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Autore: RosaDraco    20/02/2017    4 recensioni
Questo è un AU in cui tutti i dragon slayer sono in realtà dei draghi. Lucy, la protagonista, vive in una metropoli moderna dove nessuno crede più all’esistenza della magia, ma lei è una maga e sa che niente è come sembra. Questa è la storia di un incontro che cambierà la sua vita per sempre e della sua lotta per salvare Magnolia e Fairy Tail.
Genere: Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo

Epilogo

Dopo la sconfitta di Zeref seguirono dei giorni incredibilmente caotici. I master delle gilde di Magnolia si riunirono per indagare e rintracciare tutti coloro che avevano collaborato con Hades, per cancellare la memoria di chi aveva assistito alla guerra e per riparare i danni. Si trattava di un’impresa quasi impossibile ma per fortuna c’era un gran numero di maghi disposti a collaborare ed il potere di Stellar Memory da utilizzare. E fu così che sui giornali e tv cominciò a circolare la notizia che una tromba d’aria si era abbattuta su Magnolia, causando ingenti danni, specialmente nella zona di Central Park.

Subito dopo la fine delle indagini Grimoire Heart venne sciolta ed i suoi territori spartiti tra le gilde più vicine e che avevano collaborato maggiormente per sconfiggere Zeref: Lamia Scale e Crime Sorcière. Quella era proprio l’occasione che Jellal e i suoi stavano aspettando per essere riconosciuti dalla comunità. I maghi di Grimoire Heart che non avevano collaborato coi piani oscuri del loro ex master, invece, furono costretti a cambiare affiliazione e si divisero tra le undici associazioni rimaste.

Ma Lamia Scale, Crime Sorcière e Grimoire Heart non furono le uniche gilde a subire delle modifiche dopo la fine della guerra. Anche a Fairy Tail ci furono degli importanti cambiamenti ed una lunga discussione che durò per parecchi giorni: tutti volevano che Makorov tornasse a svolgere il ruolo di master. All’inizio l’uomo si rifiutò, si sentiva troppo vecchio per tenere il passo con tutte quelle responsabilità, ma alla fine, spinto dall’insistenza dei suoi ragazzi, fu costretto ad accettare e a riprendere le redini della gilda che amava tanto e che tanto lo faceva disperare.

Pian piano Magolia tornò alla normalità, caotica e rumorosa come sempre. Le porte di Stellar Memory furono sigillate e la vita ricominciò a scorrere come se nulla fosse successo. Ma Lucy, Natsu ed i loro compagni sapevano benissimo qual’era la verità e non l’avrebbero dimenticata mai più.

Il Drago di Fuoco si trasferì definitivamente a casa della sua bella maga celeste, inviò la documentazione che serviva per partecipare alle selezioni dei pompieri e si mise subito a studiare ma stare sui libri non faceva proprio per lui. Non riusciva a ricordare nemmeno una delle risposte ai test e perfino Happy sembrava saperne di più. Nemmeno Lucy riusciva ad aiutarlo e quando studiavano insieme le veniva ogni volta la voglia di sbattere la testa contro un muro ...

- Allora Natsu, questa è davvero semplice, prova a concentrarti! Se dei fili elettrici vanno a fuoco cosa è meglio fare per spegnerli? A - Gettarci dell’acqua. B - Usare un estintore. C - ... -

- Mangiare il fuoco! -

- No di certo! Non puoi mangiarlo! Non c’è nemmeno tra le risposte! -

- Ma dovrebbero metterla. Mangiarlo è la cosa più semplice. -

- No che non possono! Non è un test per draghi! -

- Allora perché lo sto facendo??? -

- Aye, aye. Lucy ti conviene lasciar perdere! Nemmeno usando Stellar Memory potresti infilargli quel libro in testa! -

Fortunatamente alla fine Natsu riuscì a passare il test, anche se con il minimo dei voti e a rifarsi nella prova fisica. Forza e agilità del resto erano le specialità del Drago di Fuoco. Natsu fu promosso, assunto e cominciò a lavorare per una delle caserme di Magnolia. Quando Lucy lo vide per la prima volta con la divisa scoppiò a piangere per l’emozione. Anche se c’erano giorni in cui la faceva impazzire, ormai la ragazza non poteva fare più a meno del drago. Non le importava del disordine, della casa sporca e della dispensa vuota, perché il suo amore le riempiva il cuore. Non sarebbe tornata indietro per nulla al mondo e nemmeno Natsu.

