Capitolo 13: Inizia l'addestramento!
Il dormiveglia era una
delle cose che
Lucy amava di più. Non completamente sveglia ma neanche
addormentata, in un momento di puro silenzio senza alcun tipo di
fastidio o problema. Si era quasi dimenticata di come fossero le
mattine di quel genere, visto quanto successo nei giorni precedenti.
Il leggero rumore prodotto
dalla
pioggia era pressoché inesistente per lei, anzi la aiutava a
rilassarsi ancora di più raggomitolandosi sotto le coperte.
Era in
momenti come quello che Lucy era contenta della sua vita ed era certa
che niente avrebbe rovinato una giornata come quella.
SLAM!
O forse no?
“In piedi! E'
ora di fare
colazione!” tuonò Natsu facendo trasalire la
povera ragazza che
saltò sul letto mettendosi a sedere per poi guardarsi
attorno con
sguardo agitato e spaventato, fino a quando non individuò la
sua
guardia del corpo.
“N... Natsu?!
Che diavolo ti è
preso?!” Lucy urlò senza notare il nuovo look del
rosato composto
da scarponcini neri, pantaloni militari grigi e una canottiera nera
aderente. Continuando ad ignorare tutti quei dettagli, la bionda
spostò lo sguardo sulla sua sveglia, sgranando gli occhi
all'inverosimile “Sono solo le sei del mattino!”
“Oh scusami, non
sapevo che ci
fossero delle nuove regole tra gli assassini.” si
scusò Natsu con
un sorriso fin troppo finto “Devo essermi perso la notifica
dove
tutti i miei colleghi decidono di agire solo quando il loro bersaglio
è riposato, calmo e pronto.”
Una piccola vena
spuntò sulla fronte
di Lucy “Ti stai prendendo gioco di me?”
“Lungi da me
tale pensiero.” Natsu
alzò le mani in segno di difesa ma poi si avviò
verso il letto
della ragazza e, quando le fu di fianco, si chinò
pericolosamente
verso di lei, facendola arrossire leggermente. Tuttavia, il ragazzo
afferrò con forza il bordo del materasso e lo
ribaltò all'istante
strappando un urlo a Lucy che finì faccia a terra con il
materasso
sopra di lei.
“Ho detto che
è tempo di fare
colazione. Hai cinque minuti per scendere di sotto. Se non dovessi
esserci, salterai il pasto.” spiegò il ragazzo per
poi uscire
della stanza e chiudersi la porta alle spalle.
Distesa a terra, Lucy
rimase in
silenzio per qualche secondo, contemplando la sua vita. Dopo quasi un
intero minuto, si alzò in piedi massaggiandosi il naso
“Mi sto
quasi pentendo di avergli chiesto di addestrarmi...”
Ricordandosi delle parole
di Natsu, la
ragazza si sbarazzò in fretta del pigiama e corse di sotto
con
indosso una semplice tuta da ginnastica rossa. Entrando in cucina
trovò le sue due amiche intende a consumare la 'colazione':
gallette
di riso, una strana crema marrone e un bicchierone pieno di un denso
liquido verde. A giudicare dagli sguardi agonizzanti di Meredy e
Kinana non doveva essere buonissima.
“Vedo che sei
arrivata.” la
ragazza si girò di scatto notando Cobra appoggiato contro il
muro
“Hai dieci minuti per mangiare. Butta giù quante
più gallette
puoi e non esagerare con la crema. Il frullato energetico devi
finirlo tutto.” e, detto ciò, uscì
dalla cucina, lasciandole da
sole. Lucy spostò lo sguardo da Kinana a Meredy e viceversa
per un
paio di volte fino a quando non chiese “Hanno un sapore
così
orribile?”
“Le gallette
sembrano fatte di
polistirolo... solo che queste sono più
croccanti.” iniziò Meredy
buttando giù un boccone a fatica “La crema invece
sembra alla
nocciola ma c'è qualcosa dentro che ammazzo completamente il
gusto.”
“Il frullato
invece sembra più un
minestrone... ho visto Cobra mentre buttava via delle bucce di
pomodoro...” aggiunse Kinana trattenendo un conato di vomito.
