CAPITOLO
67
St.Valentine's day
La
mattina del 14 febbraio si presentava luminosa, con il cielo terso e
limpido; un bel sole splendeva alto, sebbene le temperature
rimanessero comunque sotto zero.
Le
tre Slytherin si svegliarono con tutta calma, liete di poter
trascorrere un'intera giornata senza pensare agli esami o ai compiti;
la sera prima erano rimaste alzate sino a tardi per finire gli ultimi
temi, così da avere la possibilità di godersi un
pomeriggio
spensierato.
Fra
una chiacchiera e l'altra si vestirono con cura: Lily optò
per una
gonna svasata beige, su cui abbinò un caldo maglioncino di
lana
dalla trama intrecciata marrone scuro ed un paio di stivali con il
tacco dello stesso colore; Glorya invece scelse un vestito rosa
antico, dallo scollo a barca e con una cintura nera a fasciarle la
vita, mentre Cassiopea si infilò un paio di jeans blu scuro,
una
camicetta azzurra ed un caldo golfino blu aviazione.
-A
che ora avremmo dovuto incontrarci con gli altri?- domandò
la Malfoy
mentre si infilava un'elegante scarpa da ginnastica bianca.
-Alle
dieci....direi che siamo in ritardo- le rispose Glorya che si stava
legando la liscia chioma corvina in una coda.
-Aspetteranno-
disse Lily incurante, sfumando accuratamente l'ombretto dorato su una
palpebra.
-Dove
accidenti ho messo l'altra....oh, al diavolo: Accio
scarpa!-
sbuffò Cassiopea impaziente, e la compagna della candida All
Star
sfrecciò per la stanza, sfiorando la testa di Lily che fece
appena
in tempo ad abbassarsi.
-Tu
e tuo fratello siete due casi persi: non riuscite a vestirvi senza
rischiare di mutilare chi vi sta intorno- borbottò Lily
ironica.
Chiacchierando
sulla disorganizzazione dei Malfoy le tre ragazze scesero in Sala
Grande, dove consumarono una colazione leggera senza fretta; quando
giunsero al portone, dove le aspettavano Liam, Shane e Scorpius erano
ormai le undici.
-Che
problema avete voi tre con la puntualità?- le
apostrofò
quest'ultimo, abbastanza infastidito.
-È
tanto che aspettate?- chiese Lily con un sorrisino sarcastico.
-Almeno
tre quarti d'ora- rispose Scorpius secco, tenendo d'occhio Shane che
stava abbracciando Cassiopea, dopo averle depositato un bacio sulla
punta del naso.
-E
che sarà mai, su. Vogliamo andare?- minimizzò
Glorya, accettando la
mano che Liam le tendeva.
-Ma
Derek?- domandò Cassiopea, mentre varcavano la soglia e
s'incamminavano verso l'uscita del castello.
-Pare
che Rose non avesse tanta voglia di passare la giornata con noi-
rispose Scorpius ironico, intrecciando la propria mano a quella di
Lily, che gli camminava accanto.
-Tanto
meglio per noi- affermò lei, sollevata; Rose riusciva ad
infastidirla oltre ogni dire.
Shane
avrebbe voluto dire qualcosa in difesa di Rose- che gli stava
simpatica- ma pensando che non sarebbe stato saggio, decise di
tacere.
La
conversazione procedeva tranquilla, fra osservazioni sul campionato
di Quidditch- Shane non perse occasione per punzecchiare Scorpius, la
cui voglia di picchiare il Grifondoro aumentava sempre di
più- o
commenti sulla collezione autunno inverno di La
magia ti fa bella,
un nuovo negozio di abbigliamento che aveva aperto l'anno prima: a
Lily non piacevano i colori che avevano scelto per quella stagione,
mentre Cassiopea e Glorya trovavano che valesse la pena di farci un
salto.
-Dove
vorreste mangiare?- chiese Liam a quel punto; fra il ritardo delle
ragazze e la lenta passeggiata dal castello al villaggio si era ormai
fatta ora di pranzo.
-Ai
Tre Manici fanno dei sandwich niente male- suggerì Shane, il
cui
stomaco aveva iniziato a brontolare già da un po', come in
effetti
quello di Cassiopea.
