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Autore: Lord_Ainz_Ooal_Gown    14/03/2017    4 recensioni
Lucy è l'erede del patrimonio Heartphilia e la sua vita è stata sempre minacciata da tentati sequestri e killer, ma è sempre riuscita a cavarsela. Questa volta però è stato assoldato il miglior killer sulla piazza. A chi potrà chiedere aiuto Lucy, per fermare questo infallibile sicario?
Ehm...sì, il titolo e la trama non sono dei migliori, ma spero che una sbirciatina la darete comunque. Premetto che questa è la mia prima NaLu OOC AU e quindi siate clementi >.< il rating è inizialmente giallo, ma potrebbe salire.
Grazie a tutti quelli che leggeranno e recensiranno. CHAOS!!!
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cobra/Kinana, Meredy, Natsu/Lucy, Un po' tutti, Zancrow
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 13: Inizia l'addestramento!

Il dormiveglia era una delle cose che Lucy amava di più. Non completamente sveglia ma neanche addormentata, in un momento di puro silenzio senza alcun tipo di fastidio o problema. Si era quasi dimenticata di come fossero le mattine di quel genere, visto quanto successo nei giorni precedenti.

Il leggero rumore prodotto dalla pioggia era pressoché inesistente per lei, anzi la aiutava a rilassarsi ancora di più raggomitolandosi sotto le coperte. Era in momenti come quello che Lucy era contenta della sua vita ed era certa che niente avrebbe rovinato una giornata come quella.

SLAM!

O forse no?

“In piedi! E' ora di fare colazione!” tuonò Natsu facendo trasalire la povera ragazza che saltò sul letto mettendosi a sedere per poi guardarsi attorno con sguardo agitato e spaventato, fino a quando non individuò la sua guardia del corpo.

“N... Natsu?! Che diavolo ti è preso?!” Lucy urlò senza notare il nuovo look del rosato composto da scarponcini neri, pantaloni militari grigi e una canottiera nera aderente. Continuando ad ignorare tutti quei dettagli, la bionda spostò lo sguardo sulla sua sveglia, sgranando gli occhi all'inverosimile “Sono solo le sei del mattino!”

“Oh scusami, non sapevo che ci fossero delle nuove regole tra gli assassini.” si scusò Natsu con un sorriso fin troppo finto “Devo essermi perso la notifica dove tutti i miei colleghi decidono di agire solo quando il loro bersaglio è riposato, calmo e pronto.”

Una piccola vena spuntò sulla fronte di Lucy “Ti stai prendendo gioco di me?”

“Lungi da me tale pensiero.” Natsu alzò le mani in segno di difesa ma poi si avviò verso il letto della ragazza e, quando le fu di fianco, si chinò pericolosamente verso di lei, facendola arrossire leggermente. Tuttavia, il ragazzo afferrò con forza il bordo del materasso e lo ribaltò all'istante strappando un urlo a Lucy che finì faccia a terra con il materasso sopra di lei.

“Ho detto che è tempo di fare colazione. Hai cinque minuti per scendere di sotto. Se non dovessi esserci, salterai il pasto.” spiegò il ragazzo per poi uscire della stanza e chiudersi la porta alle spalle.

Distesa a terra, Lucy rimase in silenzio per qualche secondo, contemplando la sua vita. Dopo quasi un intero minuto, si alzò in piedi massaggiandosi il naso “Mi sto quasi pentendo di avergli chiesto di addestrarmi...”

Ricordandosi delle parole di Natsu, la ragazza si sbarazzò in fretta del pigiama e corse di sotto con indosso una semplice tuta da ginnastica rossa. Entrando in cucina trovò le sue due amiche intende a consumare la 'colazione': gallette di riso, una strana crema marrone e un bicchierone pieno di un denso liquido verde. A giudicare dagli sguardi agonizzanti di Meredy e Kinana non doveva essere buonissima.

