Gotham scorreva intorno a lui,
dietro gli stretti finestrini della Batmobile.
L'oscuro mezzo era lanciato a tutta velocità sulla strada
principale della città, ma i molteplici sensori di cui era
munito tenevano il suo guidatore costantemente informato sul percorso
che lo attendeva e su ciò che gli accadeva intorno .
Le esplosioni e gli spari di quella notte però, si vedevano
e
sentivano a chilometri di distanza anche senza l'ausilio di quelle
apparecchiature.
Tutti quei rumori parevano fare da sottofondo alla voce che la vettura
captava da fuori e faceva risuonare nell'abitacolo:
"Gente di Gotham
City! Ragazze e ragazzi di tutte le età! Uscite dalle vostre
case e venite ad assistere allo stupafacente carnevale che il signor
Joker ha organizzato per voi! Le strade della nostra splendida
città sono il luogo migliore da cui godersi lo spettacolo! A
parte il punto in cui si trovava quella Berlina che abbiamo appena
crivellato ovviamente... ma su, non siate timidi! il piombo
è uno dei migliori elementi della tavola periodica con cui
divertirsi!...Ah! Ovviamente è tutto offerto
dal
gentile giudice Malone, che mi accingo a raggiungere in modo da poterlo
ringraziare di persona! Ahahahahahahahaha!!"
Aveva parlato con il Pinguino e con Duefacce ma le
informazioni che gli
avevano dato erano troppo poche e troppo vaghe per farsi qualche idea
su cosa stesse combinando Joker.
Era dunque venuto il momento di mettersi direttamente sulle
tracce del clown.
E le ultime tracce che aveva lasciato erano quelle relative al suo
ultimo crimine.
La strada che stava percorrendo, formata da tre corsie parallele, era
una delle vie centrali della città.
Un convoglio di vetture cariche di scagnozzi di Joker era passato di
là e aveva affiancato l'ambulanza che trasportava
l'anziano giudice Malone. Il veicolo e la sua scorta erano diretti al
Gotham General Hospital, ma si erano presto trovati affiancati dalle
vetture dei clown che avevano subito aperto il fuoco.
I proiettili avevano fatto danni a destra e a manca per tutta la
strada, ferito molti civili e diversi poliziotti tra quelli di scorta
al giudice e quelli accorsi in aiuto di questi ultimi, prima che il
Cavalere Oscuro facesse la sua comparsa alla guida della Batmobile.
Aveva subito neutralizzato due veicoli nemici grazie alle armi del
mezzo, ma all'incrocio successivo tutti gli altri lo avevano
accerchiato , aprendo il fuoco all'unisono su di lui.
Solo la
vettura di testa, quella su cui viaggiavano il Joker e Harley Quinn
aveva continuato l'inseguimento, ponendosi alle spalle dell'ambulanza
con Joker che continuava a strillare e Quinn che sparava a destra e a
manca.
Gli ci era voluto un po' per liberarsi degli scagnozzi e, quando aveva
ripreso l'inseguimento, i due veicoli lo avevano distanziato
parecchio.
A quanto pareva, Joker era intenzionato a non lasciarsi
disturbare mentre si divertiva a tormentare l'ultimo giudice che aveva
deciso che il suo periodo di riabilitazione ad Arkham sarebbe dovuto
continuare ancora parecchi anni.
Bruce fermò la Batmobile alla fine della strada.
Davanti a lui
si apriva la piazza attorno alla quale l'ambulanza avrebbe
dovuto
girare per imboccare la strada che l'avrebbe portata al Gotham General,
cosa che non era riuscita a fare poichè, su ordine di Joker,
Harley Quinn aveva sparato alle gomme del veicolo che era
andato
a schiantarsi sull'altare al centro della piazza, sul quale sorgeva una
statua dedicata a Thomas Wayne, suo padre.
Si diresse ai suoi piedi.
Proprio in quel punto aveva trovato l'ambulanza semidistrutta e ne
aveva estratto il giudice e un'infermiera, sopravvissuti allo schianto
per miracolo.
A pochi metri c'era la vettura del Joker: una squallida, ma
inspiegabilmente fedele, imitazione della sua Batmobile, solo dai
colori più sgargianti e piena di accessori comici di pessimo
gusto.
Il clown e la sua assistente però non si vedevano. Bruce li
aveva cercati, dopo aver messo in salvo i passeggeri dell'ambulanza,
ipotizzando che fossero fuggiti a piedi e avessero trovato un
nascondiglio da qualche parte lì intorno. Ma fu tutto vano.
Mi sono sfuggiti per
stavolta, ma almeno il giudice è salvo-aveva
pensato in quel momento.
Poi Joker era scomparso. E con lui Harley. E ovviamente la sua sola
speranza di salvare Tim.
E adesso lui era lì, mesi dopo, a riesaminare la scena del
crimine.
