A\N:
È l’ultimo.
DII\N:
Anche per te.
-Ci
sta smooch, smooch smaaach Shiva
santa smoooch!
-Firion! Si sta facendo baciare!- esclamò Cecil, ritornando al
fianco dell’amico.
-Porca troia- commentò Firion, infilandosi le mani nei capelli.
-Cioè no ci sta questa qua!- continuò il paladino, mentre la tenda
cominciava ad ondeggiare violentemente, accompagnata da suoni
visibilmente ambigui.
-Ma porca vacca- continuò il maestro d’armi, terrorizzato dalle
implicazioni che avrebbe potuto avere in seguito quell’atto.
-MA YEVON, PERCHÉ PROPRIO IOOOHHH!!!????- gridò Tidus da dentro la
tenda, rischiando quasi di farla ribaltare.
-Cazzo ci sta!- continuò Cecil incredulo -Faceva tutta la
schizzinosa e col catarro, hai visto?
-Nohhh- replicò Firion.
- “No” che non l’hai vista o “No” che “che sfiga”?
-E
Yevon tarallo Cecil ma OCCHIO!-
esclamò il maestro d’armi, tirando indietro il paladino per
evitare che la tenda, ribaltandosi, gli finisse addosso.
E fu solo l’inizio.
-Ma
guarda come ci sta dando dentro!- continuò scandalizzato il ragazzo.
Cecil, sempre più infervorato, si stava letteralmente tirando i
capelli.
D’improvviso la tenda si raddrizzò, iniziando a passeggiare sullo
spiazzo roccioso.
-Ma… la fa camminare?- balbettò Cecil.
-Chi la sta facendo camminare?- chiese Cloud in quel momento, dopo
essere riuscito a recuperare la propria voce normale, sbucando da
dietro ad un masso.
I due albini saltarono per la sorpresa, fissando il travestito con
occhi nuovi.
-C-Cloud?- balbettò il maestro d’armi.
-Si. Grazie per esservene accorti: è mezz’ora che cerco di
dirvelo.
-Ce, noohhh- esclamò Cecil, fissando la tenda che saltava su e giù
-E dentro da solo. E stava per farlo con un maschio?
-Che c’è di male a farlo con un maschio?
-Niente Cloud, sofismi- replicò Firion, mentre la tenda si fermava.
-Chi
c’è dentro?- chiese a quel punto il biondo.
-E niente, Tidus che voleva far colpo su di te- rispose l’albino.
-Gli facciamo uno scherzo?- propose il paladino.
-Uno scherzo?
-Si dai. Cloud, nasconditi e poi salta fuori quando ti diamo il
segnale- spiegò Cecil.
-Ma perché devo essere io lo scemo che salta fuori?
-Perché tu sei quello travestito da donna- insisté l’albino più
anziano.
-Ma mi ci hanno costretto!
-E che importa, quello che fa sorpresa sei tu.
-Ma perché io?
-Insomma che vuoi per farlo?- intervenne Firion, tagliando corto.
-Che mi paghiate.
-Andiamo Cloud, non…- ma Cecil tappò la bocca al leader senza
pensarci due volte -Cosa?
-Birra e mignotte.
-Andata.
-Scusa, ma non hai Tifa tu?- domandò il maestro d’armi, scostando
la mano del compagno.
-Eh… sì, m-ma quella mi vuole SPOSARE!- esclamò il biondo, con
gli sgranati.
-Ti capisco, amico- gli disse Cecil, posandogli una mano sulla
spalla.
-Rosa, perché non ti sei messa con Kain invece che con questo
cretino?- disse Firion, rivolto al cielo.
-È quello che mi chiedo anche io- gli fece eco Cecil, buscandosi una
ginocchiata alle palle dall’amico.
-Dai! Su! Se stiamo qui un altro po’ quello se ne accorge o se ne
va a dormire. Vai Cloud.
-Birra e mignotte, ricordatelo.
