occhi, non posso resistergli. 

-Ripeto il volo è lungo ed hai tutto il tempo di cambiare idea e decidere di rilassarti con me.-

-Sono già rilassata.- 

-Sì, ma dopo lo saresti molto di più.-

-Sono incapace di dirti di no, lo sai vero? Anche se in questo caso non dovrai insistere più di tanto.- 

-Ne sono consapevole piccola.- sussurra ad un centimetro dal mio viso, baciandomi poi con passione, lasciandomi senza fiato quando si allontana da me. Oh no Grey non fare così.

-Devo sistemare il passeggino di Ted in modo che non si muova durante il volo. 

Amore vai dalla mamma.- mormora con disinvoltura, mentre si alza, facendo svolazzare per un po' Ted sulla sua testa, prima di lasciarlo in braccio a me ed andare dove sono sistemati i bagagli. 

-Tuo papà ha molta più forza di volontà di me, eh sì, mi batte anche in questo. Spero tanto che hai preso qualcosa anche del mio carattere amore, altrimenti con due Grey testardi allo stesso modo sarà davvero dura.- sussurro mentre vedo il faccino del mio bimbo incupirsi. 

-Okay okay è l'ora della pappa. Non piangere, facciamo presto.- sussurro cullandolo e con il braccio libero sbottono la camicetta e il reggiseno.

-Ecco qui piccolino.- sussurro, mentre Ted finalmente inizia a mangiare, calmandosi all'istante.

Non avrei mai immaginato di dover allattare su un aereo in volo.

Un'altra prima volta.

-Questa è la cosa più tenera che possa esistere. Guarderei questa scena per sempre.- mormora Christian mentre torna a sedersi accanto a noi. 

-È bellissimo quello che hai appena detto Mr Grey.-

-È la verità Mrs Grey.- prende la mia mano, portandosela alle labbra. 

-Sei dolcissimo, amo quando sei così.-

-Mi ami solo quando sono dolce?-

-Che scemo che sei. Vieni qui.- sussurro attirandolo verso di me, baciandolo decisamente più in fretta di quanto vorrei. 

-Tutto qui?-

-Adesso chi è quello impaziente. Dovrai aspettare.- 

-Touché piccola, mi distrarrò con il lavoro, ho dei contratti da rileggere.-

-Bravo buona idea.- sorrido. 

Ah quanto lavoro serve per stare dietro a questi ometti Grey. 


*********************************


Un'ora più tardi Ted si è addormentato beatamente nella sua carrozzina. Dorme tranquillo a pancia in su e le braccia alzate. È il bimbo più adorabile e bello del mondo senza discussioni.

Prendo i walkie-talkies e ne sistemo uno vicino a Ted all'altezza delle gambe in modo che non si faccia male mentre dorme, e l'altro lo tengo io.

Christian è seduto ancora intento a rileggere i suoi documenti di lavoro ma adesso sono io ad essere impaziente. Mi ha stuzzicata per tutto il viaggio ed ora nulla. Non ci si comporta così caro Mr Grey.

Mi avvicino a lui e senza dire una parola gli tolgo le carte dalle mani.

-Cosa pensi di fare Mrs Grey?- 

-Vieni con me e lo scoprirai.- 

Con un sorriso furbo sulle labbra mi giro e inizio a camminare verso la camere da letto, convinta che lui mi seguirà. Entro nella stanza e sento Christian dietro di me chiudere la porta a chiave.

-Ed ora che siamo qui?- mi chiede, cercando inutilmente di rimanere serio. 

-Beh siamo dove volevi essere. Mi hai provocata per tutto l'inizio del viaggio ed ora ho voglia di riscuotere.- sussurro avvicinandomi a lui, baciandolo con forza. 

-Amo quando sei così sfrontata.- mormora tra un bacio e l'altro. 

-Mi ami solo quando sono sfrontata?- dico ripetendo le sue parole di poco prima, lasciando poi cadere il mio vestito a terra, rimanendo così solo in biancheria intima. 

-Oh no ti amo sempre. Ma in questo momento sei irresistibile.- sussurra unendo di nuovo le nostre labbra in un bacio passionale.

-Lo sono anche con il reggiseno per l'allenamento?- sorrido un po' imbarazzata, mentre inizio a sbottonare la sua camicia, arrivando rapidamente alla cintura dei suoi pantaloni. 