Dopo la fine della guerra ed  il ritorno di Makarov anche la vita degli altri maghi di Fairy Tail subì dei cambiamenti. Erza rimase per qualche settimana ferma, con la gamba fasciata, ma poi tornò a dedicarsi al kedo. Senza lo stress del ruolo di master aveva molto più tempo da dedicare ai suoi allievi e ben presto iniziò a lavorare alla preparazione di una squadra per i campionati nazionali. Gray invece si rimboccò le maniche e cominciò a lavorare in uno dei cantieri della compagnia di Lucy. Per l’Ice Devil Slayer i due mesi successivi  alla guerra furono perfino peggio dello scontro con Zeref, costretto ad occuparsi contemporaneamente degli sbalzi d’umore di Juvia e dell’organizzazione del matrimonio. Il tempo volò così in fretta che quando alla fine arrivò il grande il giorno, non riusciva nemmeno a crederci ...

- Devo proprio mettere anche questo affare diabolico? -

- Si chiama cravatta Gray e mi dispiace ma devi tenerla fino alla fine della festa. - Gli disse Loke aiutandolo a stringere il nodo. Lo spirito del Leone e l’Ice Devil Slayer stavano aspettando sulla scalinata della chiesa l’arrivo della sposa, con loro c’erano anche Lucy, Natsu ed Erza. Anche se l’aria era fredda, il sole splendeva sulla Riverside Church, sulle sue guglie e sul campanile, il più alto della città. Sembrava quasi un inizio di primavera e Gray si sentiva sul punto di sciogliersi, intrappolato dentro la camicia bianca a l’abito blu. Forse era la temperatura, forse era l’emozione ma tutto il suo sangue freddo sembrava essersi volatilizzato di colpo.

- Non sopporto questa roba! Sembro un pinguino! - Borbottò il ragazzo, sbuffando e infilando le mani in tasca come un bambino capriccioso.

- Non potevi venire in jeans è maglietta. - Replicò Lucy - È il tuo matrimonio! -

- No che non è il mio matrimonio! - Sbottò lui - Avete deciso tutto voi, io non ho avuto nemmeno voce in capitolo! Tu e Loke avete deciso cosa dovevo mettere, Erza ha scelto la chiesa, Ultear i fiori e Lyon dove fare la festa! Fosse stato per me sarei andato al comune, avrei detto sì e dopo cinque minuti sarei tornato a casa! -

- Da questo punto di vista l’idiota non ha poi così tanto torto. - Mormorò Natsu che proprio come lui non riusciva a sopportare né gli abiti eleganti né le cravatte. Anche lui per l’occasione era stato costretto ad indossare un completo scuro e non vedeva l’ora di poterlo togliere. Ma Lucy lo zittì con un’occhiataccia - È proprio per questo che non abbiamo fatto decidere a te, Gray. Anche se tu sei per le cose semplici a Juvia piacciono quelle carine ed eleganti. Oggi tutto deve essere perfetto, per lei questo giorno sarà come un sogno, come una favola! Lo so che è difficile ma almeno fallo per lei, fallo per farla sorridere! - Il ragionamento di Lucy era impeccabile, non faceva un piega e Gray fu costretto a rassegnarsi con un sospiro. In fondo vedere Juvia felice era l’unica cosa che gli importava davvero.

- Hai ragione. In un certo senso questa è l’unica possibilità che ho per farmi perdonare per quello che le ho fatto passare negli ultimi mesi. - Ammise Gray - Juvia è una ragazza speciale, è l’unica capace di stare con un uno come me. A volte ci penso. Passi tutta la vita senza sapere cosa stai cercando. Non lo sai cosa ti manca, senti solo come una specie di vuoto in mezzo al petto, un buco allo stomaco e cerchi di riempirlo. Provi a fare qualsiasi cosa: lavori, ti alleni con la magia, punti ad obiettivi sempre più in alto e poi ti accorgi che l’unica cosa che ti serviva era stringere una ragazza tra le braccia ... - Gray non riuscì nemmeno a finire la frase: Erza lo afferrò, stringendolo in un abbraccio così forte da mozzargli il fiato. - Sono così fiera di te! - Esclamò la ragazza, scoppiando in un pianto a dirotto - Sei cresciuto così tanto! Sei finalmente diventato un uomo maturo! -