-Come ti pare- lo liquidò Firion, rimettendo Cecil in piedi e
dandogli una ripulita -Coraggio. Fai una faccia convincente. L’hai
voluta fare tu questa cazzata.
-Una faccia convincente…- rantolò il paladino, accusando ancora il
colpo giustiziere ai gioielli di famiglia.
-Si. Tipo… tipo come Gidan quando Lightning mi chiede di andare in
missione. “Porca miseria” e simili- spiegò Firion, mimando anche
di darsi un pugno alla mano per evidenziare lo smacco.
-Eh non posso. Ho appena fatto revitalizzare un dente dopo che Jecht
me l’ha fatto saltare in allenamento.
-Se. Mo ti manca solo una roncolata in testa…- replicò il maestro
d’armi, mimando il gesto, ma l’altro gli fece segno di stare
zitto.
Tidus, in quel momento, uscì dalla tenda, camminando all’indietro,
arrossato e ansante, con un sorriso soddisfatto.
-Oh Tidus. Come sta…?- si avvicinò Cecil, ma l’altro gli fece
segno di abbassare la voce.
-Shhh, sta dormendo.
Mentre il biondo si girava a cullare la tenda, i due albini si
scambiarono uno sguardo che la diceva lunga, ma mantennero la
facciata.
-Dai, sei grande Tidus.
-Fa vedere.
-Non posso, sta dormendo.
-Ma non ci credo, sei stato grandioso- continuò Cecil, dandogli il
cinque.
Firion fece lo stesso, ma usò la mano rovinata e si fece male,
imprecando “Porco Mateus” di nascosto.
-Oddio, ragazzi, non so chi è quella…- ansimò Tidus -Guardate, è
cent’anni avanti nel fare l’amore.
-Sì sì- annuì Cecil, prima di farsi cogliere da un dubbio -Ma
rispetto a te o rispetto a tutti?
-Rispetto a tutti, non c’è confronto- ripeté l’altro -Ma, oh,
gente, ho provato una posizione… ma una posizione che vale tutto il
Kamasutra.
-Il Karmasuca?- chiese Firion, ignorante come pochi.
-L’arte di fare sesso- disse Cloud, abbastanza forte perché
l’altro lo sentisse.
-C’è qualcun altro dietro con voi?
-No, ero io- giustificò Cecil, dato che Firion era troppo sconvolto
per rispondere, e il biondo gli credette.
-Ma su, dai faccela vedere- insisté subito dopo il paladino,
riferendosi alla posizione.
-Va bene, lo faccio. Però…- concesse Tidus.
-Però?- chiese Cecil, avvicinandosi con Firion, che francamente
parlando non era molto interessato.
-Però dovete promettermi che non esce da questo spiazzo- finì il
biondo.
-E certo. A chi vuoi che le andiamo a raccontare ‘ste cose?-
rispose Firion.
-Eh. Giusto a Lightning se la vogliamo eccitare…
Cecil ebbe la prontezza di spirito di non gridare, e di fare una
faccia convincente, quando la lancia del compagno s’inserì
nell’entrata posteriore a piena potenza.
-Allora la posizione è… la posizione del chocobo- spiegò il
biondo, creando suspance.
Gli altri due scambiarono un’occhiata confusa -Cioè?
-Cioè lei sotto- spiegò Tidus, mimando -e tu sopra.
Passarono alcuni secondi di laconico silenzio, finché Cloud non uscì
dal nascondiglio con una certa veemenza.
-Cioè è normalissimo: lei sotto e tu sopra!
-Eh sì, ma lei
c’ha la testa nella sabbia!- rispose con altrettanta veemenza il
blitzballer.
-Ma questo si crede che stiamo ancora a Besaid?- chiese il
travestito, rivolto a Firion.
-Guarda, a questo punto non mi sorprenderebbe nemmeno che si creda un
delfino- replicò l’altro.