Sospirando, Lucy si
sedette a tavola e
iniziò a mangiare quella sottospecie di tortura
gastronomica.
Scaduti i dieci minuti, Cobra ritornò puntuale come un
orologio
svizzero e gettò a terra tre zaini militari pieni di roba e
delle
mimetiche vegetate fatte di macchie verdi, marroni e nere. Solo in
quel momento Lucy si accorse del fatto che Cobra era vestito
esattamente come Natsu, solo che lui aveva anche dei guanti neri in
aggiunta.
“Cinque minuti
per cambiarvi, i
vostri vestiti lasciateli pure qui. Quando avete finito di
prepararvi, venite di là in sala.”
ordinò il ragazzo dai capelli
rossi per poi chiudere all'istante la porta. Guardandosi tra di loro,
le ragazze sopprimettero l'impulso di tirarsi indietro e iniziarono a
spogliarsi per poi indossare le loro divise composte da scarponcini,
pantaloni, cintura, canottiera, giacca e guanti senza dita.
Mettendosi gli zaini in spalla, uscirono dalla cucina ritrovandosi di
fronte a Zancrow nel bel mezzo della sala.
“Dove sono
finiti i divani e tutto
il resto?” domandò Lucy non proprio sicura di
volerlo sapere.
“Li abbiamo
momentaneamente
trasferiti nel nostro appartamento. Una volta finito con voi, li
riporteremo qui.” spiegò Zancrow con un ghigno per
poi indurire di
colpo lo sguardo “Sull'attenti davanti a me! Due metri di
distanza
tra di voi!”
Trasalendo all'improvviso
urlo, le
ragazze impiegarono qualche secondo per fare come richiesto,
sistemandosi con Lucy al centro, Kinana alla sua destra e Meredy a
sinistra. Inconsciamente, iniziarono a sudare davanti allo sguardo
scrutatore di Zancrow che assomigliava di più allo sguardo
di un
predatore davanti alle sue prede inermi.
“Molto bene
ragazzine! Da oggi
inizia ufficialmente il vostro addestramento dove vi insegneremo a
difendervi da sole contro eventuali sicari e altri tipi di minacce!
L'intero periodo di addestramento sarà di un mese e mezzo,
ovvero
tutto il tempo che vi resta prima della fine delle vacanze
estive!”
spiegò Zancrow facendo impallidire le tre ragazze
“Per le prossime
sei settimane imparerete a combattere, a sopravvivere con poco o
niente a vostra disposizione e a trovare sempre un modo per trovarvi
in una posizione di vantaggio! Ci sono domande?”
Meredy alzò
timidamente una mano e,
dopo averle scoccato una breve occhiata, Zancrow annuì
dandole il
permesso di parlare “C... ci addestreremo qui per
caso?” e il
ghigno del ragazzo si ampliò ancora di più.
“Ovviamente no,
gomma da masticare!”
il soprannome lasciò basita Meredy mentre le sue amiche
trattenettero a stento una risata “Tra pochi minuti saliremo
su un
veicolo che ci porterà in mezzo alle montagne, dove un tempo
ci
siamo allenati anche noi! Ora, se non ci sono altre
domande...”
nessuno alzò la mano “Perfetto! In tal caso,
scattare! Vi voglio
vedere di sotto in garage entro cinque minuti!”
Senza attendere un solo
istante, tutte
e tre corsero sul pianerottolo e Lucy premette con forza il pulsante
per chiamare l'ascensore ma, in un battito di ciglia, un dardo si
conficcò nel muro, poco sopra il pulsante. Ruotando
lentamente la
testa, le ragazze videro Zancrow con una balestra in mano
“Dovete
usare le scale e sono già passati quindici
secondi!”
Con sommo orrore, lo
videro ricaricare
la balestra e, senza neanche pensarci, si misero a correre
giù per
la tromba delle scale, saltando più scalini alla volta e
rischiando
costantemente di cadere di faccia sui vari scalini.