- Ohi! - Esclamò anche Gray cercando di staccarla - Che ti prende adesso!?? -

- Da oggi per te comincia una nuova vita, comportati bene con Juvia o ti spezzo tutte le ossa che hai in corpo! Oh, Gray sono così contenta per te, mi sento come una sorella maggiore che porta finalmente il suo fratellino all’altare! Andrai a finire all’inferno per aver consumato il matrimonio prima della benedizione! Che Dio ti perdoni! Promettimi che educherai tuo figlio secondo i valori di Fairy Tail e che ... Ouah! Non posso più contenere la commozione! -

- Ma che accidenti le prende? - Mormorò Natsu - Riesce a mantenere la calma anche in un duello all’ultimo sangue e poi quando si tratta di cose sentimentali perde completamente il controllo? -

- Esattamente. - Sospirò Lucy mentre cercava di staccare l’amica e le offriva un pacco di fazzoletti dalla borsetta - Andiamo! Non sgualcire tutto il vestito di Gray, risparmia le lacrime per dopo! Non abbiamo nemmeno cominciato! Aspetta quando sarai ubriaca alla fine della festa per impazzire ... -

- Ma io ... Ma io sono così felice per loro! - Erza accettò volentieri il fazzoletto di Lucy e ci infilò la faccia, soffiando così forte da sembrare una specie di treno. Gray ne approfittò per fare un passo indietro e allontanarsi dall’amica fuori di testa. Fu proprio in quell’istante che il gruppo sentì il suono di un clacson ed una lucente Jaguar bianca si accostò vicino al marciapiede. Al volante del suo nuovo gioiellino c’era Cana. Non solo era riuscita a guidare fino alla cattedrale senza fare incidenti ma sembrava miracolosamente ancora sobria nonostante fossero già le undici del mattino. Ma a bordo con lei c’erano anche Gajeel e la sposa. Quando il Drago di Ferro aprì la portiera per aiutare Juvia a scendere per un attimo il cuore di Gray si fermò. Il suo cervello si fermò, i suoi polmoni si fermarono, il tempo, tutto rimase come congelato per un attimo.

- È bellissima ... - Sussurrò il ragazzo ingoiando a fatica.

Juvia indossava il classico abito bianco con un corpetto e una lunga gonna a sirena, ma le linee del completo scelto per lei erano appositamente più morbide per non stringere troppo e mettere in evidenza l’addome che, dopo cinque mesi, stava già cominciando a gonfiarsi. La ragazza aveva i capelli sciolti ed un piccolo velo trasparente. Sul corpetto c’erano alcuni dettigli blu in Swarovski e anche il mazzo di fiori che stringeva aveva lo stesso colore che si abbinavano perfettamente all’abito di Gray. Lucy e Loke si diedero il gomito, complimentandosi a vicenda per la loro scelta.

- Forza! - Esclamò lo spirito del Leone afferrando Gray per trascinarlo dentro anche se il ragazzo non riusciva a staccare gli occhi da Juvia - Non stare impalato lì, devi farti trovare all’altare! -

- Andiamo anche noi! - Suggerì Lucy, prendendo Natsu per mano. Alla fine, dopo lunghe contrattazioni, la ragazza era stata scelta per fare da testimone, insieme ad Ultear, Lyon e Gajeel. Per l’occasione aveva indossato un abito rosa antico con un corpetto trasparente ma non troppo, decorato da ricami e strass. La gonna scendeva giù lunga, mossa appena da un piccolo drappeggio centrale. Anche se l’abito aveva le maniche lunghe e una scollatura rotonda, Lucy sembrava incredibilmente sexy e perfetta per l’occasione. Cancer le aveva legato i capelli lasciando soltanto qualche ciocca sulla fronte libera. Il trucco perfetto, il rossetto chiaro e gli orecchini di diamanti facevano il resto. Anche Natsu sarebbe rimasto inchiodato a guardarla sulla scalinata per tutto il giorno, ma Lucy aveva ragione, non potevano rimanere lì fermi.