Attivò i sensori del cappuccio, inserendo un filtro speciale.
Immediatamente i dati e gli indizi che aveva raccolto durante la sua
prima analisi gli si presentarono davanti agli occhi, negli stessi
posti in cui li aveva trovati quel giorno.
Come aveva notato in precedenza, le impronte appartenti a Joker e ad
Harley si fermavano accanto all'ambulanza per poi svanire.
Intorno non aveva trovato alcun tipo di traccia che potesse ricondurre
a loro.
A parte una rivoltella scarica.
Che Joker volesse far morire il giudice di paura, minacciandolo con
quella? Era strano e poco plausibile, ma il confine della
stranezza era molto labile quando si parlava di Joker. Aveva avuto idee
molto più contorte di quella in passato.
Si fermò davanti all'ologramma dell'orrida caricatura della
Batmobile.
Quando Fox l'aveva analizzata aveva scoperto -con notevole stupore di
entrambi- che poteva deflettere
parzialmente le onde del suo cappuccio, impedendogli di vedere cosa
c'era al suo interno.
In qualunque modo ci fosse riuscito, Joker doveva aver impiegato anni per
procurarsi quell'affare.
A parte le varie decorazioni, l'interno era praticamente identico a
quello del suo veicolo. A parte una
significativa differenza.
Aveva tre posti -due davanti e uno dietro- e il lato superiore della
cabina di pilotaggio si poteva aprire durante la guida, solo che
l'apertura si trovava all'altezza del sedile posteriore
anzichè
di quello del guidatore. Joker l'aveva
tenuto sempre aperto durante l'inseguimento, e per tutto il tempo aveva
strillato ordini ad Harley e ai clown attraverso un potente megafono,
tra una sonora risata e l'altra.
E Harley doveva sedere dal lato del passeggero per colpire le
ruote
dell'ambulanza. Infatti le ruote a terra erano proprio da quel lato.
No...Harley guidava...Joker non poteva perchè stava dietro e
l'abitacolo era troppo stretto per scambiarsi i posti mentre l'auto era
in corsa...
Ma allora chi guidava mantre Harley sparava?
Possibile che si fosse lasciato sfuggire un dettaglio del genere?
Eppure lì c'erano stati solo Joker e Harley...aveva
rinvenuto solo le loro impronte...e se Joker stava
dietro a far casino e Harley sparava davanti, doveva per forza essere
un'altro clown a guidare.
Qualcuno che probabilmente era rimasto nascosto nella vettura non
appena lo aveva visto arrivare ed era sfuggito ai suoi sensori grazie
alla schermatura.
Ma se qualcuno si fosse allontanato da lì avrebbe di sicuro
trovato le sue tracce.
A meno che qualcun altro
non lo avesse preso al posto suo.
Sembrava strano ma era plausibile...quella notte si era concentrato
solo su Harley e Joker, e così aveva trascurato i
pesci
piccoli. E nei giorni seguenti non aveva fatto altro che scandagliare
Gotham attendendo invano qualche segno della loro presenza.
Non si era nemmeno degnato di fare qualche indagine in
più su quell'obbrobrio con le ruote...ma dopotutto era
questo che
Joker voleva. Che i suoi nemici si lasciassero sviare dalle soluzioni
più ovvie, impegnati a lambiccarsi il cervello per
anticipare le
sue prossime mosse. Come aveva potuto essere tanto sciocco?!
Se c'era una remota possibilità che qualcuno avesse visto
come avevano fatto Harley e Joker a sparire nel nulla, doveva
tentare quella strada.
Oltretutto, non aveva altri indizi, quindi c'era poco da fare.
Premette alcuni tasti sul suo guanto destro e subito, con un bip, si
aprì uno schermo con delle opzioni per la comunicazione.
Premette l'opzione "Oracolo" e attese che la persona interessata
rispondesse.
" Novità Batman?" chiese Barbara sullo schermo.
"Forse sì Oracolo. Ma per avere una conferma ho bisogno che
tu faccia una ricerca per me.
Collegati al database della polizia e scopri tutto quello che puoi
sugli scagnozzi di Joker catturati la notte dell'attentato al giudice
Malone."
"Mi ci vorrà solo qualche secondo" rispose lei cominciando
subito a digitare sul suo computer.
Se, come pensava lui, la ricerca di Barbara avesse dato qualche frutto
avrebbe saputo da chi ricavare qualche informazione utile su dove fosse
andato a cacciarsi Joker.
E forse anche se stesse escogitando qualcosa ai danni suoi o di Gotham.
Le parole rabbiose di Harvey gli ritornarono in mente, ma lui le
represse.
Anche se si fosse trattata di una qualche trappola, lui avrebbe dovuto
continuare a cercare finchè non avesse avuto una cura per
Tim
tra le mani.
Lanciò uno sguardo alla statua di suo padre.
