Io lodo Arian
Signora dalle molte facce,
dagli innumerevoli nomi.
Colei che è ultima luce
Nelle prime ombre.
Amantata di puro argento
la più spietata e saggia
delle madri, gira la ruota
e muta faccia, cambia forma.
Accarezza i mortali
Con luci ornate
di vivi colori.
Sono scale
ascendenti.
Arian è il riflesso della luna
Nei sotterranei del mondo
sia essa stessa, il manto
ci avvolge come un feretro,
ciò che ha lasciato
verrà a riprendere.
Ed il passato ingoierà
Il presente e i vostri
falsi dei, brucerete
e sarete cenere.
Sarà oscurità
per coloro che dimenticano
Pazzia per chi ricorda
Gloria e liberazione
per chi lo accetta,
sarete Neri come
questa notte, vivi
Oltre ad ogni mondo
Vivi oltre la vita
Oltre alla forma
che percepite.
Usciremo dalla terra
e avvolti dai brandelli
del velo, reduci della
terra delle nebbie |