Epilogo
Epilogo
Dopo
la sconfitta di Zeref seguirono dei giorni incredibilmente caotici. I master
delle gilde di Magnolia si riunirono per indagare e rintracciare tutti coloro
che avevano collaborato con Hades, per cancellare la memoria di chi aveva
assistito alla guerra e per riparare i danni. Si trattava di un’impresa quasi
impossibile ma per fortuna c’era un gran numero di maghi disposti a collaborare
ed il potere di Stellar Memory da utilizzare. E fu così che sui giornali e tv
cominciò a circolare la notizia che una tromba d’aria si era abbattuta su
Magnolia, causando ingenti danni, specialmente nella zona di Central Park.
Subito
dopo la fine delle indagini Grimoire Heart venne sciolta ed i suoi territori
spartiti tra le gilde più vicine e che avevano collaborato maggiormente per
sconfiggere Zeref: Lamia Scale e Crime Sorcière. Quella era proprio l’occasione
che Jellal e i suoi stavano aspettando per essere riconosciuti dalla comunità. I
maghi di Grimoire Heart che non avevano collaborato coi piani oscuri del loro
ex master, invece, furono costretti a cambiare affiliazione e si divisero tra
le undici associazioni rimaste.
Ma
Lamia Scale, Crime Sorcière e Grimoire Heart non furono le uniche gilde a
subire delle modifiche dopo la fine della guerra. Anche a Fairy Tail ci furono
degli importanti cambiamenti ed una lunga discussione che durò per parecchi
giorni: tutti volevano che Makorov tornasse a svolgere il ruolo di master.
All’inizio l’uomo si rifiutò, si sentiva troppo vecchio per tenere il passo con
tutte quelle responsabilità, ma alla fine, spinto dall’insistenza dei suoi
ragazzi, fu costretto ad accettare e a riprendere le redini della gilda che
amava tanto e che tanto lo faceva disperare.
Pian
piano Magolia tornò alla normalità, caotica e rumorosa come sempre. Le porte di
Stellar Memory furono sigillate e la vita ricominciò a scorrere come se nulla
fosse successo. Ma Lucy, Natsu ed i loro compagni sapevano benissimo qual’era
la verità e non l’avrebbero dimenticata mai più.
Il
Drago di Fuoco si trasferì definitivamente a casa della sua bella maga celeste,
inviò la documentazione che serviva per partecipare alle selezioni dei pompieri
e si mise subito a studiare ma stare sui libri non faceva proprio per lui. Non
riusciva a ricordare nemmeno una delle risposte ai test e perfino Happy
sembrava saperne di più. Nemmeno Lucy riusciva ad aiutarlo e quando studiavano
insieme le veniva ogni volta la voglia di sbattere la testa contro un muro ...
-
Allora Natsu, questa è davvero semplice, prova a concentrarti! Se dei fili
elettrici vanno a fuoco cosa è meglio fare per spegnerli? A - Gettarci
dell’acqua. B - Usare un estintore. C - ... -
-
Mangiare il fuoco! -
-
No di certo! Non puoi mangiarlo! Non c’è nemmeno tra le risposte! -
-
Ma dovrebbero metterla. Mangiarlo è la cosa più semplice. -
-
No che non possono! Non è un test per draghi! -
-
Allora perché lo sto facendo??? -
-
Aye, aye. Lucy ti conviene lasciar perdere! Nemmeno usando Stellar Memory
potresti infilargli quel libro in testa! -
Fortunatamente
alla fine Natsu riuscì a passare il test, anche se con il minimo dei voti e a
rifarsi nella prova fisica. Forza e agilità del resto erano le specialità del
Drago di Fuoco. Natsu fu promosso, assunto e cominciò a lavorare per una delle
caserme di Magnolia. Quando Lucy lo vide per la prima volta con la divisa
scoppiò a piangere per l’emozione. Anche se c’erano giorni in cui la faceva
impazzire, ormai la ragazza non poteva fare più a meno del drago. Non le
importava del disordine, della casa sporca e della dispensa vuota, perché il
suo amore le riempiva il cuore. Non sarebbe tornata indietro per nulla al mondo
e nemmeno Natsu.