Quando il tempo era ormai
agli
sgoccioli, si gettarono di prepotenza contro la porta che le divideva
dal grosso garage dell'edificio, rischiando di sradicarla dai
cardini. Cadendo a terra di faccia riuscirono comunque a superarla e,
rialzandosi il più in fretta possibile, si guardarono
attorno alla
ricerca di Zancrow o delle altre due guardie del corpo.
La prima cosa che notarono
fu la
chioma rosata di Natsu, intento a riempire il bagagliaio di un SUV
nero con delle valigie insieme a Cobra. Subito dopo, alle loro spalle
spuntò Zancrow con la balestra sempre pronta a scoccare un
dardo
d'acciaio e, usando la suddetta arma come incentivo, le fece andare
verso la macchina. Quando furono vicine al veicolo, Cobra prese i
loro zaini e, prima che le ragazze potessero parlare, il biondo
infilò dei sacchi neri sulle loro teste.
“Non toglieteli,
vi addestreremo nel
nostro vecchio campo ma è meglio che non sappiate come
arrivarci. E'
un gesto prettamente precauzionale.” le informò
Natsu salendo in
macchina mentre Cobra e Zancrow aiutarono Lucy e le sue amiche a
salire a loro volta. Quando le ebbero sistemate sui sedili
posteriori, Zancrow si mise alla guida e fece ruggire il motore del
SUV per poi lanciarlo a tutta velocità per le strade della
città.
Le ragazze sentirono
distintamente i
clacson di altre macchine suonare di fianco a loro ma nessuno poteva
vederle a causa dei vetri a specchio di cui era dotato il veicolo.
“Primo
esercizio!” la voce di
Natsu impedì loro di concentrarsi sui suoni esterni e, dopo
pochi
secondi, qualcosa cadde sulle loro gambe. Afferrando con incertezza
l'oggetto, ciascuna ragazza si ritrovò tra le mani un cubo
sui cui
lati erano presenti dei simboli incisi o sovrimpressi sulla
superficie.
“Quelli sono
degli speciali cubi di
Rubik. Sono completamente bianchi ma ciascun quadratino delle sei
facce ha dei simboli particolari come ad esempio un cerchio inciso al
centro o una croce sovrimpressa. Dovete riuscire a ricomporre i cubi
sfruttando solo il tatto. Se non ci riuscirete prima del nostro
arrivo, salterete la cena.”
Deglutendo alla minaccia,
le ragazze
si misero all'opera cercando disperatamente di ricomporre le facce
dei cubi.
Più facile a
dirsi che a farsi.
Le loro dita non erano
così sensibili
da riconoscere al tatto degli elementi così piccoli, senza
contare
che, rigirandoselo tra le dita, perdevano la cognizione della
posizione di alcuni simboli. Le tre povere reclute continuarono a
lavorare in silenzio sotto lo sguardo attento di Cobra e Natsu, i
quali avevano notato che solo Kinana pareva avere un'idea sul
dà
farsi. La ragazza dai capelli viola aveva infatti iniziato a toccare
ciascun singolo quadratino del cubo per poi fermarsi qualche secondo,
probabilmente per memorizzare la sua posizione. Le sue amiche stavano
invece andando alla cieca. Letteralmente.
Dopo quasi circa tre ore
di viaggio,
Natsu e Cobra si girarono nuovamente per osservare il lavoro delle
ragazze e un grosso gocciolone calò sulle loro teste nel
vedere
Meredy accasciata contro il sedile e il cubo tra le sue mani, ancora
più incasinato di quando glielo avevano consegnato. Lucy
aveva le
ginocchia contro il petto e il cubo, fatto a pezzi, era sparpagliato
sui tappetini del SUV, mentre Kinana pareva essersi addormentata con
la testa contro il finestrino e il suo cubo, perfettamente ordinato,
era stretto tra le sue mani.
Cobra mostrò un
piccolo sorriso alla
vista del cubo e, lentamente, glielo tolse dalle mani per poi
adagiarlo sul cruscotto.
“Chi?”
domandò Zancrow
continuando a guidare lungo una strada sterrata in mezzo ad un bosco.
“Kinana.”
nella voce di Cobra
sembrava quasi esserci una nota d'orgoglio.
“Un punto per la
melanzana!”
esclamò il biondo del trio, ignorando l'occhiata assassina
del suo
compagno di team.