Dentro la cattedrale era già piena fino all’orlo, c’erano praticamente tutti quelli di Fairy Tail ed un mucchio di maghi provenienti da altre gilde. Quando Lucy gli aveva detto che avevano lavorato alla lista degli invitati per giorni, Natsu non aveva capito consisteva nel trovare spazio per tutti. Ma anche se la cattedrale era strapiena, rimaneva comunque un luogo da sogno, perfetto per ospitare un matrimonio da sogno. La navata centrale si innalzava fino al celo ed il sole entrava dalle vetrate azzurre e colorate, illuminando l’ambiente. I fiori disposti lungo il percorso  profumavano intensamente e sull’altare, ad aspettare la coppia di sposi, c’era già master Makarov che per l’occasione, si era fatto assegnare la licenza per celebrare la cerimonia. Tutto sembrava fosse stato programmato fin nei minimi dettagli, senza lasciare nessun spazio all’imporovvisazione.

- Speriamo che tutto vada bene. - Sussurrò Natsu mentre si sedeva tra i banchi.

- Non ti preoccupare. - Lo rassicurò Erza prendendo posto nella fila davanti, accanto a Jellal - Ho detto a tutti che se non si comportano come si deve li punirò personalmente alla fine della cerimonia. E lo stesso vale anche per te. -

I metodi di Erza erano un po’ drastici, ma decisamente efficaci. L’intera cerimonia in chiesa filò liscia come l’olio, proprio come Juvia aveva sempre sognato e come le ragazze avevano deciso di organizzare per lei. Gli sposi si scambiarono sull’altare un lungo e romantico bacio e gli invitati li ricoprirono di applausi e congratulazioni.

Subito dopo la festa si spostò al Bay Ridge Manor, una delle sale più grandi e più eleganti che Lamia aveva a Brooklyn. Lyon, il ragazzo che da bambino aveva studiato insieme a Gray con la madre di Ultear, aveva scelto personalmente il posto ed aveva offerto come regalo, insieme alla sua gilda, il pranzo e il catering. Quando la coppia di sposi fece il suo ingresso, rimase letteralmente a bocca aperta. Non solo la sala era enorme ma c’era anche un sacco di spazio per ballare e tutto era perfettamente in tema, con il blu e il bianco.

- Non c’è bisogno che mi ringrazi. - Disse Lyon, passando un braccio attorno alle spalle dell’amico - Avrei voluto sposare io Juvia, ma ho dovuto rinunciare perché il suo cuore appartiene a te. L’unica cosa che conta è che sia felice. Questo è il minimo che potevo fare. Il minimo che potevo fare per un fratello. -

- Non siamo fratelli! - Borbottò Gray staccandosi dalla stretta - Ti sei accorto che abbiamo cognomi diversi? Tu sei Vastia e io Fullbuster! - Non solo i due avevano cognomi diversi, ma non si assomigliavano nemmeno: Gray aveva capelli e occhi scuri e Lyon azzurro chiaro.

- Non saremo fratelli ma io rimango comunque il tuo sempai e tu devi prestarmi rispetto! - Replicò il mago di Lamia Scale, mentre i primi invitati prendevano posto - E ... Ohi! Mi raccomando non rompete ... troppe cose! -

- Avanti con l’aperitivo! - Gridò Cana ignorandolo completamente - Ho scelto io il rifornimento! -

E così l’intera festa si trasformò in una bolgia infernale, con fiumi di alcol che scorrevano da tutte le parti. Quando alla fine del pranzo partì la musica, con Bacchus alla consolle, ormai non c’era più nessuno rimasto sobrio.

- Allora? Dov’è finito il mio bicchiere? Dov’è finito tutto l’alcol su questo tavolo? - Cominciò a gridare ad un certo punto Erza. Dopo aver bevuto un paio di bottiglie la maga aveva definitivamente perso tutto il suo autocontrollo. Aveva le guance rosse, i capelli completamente disfatti e le spalline del vestito abbassate.

- Forse sarebbe meglio se smettessi di bere ... - Provò a suggerirle Jellal ma l’unica risposta che ottenne fu un pugno in faccia così forte da spedirlo a terra - Non puoi dirmi cosa fare! Sono una donna libera! Versatemi un altro bicchiere o versatemi un altro bicchiere! -

- Ahaah! Ha detto due volte la stessa cosa! - Levy scoppiò a ridere così forte che finì per cadere giù dalla sedia, colpendo il pavimento. Per un attimo la ragazza rimase in perfetto silenzio, stecchita e immobile. Gli invitati che erano seduti vicino a lei si sporsero per guardare come stava ma ....