Dopo
la fine della guerra ed il ritorno di
Makarov anche la vita degli altri maghi di Fairy Tail subì dei cambiamenti. Erza
rimase per qualche settimana ferma, con la gamba fasciata, ma poi tornò a
dedicarsi al kedo. Senza lo stress del ruolo di master aveva molto più tempo da
dedicare ai suoi allievi e ben presto iniziò a lavorare alla preparazione di
una squadra per i campionati nazionali. Gray invece si rimboccò le maniche e
cominciò a lavorare in uno dei cantieri della compagnia di Lucy. Per l’Ice
Devil Slayer i due mesi successivi alla
guerra furono perfino peggio dello scontro con Zeref, costretto ad occuparsi
contemporaneamente degli sbalzi d’umore di Juvia e dell’organizzazione del
matrimonio. Il tempo volò così in fretta che quando alla fine arrivò il grande
il giorno, non riusciva nemmeno a crederci ...
-
Devo proprio mettere anche questo affare diabolico? -
-
Si chiama cravatta Gray e mi dispiace ma devi tenerla fino alla fine della
festa. - Gli disse Loke aiutandolo a stringere il nodo. Lo spirito del Leone e
l’Ice Devil Slayer stavano aspettando sulla scalinata della chiesa l’arrivo
della sposa, con loro c’erano anche Lucy, Natsu ed Erza. Anche se l’aria era
fredda, il sole splendeva sulla Riverside Church, sulle sue guglie e sul
campanile, il più alto della città. Sembrava quasi un inizio di primavera e
Gray si sentiva sul punto di sciogliersi, intrappolato dentro la camicia bianca
a l’abito blu. Forse era la temperatura, forse era l’emozione ma tutto il suo
sangue freddo sembrava essersi volatilizzato di colpo.
-
Non sopporto questa roba! Sembro un pinguino! - Borbottò il ragazzo, sbuffando
e infilando le mani in tasca come un bambino capriccioso.
-
Non potevi venire in jeans è maglietta. - Replicò Lucy - È il tuo matrimonio! -
-
No che non è il mio matrimonio! - Sbottò lui - Avete deciso tutto voi, io non
ho avuto nemmeno voce in capitolo! Tu e Loke avete deciso cosa dovevo mettere,
Erza ha scelto la chiesa, Ultear i fiori e Lyon dove fare la festa! Fosse stato
per me sarei andato al comune, avrei detto sì e dopo cinque minuti sarei
tornato a casa! -
-
Da questo punto di vista l’idiota non ha poi così tanto torto. - Mormorò Natsu
che proprio come lui non riusciva a sopportare né gli abiti eleganti né le
cravatte. Anche lui per l’occasione era stato costretto ad indossare un
completo scuro e non vedeva l’ora di poterlo togliere. Ma Lucy lo zittì con
un’occhiataccia - È proprio per questo che non abbiamo fatto decidere a te,
Gray. Anche se tu sei per le cose semplici a Juvia piacciono quelle carine ed
eleganti. Oggi tutto deve essere perfetto, per lei questo giorno sarà come un
sogno, come una favola! Lo so che è difficile ma almeno fallo per lei, fallo
per farla sorridere! - Il ragionamento di Lucy era impeccabile, non faceva un
piega e Gray fu costretto a rassegnarsi con un sospiro. In fondo vedere Juvia
felice era l’unica cosa che gli importava davvero.
-
Hai ragione. In un certo senso questa è l’unica possibilità che ho per farmi
perdonare per quello che le ho fatto passare negli ultimi mesi. - Ammise Gray -
Juvia è una ragazza speciale, è l’unica capace di stare con un uno come me. A
volte ci penso. Passi tutta la vita senza sapere cosa stai cercando. Non lo sai
cosa ti manca, senti solo come una specie di vuoto in mezzo al petto, un buco
allo stomaco e cerchi di riempirlo. Provi a fare qualsiasi cosa: lavori, ti alleni
con la magia, punti ad obiettivi sempre più in alto e poi ti accorgi che
l’unica cosa che ti serviva era stringere una ragazza tra le braccia ... - Gray
non riuscì nemmeno a finire la frase: Erza lo afferrò, stringendolo in un
abbraccio così forte da mozzargli il fiato. - Sono così fiera di te! - Esclamò
la ragazza, scoppiando in un pianto a dirotto - Sei cresciuto così tanto! Sei
finalmente diventato un uomo maturo! -
-
Ohi! - Esclamò anche Gray cercando di staccarla - Che ti prende adesso!?? -
-
Da oggi per te comincia una nuova vita, comportati bene con Juvia o ti spezzo
tutte le ossa che hai in corpo! Oh, Gray sono così contenta per te, mi sento
come una sorella maggiore che porta finalmente il suo fratellino all’altare! Andrai
a finire all’inferno per aver consumato il matrimonio prima della benedizione!