“Vedo che sei arrivata.” la ragazza si girò di scatto notando Cobra appoggiato contro il muro “Hai dieci minuti per mangiare. Butta giù quante più gallette puoi e non esagerare con la crema. Il frullato energetico devi finirlo tutto.” e, detto ciò, uscì dalla cucina, lasciandole da sole. Lucy spostò lo sguardo da Kinana a Meredy e viceversa per un paio di volte fino a quando non chiese “Hanno un sapore così orribile?”

“Le gallette sembrano fatte di polistirolo... solo che queste sono più croccanti.” iniziò Meredy buttando giù un boccone a fatica “La crema invece sembra alla nocciola ma c'è qualcosa dentro che ammazzo completamente il gusto.”

“Il frullato invece sembra più un minestrone... ho visto Cobra mentre buttava via delle bucce di pomodoro...” aggiunse Kinana trattenendo un conato di vomito.

Sospirando, Lucy si sedette a tavola e iniziò a mangiare quella sottospecie di tortura gastronomica. Scaduti i dieci minuti, Cobra ritornò puntuale come un orologio svizzero e gettò a terra tre zaini militari pieni di roba e delle mimetiche vegetate fatte di macchie verdi, marroni e nere. Solo in quel momento Lucy si accorse del fatto che Cobra era vestito esattamente come Natsu, solo che lui aveva anche dei guanti neri in aggiunta.

“Cinque minuti per cambiarvi, i vostri vestiti lasciateli pure qui. Quando avete finito di prepararvi, venite di là in sala.” ordinò il ragazzo dai capelli rossi per poi chiudere all'istante la porta. Guardandosi tra di loro, le ragazze sopprimettero l'impulso di tirarsi indietro e iniziarono a spogliarsi per poi indossare le loro divise composte da scarponcini, pantaloni, cintura, canottiera, giacca e guanti senza dita. Mettendosi gli zaini in spalla, uscirono dalla cucina ritrovandosi di fronte a Zancrow nel bel mezzo della sala.

“Dove sono finiti i divani e tutto il resto?” domandò Lucy non proprio sicura di volerlo sapere.

“Li abbiamo momentaneamente trasferiti nel nostro appartamento. Una volta finito con voi, li riporteremo qui.” spiegò Zancrow con un ghigno per poi indurire di colpo lo sguardo “Sull'attenti davanti a me! Due metri di distanza tra di voi!”

Trasalendo all'improvviso urlo, le ragazze impiegarono qualche secondo per fare come richiesto, sistemandosi con Lucy al centro, Kinana alla sua destra e Meredy a sinistra. Inconsciamente, iniziarono a sudare davanti allo sguardo scrutatore di Zancrow che assomigliava di più allo sguardo di un predatore davanti alle sue prede inermi.

“Molto bene ragazzine! Da oggi inizia ufficialmente il vostro addestramento dove vi insegneremo a difendervi da sole contro eventuali sicari e altri tipi di minacce! L'intero periodo di addestramento sarà di un mese e mezzo, ovvero tutto il tempo che vi resta prima della fine delle vacanze estive!” spiegò Zancrow facendo impallidire le tre ragazze “Per le prossime sei settimane imparerete a combattere, a sopravvivere con poco o niente a vostra disposizione e a trovare sempre un modo per trovarvi in una posizione di vantaggio! Ci sono domande?”

Meredy alzò timidamente una mano e, dopo averle scoccato una breve occhiata, Zancrow annuì dandole il permesso di parlare “C... ci addestreremo qui per caso?” e il ghigno del ragazzo si ampliò ancora di più.

“Ovviamente no, gomma da masticare!” il soprannome lasciò basita Meredy mentre le sue amiche trattenettero a stento una risata “Tra pochi minuti saliremo su un veicolo che ci porterà in mezzo alle montagne, dove un tempo ci siamo allenati anche noi! Ora, se non ci sono altre domande...” nessuno alzò la mano “Perfetto! In tal caso, scattare! Vi voglio vedere di sotto in garage entro cinque minuti!”

Senza attendere un solo istante, tutte e tre corsero sul pianerottolo e Lucy premette con forza il pulsante per chiamare l'ascensore ma, in un battito di ciglia, un dardo si conficcò nel muro, poco sopra il pulsante. Ruotando lentamente la testa, le ragazze videro Zancrow con una balestra in mano “Dovete usare le scale e sono già passati quindici secondi!”