-Si anche con quello.- sussurra e la sua voce è calda e piena di desiderio mentre si lascia spogliare, rimanendo splendidamente seminudo con solo i boxer a coprire il suo splendido corpo. 

-Allora cosa pensi di fare a riguardo?- sussurro.

-Questo.- 

Mi solleva tra le braccia, lasciandomi sul letto, e in un attimo si è tolto i boxer ed è sopra di me meravigliosamente nudo. Poco dopo anche il mio reggiseno e le mutandine finiscono sul pavimento.

-Ti desidero tantissimo piccola. Adesso come un anno fa, anzi di più se possibile.-

Le sue parole mi infiammano, nello stesso modo in cui la sua bocca e le sue mani esperte infiammano la mia pelle sotto il loro tocco. 

-Oh Christian, anche io ti desidero. Tanto.- mormoro ormai completamente persa nel momento. 

-Ohh piccola.- sussurra e la sua bocca non smette di attraversare il mio corpo, torturandomi, passando dal mio collo al mio seno, scendendo sempre più giù. Ma non posso più aspettare.

-Christian.- lo chiamo, cercando la sua attenzione, riportandolo alla mia altezza.

-Non abbiamo tanto tempo. Ti voglio dentro di me.-

-Adesso?- sussurra senza fiato, guardandomi fisso negli occhi con uno sguardo pieno di lussuria e passione. 

-Sì adesso.- sorride soddisfatto, baciandomi con forza, poi all'improvviso piega il mio ginocchio e rotola sotto di me cosicché mi ritrovo a cavalcioni sopra di lui. 

-Prendimi tu.- 

Oh quanto sono felice di fare a modo suo. Amo possederlo e lasciarmi possedere. Amo vederlo perdere il controllo e sapere di esserne io la causa mi fa sentire così bene. 

Mi porge le sue mani per aiutarmi ed io le prendo, posizionandomi così sopra di lui e in attimo è dentro di me. Iniziamo a muoverci e ben presto siamo persi l'uno nell'altra. Mi abbraccia e mi tiene stretta mentre mi ama, mentre ci amiamo. Non c'è posto in cui mi senta più al sicuro e protetta come tra le sue braccia. 

-Oh Christian, ti amo.- 

-Ti amo anche io.- 

E questo non cambierà mai, ne domani ne tra dieci anni. Ne sono sicura.


*********************************


Poche ore dopo siamo arrivati nella grande mela. Guardo fuori dal finestrino, mentre l'aereo finisce di atterrare, e finalmente quello che vedo è una grande insegna con su scritto "Aeroporto JFK". È fatta, siamo a New York. 

-Sei felice?- mi chiede Christian, mentre slaccia prima la sua poi la mia cintura di sicurezza.

-Tantissimo, non ci posso ancora credere.- dico emozionata.

-E non hai ancora visto niente. Non vedo l'ora di farti vedere il nostro appartamento, sono sicuro che ti piacerà.- dice baciandomi rapidamente, emozionato quanto me.  


Entrati in casa, rimango a bocca aperta, completamente presa dalla bellezza di questo appartamento come successe quando entrai per la prima volta all'Escala, e questo appartamento un po' me lo ricorda, ha lo stesso stile moderno ed essenziale, anche i colori e gli arredi sono simili. Chissà se anche qui è nascosta una stanza dei giochi da qualche parte, penso ignorando il rossore che si crea sulle mie guance ogni volta che penso a quella stanza. 

-Allora? Ti piace?- mi chiede con Ted in braccio. 

-È bellissima.-

-Vieni a vedere.- mormora prendendomi la mano e portandomi davanti alla finestra.

La vista è a dir poco spettacolare, si affaccia su Manhattan e proprio davanti a noi c'è l'Empire State Building. 

-È stupendo, un vero panorama da cartolina Christian, non me l'aspettavo.-

-Che vuoi dire?-

-Si insomma ero sicura che la casa, la vista e tutto sarebbero stati bellissimi ma non così tanto, potrei stare tutto il giorno davanti a questa finestra senza stancarmi.- 

-Sono felice che ti piaccia.- 

-Molto di più, l'adoro.- mi protendo verso di lui e lo bacio facendolo sorridere.

-Ora che facciamo?- gli chiedo. 

-Che ne dici di mangiare qualcosa e poi andare a fare i turisti per la città?- 

-Approvo il piano Mr Grey.-

-Perfetto andiamo.-

Potrei essere più felice di così? 


*********************************


La nostra prima giornata in questa meravigliosa città è quasi finita ed è stata perfetta.