-Un momento…- disse a quel punto Tidus, puntando il dito contro
Cloud.
-Te ne sei accorto, eh?- il travestito afferrò le due treccine ai
lati del volto, tirandole da parte -Cù-cù, chi sono io?
-Tiééééé! Guarda, con chi la volevi fare la posizione del
chocobo!?- partì a raffica Cecil.
-Che non c’è nessuno dentro, casanova!- aggiunse Firion, scuotendo
la tenda, deciso a vendicarsi una per tutte
-Eh! L’hai fatto con la marmotta eh? Con la marmottina- continuò
il paladino.
Tidus era rimasto a fissarli orrificato, con i capelli che a momenti
gli si erano rizzati in testa.
Poi, in uno scatto di ira, sbatté il piede per terra, e diede le
spalle ai compagni, avvicinandosi alla parete di roccia da cui erano
sbucati scalando.
-Dove vai? Dai che adesso passa anche la lamia, almeno una femmina
vera la provi- insisté Cecil, ma con un netta torsione dello
strumento punitore Firion gli tappò la bocca.
-Tidus?- chiese.
-Si è incazzato- osservò Cloud, mentre l’altro scalava la parete,
mettendosi a cavalcioni sul ciglio.
-Ehi Tidus, che fai!?- esclamò Firion, scatapultandosi verso di lui,
cercando di afferrarlo -Scendi, cretino!
-Voi avete preparato tutto questo per farmi incazzare- piagnucolò il
ragazzo, agitando le braccia per allontanare l’altro -Mi volevate
solo prendere per il culo.
-Ma che dici che hai fatto tutto da solo!- gli gridò Cecil, correndo
a sua volta a fermarlo.
-Sei voluto entrare tu, cretino!- gli
fece eco Firion, cercando ancora di prenderlo.
-No, voi siete due stronzi! Avete voluto farmi uno
scherzAHHHHHHHHH!!!!!- il ragazzo si sbilanciò e volò oltre il
bordo, sparendo alla vista degli amici con un grido agghiacciante.
Firion balzò quasi istantaneamente al collo di Cecil, agitandolo
come se fosse una maracas -PORCA VACCA, SEMPRE A PIGLIARLO PER IL
CULO TU!
-Tidus, noooooooohhhhh!!!- gridò Cloud, saltando per issarsi oltre
il bordo -Devi ancora darmi il numero di Yuna!
-E pure tu
attacchi con Yuna!- esclamarono in coro gli albini, tirandolo via.
-Piuttosto chiama!- gridò Cecil al compagno.
-Eh così lei viene qui e ci stronca tutti!
-Non a Yuna cretino, a qualcuno con un aeronave!
-Lei ha un’aeronave!
-TIDUS!- si mise a urlare Cloud.
-TIDUS!- gli fecero eco gli altri due.
-TIDUS!
-TIDUS!
-TIDUS!
-TIDUS!
-TIDUS!
-TIDUS!
-TIDUS!
-DEFICIENTI!
I tre si girarono all’istante, vedendo all’altro lato dello
spiazzo Lightning e Squall, con il biondo comodamente appoggiato in
testa.
-C’è il sentiero.
Appena ebbe finito di parlare, i due maestri del gunblade sollevarono
Tidus e lo scaraventarono contro i tre malcapitati, che ebbero la
prontezza di scansarsi e lasciarlo schiantare contro la nuda roccia.
Gli abiti da travestito di Cloud esplosero all’istante, rivelando
la tipica tuta viola, mentre il biondo estraeva lo spadone andando
incontro al rivale con la cicatrice, per iniziare l’ennesimo duello
del secolo.
Dal canto suo, Cecil fu abbastanza furbo da afferrare Firion per
usarlo come scudo umano dai colpi della soldatessa.
A\N: Evviva, è finita. Non devo farmi linciare da nessuno.
DII\N: Pensi davvero di portela cavare con poco
A\N: Ahhhh, alla prossima. Ciao.
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