A freddo
Buon
lunedì a tutti! Spero che il vostro sia cominciato in modo
migliore di quello di Gray e degli altri impegnati a combattere contro
gli Spriggan!
A freddo
-
Ci mancavano solo questi pagliacci! - Imprecò Gajeel mentre cercava di
respingere i maghi mascherati che li stavano attaccando. - Iron Dragon’s Roar!
- Il Drago di Ferro inspirò e lanciò il suo ruggito in mezzo ai nemici, un turbine
diabolico, fatto di schegge di metallo affilate. Sembravano destinati ad essere
spazzati via ma i maghi alzarono le mani, recitarono una formula ed una barriera
magica bloccò immediatamente l’incantesimo di Gajeel. - Che cosa? - Per un
attimo il drago restò a bocca aperta, colto alla sprovvista, ma fu costretto a scansarsi
in fretta, per evitare di essere colpito da una scarica d’energia. Erza lo
aiutò a difendersi, allontanando alcuni nemici con un colpo di spada.
-
Fate attenzione! - Gridò la ragazza al gruppo - Questa volta hanno qualcosa di
diverso, la loro magia sembra molto più forte di quando abbiamo combattuto
nelle fogne! -
-
Non ha alcuna importanza. - Ringhiò Natsu che non aveva tempo da perdere con
dei rompiscatole come quelli - Ci penso io! - Il Drago di Fuoco incendiò i
pugni e cominciò a recitare la sua formula - Crimson Lotus ... - Ma Gray lo fermò,
appoggiandogli una mano sul petto - Non sprecare altra energia per combattere
questi idioti! Qui me ne occupo io! Sbrigati a raggiungere Lucy! -
-
Non hai sentito quello che ho appena detto? - Gli gridò Erza, cercando di farlo
ragionare, ma ormai l’Ice Devil Slayer aveva già preso la sua decisione - So
quello che faccio! Fate in fretta! Zeref è un pericolo ben più grande! E tu! -
Il ragazzo puntò un dito contro Natsu - Riporta Lucy indietro sana e salva o
giuro che dovrai vedertela con me! - Anche se lo stava minacciando, quella di
Gray era una grande dimostrazione di fiducia. Natsu non poteva sprecarla -
Stanne certo! -
-
Allora mettetevi vicino a me! Svelti!- Gridò Mest, cercando di farsi sentire in
mezzo al trambusto della battaglia. Invel intuì subito cosa stava per succedere
e alzò una mano per scagliare uno dei suoi terribili incantesimi - Non vi
lascerò andare via così facilmente! - Ma Mest fu più veloce e lo Spriggan non
riuscì a fermarli. Il detective strattonò Natsu per un braccio per tirarlo più
vicino e attivò il suo incantesimo: un cerchio magico si materializzò sotto i
piedi del gruppo ed i maghi di Fairy Tail sparirono con un flash accecante.
L’incantesimo di Invel si abbatté un attimo dopo sulla piazza come una valanga
nera, travolgendo tutto quello che c’era sulla sua strada, incluse le truppe
che aveva portato con sé, ma non riuscì a colpire Gray. Il Devil Slayer attivò
un altro dei suoi scudi di ghiaccio e la magia di Invel scivolò sulla barriera
come neve fresca.
-
Sono io che non ti lascerò passare. - Gray minacciò l’avversario, guardandolo
dritto negli occhi - Se si tratta di Ice Magic non hai alcuna speranza di
battermi. Un’imitazione non può sconfiggere chi come me si è allenato tutti i
giorni della sua vita! -
-
Forse non ci siamo capiti. - Invel si risistemò gli occhiali mentre la
temperatura di Magnolia si abbassava rapidamente fino ad arrivare sotto zero. Dal
cielo scuro sopra di loro cominciò a scendere fitta, fitta, della neve nera e gelida.
- Gli Spriggan non sono né imitazioni né maghi di basso livello. La magia che
Lord Zeref ci ha donato è una magia così potente che nessun mortale prima di
noi è mai riuscito a controllarla. Purtroppo il tempo che abbiamo a
disposizione per usarla è limitato, ma questo non importa, conta solo che tra
poco questo stupido mondo sarà finalmente distrutto e con esso tutti gli
sciocchi arroganti come te! Ice God’s Spears! -
-
Ice Make Spears! - I due incantesimi si incontrarono a metà strada, ma Gray non
riuscì a spezzare tutte le lance dell’avversario ed alcune gli graffiarono le
braccia e le gambe, mancandolo di pochi millimetri.