-I
Tre Manici! Non possiamo andarci dopo? Mi sono ricordata ora che mio
fratello Albus mi aspetta lì per le cinque-
esclamò Lily
all'improvviso; fra una cosa ed un'altra si era quasi scordata del
mezzo appuntamento con Al.
-E
perché?- domandò Scorpius incuriosito, mentre il
gruppetto si
fermava all'inizio della principale via di Hogsmeade, per poter
decidere il da farsi.
Lily
fece spallucce:
-Non
saprei. Ma siccome sono curiosa di sapere cosa vuole pensavo di
andarci-.
-Allora
possiamo mangiare lì, poi fare un giro per negozi e quando
sono le
cinque riaccompagniamo Lily e l'aspettiamo poi da Zonko per tornare
insieme al castello. Basta che andiamo al caldo- propose Glorya,
mezza congelata. L'idea fu accolta con entusiasmo, e così le
tre
coppie s'incamminarono verso il pub, attirati dalla promessa di
calore e cibo.
Il
locale era addobbato con molte decorazioni di San Valentino, fra cui
minuscoli cupidi che gettavano petali rosa volteggiando sulle teste
degli avventori e cuoricini di cartoncino che erano stati stregati
affinché strillassero ad intermittenza “Felice San
Valentino a
tutti!”
-Possibile
che abbiano solo panini ultracalorici?- si lamentò Lily
dieci minuti
più tardi, dopo che si furono seduti ed ebbero dato una
lettura ai
menù.
-Puoi
sempre prendere un'insalata- scherzò Shane, che
evidentemente non
aveva ancora capito quanto fosse radicata la fissa di Lily per i
carboidrati.
-Ottima
idea- approvò infatti quest'ultima; Shane la
guardò con tanto
d'occhi, suscitando le risate di Glorya e Cassiopea che invece la
conoscevano molto bene.
-Chissà
se le bistecche le fanno ben cotte oppure al sangue- si
domandò
invece Liam; con l'avvicinarsi della luna piena, sentiva il bisogno
di mangiare carne quasi cruda.
Pensierosa,
Glorya gli rispose:
-Credo
che le facciano come uno desidera...-
-Vada
per un'insalata, allora- stava dicendo Lily rivolta più a se
stessa
che agli altri; Scorpius la fissò un attimo, scettico, poi
le
chiese:
-Sei
sicura di voler mangiare solo quello?-
-Assolutamente
sì, perché?-
-Sai
com'è, non vorrei doverti riportare al castello in braccio
solo
perché mi sei svenuta per la fame- ironizzò lui,
con un sorrisino.
-E
la cosa ti dispiacerebbe poi tanto?- insinuò Lily.
-In
realtà no, lo dico per la tua salute- replicò
lui, fintamente
preoccupato.
-Ma
come sei premuroso, fratellino! Cos'è, l'amore ti ha reso il
cuore
tenero?- lo prese in giro Cassiopea, divertita.
-Chi
l'avrebbe mai detto, Scorpius in realtà nasconde
un'insospettabile
dolcezza!- rincarò anche Glorya, per il puro gusto di
vederlo
arrossire.
-Io
vi detesto. Vado ad ordinare- annunciò Scorpius solenne;
venne
seguito da Liam e Shane che avrebbero fatto le ordinazioni anche per
le ragazze.
-Sembra
stia andando tutto bene- osservò Cassiopea, quando le tre
ragazze
furono rimaste sole al tavolo.
-Già...avevi
paura che Scorpius e Shane si azzuffassero?- le chiese Glorya,
incuriosita.
-A
dire il vero sì- ammise Cassiopea, sincera.
-Beh
prima ci sono andati vicini, quando Shane ha tirato fuori l'argomento
Quidditch...ma è stata così disastrosa la partita
Tassorosso-Serpeverde?- domandò Lily, che non aveva
assistito
all'incontro per via dei dolori mestruali.
-Raccapricciante.
Abbiamo perso 320 a 160, e solo perché alla fine siamo
riusciti ad
acchiappare il Boccino- rispose Cassiopea, rabbrividendo.
-Colpa
tua, comunque- disse Scorpius, ritornato al tavolo accompagnato da
Liam e Shane.
