Carissimo Padre,
sono trascorse quasi due
settimane da quello che doveva essere il giorno del mio matrimonio con
Micheal Newton.
Son più che conscia di
quanto il mio agire possa avere arrecato a voi e alla mia cara madre un
dolore immenso, ma sono sicura che dopo tutto voi mi capirete.
So che la mia fuga con Edward non
mi permetterà di ritornare più a Wallingford, ma
sapete?
Tutto ciò non
m'importa.
Avevate ragione voi quando mi
dicevate che ero cambiata, che per me le stupide convenzioni della
società non avevano mai costituito nulla ed in quel momento
me ne preoccupavo così tanto.
Scegliendo Micheal avrei scelto
quelle convenzioni per tutta la vita, ma ho seguito l'impronta del mio
cuore come voi mi avevate suggerito, e con il mio Edward lo spazio ed
il tempo non hanno più alcun significato poichè
alla base v'è il sentimento reciproco che proviamo.
So che la mia diletta madre
probabilmente al momento sta versando le sue lacrime per la sciagura
che si è abbattuta sulla nostra famiglia grazie al mio gesto
scellerato, ma io desidero che voi la consoliate dicendole che le voci
che non riguardano propriamente lei prima o poi svaniranno, dopo tutto
ella è una donna che pone molta attenzione alle convenzioni
e per questo il rispetto nella sua persona non svanirà certo
facilmente.
Proprio per rispetto della mia
cara madre non tornerò più a Wallingford, non
perchè tema gli sguardi e le parole della massa sciocca,
piuttosto perchè non desidero arrecare a mia madre altra
umiliazione.
Questa non sarà
l'ultima volta che voi avrete mie notizie, e non disperate, io ed
Edward non siamo da soli, il dottor Cullen è stato davvero
molto gentile a seguirci nella nostra fuga, un pò mi ricorda
voi per l'amore che nutre per i suoi figli.
Per i primi tempi non credo
avremo una dimora fissa, ma quando soggiorneremo da qualche parte
vicino Wallingford vi farò sapere l'indirizzo per
organizzare una riconciliazione, naturalmente anche mia madre
è invitata.
Mi duole però dirvi
che ciò non avverrà tanto presto.
Durante la fuga ho contratto una
malattia, non vi preoccupate non è nulla di grave, e il
dottor Cullen si prende una gran cura della mia persona.
L'unica mia paura è di
essere contagiosa e vorrei evitare vista la vostra cagionevole
età.
Spero di potere scrivervi ancora
presto, il mio affetto per voi sarà immortale, non importano
le distanze.
Con sommo affetto e
felicità,
Vostra
signora Isabella
Cullen.
Il signor
Swan teneva ancora fra le mani la lettera e fissava con un moto misto
di nostalgia e felicità la calligrafia della figlia tanto
amata.
Una lacrima scivolò via dal suo volto segnato dalle rughe
bagnando il foglio.
Repentinamente si affrettò ad asciugarlo per evitare che il
nome di Isabella fosse concellato.
Nel suo cuore però, ne era certo, ciò non sarebbe
mai accaduto.
Questa
volta siamo proprio alla fine... è stato proprio un lungo
viaggio ed io spero che la storia vi sia piaciuta... Ora voglio dai
commenti generali su tutta la fanfiction!
Qualcuno di voi ha capito qual'è la strana malattia di
Isabella??? Bohh, chi lo sa! :P
In ogni caso ringrazio chi ha commentato sempre e mi ha dato lo spunto
per andare avanti!
Se proprio non vi ho davvero scocciato, vi invito ad andare a dare uno
sguardo alla mia nuova fanfiction, si chiama "Un dono prezioso", vi
avverto però.. è estremamente diversa!
Un kissotto a tutte
Irene
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