-
Perché diavolo volete distruggere tutti questo mondo? - Gridò il ragazzo
esasperato - Si può sapere cosa cavolo vi ha fatto? -
Natsu
non riuscì a vedere i due che cominciavano il loro duello. Il flash lo accecò,
costringendolo a chiudere gli occhi. Per un attimo la pressione dell’aria
cambiò a dismisura, minacciando di schiacciarlo come se fosse finito sotto una
pressa. Lo sbalzo gli tolse tutto l’ossigeno dai polmoni, ma l’effetto durò
solo un secondo e la luce sparì così in fretta come era apparsa. Quando i suoi
piedi toccarono di nuovo terra, il drago perse l’equilibrio ma per fortuna
c’era ancora Mest accanto a lui a tenerlo saldamente per un braccio.
-
Questo è il massimo dove posso portarvi. - Annunciò il detective. Grazie al suo
teletrasporto erano arrivati proprio davanti ai cancelli d’ingresso di Central
Park ma i maghi notarono subito che quel posto che conoscevano così bene non
sembrava più lo stesso. Per qualche strana ragione non c’era nessun altro in
strada, nemmeno un’anima viva e il polmone verde di Magnolia sembrava più
silenzioso e spettrale che mai. - Da questo punto in poi c’è una strana
distorsione nell’aria ed è impossibile ... - Mest non riuscì nemmeno a finire
quello che stava dicendo. Un proiettile invisibile lo colpì inaspettatamente
alla schiena, gli trapassò la spalla sinistra e sbucò dalla parte opposta del
petto, imbrattando Natsu e il marciapiede di sangue.
-
MEST! - Il Drago di Fuoco riuscì ad afferrare il mago giusto un istante prima
che crollasse a terra. Chi lo aveva colpito? Da dove proveniva quel proiettile
e perché non riusciva a percepire nessun nemico lì attorno?
-
TUTTI GIÚ! - Gridò una voce femminile e Natsu fece subito come gli era stato
detto, gettandosi a terra e coprendo il compagno col proprio corpo. Sentì
qualcosa che sfrecciava sopra di loro alla velocità della luce, un frullio
d’ali e poi il rumore di uno schianto. Quando il drago rialzò la testa la prima
cosa che vide fu una figura demoniaca girata di spalle. Anche se il suo corpo
assomigliava a quello di una donna, aveva delle grandi ali nere fatte di
membrana, proprio come quelle di un pipistrello, una lunga coda coperta da spesse
di scaglie e al posto delle braccia e delle mani, delle spaventose zampe con
gli artigli. Poi Natsu si accorse di un uomo vestito di nero, a pochi passi dal
demone, seduto per terra. Indossava dei guanti di lattice bianchi, simili a
quelli di un chirurgo, aveva un viso allungato, i capelli rasati e l’immagine
di un teschio tatuata sulla fronte. Anche se era stato colpito da un pugno, l’uomo
stava sorridendo mentre si asciugava il sangue che gli colava dal labbro.
Possibile che quello fosse il nemico che li aveva attaccati alle spalle? E quel
demone! Chi era quel demone che li aveva aiutati? Natsu ci mise un po’ a capire
dove aveva già sentito quella voce e dove aveva già visto quei lunghi capelli
argentati.
-
MIRA! - Gridò Laxus togliendogli le parole di bocca - Che ci fai qui? -
-
Master Makarov ci ha contattati per informarci della situazione. Stanno
arrivando altri rinforzi. - Gli spiegò la donna demone mentre continuava a
tenere sotto tiro la sua preda.
-
Tutte le gilde sono pronte a intervenire! - Aggiunse un’altra ragazza mentre
correva verso di loro. Aveva le orecchie, le zampe e la coda di un gatto
striato ma questa volta Natsu capì subito che si trattava di Lisanna, la
sorella minore degli Strauss e che quello doveva essere l’effetto della sua
magia: Animal Soul. - Lasciate Mest qui con noi e andate a riprendere Lucy. -
Lisanna si accucciò accanto a Natsu per prendersi cura del mago ferito.