-Mia?-
fece Lily stupita, -e perché?-
Poiché
Scorpius non accennava a rispondere, dato che la sconfitta gli
bruciava ancora, fu Glorya a dire:
-Il
caro Capitano era troppo distratto dalla vostra piccola...lite,
diciamo, per far caso a quisquilie come il Boccino. Alla fine
è
riuscito a prenderlo solo perché gli è
praticamente finito in mano,
quasi per caso direi-.
-Una
scena comica- ricordò Cassiopea ridendo.
-Un
gran colpo di fortuna per noi invece. Grazie, Scorpius-
commentò
Liam con un sorriso.
-Va
beh, cambiamo argomento? Questo qui mi sta facendo passare
l'appetito- fece Scorpius stizzito.
-Ma
come siamo permalosi. Capita a tutti di perdere, ogni tanto- lo
punzecchiò Lily, ma l'arrivo delle loro ordinazioni
impedì a
Scorpius di risponderle a tono.
Un'ora
più tardi erano tutti molto soddisfatti: Liam aveva avuto la
sua
bistecca al sangue, Cassiopea e Shane erano stati nutriti a
sufficienza persino per i loro gusti, Glorya aveva gradito molto il
suo sandwich e Lily si era fatta bastare la sua porzione di insalata
scondita.
-Allora,
da dove cominciamo? Partiamo da La
magia ti fa bella
oppure restiamo fedeli al caro vecchio Mondostrega?-
chiese Cassiopea, dopo che lei e Shane si furono divisi anche una
fetta di torta alla melassa.
-Voi
avete seriamente intenzione di passare tutto il pomeriggio a fare
shopping?- domandò Liam, vagamente allarmato.
-Certo-
affermò Glorya con naturalezza, -perché?-
-E
noi dovremmo ehm...tenervi compagnia durante questo folle tour?-
rincarò Shane, seriamente preoccupato.
-Ovvio!
Non te l'avevo detto?- fece Cassiopea, stranita.
-Evidentemente
il qui presente Burke non ti aveva presa sul serio, Cass-
ironizzò
Scorpius, che conosceva molto bene le tre fanciulle e aveva creduto
loro quando avevano annunciato che sarebbero andate a fare shopping.
-Ma
a te sta bene?- gli chiese Liam, stupito; per quel poco che lo
conosceva, Scorpius non gli sembrava un tipo molto paziente,
figurarsi in vista di un intero pomeriggio di folli compere!
-L'alternativa
sarebbe stata subirmi queste tre iene per il resto dell'anno
scolastico. Fatti forza Liam, ti prometto che ne usciremo vivi-
ribatté Scorpius, beccandosi una gomitata da parte di Lily.
-Ahi!
E questa per cosa sarebbe?- le chiese indignato.
-Per
avermi dato della iena. Forza andiamo, credo proprio che
concederò
una seconda opportunità a La
magia ti fa bella-
replicò lei, alzandosi; Glorya e Cassiopea la imitarono
entusiaste,
mentre Liam, Shane e Scorpius le seguirono scambiandosi occhiate
rassegnate.
******
-Non
ne posso più- annunciò Shane Burke,
abbandonandosi esausto su una
panchina fuori da Tacco
12 che passione!
-Avranno
provato centocinquanta paia di scarpe, possibile che non abbiano
ancora trovato quella giusta?- si domandò retoricamente Liam
Mackenzie, sedendosi accanto a lui.
-Riteniamoci
fortunati, non gli è ancora venuto in mente di andare da Trucchi
e incanti, mille ed uno accessori-
consigliò
saggiamente Scorpius, seguendo il loro esempio.
Erano
passate tre ore da quando avevano abbandonato il caldo rifugio dei
Tre manici di scopa, tre ore trascorse fra vestiti, gonne, top e
quant'altro, per poi approdare nel negozio di scarpe più
prestigioso
di Hogsmeade. Liam e Shane non erano preparati a tale maratona, e a
tutto il carico psicologico che ne era derivato: avevano dovuto dare
il loro parere su ogni
singolo
capo d'abbigliamento provato dalle ragazze, cosa che li aveva
sfiancati; naturalmente non sarebbe bastato dire:
“sì tesoro, ti
sta benissimo, compralo” per accontentarle, ma era stato
anche
richiesto un accurato commento su pregi e difetti di questo o
quell'altro modello.