Con sommo orrore, lo videro ricaricare la balestra e, senza neanche pensarci, si misero a correre giù per la tromba delle scale, saltando più scalini alla volta e rischiando costantemente di cadere di faccia sui vari scalini.

Quando il tempo era ormai agli sgoccioli, si gettarono di prepotenza contro la porta che le divideva dal grosso garage dell'edificio, rischiando di sradicarla dai cardini. Cadendo a terra di faccia riuscirono comunque a superarla e, rialzandosi il più in fretta possibile, si guardarono attorno alla ricerca di Zancrow o delle altre due guardie del corpo.

La prima cosa che notarono fu la chioma rosata di Natsu, intento a riempire il bagagliaio di un SUV nero con delle valigie insieme a Cobra. Subito dopo, alle loro spalle spuntò Zancrow con la balestra sempre pronta a scoccare un dardo d'acciaio e, usando la suddetta arma come incentivo, le fece andare verso la macchina. Quando furono vicine al veicolo, Cobra prese i loro zaini e, prima che le ragazze potessero parlare, il biondo infilò dei sacchi neri sulle loro teste.

“Non toglieteli, vi addestreremo nel nostro vecchio campo ma è meglio che non sappiate come arrivarci. E' un gesto prettamente precauzionale.” le informò Natsu salendo in macchina mentre Cobra e Zancrow aiutarono Lucy e le sue amiche a salire a loro volta. Quando le ebbero sistemate sui sedili posteriori, Zancrow si mise alla guida e fece ruggire il motore del SUV per poi lanciarlo a tutta velocità per le strade della città.

Le ragazze sentirono distintamente i clacson di altre macchine suonare di fianco a loro ma nessuno poteva vederle a causa dei vetri a specchio di cui era dotato il veicolo.

“Primo esercizio!” la voce di Natsu impedì loro di concentrarsi sui suoni esterni e, dopo pochi secondi, qualcosa cadde sulle loro gambe. Afferrando con incertezza l'oggetto, ciascuna ragazza si ritrovò tra le mani un cubo sui cui lati erano presenti dei simboli incisi o sovrimpressi sulla superficie.

“Quelli sono degli speciali cubi di Rubik. Sono completamente bianchi ma ciascun quadratino delle sei facce ha dei simboli particolari come ad esempio un cerchio inciso al centro o una croce sovrimpressa. Dovete riuscire a ricomporre i cubi sfruttando solo il tatto. Se non ci riuscirete prima del nostro arrivo, salterete la cena.”

Deglutendo alla minaccia, le ragazze si misero all'opera cercando disperatamente di ricomporre le facce dei cubi.

Più facile a dirsi che a farsi.

Le loro dita non erano così sensibili da riconoscere al tatto degli elementi così piccoli, senza contare che, rigirandoselo tra le dita, perdevano la cognizione della posizione di alcuni simboli. Le tre povere reclute continuarono a lavorare in silenzio sotto lo sguardo attento di Cobra e Natsu, i quali avevano notato che solo Kinana pareva avere un'idea sul dà farsi. La ragazza dai capelli viola aveva infatti iniziato a toccare ciascun singolo quadratino del cubo per poi fermarsi qualche secondo, probabilmente per memorizzare la sua posizione. Le sue amiche stavano invece andando alla cieca. Letteralmente.

Dopo quasi circa tre ore di viaggio, Natsu e Cobra si girarono nuovamente per osservare il lavoro delle ragazze e un grosso gocciolone calò sulle loro teste nel vedere Meredy accasciata contro il sedile e il cubo tra le sue mani, ancora più incasinato di quando glielo avevano consegnato. Lucy aveva le ginocchia contro il petto e il cubo, fatto a pezzi, era sparpagliato sui tappetini del SUV, mentre Kinana pareva essersi addormentata con la testa contro il finestrino e il suo cubo, perfettamente ordinato, era stretto tra le sue mani.