“Beh, almeno ora
potremo aggiungere
una prova per stasera.” commentò Natsu appuntando
qualcosa su un
block-notes ove erano segnati orari, esercizi e altre cose. Gli altri
due annuirono per poi rimanere in silenzio fino alla loro
destinazione, ovvero una grossa baita in una radura circondata da
alti pini e rocce ricoperte di muschio.
Senza esitare, Zancrow
suonò il
clacson all'improvviso e si deliziò degli urletti spaventati
delle
ragazze sedute dietro di lui.
“Ok ragazze,
potete togliervi i
sacchi.” Natsu non si girò neanche per guardare i
loro sguardi
confusi e stanchi. Specialmente quello di Lucy che, probabilmente
posseduta da qualche spirito, lanciò un'occhiata furente ai
resti
del cubo di Rubik che aveva precedentemente fatto a pezzi.
Dopo essere scese dal SUV,
Natsu le
condusse dietro alla baita mentre Zancrow e Cobra iniziarono a
svuotare la macchina e a portare le valigie dentro al rifugio di
pietra e legno.
“Dove
siamo?” domandò Meredy
guardandosi attorno, non riuscendo a vedere nessuna montagna a causa
dei pini.
“In un luogo
sicuro e soprattutto
segreto.” spiegò Natsu per poi alzare un dito
verso il cielo.
Pochi istanti dopo, si udì un tuono in lontananza
“Come avete
sentito, tra poco il temporale ci raggiungerà e per voi
diventerà
molto più dura perciò inizieremo subito! Il
vostro secondo
esercizio sarà una semplice corsa campestre di quindici
chilometri
in mezzo a questi boschi! Il sentiero non sarà sempre
presente e,
ogni tanto, ci saranno due alberi con delle X incise nel tronco. Se
li trovate significa che state andando per la strada giusta. Essendo
la vostra prima volta qui, verremo anche noi con voi per essere
sicuri che non vi perdiate o non veniate attaccate da lupi e
orsi.”
“L... lupi e
orsi?” ripeté Kinana
leggermente insicura.
“Esatto. Questa
zona è molto
pericolosa in quanto ci sono crepacci, lupi, orsi e anche qualche
serpente velenoso.” ricapitolò il rosato non
curandosi della loro
preoccupazione. Zancrow e Cobra lo raggiunsero poco dopo e
l'esercizio ebbe inizio.
All'inizio le cose non
parvero andare
troppo male. Tutte e tre le ragazze si tenevano in forma e avevano
comunque una buona dose di energia, ma nessuna di loro aveva mai
corso con uno zaino sulla schiena in mezzo ad un bosco. Come
anticipato da Natsu, il sentiero svanì nel nulla dopo i
primi tre
chilometri e Lucy per poco non finì faccia a terra a causa
di alcuni
rovi nascosti nel sottobosco.
Continuando a correre
senza fermarsi,
tutte e tre le giovani reclute sopprimettero un'imprecazione nel
sentire le prime gocce di pioggia colpirle sulla testa. Nel giro di
un minuto si ritrovarono sotto ad un vero e proprio acquazzone che
non fece altro se non rendere fangoso il terreno e inzupparle dalla
testa ai piedi, appesantendo ancora di più i loro vestiti.
“Kya!”
Meredy e Lucy si girarono
di colpo verso la loro amica che era inciampata e si trovata a
carponi con il fiato corto, cercando di rialzarsi. La bionda si
fermò
di colpo per poter tornare indietro ma una palla di fango la
colpì
in piena faccia.
“Non potete
aiutarla! Questo
esercizio serve per testare la vostra resistenza, se vi fermate siete
perdute. Continuate a correre!” tuonò Natsu
costringendo entrambe
a riprendere la corsa, mentre Kinana rimase indietro, ancora intenta
a rialzarsi ma lo zaino sulla schiena le impediva di riuscire nel suo
intendo.
Malgrado la pioggia e gli
occasionali
tuoni, sentì qualcuno fermarsi di fianco a lei e, alzando lo
sguardo, vide Cobra intento a fissarla. Prevedendo una strigliata di
tutto rispetto, la ragazza chiuse gli occhi preparandosi all'assalto
verbale ma sorprendentemente, la voce del ragazzo fu calma e leggera
“Ce la fai?”