Sono in piedi davanti alla grande finestra del salone, che da su quella vista spettacolare della quale mi sono innamorata appena entrata, e con la macchina fotografica in mano riguardo le centinaia e centinaia di foto fatte durante il giorno. Sono bellissime e sono le foto del nostro primo viaggio come famiglia, quindi sono ancora più belle e speciali. Penso emozionata. 

Christian poi si è rivelato molto abile come guida turistica, ed in un solo giorno, anzi mezza giornata, è riuscito a farmi vedere tanto di New York.

Siamo stati a Central Park, al Rockefeller Center dove Christian ha promesso di riportarci a Natale per vedere l'accensione delle luci e dell'albero di Natale, sul Ponte di Brooklyn e a Times Square a Manhattan dove Christian ha insistito per andare a fare dello shopping sulla Fifth Avenue, e devo ammettere che questa volta andare per negozi non è stato così male, questa città è davvero capace di fare magie.

Ma la visita che più ho amato è stata quella all'Empire State Building, la parte di New York preferita di Christian, e ne capisco il motivo. È un grattacielo altissimo che prevale su tutti i palazzi vicino a lui rendendolo unico ma anche solo. Per Christian rifugiarsi in luoghi così è come un'evasione dalla realtà, lo fa sentire al sicuro e certo di avere tutto sotto controllo.

Ma ora non ha più bisogno di scappare, ha la sua famiglia. 

Due forti braccia mi circondano le spalle, distraendomi dai miei pensieri cupi, ed io mi lascio andare nel suo abbraccio. 

-Non ci si stanca mai di guardarla vero?- mi sussurra Christian all'orecchio, provocandomi brividi in tutto il corpo. 

-No mai.- mormoro accoccolandomi ancora di più tra le sue braccia.

-Ted dorme?- gli chiedo.

-Sì, il fuso orario lo scombussolerà un bel po'.- mormora tranquillo.

-Ti ci porterò più spesso qui, amo vederti così spensierata e felice. Questa casa può diventare la nostra piccola bolla privata.- 

-Sarebbe bellissimo, ma sarebbe fantastico anche venire qui per le vacanze di Natale con tutta la famiglia. Sono anni che io e Kate sogniamo di fare colazione come in Colazione da Tiffany insieme, sai?-

-Possiamo farlo domani se vuoi.-

-No lo promesso a lei mio caro.- dico voltandomi un attimo, baciandolo sul collo. 

-Va bene va bene.- dice rassegnato. 

Rimaniamo in silenzio per un po', quando poi sento un qualcosa di freddo scendermi lungo il collo. Lo tasto. Una collana. Oh Christian.

-Buon anniversario.- sussurra mentre me la allaccia.

-Oh amore è bellissima ma non ce ne era alcun bisogno, mi hai già dato così tanto oggi. Ed io solo quei miseri documenti.-

-Quei documenti non sono miseri, sono un simbolo importante per me e tu lo sai, come del resto questa collana.- mi giro, guardandolo negli occhi, confusa.

-È un punto luce e simboleggia esattamente quello che sei e sei sempre stata tu per me, da quando sei entrata nella mia vita Ana. Pura, semplice e bellissima luce, che piano piano, giorno dopo giorno, sta sconfiggendo la forte oscurità che c'è nella mia vita.- 

-Christian non dire così, non c'è e non c'è mai stato niente di oscuro in te. Poi io non ho fatto niente ad eccezione di amarti, e non dimenticarti che anche io sono cambiata da quando ti conosco, perché è questo che fa l'amore, ci cambia e ci rende migliori, ed io ti amo tantissimo.- mormoro guardandolo dritto negli occhi, per essere sicura che abbia assimilato le mie parole.

-Ti amo anch'io.-

Mi circonda il viso con le mani attirando la mia bocca alla sua in un bacio profondo, in cui diventiamo una cosa sola. Un solo respiro e i nostri cuori che battono all'unisono. 

-Questo è solo l'inizio, lo sai vero Mrs Grey?- sussurra, appoggiando la sua fronte alla mia. 

-È esattamente quello che voglio Mr Grey.- 

-Che sia per sempre?- sussurra ricominciando a baciarmi, con ardore e passione. Fino a quando l'unione dei nostri corpi intrecciati si unisce alle luci di questa città tanto speciale, che ci osserva silenziosa, mentre ci perdiamo nuovamente l'uno nell'altra.

-Sì, per sempre.- 






  
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