-
Sistemiamo noi questo buffone. - Li rassicurò una voce profonda, quella di
Elfman. Neanche lui sembrava più lo stesso: grazie alla sua magia, Beast Soul,
aveva assunto l’aspetto di un creatura gigantesca, coperta di pelliccia e con
delle lunghe corna. - Andate! - Arrampicato sulle spalle di Elfman, c’era anche
Yajima, il vecchio cuoco dell’8th Island, armato di una padella - Lo cuciniamo
noi a dovere questo qui! - L’intero personale del ristorante era pronto a
combattere e nessuno di loro aveva alcuna intenzione di tirarsi indietro.
Proprio come con Gray, non c’era alcuna speranza di farli ragionare.
-
Fate attenzione! - Si raccomandò Erza prima di ordinare al suo gruppo di
procedere. Anche se l’idea di abbandonare un compagno in difficoltà non gli
piaceva affatto, Natsu affidò Mest alle cure di Lisanna e seguì gli altri
dentro i cancelli di Central Park.
-
Erza ha ragione! Voglio rivederti sana e salva sta sera Mira! -
-
Lo stesso vale per te Laxus. - Rispose il Demone all’uomo che correva via.
-
Correte, correte pure. Tanto non farete molta strada. Ci sono gli altri
Spriggan ad aspettarvi. - Il killer vestito di scuro si rialzò con calma,
ripulendosi i vestiti dalla polvere.
-
Sei anche tu uno degli alleati di Zeref? - Chiese Yajima con tono duro.
-
Mi chiamo Jacob Lessio. - Gli spiegò l’uomo - Imprimete bene questo nome nella
vostra mente perché sarà quello di colui che vi spedirà nell’aldilà. Sono
stupito del fatto che siate riuscirmi a colpirmi una volta, ma vi assicuro che
non succederà di nuovo. La magia che Lord Zeref mi ha donato, Stealth non serve
solo per rendere invisibile il mio corpo e le mie armi. - Lo Spriggan batté le
mani ed improvvisamente un’intera armata di maghi mascherati apparve fuori ai
cancelli di Central Park. Jacob sorrise a Mirajane - Vediamo se riesci a
trovarmi anche adesso. - E la sua figura tremolò e svanì.
-
Proteggete Mest! - Ordinò il Demone mentre l’orda di nemici si gettava contro
di loro. Elfman ne respinse un intero gruppo con un pugno, Lisanna e Yajima ne
allontanarono un altro, me era evidente che si trattava di troppi nemici
soltanto per loro. Mirajane si sollevò in volo per evitare l’assalto dell’orda
e cercare dall’alto Jacob. Se avesse eliminato il loro capo forse ... Ma in
mezzo a così tanti avversari e a così tante aure diverse non riusciva proprio
ad individuarne la presenza! Il Demone non riuscì nemmeno a vedere qualcosa che
saettava verso di lei e si avvolgeva attorno ad una delle sue caviglie come una
catena. Non vide nemmeno l’uncino che le trapassò l’ala, trascinandola di nuovo
a terra con uno schianto. Quando l’arma venne estratta con uno strappo,
Mirajane urlò per il dolore. Se voleva mantenere la promessa che aveva fatto ai
suoi compagni, allora doveva trovare un modo per eliminare il suo avversario prima
che fosse lui ad ucciderla e lo stesso valeva per Gray ...
-
Non hai alcuna speranza di vincere, la tua magia è troppo inferiore alla mia. -
Disse Invel come un dato di fatto. - Snow God’s Beast. - Al suo comando la neve
che era caduta sul Financial District si raccolse e si gonfiò, partorendo un
mostro gigantesco e abominevole. Una creatura con una bocca piena di zanne
affilate, le zampe lunghe e una coda coperta di spine. Sembrava quasi un
incrocio tra un gorilla ed un coccodrillo.