Cobra mostrò un piccolo sorriso alla vista del cubo e, lentamente, glielo tolse dalle mani per poi adagiarlo sul cruscotto.

“Chi?” domandò Zancrow continuando a guidare lungo una strada sterrata in mezzo ad un bosco.

“Kinana.” nella voce di Cobra sembrava quasi esserci una nota d'orgoglio.

“Un punto per la melanzana!” esclamò il biondo del trio, ignorando l'occhiata assassina del suo compagno di team.

“Beh, almeno ora potremo aggiungere una prova per stasera.” commentò Natsu appuntando qualcosa su un block-notes ove erano segnati orari, esercizi e altre cose. Gli altri due annuirono per poi rimanere in silenzio fino alla loro destinazione, ovvero una grossa baita in una radura circondata da alti pini e rocce ricoperte di muschio.

Senza esitare, Zancrow suonò il clacson all'improvviso e si deliziò degli urletti spaventati delle ragazze sedute dietro di lui.

“Ok ragazze, potete togliervi i sacchi.” Natsu non si girò neanche per guardare i loro sguardi confusi e stanchi. Specialmente quello di Lucy che, probabilmente posseduta da qualche spirito, lanciò un'occhiata furente ai resti del cubo di Rubik che aveva precedentemente fatto a pezzi.

Dopo essere scese dal SUV, Natsu le condusse dietro alla baita mentre Zancrow e Cobra iniziarono a svuotare la macchina e a portare le valigie dentro al rifugio di pietra e legno.

“Dove siamo?” domandò Meredy guardandosi attorno, non riuscendo a vedere nessuna montagna a causa dei pini.

“In un luogo sicuro e soprattutto segreto.” spiegò Natsu per poi alzare un dito verso il cielo. Pochi istanti dopo, si udì un tuono in lontananza “Come avete sentito, tra poco il temporale ci raggiungerà e per voi diventerà molto più dura perciò inizieremo subito! Il vostro secondo esercizio sarà una semplice corsa campestre di quindici chilometri in mezzo a questi boschi! Il sentiero non sarà sempre presente e, ogni tanto, ci saranno due alberi con delle X incise nel tronco. Se li trovate significa che state andando per la strada giusta. Essendo la vostra prima volta qui, verremo anche noi con voi per essere sicuri che non vi perdiate o non veniate attaccate da lupi e orsi.”

“L... lupi e orsi?” ripeté Kinana leggermente insicura.

“Esatto. Questa zona è molto pericolosa in quanto ci sono crepacci, lupi, orsi e anche qualche serpente velenoso.” ricapitolò il rosato non curandosi della loro preoccupazione. Zancrow e Cobra lo raggiunsero poco dopo e l'esercizio ebbe inizio.

All'inizio le cose non parvero andare troppo male. Tutte e tre le ragazze si tenevano in forma e avevano comunque una buona dose di energia, ma nessuna di loro aveva mai corso con uno zaino sulla schiena in mezzo ad un bosco. Come anticipato da Natsu, il sentiero svanì nel nulla dopo i primi tre chilometri e Lucy per poco non finì faccia a terra a causa di alcuni rovi nascosti nel sottobosco.

Continuando a correre senza fermarsi, tutte e tre le giovani reclute sopprimettero un'imprecazione nel sentire le prime gocce di pioggia colpirle sulla testa. Nel giro di un minuto si ritrovarono sotto ad un vero e proprio acquazzone che non fece altro se non rendere fangoso il terreno e inzupparle dalla testa ai piedi, appesantendo ancora di più i loro vestiti.

“Kya!” Meredy e Lucy si girarono di colpo verso la loro amica che era inciampata e si trovata a carponi con il fiato corto, cercando di rialzarsi. La bionda si fermò di colpo per poter tornare indietro ma una palla di fango la colpì in piena faccia.

“Non potete aiutarla! Questo esercizio serve per testare la vostra resistenza, se vi fermate siete perdute. Continuate a correre!” tuonò Natsu costringendo entrambe a riprendere la corsa, mentre Kinana rimase indietro, ancora intenta a rialzarsi ma lo zaino sulla schiena le impediva di riuscire nel suo intendo.