Se ci fosse stato lui al posto di Tim, suo padre avrebbe smosso mari e
monti per salvarlo. forse senza neanche vestirsi da pipistrello.
La voce di Barbara lo riportò alla realtà.
"I clown che hanno partecipato all'attentato erano in tutto
ventitrè. Due sono morti sotto il fuoco della polizia.
Gli
altri sono stati presi in custodia dopo il tuo arrivo. Chi
stiamo
cercando?"
"Qualcuno che non si trovava in nessuna delle vetture che si sono
scontrate con me e la polizia. Qualcuno che guidava il veicolo che
trasportava Joker e Harley Quinn."
Barbara assunse un'espressione pensierosa che gli ricordò
suo
padre, il commissario, durante le indagini "
Qualche
particolare che ci aiuti a riconoscerlo?"
"Non saprei...il database dice qualcosa su come sono stati catturati i
ventitrè sospetti?"
"Provo a cercare nei rapporti degli agenti...vediamo...varie resistenze
all'arresto...uno che si è arrampicato su un albero per non essere preso
e...oh! questo potrebbe interessarti. Uno dei sospettati, truccato e
vestito da clown come gli altri, è stato fermato da due agenti mentre
si dirigeva verso il luogo in cui li hai aiutati a neutralizzare i suoi
compari. Si è lasciato arrestare senza opporre resistenza."
Il cervello del Cavaliere Oscuro aveva ripreso a lavorare frenetico.
"Immagino che ora tu voglia conoscere meglio il nostro candidato
più promettente" disse Barbara con un sorriso soddisfatto.
"Illuminami".
"Richard Berkley, ventisei anni, frequenta la Gotham University e nel
tempo libero partecipa a gare automobilistiche. Suo padre, come credo
tu abbia capito a giudicare dall'espressione che hai fatto,
è
Derek Berkley, uno dei cinque uomini più ricchi di Gotham..."
"...Che deve prontamente aver assunto un super-avvocato per far
scagionare al più presto il figlio da ogni accusa...e per
insabbiare ogni prova del suo coinvolgimento con l'attentato."
terminò il Cavaliere Oscuro.
L'Oracolo annuì "Secondo le informazioni del Database e da
quanto riportato dalla stampa, il ragazzo si trovava nel posto
sbagliato al momento sbagliato."
Un classico
pensò Bruce.
"Non hanno neache riportato il fatto che fosse truccato da clown senza
alcun motivo. L'unica cosa che si accorda con il rapporto della polizia
è che quando è stato trovato era scalzo e aveva i
suoi stivali sotto braccio...informazioni davvero utili insomma..."
commentò Barbara sarcastica.
In realtà spiegava alcune cose...ad esempio come mai i
sensori del cappuccio non avessero trovato sue impronte.
Era uno degli effetti collaterali della strategia che aveva scelto per
combattere il crimine. Incuti timore ai tuoi nemici e loro cominceranno
a premunirsi contro di te.
Con qualunque mezzo.
"Ottimo lavoro Oracolo. Dove posso trovare Berkley jr?"
Barbara ci mise qualche secondo a rispondere. il suo viso, prima
sicuro, si era fatto teso e preoccupato.
" Temo... temo
non sia possibile...è morto circa un mese fa. Di overdose."
Bruce accusò il colpo senza scomporsi, come faceva sempre "
Overdose? Non dice altro?"
"No. Nessun altra stranezza...hanno trovato la droga accanto al suo
corpo."
Niente testimone dunque. Avrebbe dovuto inventarsi qualcos altro per
continuare la ricerca.
"...Anche se...i medici ci hanno messo un pò a confermare la
diagnosi...è solo un'ipotesi ma...l'overdose che lo ha
ucciso
potrebbe non essere stata un'incidente..."
Non sembrava molto convinta
mentre lo diceva.
Ma Bruce aveva già deciso che avrebbe tentato ogni strada.
"Grazie Oracolo, mi sei stata di grande aiuto."
"Oh...beh non c'è di che. Buona fortuna, ti
informerò se troverò qualche altra informazione
utile."
"D'accordo. Passo e chiudo."
Chiuse la comunicazione.
Lo sguardo che Barbara gli aveva lanciato un'attimo prima, attraverso
lo schermo, lo conosceva bene.
Sperava avesse avuto qualche colpo di genio. E che magari le
informazioni che gli aveva dato, sebbene apparentemente infruttuose,
fossero state d'aiuto. E lo erano state eccome.
C'era aspettativa in
quello sguardo. Ma anche qualcos'altro.
Ancora una volta, Bruce fu contento di aver fatto di lei la prima
Batgirl.
Riattivò il comunicatore del bracciale, stavolta su un'altra
frequenza.
"Signor Wayne. In cosa posso esserle utile?
"Avrei bisogno che lei facesse alcune ricerche Lucius. Riguardano un
rampollo dell'alta società e la sua morte per overdose."
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