“Eh...?”
“Ho chiesto se
ce la fai a
continuare. Questo non è uno scherzo Kinana.”
disse Cobra
inginocchiandosi a terra senza curarsi del fango o della pioggia
“Siete state voi a chiederci di addestrarvi ma nulla ti vieta
di
tirarti indietro. Nessuna di voi si è mai preparata per
qualcosa del
genere perciò non sentirti in colpa se decidi di
mollare.” e le
tese una mano per aiutarla ad alzarsi.
Kinana osservò
la mano per qualche
secondo, muovendosi poi per afferrarla ma all'ultimo ritrasse la sua
mano e la piantò a terra, alzandosi con immensa fatica.
“Non posso
tirarmi indietro. Non
voglio abbandonare le mie amiche...” sussurrò la
ragazza prima di
rimettersi a correre sotto lo sguardo soddisfatto dell'assassino che
riprese a correre insieme a lei, fino a quando non raggiunsero Meredy
e Lucy, entrambe a inginocchiate a terra intente a sistemarsi gli
scarponi.
“Non sapete
neanche allacciarvi
degli scarponi? Muovetevi!” urlò Zancrow con voce
annoiata e le
due, una volta notata Kinana, si alzarono di corsa e ripresero a
correre. Natsu guardò Cobra che gli mostrò un
ampio ghigno, subito
imitato dal rosato e da Zancrow.
Nessuno di loro aveva
detto che non
potevano fermarsi per aspettarla e ciò aveva solo dimostrato
che il
loro legame era indubbiamente forte.
“Sembra proprio
che ci sarà da
divertirsi.” commentò il biondo prima di correre
dietro alle
ragazze. L'ultima cosa di cui avevano bisogno era che si perdessero
in mezzo a quel bosco.
* * *
Dopo quasi due ore passate
a correre,
le ragazze spuntarono nuovamente nella radura con la baita prima di
collassare al suolo con i volti pallidi e i cuori che parevano sul
punto di scoppiare. Per fortuna aveva smesso di piovere.
“Complimenti
signorine! Siete
sopravvissute al primo esercizio fisico della giornata!”
esclamò
Zancrow facendole impallidire ancora di più “Ora
passeremo ad un
altro tipo di esercizio! Primo soccorso per ferite d'armi da fuoco!
La cara principessina è stata appena ferita al braccio. Voi
due
dovete aiutarla!”
“Come... come
simulo una ferita?”
domandò incerta Lucy visto che, per fortuna, nessun
proiettile
l'aveva mai raggiunta.
“Così.”
sibilò Zancrow prima di
spararle nel braccio destro. Il colpo non le bucò neanche la
giacca
ma rimbalzò contro di essa, cadendo poi a terra.
Meredy e Kinana
osservarono la pallina
di gomma nera prima di trasalire all'urlo di Lucy che lasciò
cadere
a terra di schiena tenendosi il braccio ferito che ora era
completamente irresponsivo.
“Ora che ci
penso... anche voi siete
state ferite e dovete fare in fretta!” aggiunse Zancrow prima
di
sparare un proiettile di gomma nella gamba di Kinana e puntare la
pistola a Meredy.
“Aspetta! Posso
simulare!”
Proiettile di gomma nella
spalla
sinistra e successivo urlo di dolore.
“Il dolore non
può essere simulato
e purtroppo non posso spararvi con proiettili veri ma bando alle
ciance e muovetevi! Troverete dei medi-kit nei vostri zaini!”
Poco dietro di lui, Cobra
si girò
verso Natsu “Dici che abbiamo fatto bene a lasciare a lui
questa
parte?”
Natsu fissò per
qualche istante le
tre ragazze intente a cercare i medi-kit prima di sussultare ad un
colpo sparato in aria da Zancrow “Avete solo tre minuti! Un
cecchino non mancherà un bersaglio fermo e ferito!”
Il rosato si
girò verso il compagno
con un ghigno “Decisamente.”