Scorpius,
più abituato di loro all'estenuante marcia di negozio in
negozio ma
non per questo meno prostrato, si era divertito a guardare le
espressioni di Liam e Shane farsi sempre più disperate, e
quando li
aveva visti prossimi allo svenimento aveva saggiamente suggerito di
prendere un po' d'aria mentre le ragazze finivano gli acquisti.
-Esiste
davvero un posto chiamato così? Non voglio mai metterci
piede- fece
Liam terrorizzato.
-Esiste
eccome, ma grazie al cielo sono quasi le cinque e Lily deve andare
all'appuntamento con suo fratello- replicò Scorpius,
consultando
l'orologio.
-E
noi potremo andare da Zonko- concluse Shane, ripromettendosi di
ringraziare Albus Potter per quel gradito intervento.
-Infatti.
Oh, eccole! Fatto?- chiese Scorpius, vedendo arrivare le tre ragazze
cariche di sacchetti; terrorizzato, si chiese a chi sarebbe toccato
il gravoso compiti di portarli su al castello.
-Fatto.
Io devo andare, mi sa- confermò Lily, alzandosi sulla punta
dei
piedi per dargli un bacio veloce, -ci vediamo più tardi!-
Tutti
annuirono, e così il gruppetto si divise: Lily si diresse
verso il
pub, Glorya, Liam e Scorpius s'incamminarono verso Zonko e Shane e
Cassiopea decisero di fare un salto da Mielandia per far rifornimento
di dolciumi.
******
Con
sua grande sorpresa, il San Valentino di Albus stava andando bene. Le
ore con Amy erano volate ed Albus non si era quasi accorto del
trascorrere del tempo. Lei era molto carina, con i ricci lasciati
liberi sulle spalle ed un cappottino bianco, e sorrideva sempre
mostrando due adorabili fossette sulle guance.
Si
erano portati del cibo da scuola e avevano fatto una specie di pic
nic ai piedi della Stamberga Strillante, approfittando del bel tempo,
e poi avevano fatto una passeggiata per le vie del villaggio,
entrando di tanto in tanto in qualche negozio. Infine Amy propose di
prendere qualcosa di caldo ai Tre Manici, cosa che fece fermare Al di
botto in mezzo alla strada.
-I
Tre Manici!- esclamò di colpo.
-Sì.
Non ti piace? Possiamo anche scegliere un altro posto-
replicò Amy,
perplessa. Era stata una bellissima giornata, e la ragazza avrebbe
voluto che non finisse mai.
-No,
non è quello. È che mi ero quasi scordato di
avere un appuntamento
lì alle cinque- le spiegò, con un piccolo sorriso.
-Un
altro appuntamento? Intendi...con una ragazza?- gli chiese Amy,
preoccupata. Le sembrava che fossero stati bene insieme, ma forse si
era sbagliata.
-In
un certo senso...si tratta di Lily, mia sorella- rispose, divertito
dalla sua aria imbarazzata.
-Non
ci vorrà molto, se vuoi puoi venire con me così
poi torniamo
insieme al castello- aggiunse, rendendosi conto in quel momento che
non avrebbe voluto lasciare Amy. Cosa gli stava succedendo? Dov'era
finito il suo amore per Marìkaa? Certo, aveva pensato a lei
e aveva
cercato di parlarle quella mattina, ma era stato tutto inutile. E
così, dicendosi che non sarebbe stato giusto far soffrire
anche Amy,
Albus aveva deciso di uscire ugualmente con lei. E la cosa che lo
faceva riflettere era che si era divertito.
-Io
verrei anche ma...- iniziò a dire Amy, per poi interrompersi
imbarazzata.
-Ma?-
-Ecco
vedi...Lily mi fa un po' paura- ammise arrossendo.
Sentendo
quelle parole Albus scoppiò a ridere e disse:
-Devo
ammettere che a volte può sembrare un po'...intimidatoria-.