Che Dio ti perdoni! Promettimi che educherai tuo figlio secondo i valori di
Fairy Tail e che ... Ouah! Non posso più contenere la commozione! -
-
Ma che accidenti le prende? - Mormorò Natsu - Riesce a mantenere la calma anche
in un duello all’ultimo sangue e poi quando si tratta di cose sentimentali
perde completamente il controllo? -
-
Esattamente. - Sospirò Lucy mentre cercava di staccare l’amica e le offriva un
pacco di fazzoletti dalla borsetta - Andiamo! Non sgualcire tutto il vestito di
Gray, risparmia le lacrime per dopo! Non abbiamo nemmeno cominciato! Aspetta
quando sarai ubriaca alla fine della festa per impazzire ... -
-
Ma io ... Ma io sono così felice per loro! - Erza accettò volentieri il
fazzoletto di Lucy e ci infilò la faccia, soffiando così forte da sembrare una
specie di treno. Gray ne approfittò per fare un passo indietro e allontanarsi
dall’amica fuori di testa. Fu proprio in quell’istante che il gruppo sentì il
suono di un clacson ed una lucente Jaguar bianca si accostò vicino al
marciapiede. Al volante del suo nuovo gioiellino c’era Cana. Non solo era
riuscita a guidare fino alla cattedrale senza fare incidenti ma sembrava
miracolosamente ancora sobria nonostante fossero già le undici del mattino. Ma
a bordo con lei c’erano anche Gajeel e la sposa. Quando il Drago di Ferro aprì
la portiera per aiutare Juvia a scendere per un attimo il cuore di Gray si
fermò. Il suo cervello si fermò, i suoi polmoni si fermarono, il tempo, tutto rimase
come congelato per un attimo.
-
È bellissima ... - Sussurrò il ragazzo ingoiando a fatica.
Juvia
indossava il classico abito bianco con un corpetto e una lunga gonna a sirena,
ma le linee del completo scelto per lei erano appositamente più morbide per non
stringere troppo e mettere in evidenza l’addome che, dopo cinque mesi, stava
già cominciando a gonfiarsi. La ragazza aveva i capelli sciolti ed un piccolo
velo trasparente. Sul corpetto c’erano alcuni dettigli blu in Swarovski e anche
il mazzo di fiori che stringeva aveva lo stesso colore che si abbinavano
perfettamente all’abito di Gray. Lucy e Loke si diedero il gomito,
complimentandosi a vicenda per la loro scelta.
-
Forza! - Esclamò lo spirito del Leone afferrando Gray per trascinarlo dentro
anche se il ragazzo non riusciva a staccare gli occhi da Juvia - Non stare
impalato lì, devi farti trovare all’altare! -
-
Andiamo anche noi! - Suggerì Lucy, prendendo Natsu per mano. Alla fine, dopo
lunghe contrattazioni, la ragazza era stata scelta per fare da testimone,
insieme ad Ultear, Lyon e Gajeel. Per l’occasione aveva indossato un abito rosa
antico con un corpetto trasparente ma non troppo, decorato da ricami e strass.
La gonna scendeva giù lunga, mossa appena da un piccolo drappeggio centrale.
Anche se l’abito aveva le maniche lunghe e una scollatura rotonda, Lucy
sembrava incredibilmente sexy e perfetta per l’occasione. Cancer le aveva
legato i capelli lasciando soltanto qualche ciocca sulla fronte libera. Il
trucco perfetto, il rossetto chiaro e gli orecchini di diamanti facevano il
resto. Anche Natsu sarebbe rimasto inchiodato a guardarla sulla scalinata per
tutto il giorno, ma Lucy aveva ragione, non potevano rimanere lì fermi.
