E questi sono i miei
scrigni, bauli
in cui sordire
i miei termini
tersi, tratti da
frammenti miei,
smozzicati
ancora e ancora.
Vi perdo gettandovi
negli occhi di chi legge.
Ed è silenzio
sempre muto
oltre all'inchiostro ,
stillato via da me
il Senso, sovviene
smorzato.
Occhi, che bracco
nei versi, sguardo
che è metronomo
di questo scandire,
Scorre il suono
scrosciante,
Impavido e irresistibile
lo sguardo tuo.
In notti come queste
sogno di seguitare
occhi così.
Sh chiudi i tuoi, ora
giace qui un punto.
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