- Ahahah! Mi sono appena rotta la testa! Ahaah! - Ricominciò a ridere Levy facendo sobbalzare tutti.

- I’m falling down, baby, I’m falling for youuu! - Canticchiò Gajeel, fingendo di strimpellare una chitarra invisibile. Ma ormai il drago era così ubriaco da non riuscire più nemmeno a stare in piedi: perse l’equilibrio e cascò anche lui giù per terra con un tonfo.

- Principianti! Vi faccio vedere io come si regge l’alcol! Adesso vi faccio vedere una cosa che ho visto su youtube! - Gridò Cana. Lei e Mirajane stavano mettendo dei bicchierini d’alcol in fila uno sull’altro ma avevano un accendino e la cosa sembrava incredibilmente pericolosa.

- Gli esperimenti nucleari all’esterno! - Le suggerì Ultear che, dopo tutto quello che aveva bevuto, non riusciva nemmeno più ad alzarsi. - Oddio ... - Mormorò la maga - Ho bisogno di qualcuno che usi Ark of Time su di me .... -

C’erano persone che ballavano sui tavoli, incantesimi sparati a caso che volavano sulle teste della gente e una strana creatura, che sembrava Elfman col Take Over, che si esercitava a fare il giocoliere usando un paio di vittime scelte a caso.

- Anche cent’anni fa le feste di Fairy Tail erano selvagge ... - Mormorò Natsu guardando la scena. Aveva mangiato così tanto che si sentiva scoppiare ed era stato costretto ad aprire i bottoni della camicia. - Ma ... ma questo batte ogni record! -

- E non hai ancora visto niente! - Gli disse Wendy - Un paio d’anni fa abbiamo fatto un party natalizio a casa di Lucy. Ti dico solo che alla fine della serata io ero l’unica con tutti i vestiti ancora addosso. -

- Una partita di strip poker finita male o un Gray virus? - Le domandò Natsu che, in realtà, non voleva nemmeno sapere la risposta a quella domanda. Ma la dragonessa scoppiò a ridere - Tanto alcol e un’Erza arrabbiata. Però una volta abbiamo avuto un’Ichiya virus, quella è stata un’esperienza davvero terrificante! - Perfino gli exceed sembravano aver perso completamente la testa.

- Natsuuuu! - Gridò Happy, volando a nascondersi dietro la sedia del suo amico - Salvami! Charle vuole sposarmi e stare insieme a me per tutta la vita! -

- Credevo che Charle ti piacesse. - Replicò il drago, girandosi a guardare l’exceed che tremava come una foglia.

- Ma io sono solo un gatto! La prossima stagione potrei essere innamorato di un’altra! -

- Dove ti sei cacciato?! Non avevi detto di amarmi?? - Gridò l’exceed bianca piombando in mezzo al tavolo. Era completamente ubriaca e che probabilmente aveva bevuto più vino di quello che pesava.

- Aiuto!!! - Non appena la vide Happy lanciò uno strillo terrorizzato e spiccò il volo, schizzando via il più veloce possibile

- Ti ho trovato! Aspettami! - E Charle si lanciò all’inseguimento, ondeggiando vistosamente.

- Perdonami Natsu - san, ma è meglio che la fermi prima che succeda qualcosa di catastrofico. - Wendy si congedò con un sorriso, correndo dietro all’exceed ubriaca - Andiamo Charle! Non abbiamo spazio per dei gattini! -

Natsu invece non si mosse, sghignazzando come un matto. Se alla fine della festa Lucy si fosse messa ad inseguirlo non si sarebbe di certo tirato indietro!

- Che roba questa festa! - Il drago si piegò verso la bottiglia più vicina ma Makarov l’anticipò, allungando un braccio come se fosse stato di gomma.

- Ohi! - Protestò Natsu.

- Mi dispiace ma gli anziani vengono per primi! - Il vecchio master saltò sulla sedia accanto, svuotando la bottiglia tutta d’un fiato. Anche lui aveva le guance rosse e l’aria alticcia ma per una volta tanto sembrava sereno. Con la barba curata e i vestiti delle grandi occasioni sembrava un altro, una persona completamente diversa da quella che aveva bussato per la prima volta alla porta del cottage di Natsu.