Dentro
la cattedrale era già piena fino all’orlo, c’erano praticamente tutti quelli di
Fairy Tail ed un mucchio di maghi provenienti da altre gilde. Quando Lucy gli
aveva detto che avevano lavorato alla lista degli invitati per giorni, Natsu
non aveva capito consisteva nel trovare spazio per tutti. Ma anche se la
cattedrale era strapiena, rimaneva comunque un luogo da sogno, perfetto per
ospitare un matrimonio da sogno. La navata centrale si innalzava fino al celo
ed il sole entrava dalle vetrate azzurre e colorate, illuminando l’ambiente. I
fiori disposti lungo il percorso profumavano
intensamente e sull’altare, ad aspettare la coppia di sposi, c’era già master
Makarov che per l’occasione, si era fatto assegnare la licenza per celebrare la
cerimonia. Tutto sembrava fosse stato programmato fin nei minimi dettagli,
senza lasciare nessun spazio all’imporovvisazione.
-
Speriamo che tutto vada bene. - Sussurrò Natsu mentre si sedeva tra i banchi.
-
Non ti preoccupare. - Lo rassicurò Erza prendendo posto nella fila davanti,
accanto a Jellal - Ho detto a tutti che se non si comportano come si deve li
punirò personalmente alla fine della cerimonia. E lo stesso vale anche per te.
-
I
metodi di Erza erano un po’ drastici, ma decisamente efficaci. L’intera
cerimonia in chiesa filò liscia come l’olio, proprio come Juvia aveva sempre
sognato e come le ragazze avevano deciso di organizzare per lei. Gli sposi si
scambiarono sull’altare un lungo e romantico bacio e gli invitati li
ricoprirono di applausi e congratulazioni.
Subito
dopo la festa si spostò al Bay Ridge Manor, una delle sale più grandi e più
eleganti che Lamia aveva a Brooklyn. Lyon, il ragazzo che da bambino aveva
studiato insieme a Gray con la madre di Ultear, aveva scelto personalmente il
posto ed aveva offerto come regalo, insieme alla sua gilda, il pranzo e il
catering. Quando la coppia di sposi fece il suo ingresso, rimase letteralmente
a bocca aperta. Non solo la sala era enorme ma c’era anche un sacco di spazio
per ballare e tutto era perfettamente in tema, con il blu e il bianco.
-
Non c’è bisogno che mi ringrazi. - Disse Lyon, passando un braccio attorno alle
spalle dell’amico - Avrei voluto sposare io Juvia, ma ho dovuto rinunciare
perché il suo cuore appartiene a te. L’unica cosa che conta è che sia felice. Questo
è il minimo che potevo fare. Il minimo che potevo fare per un fratello. -
-
Non siamo fratelli! - Borbottò Gray staccandosi dalla stretta - Ti sei accorto
che abbiamo cognomi diversi? Tu sei Vastia e io Fullbuster! - Non solo i due
avevano cognomi diversi, ma non si assomigliavano nemmeno: Gray aveva capelli e
occhi scuri e Lyon azzurro chiaro.
-
Non saremo fratelli ma io rimango comunque il tuo sempai e tu devi prestarmi
rispetto! - Replicò il mago di Lamia Scale, mentre i primi invitati prendevano
posto - E ... Ohi! Mi raccomando non rompete ... troppe cose! -
-
Avanti con l’aperitivo! - Gridò Cana ignorandolo completamente - Ho scelto io
il rifornimento! -
E
così l’intera festa si trasformò in una bolgia infernale, con fiumi di alcol
che scorrevano da tutte le parti. Quando alla fine del pranzo partì la musica,
con Bacchus alla consolle, ormai non c’era più nessuno rimasto sobrio.
-
Allora? Dov’è finito il mio bicchiere? Dov’è finito tutto l’alcol su questo
tavolo? - Cominciò a gridare ad un certo punto Erza. Dopo aver bevuto un paio
di bottiglie la maga aveva definitivamente perso tutto il suo autocontrollo.
Aveva le guance rosse, i capelli completamente disfatti e le spalline del
vestito abbassate.
-
Forse sarebbe meglio se smettessi di bere ... - Provò a suggerirle Jellal ma l’unica
risposta che ottenne fu un pugno in faccia così forte da spedirlo a terra - Non
puoi dirmi cosa fare! Sono una donna libera! Versatemi un altro bicchiere o
versatemi un altro bicchiere! -
-
Ahaah! Ha detto due volte la stessa cosa! - Levy scoppiò a ridere così forte
che finì per cadere giù dalla sedia, colpendo il pavimento. Per un attimo la
ragazza rimase in perfetto silenzio, stecchita e immobile. Gli invitati che
erano seduti vicino a lei si sporsero per guardare come stava ma ....