-Un
po'?! Quella ragazza è terrificante, riesce a farti sentire
una
perfetta nullità solo guardandoti!- esclamò Amy,
ma poi, rendendosi
conto che Albus avrebbe potuto offendersi per le sue parole,
aggiunse:
-Cioè,
sono sicura che è un'ottima persona, in realtà.
Non volevo certo
dire...-
-Amy-
la interruppe Albus, -anche io penso che Lily sia terrificante, anche
se è mia sorella. Comunque, penso che non ti
noterà
nemmeno...vieni, allora?-
-E
andiamo. Mal che vada mi chiuderò in bagno-
acconsentì Amy,
facendolo ridere. Ripresero a camminare e quasi d'istinto Albus le
afferrò la mano; sorpresa, Amy non ritrasse la propria.
-E
così Lily ti terrorizza- riprese Albus, per fare
conversazione.
-Esatto.
Non so perché, alla fine credo che non mi conosca nemmeno.
È solo
che è una specie di celebrità...tutti la
conoscono, tutti parlano
di lei. E poi è tua sorella- spiegò Amy,
stringendosi nelle spalle.
-E
con questo? Mica è mia madre!- scherzò Albus.
-Lo
so, ma è un po' come se dovessi avere la sua approvazione
per poter
uscire con te. La Stewart non ce l'aveva, e guarda caso...-
Sentendo
nominare Marìkaa Albus s'irrigidì e
domandò:
-Cosa
c'entra Marìkaa?-
-Albus,
non sono scema. Lo so che lei ti piace...o ti piaceva. In effetti
sono rimasta di stucco quando ti sei avvicinato a me quel pomeriggio
in biblioteca...e poi ho capito che forse mi stavi usando per farla
ingelosire- gli confessò Amy, fissandosi le punte delle
scarpe per
nascondere la propria espressione sofferente.
-E
hai accettato lo stesso di frequentarmi?- domandò solamente
Albus.
-Sì.
Lo sai, mi piaci da un sacco di tempo e così mi sono detta
“Amy,
non fare la cretina. Prendi le cose così come vengono,
chissà se ti
ricapiterà mai quest'occasione!” e così
ho deciso di buttarmi lo
stesso- replicò, sentendosi molto stupida.
Albus
era senza parole. Non avrebbe mai immaginato che Amy avesse scoperto
il suo gioco quasi subito, e che pur sapendo quali fossero le sue
intenzioni avesse comunque deciso di dargli un'opportunità.
Provò
un'inaspettata ammirazione nei suoi confronti, per il coraggio che
aveva avuto nel decidere di uscire con un ragazzo che sapeva essere
innamorato di un'altra.
-Sono
contento che tu l'abbia fatto- si sentì dire; Amy
sollevò lo
sguardo verso di lui e fece per dire qualcosa, ma poiché
erano
giunti davanti al pub Albus aggiunse, sibillino:
-Eccoci
arrivati. Speriamo bene-.
******
Albus
ed Amy si erano appena seduti quando la porta dei Tre Manici si
aprì
per lasciare entrare Lily. Albus la notò subito per via dei
suoi
capelli fiammeggianti, e sventolò una mano per farsi vedere.
Lily
colse i suoi cenni e, non senza un'espressione perplessa dipinta in
volto, si fece largo fra la gente per poterlo raggiungere.
-Mi
hai fatta venire qui per presentarmi Amy?- gli disse a mo' di saluto;
la O'Brian cercò di farsi ancora più piccola
sulla sedia.
-Ciao
Lily, grazie di essere venuta. No, non è per questo.
Siediti, dai-
replicò Albus, educato.
Sempre
più stranita, Lily prese posto di fianco a lui e di fronte
ad Amy.
-Allora,
Amy. Ho sentito parlare di te- le disse, in tono casuale, mentre
registrava ogni particolare del suo abbigliamento.
-Anche
io- replicò solamente la ragazza, sentendosi osservata.
-Beh,
mi sembra del tutto normale- replicò Lily, con un sorrisetto
ironico; dopotutto Amy le piaceva quasi, il che era tutto dire, e non
aveva intenzione di metterla a disagio...non più del dovuto,
almeno.
Anche
Albus sorrise, pur essendo ormai abituato alla scarsa modestia della
sorella; tuttavia, pensando a quanto stava per accadere, il sorriso
gli morì sulle labbra.