- Ice Devil's Zeroth Destruction Bow! - Gray
evocò alla svelta un arco di ghiaccio ma la freccia che aveva scoccato si
infilò nella fronte del mostro, incastrandosi nella neve senza fare danni.
- Merda! - Il pugno della bestia lo travolse con una furia devastante,
scagliandolo contro la parete del grattacelo di Sabertooth. L’impatto fu così
forte che l’Ice Mage sentì tutte le ossa del suo corpo scricchiolare, come se
si fossero spezzate in mille pezzi. In un certo senso Invel aveva ragione. Non
importava quanti incantesimi usasse e nemmeno quanti colpi fosse riuscito a
mettere a segno. Il ghiaccio dello Spriggan sembrava sempre più duro del suo,
la sua magia più fredda e le sue riserve d’energia più grandi.
-
La tua fine ormai è decisa. Dici pure addio a questo mondo crudele. - Annunciò
Invel, indicando alla sua creatura di attaccare. Ma Gray non poteva permettersi
di perdere in quel modo.
-
Io non mi arrendo! - Doveva vincere per il bene di Magnolia, per quello della
gilda ma soprattutto per il bene di Juvia e del loro bambino.
-
Hai ragione quando dici che questo mondo è sbagliato, ma io lo renderò un posto
migliore senza di te e senza Zeref! Ice-Make
Unlimited: One Sided Chaotic Dance! - L’Ice Devil Slayer raccolse tutta
l’energia che gli rimaneva e si lanciò all’attacco. Invel non aveva mai visto
niente del genere e non era pronto per reagire ad un incantesimo come quello.
Non appena Gray ebbe finito di recitare la formula una pioggia di lame di
ghiaccio si materializzò dal nulla, investendo in pieno la bestia e lo Spriggan
che la controllava. Lance, pugnali, spade, asce, martelli da guerra e qualunque
altra cosa l’immaginazione di un artista avrebbe potuto mettere insieme. La
bestia di neve si disintegrò in mille frammenti. Invel scagliò un ultimo
incantesimo - Snow God’s Wall! - Ma non riuscì a difendersi. Un pugnale
trapassò il muro difensivo e gli si conficcò dritto in mezzo al petto. Lo
Spriggan non riuscì a dire nemmeno una parola e si accasciò, dissolvendosi in
polvere. Anche Gray crollò in ginocchio, annaspando per la fatica. - Ragazzi. -
Sussurrò pensando ai suoi amici - Ora tocca a voi. -
Mirajane
non poteva sentire quello che Gray stava dicendo dalla parte opposta della
città, ma sentì la lama invisibile di Jacob tracciarle un lungo squarcio sul
braccio sinistro. Era quasi come se il suo avversario stesse giocando con lei,
poteva ucciderla ad ogni colpo ma si divertiva di più a vederla soffrire.
-
Toglietevi! - Il Demone allontanò una coppia di maghi che la stava attaccando
con uno schiocco della coda. In mezzo a quella calca non riusciva proprio ad
individuare il suo avversario, eppure doveva esserci uno modo ...
-
Puoi farcela Mira! - L’incoraggiò Yajima, gridando più forte del fragore della
battaglia - Devi solo essere più veloce! Mostragli che significa lo Speed
Service del nostro ristorante! -
Più
veloce?
Questa
volta quando l’arpione di Jacob la colpì a un fianco, Mirajane serrò i denti e
afferrò l’arma invisibile, strattonandola.
- Non ti
lascerò vincere! Soul Extinctor!
- La magia oscura del Demone investì il campo di battaglia, proprio nel punto
da cui proveniva l’arma che l’aveva colpita. Lo Spriggan non riuscì a scansarsi
e l’incantesimo che lo aveva nascosto fino a quel momento si disattivò. Jacob
poteva rendersi invisibile ma non poteva sparire del tutto. Mirajane si gettò
su di lui, lo afferrò per la testa e lo schiantò sull’asfalto con tutta la
forza demoniaca che aveva. Si sentì solo un “crack”, come quello di un vaso di
vetro che si rompe, e poi il corpo dello Spriggan si dissolse in un mare di
polvere oscura. Anche le truppe che aveva evocato, svanirono e fuori dai
cancelli di Central Park non rimase altro che un silenzio assordante.
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