-
Ahahah! Mi sono appena rotta la testa! Ahaah! - Ricominciò a ridere Levy
facendo sobbalzare tutti.
-
I’m falling down, baby, I’m falling for youuu! - Canticchiò Gajeel, fingendo di
strimpellare una chitarra invisibile. Ma ormai il drago era così ubriaco da non
riuscire più nemmeno a stare in piedi: perse l’equilibrio e cascò anche lui giù
per terra con un tonfo.
-
Principianti! Vi faccio vedere io come si regge l’alcol! Adesso vi faccio
vedere una cosa che ho visto su youtube! - Gridò Cana. Lei e Mirajane stavano
mettendo dei bicchierini d’alcol in fila uno sull’altro ma avevano un accendino
e la cosa sembrava incredibilmente pericolosa.
-
Gli esperimenti nucleari all’esterno! - Le suggerì Ultear che, dopo tutto
quello che aveva bevuto, non riusciva nemmeno più ad alzarsi. - Oddio ... -
Mormorò la maga - Ho bisogno di qualcuno che usi Ark of Time su di me .... -
C’erano
persone che ballavano sui tavoli, incantesimi sparati a caso che volavano sulle
teste della gente e una strana creatura, che sembrava Elfman col Take Over, che
si esercitava a fare il giocoliere usando un paio di vittime scelte a caso.
-
Anche cent’anni fa le feste di Fairy Tail erano selvagge ... - Mormorò Natsu
guardando la scena. Aveva mangiato così tanto che si sentiva scoppiare ed era
stato costretto ad aprire i bottoni della camicia. - Ma ... ma questo batte
ogni record! -
-
E non hai ancora visto niente! - Gli disse Wendy - Un paio d’anni fa abbiamo
fatto un party natalizio a casa di Lucy. Ti dico solo che alla fine della
serata io ero l’unica con tutti i vestiti ancora addosso. -
-
Una partita di strip poker finita male o un Gray virus? - Le domandò Natsu che,
in realtà, non voleva nemmeno sapere la risposta a quella domanda. Ma la
dragonessa scoppiò a ridere - Tanto alcol e un’Erza arrabbiata. Però una volta
abbiamo avuto un’Ichiya virus, quella è stata un’esperienza davvero
terrificante! - Perfino gli exceed sembravano aver perso completamente la
testa.
-
Natsuuuu! - Gridò Happy, volando a nascondersi dietro la sedia del suo amico -
Salvami! Charle vuole sposarmi e stare insieme a me per tutta la vita! -
-
Credevo che Charle ti piacesse. - Replicò il drago, girandosi a guardare
l’exceed che tremava come una foglia.
-
Ma io sono solo un gatto! La prossima stagione potrei essere innamorato di
un’altra! -
-
Dove ti sei cacciato?! Non avevi detto di amarmi?? - Gridò l’exceed bianca
piombando in mezzo al tavolo. Era completamente ubriaca e che probabilmente
aveva bevuto più vino di quello che pesava.
-
Aiuto!!! - Non appena la vide Happy lanciò uno strillo terrorizzato e spiccò il
volo, schizzando via il più veloce possibile
-
Ti ho trovato! Aspettami! - E Charle si lanciò all’inseguimento, ondeggiando
vistosamente.
-
Perdonami Natsu - san, ma è meglio che la fermi prima che succeda qualcosa di
catastrofico. - Wendy si congedò con un sorriso, correndo dietro all’exceed
ubriaca - Andiamo Charle! Non abbiamo spazio per dei gattini! -
Natsu
invece non si mosse, sghignazzando come un matto. Se alla fine della festa Lucy
si fosse messa ad inseguirlo non si sarebbe di certo tirato indietro!
-
Che roba questa festa! - Il drago si piegò verso la bottiglia più vicina ma
Makarov l’anticipò, allungando un braccio come se fosse stato di gomma.
-
Ohi! - Protestò Natsu.
-
Mi dispiace ma gli anziani vengono per primi! - Il vecchio master saltò sulla
sedia accanto, svuotando la bottiglia tutta d’un fiato. Anche lui aveva le
guance rosse e l’aria alticcia ma per una volta tanto sembrava sereno. Con la
barba curata e i vestiti delle grandi occasioni sembrava un altro, una persona
completamente diversa da quella che aveva bussato per la prima volta alla porta
del cottage di Natsu.