- E hai ragione! - Ammise l’uomo. - Questa è davvero la festa più pazza a cui sia mai stato! Ma sono contento di poter essere qui oggi, insieme ai miei ragazzi. - Makarov sorrise mentre guardava tutti i maghi che si divertivano e ballavano in mezzo alla pista. - Quando Zeref è venuto a parlarmi del Festival, ero convinto che Fairy Tail avesse le ore contate. Non ci speravo, non credevo potessimo vincere e invece guarda! Non solo siamo tutti interi ma la nostra famiglia sta anche per allargarsi! Grazie Natsu, grazie davvero! Ti sono debitore. -

- No, non c’è bisogno che mi ringrazi. - Il drago scosse la testa, guardando anche lui i suoi amici che si scatenavano. Gray ormai aveva buttato all’aria tutti i vestiti e l’unica cosa che rimaneva erano i pantaloni e la camicia. Non aveva nemmeno più le scarpe ma a Juvia non importava, la ragazza stava ridendo a più non posso mentre ballava insieme a lui.

- Non so se tutto quello che ho fatto è stato un bene oppure no. - Ammise Natsu - Quando sei un grosso drago sputa fuoco è un po’ difficile muoversi nel mondo degli umani senza fare danni. Ma sono contento anch’io di come sia andata a finire, in fondo Fairy Tail è la mia casa. Adoro questo posto! -

“ Along with a little dirty suitcase, I descended from the sky.”

Quando Bacchus fece partire la canzone gli invitati lanciarono un grido d’esultanza e cominciarono tutti a cantare a ritmo.

“Across the map, it called me here, the place I've longed and dreamed for.”

- Natsu! - Proprio in quell’istante Lucy si fece largo tra la calca, l’afferrò per una mano e cominciò strattonare per tirarlo in pista - Forza vieni anche tu! Questa è la mia canzone preferita! - Per un attimo il drago non reagì e rimase fermo immobile a guardarla. Pensò che Lucy era davvero la cosa migliore che potesse capitargli. Alla fine della festa non aveva più un’ombra di rossetto, i suoi capelli non erano più legati e aveva le guance rosse per aver bevuto troppo, ma era ancora più bella di prima.

- Allora ti muovi? Che c’è non sai ballare? -

- Io? Io sono il miglior drago ballerino che c’è sulla piazza! Preparati Luce, ti insegno io qualche mossa! Scusa vecchio! Finiamo di parlare dopo! -

Makarov li lasciò andare agitando una mano - Ahaah! Come vorrei tornare giovane anch’io! -

“Yea yea yea! The Rock city boy! Yea yea yea! The rock city boy!”

Lucy trascinò Natsu letteralmente al centro della pista, ridendo come una matta - E tu saresti il miglior drago ballerino? Voglio proprio vedere di cosa sei capace! - Natsu non poteva rifiutare quella sfida - Guarda! - Tirò un pugno per aria e poi mosse qualche passo a destra e a sinistra agitando le braccia. Muoveva le spalle e ad un certo punto fece una piroetta, tentando una mezza spaccata. La gente attorno a lui si spostò istintivamente per evitare di essere colpita.

- Allora che te ne pare? -

Non sembravano  hip pop né una lezione di “Save the last dance”. Natsu sembrava ... assolutamente ridicolo. Lucy fu costretta a mordersi un labbro per non ridere. - Se vuoi fare una vera spaccata ti faccio vedere io come si fa! Lo sai che da piccola ho fatto lezioni di danza classica? -

Con la musica ad alto volume e tutta la gente che gridava Lucy non si accorse nemmeno che era arrivato il fatidico momento del lancio del bouquet. Juvia si girò di spalle e lanciò il suo mazzo di fiori, lo tirò con tutta la forza che aveva sperando di trasmettere con quel tiro tutta la felicità che provava. Ma Lucy non lo vide nemmeno arrivare. Il bouquet la colpì in pieno, centrandola in faccia con la stessa forza di una pallonata. I suoi ultimi pensieri furono qualcosa del tipo “ Oh! No ci risiamo di nuovo!” La ragazza perse l’equilibrio e scivolò picchiando la testa sul pavimento senza nemmeno riuscire a sentire tutti quelli che le gridavano congratulazioni.

“Yea yea yea! The Rock city boy! Yea yea yea! The rock city boy!”

  
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