Malgrado la pioggia e gli occasionali tuoni, sentì qualcuno fermarsi di fianco a lei e, alzando lo sguardo, vide Cobra intento a fissarla. Prevedendo una strigliata di tutto rispetto, la ragazza chiuse gli occhi preparandosi all'assalto verbale ma sorprendentemente, la voce del ragazzo fu calma e leggera “Ce la fai?”

“Eh...?”

“Ho chiesto se ce la fai a continuare. Questo non è uno scherzo Kinana.” disse Cobra inginocchiandosi a terra senza curarsi del fango o della pioggia “Siete state voi a chiederci di addestrarvi ma nulla ti vieta di tirarti indietro. Nessuna di voi si è mai preparata per qualcosa del genere perciò non sentirti in colpa se decidi di mollare.” e le tese una mano per aiutarla ad alzarsi.

Kinana osservò la mano per qualche secondo, muovendosi poi per afferrarla ma all'ultimo ritrasse la sua mano e la piantò a terra, alzandosi con immensa fatica.

“Non posso tirarmi indietro. Non voglio abbandonare le mie amiche...” sussurrò la ragazza prima di rimettersi a correre sotto lo sguardo soddisfatto dell'assassino che riprese a correre insieme a lei, fino a quando non raggiunsero Meredy e Lucy, entrambe a inginocchiate a terra intente a sistemarsi gli scarponi.

“Non sapete neanche allacciarvi degli scarponi? Muovetevi!” urlò Zancrow con voce annoiata e le due, una volta notata Kinana, si alzarono di corsa e ripresero a correre. Natsu guardò Cobra che gli mostrò un ampio ghigno, subito imitato dal rosato e da Zancrow.

Nessuno di loro aveva detto che non potevano fermarsi per aspettarla e ciò aveva solo dimostrato che il loro legame era indubbiamente forte.

“Sembra proprio che ci sarà da divertirsi.” commentò il biondo prima di correre dietro alle ragazze. L'ultima cosa di cui avevano bisogno era che si perdessero in mezzo a quel bosco.

* * *

Dopo quasi due ore passate a correre, le ragazze spuntarono nuovamente nella radura con la baita prima di collassare al suolo con i volti pallidi e i cuori che parevano sul punto di scoppiare. Per fortuna aveva smesso di piovere.

“Complimenti signorine! Siete sopravvissute al primo esercizio fisico della giornata!” esclamò Zancrow facendole impallidire ancora di più “Ora passeremo ad un altro tipo di esercizio! Primo soccorso per ferite d'armi da fuoco! La cara principessina è stata appena ferita al braccio. Voi due dovete aiutarla!”

“Come... come simulo una ferita?” domandò incerta Lucy visto che, per fortuna, nessun proiettile l'aveva mai raggiunta.

“Così.” sibilò Zancrow prima di spararle nel braccio destro. Il colpo non le bucò neanche la giacca ma rimbalzò contro di essa, cadendo poi a terra.

Meredy e Kinana osservarono la pallina di gomma nera prima di trasalire all'urlo di Lucy che lasciò cadere a terra di schiena tenendosi il braccio ferito che ora era completamente irresponsivo.

“Ora che ci penso... anche voi siete state ferite e dovete fare in fretta!” aggiunse Zancrow prima di sparare un proiettile di gomma nella gamba di Kinana e puntare la pistola a Meredy.

“Aspetta! Posso simulare!”

Proiettile di gomma nella spalla sinistra e successivo urlo di dolore.

“Il dolore non può essere simulato e purtroppo non posso spararvi con proiettili veri ma bando alle ciance e muovetevi! Troverete dei medi-kit nei vostri zaini!”

Poco dietro di lui, Cobra si girò verso Natsu “Dici che abbiamo fatto bene a lasciare a lui questa parte?”

Natsu fissò per qualche istante le tre ragazze intente a cercare i medi-kit prima di sussultare ad un colpo sparato in aria da Zancrow “Avete solo tre minuti! Un cecchino non mancherà un bersaglio fermo e ferito!”