-
E hai ragione! - Ammise l’uomo. - Questa è davvero la festa più pazza a cui sia
mai stato! Ma sono contento di poter essere qui oggi, insieme ai miei ragazzi.
- Makarov sorrise mentre guardava tutti i maghi che si divertivano e ballavano
in mezzo alla pista. - Quando Zeref è venuto a parlarmi del Festival, ero
convinto che Fairy Tail avesse le ore contate. Non ci speravo, non credevo
potessimo vincere e invece guarda! Non solo siamo tutti interi ma la nostra
famiglia sta anche per allargarsi! Grazie Natsu, grazie davvero! Ti sono
debitore. -
-
No, non c’è bisogno che mi ringrazi. - Il drago scosse la testa, guardando
anche lui i suoi amici che si scatenavano. Gray ormai aveva buttato all’aria
tutti i vestiti e l’unica cosa che rimaneva erano i pantaloni e la camicia. Non
aveva nemmeno più le scarpe ma a Juvia non importava, la ragazza stava ridendo
a più non posso mentre ballava insieme a lui.
-
Non so se tutto quello che ho fatto è stato un bene oppure no. - Ammise Natsu -
Quando sei un grosso drago sputa fuoco è un po’ difficile muoversi nel mondo
degli umani senza fare danni. Ma sono contento anch’io di come sia andata a
finire, in fondo Fairy Tail è la mia casa. Adoro questo posto! -
“ Along with a little dirty
suitcase, I descended from the sky.”
Quando
Bacchus fece partire la canzone gli invitati lanciarono un grido d’esultanza e
cominciarono tutti a cantare a ritmo.
“Across the map, it called me here,
the place I've longed and dreamed for.”
-
Natsu! - Proprio in quell’istante Lucy si fece largo tra la calca, l’afferrò
per una mano e cominciò strattonare per tirarlo in pista - Forza vieni anche
tu! Questa è la mia canzone preferita! - Per un attimo il drago non reagì e
rimase fermo immobile a guardarla. Pensò che Lucy era davvero la cosa migliore
che potesse capitargli. Alla fine della festa non aveva più un’ombra di
rossetto, i suoi capelli non erano più legati e aveva le guance rosse per aver
bevuto troppo, ma era ancora più bella di prima.
-
Allora ti muovi? Che c’è non sai ballare? -
-
Io? Io sono il miglior drago ballerino che c’è sulla piazza! Preparati Luce, ti
insegno io qualche mossa! Scusa vecchio! Finiamo di parlare dopo! -
Makarov
li lasciò andare agitando una mano - Ahaah! Come vorrei tornare giovane
anch’io! -
“Yea yea yea! The Rock city boy! Yea
yea yea! The rock city boy!”
Lucy
trascinò Natsu letteralmente al centro della pista, ridendo come una matta - E
tu saresti il miglior drago ballerino? Voglio proprio vedere di cosa sei
capace! - Natsu non poteva rifiutare quella sfida - Guarda! - Tirò un pugno per
aria e poi mosse qualche passo a destra e a sinistra agitando le braccia.
Muoveva le spalle e ad un certo punto fece una piroetta, tentando una mezza
spaccata. La gente attorno a lui si spostò istintivamente per evitare di essere
colpita.
-
Allora che te ne pare? -
Non
sembravano hip pop né una lezione di
“Save the last dance”. Natsu sembrava ... assolutamente ridicolo. Lucy fu
costretta a mordersi un labbro per non ridere. - Se vuoi fare una vera spaccata
ti faccio vedere io come si fa! Lo sai che da piccola ho fatto lezioni di danza
classica? -
Con
la musica ad alto volume e tutta la gente che gridava Lucy non si accorse nemmeno
che era arrivato il fatidico momento del lancio del bouquet. Juvia si girò di
spalle e lanciò il suo mazzo di fiori, lo tirò con tutta la forza che aveva
sperando di trasmettere con quel tiro tutta la felicità che provava. Ma Lucy
non lo vide nemmeno arrivare. Il bouquet la colpì in pieno, centrandola in
faccia con la stessa forza di una pallonata. I suoi ultimi pensieri furono
qualcosa del tipo “ Oh! No ci risiamo di nuovo!” La ragazza perse l’equilibrio
e scivolò picchiando la testa sul pavimento senza nemmeno riuscire a sentire
tutti quelli che le gridavano congratulazioni.
“Yea yea yea! The Rock city boy! Yea
yea yea! The rock city boy!”
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