* * *
“Non ce la
faccio più!” sbottò
Lucy lasciandosi cadere sul divano nel salotto della baita. Di fianco
a lei, le sue amiche erano ricoperte di tagli, fango secco e qualche
livido come lei.
“Ottimo lavoro,
siete sopravvissute
al primo giorno! Ne restano ottantanove!” esultò
Natsu con un
ghigno, ricevendo tre occhiate cariche di odio, paura e stanchezza.
“Meglio
preparare la cena, sono
sicuro che abbiate fame.” aggiunse Cobra e il brontolio dei
loro
stomaci gli diede una risposta ben precisa, oltre a strappargli una
risata a causa del rossore sulle guance delle ragazze. Svanendo in
cucina, il rosso lasciò la parola a Zancrow che
indicò una porta
dall'altra parte della stanza.
“Il bagno
è pronto. Avete almeno
un'ora per rilassarvi e sfruttatela tutta sia per lavarvi che per
riposarvi. Nell'acqua ci sono dei sali speciali perciò
cercate di
godervi questa pausa. Da domani faremo sul serio.” disse il
biondo
e le tre ragazze parvero ritrovare il sorriso all'idea di potersi
rilassare. Dopo aver salutato i due assassini, si chiusero la porta
del bagno alle spalle.
“Dici che ce la
faranno?” domandò
Zancrow fissando la porta di legno, notando comunque il sorriso sul
volto del suo amico.
“Sì,
sono sicuro che diventeranno
ottime combattenti. Sono volenterose di imparare.” disse
Natsu
ripensando ad alcuni episodi avvenuti nel corso della giornata.
Durante la simulazione di ferita di arma da fuoco, Meredy era quella
che aveva avuto più difficoltà a fasciare una
ferita ma, dopo aver
visto Zancrow fasciare la sua 'ferita' alla spalla, aveva riprovato
per diverse volte fino a riuscire a fasciare le ferite di entrambe le
sue amiche; Lucy aveva subito diversi atterramenti durante le due ore
di combattimento corpo a corpo ma si era rialzata ogni volta, inoltre
aveva notato un leggero velo rosato sulle guance di tutte le ragazze
ogni volta che venivano afferrate o riuscivano ad afferrare i loro
istruttori (che si erano volutamente lasciati afferrare), e per
finire, Kinana sembrava essere finita nel paese delle meraviglie non
appena Cobra aveva iniziato a spiegare loro come preparare un potente
agente paralizzante con delle cose comunemente presenti in una casa.
Una cosa che Cobra aveva apprezzato moltissimo visto che poteva
insegnarle le ricette delle sue creazioni migliori, oltre ad aiutarla
a crearne di nuove.
“Beh lo credo,
soprattutto Lucy.”
commentò Cobra ritornando dalla cucina con un grembiule a
coprirgli
il petto insieme ad una maglietta rossa asciutta “Con la vita
che
le è toccata credo che sia più che felice di
potersi difendere da
sola senza dover far affidamento su delle guardie del corpo.
Natsu e Zancrow annuirono
ma, prima
che potessero aggiungere altro, dal bagno arrivarono le voci delle
ragazze.
“Oh Meredy-chan!
Sbaglio o sono
cresciute?”
“Kya! Lu-chan
smettila! Q... quelle
di Kinana sono comunque più grosse!”
“N... non
è colpa mia! Kya!
Lu-chan!”
“Scusa Kinana ma
devo ammettere di
essere un po' gelosa! Non oso immaginare cosa direbbe
Levy-chan!”
“Hai poco da
essere gelosa!”
“Kya! M...
Meredy-chan quello era un
colpo basso!”
“Oh scusa, non
volevo che le tue due
amiche si sentissero ignorate!”
Malgrado le risate
successive, i tre
ragazzi non riuscirono a fermare un rivolo di sangue colare
giù dai
loro nasi.
“Credo... credo
che andrò a farmi
una doccia fredda...” fu l'unico commento di Natsu che venne
ben
presto imitato da Zancrow e da Cobra. La cena poteva aspettare.
Angolo dell'autore:
Nel prossimo capitolo: un
bel
time–skip fino alla fine dell'estate!
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