-Volete
qualcosa da bere?- chiese, più per avere ancora qualche
attimo per
riflettere che per reale cortesia. Gli era parsa una buona idea, ai
tempi, ma forse ripensandoci...
-Gradirei
una tazza di tè alla vaniglia- rispose Lily, che pur avendo
lo
stomaco che brontolava non voleva cedere a pasticcini o dolcetti.
-Io
una cioccolata calda, grazie. Vuoi che venga ad aiutarti?- si
offrì
Amy, visto che a Lily non era neanche lontanamente venuto in menre di
alzarsi per dare una mano al fratello.
-Non
c'è ne bisogno, ma ti ringrazio- le disse Albus con un
sorriso,
prima di allontanarsi verso il bancone affollato di gente.
Rimaste
sole, fra Lily ed Amy calò un silenzio rilassato per la
prima ma
decisamente imbarazzato per la seconda.
-Non
ti da fastidio che Albus abbia interrotto il vostro romatico
appuntamento per venire qui ad incontrare me?- domandò Lily
a quel
punto, per studiare la reazione della ragazza.
-No-
rispose Amy senza traccia di esitazione, -dopotutto sei sua sorella e
noi...beh ecco...non è che proprio, sai...-
proseguì perdendo
sicurezza man mano che s'incespicava con le parole; alla fine tacque
arrossendo furiosamente.
-E
a te? Non sei dispiaciuta di aver lasciato...ehm...qualsiasi cosa tu
stessi facendo?- chiese per rompere l'imbarazzo, visto che Lily non
sembrava avere intenzione di dire nulla per spezzare il silenzio.
-Non
sono decisamente quel tipo di persona che si dispiace per queste
cose- replicò Lily piuttosto freddamente.
-Oh,
ecco Albus- aggiunse e mentre scrutava il fratello in avvicinamento
con la coda dell'occhio scorse la porta del locale aprirsi nuovamente
lasciando entrare una scompigliata chioma corvina che le parve nota.
-Albus-
iniziò con un tono di voce pericolosamente furente, mentre
il
ragazzo si destreggiava con il vassoio delle bevande,- quello che sta
venendo verso di noi non è James...vero?-
Se
non fosse stato per Amy, il vassoio si sarebbe certamente schiantato
a terra, dato che Albus aveva mollato di colpo la presa per voltarsi
a guardare verso la porta.
Vedendo
suo fratello James scrutare la folla alla ricerca di qualcuno,
Albus
deglutì pregando mentalmente Merlino, Morgana e chiunque
avesse
potuto aiutarlo a scampare all'ira di non uno, ma ben due Potter
furiosi.
-Lily,
stai calma. Ti posso spiegare, ma tu non mi polverizzare ti prego-
disse, incrociando gli occhi della sorella.
ANGOLO
AUTRICE
Beh....io
non so davvero da dove comiciare.
Sono
trascorsi davvero molti mesi dall'ultima volta che ho postato
qualcosa, e capisco che molti si saranno dimenticati di me e della
mia stora. È comprensibile e mi dispiace molto. Ma davvero,
io avevo
perso del tutto l'ispirazione e piuttosto che postare capitoli
orribili e sensa senso, ho preferito aspettare e vedere se da qualche
parte nella mia mente ci fosse ancora qualcosa su Lily e compagnia.
Perciò
eccomi qui. Il capitolo non mi convince e non mi stupirei se
virtualmente mi lanciaste dei pomodori, davvero...ma non potevo
più
aspettare. Molte di voi hanno recensito, mi hanno scritto chiedendomi
(con ragione) che fine avessi fatto, domandandomi di continuare la
storia. Ebbene, sono state le vostre parole a spingermi ad andare
avanti. È per voi se oggi sono qui con un nuovo capitolo.
Perciò...GRAZIE. Posso dire solo questo.
Nei
prossimi giorni cercherò di rispondervi e ringraziarvi una
ad una,
perchè ve lo meritate. Per adesso però mi limito
ad un GIGANTESCO,
ENOROME
E PROFONDO
grazie per non avermi dimenticata e per avermi incoraggiata ad andare
avanti.
Con
tantssimo affetto, Vostra
Miss_Slytherin
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