Il rosato si girò verso il compagno con un ghigno “Decisamente.”

* * *

“Non ce la faccio più!” sbottò Lucy lasciandosi cadere sul divano nel salotto della baita. Di fianco a lei, le sue amiche erano ricoperte di tagli, fango secco e qualche livido come lei.

“Ottimo lavoro, siete sopravvissute al primo giorno! Ne restano ottantanove!” esultò Natsu con un ghigno, ricevendo tre occhiate cariche di odio, paura e stanchezza.

“Meglio preparare la cena, sono sicuro che abbiate fame.” aggiunse Cobra e il brontolio dei loro stomaci gli diede una risposta ben precisa, oltre a strappargli una risata a causa del rossore sulle guance delle ragazze. Svanendo in cucina, il rosso lasciò la parola a Zancrow che indicò una porta dall'altra parte della stanza.

“Il bagno è pronto. Avete almeno un'ora per rilassarvi e sfruttatela tutta sia per lavarvi che per riposarvi. Nell'acqua ci sono dei sali speciali perciò cercate di godervi questa pausa. Da domani faremo sul serio.” disse il biondo e le tre ragazze parvero ritrovare il sorriso all'idea di potersi rilassare. Dopo aver salutato i due assassini, si chiusero la porta del bagno alle spalle.

“Dici che ce la faranno?” domandò Zancrow fissando la porta di legno, notando comunque il sorriso sul volto del suo amico.

“Sì, sono sicuro che diventeranno ottime combattenti. Sono volenterose di imparare.” disse Natsu ripensando ad alcuni episodi avvenuti nel corso della giornata. Durante la simulazione di ferita di arma da fuoco, Meredy era quella che aveva avuto più difficoltà a fasciare una ferita ma, dopo aver visto Zancrow fasciare la sua 'ferita' alla spalla, aveva riprovato per diverse volte fino a riuscire a fasciare le ferite di entrambe le sue amiche; Lucy aveva subito diversi atterramenti durante le due ore di combattimento corpo a corpo ma si era rialzata ogni volta, inoltre aveva notato un leggero velo rosato sulle guance di tutte le ragazze ogni volta che venivano afferrate o riuscivano ad afferrare i loro istruttori (che si erano volutamente lasciati afferrare), e per finire, Kinana sembrava essere finita nel paese delle meraviglie non appena Cobra aveva iniziato a spiegare loro come preparare un potente agente paralizzante con delle cose comunemente presenti in una casa. Una cosa che Cobra aveva apprezzato moltissimo visto che poteva insegnarle le ricette delle sue creazioni migliori, oltre ad aiutarla a crearne di nuove.

“Beh lo credo, soprattutto Lucy.” commentò Cobra ritornando dalla cucina con un grembiule a coprirgli il petto insieme ad una maglietta rossa asciutta “Con la vita che le è toccata credo che sia più che felice di potersi difendere da sola senza dover far affidamento su delle guardie del corpo.

Natsu e Zancrow annuirono ma, prima che potessero aggiungere altro, dal bagno arrivarono le voci delle ragazze.

“Oh Meredy-chan! Sbaglio o sono cresciute?”

“Kya! Lu-chan smettila! Q... quelle di Kinana sono comunque più grosse!”

“N... non è colpa mia! Kya! Lu-chan!”

“Scusa Kinana ma devo ammettere di essere un po' gelosa! Non oso immaginare cosa direbbe Levy-chan!”

“Hai poco da essere gelosa!”

“Kya! M... Meredy-chan quello era un colpo basso!”

“Oh scusa, non volevo che le tue due amiche si sentissero ignorate!”

Malgrado le risate successive, i tre ragazzi non riuscirono a fermare un rivolo di sangue colare giù dai loro nasi.

“Credo... credo che andrò a farmi una doccia fredda...” fu l'unico commento di Natsu che venne ben presto imitato da Zancrow e da Cobra. La cena poteva aspettare.











Angolo dell'autore:

Nel prossimo capitolo: un bel time–skip fino alla fine dell'estate!

  
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