VII
Provò
a mandare due gufi a Weasley e alla Granger.
Scrisse
con cura dello stato di Potter, e della sua locazione. Scrisse
persino le sue scuse, e pregò loro di credergli e di venire
il prima
possibile al Manor per trarre Harry in salvo.
Fu
deluso entrambe le volte, quando i suoi gufi tornarono indietro
neanche dieci minuti dopo averli scacciati via urgentemente, con
ancora le pergamene arrotolate attaccate alle zampine.
Seduto
sulla scrivania della sua stanza, guardò quasi con le
lacrime agli
occhi per la rabbia le due pergamene. Come avrebbe fatto, ora? Se
fosse andato lui di persona da Weasley o Granger, lì al
Manor
avrebbe fatto insospettire troppe persone. Specialmente sua madre,
che già gli lanciava sguardi preoccupati, come se si stesse
aspettando prima o poi un gesto da parte sua che lo avrebbe portato
alla rovina.
Non
capiva che quel gesto, Draco l'aveva già fatto quando aveva
portato
Harry lì. Anche se non era stato effettivamente lui.
Cosa
fare, allora? Di sicuro non poteva restare con le mani in mano.
Inconsciamente, si toccò nelle tasche dei pantaloni, gli
stessi che
indossava ormai da giorni, quelli del suo viaggio nel tempo, per
toccare il Maelström, come se toccarlo potesse in qualche modo
tranquillizzarlo. Come se toccarlo potesse fargli tornare in mente
gli occhi del piccolo Potter.
Ma
quando toccò le sue tasche, si alzò in piedi,
preso dal panico. Non
trovò niente. Iniziò a passare le mani su ogni
centimetro del suo
vestito, andando poi ad afferrare anche il mantello e rivoltandolo
completamente, sbattendolo verso il pavimento nella speranza che quel
ciondolo dorato rotolasse via dalle pieghe. Ma ciò non
avvenne.
«L'ho
perso.» gemette. «Non è possibile, come
ho fatto a perderlo?»
Cercò
di ricordare quando fu l'ultima volta che l'aveva visto e toccato, e
con orrore si rese conto che non lo aveva più da quando era
arrivato
nel 1998. In quel futuro, lui non ce l'aveva. Il Signore Oscuro non
glielo aveva mai donato, non gli aveva mai dato il compito di
viaggiare nel tempo. Si sentì male.
«Non
è possibile. Non è possibile. Non è
possibile!»
Quello
era la sua salvezza! Poteva tornare nel passato per impedire a se
stesso di fare quel tremendo errore. Di rimediare agli sbagli. Poteva
tornare dal piccolo Potter, per poterlo portare via da quella radura
dove l'aveva lasciato da solo, per riportarlo a casa. Per rimediare
ad altri suoi sbagli.
Se
non fosse riuscito a salvare Harry quel giorno, o il giorno dopo, o
tra un mese, o mai, come avrebbe fatto? Non aveva più la
carta del
jolly...
Finì
con il mettere la sua intera stanza sottosopra, in un gesto
disperato. Ancora sperava di averlo semplicemente perso, ma non lo
trovò da nessuna parte, non vide neanche un più
pallido bagliore
dorato che potesse ricordargli il Maelström.
Si
lasciò scivolare al centro della stanza, avvolto tra i
vestiti e le
lenzuola disfatte del letto sul pavimento. Non andava bene per
niente.
Durante
la cena come al solito trascorsa nel più assoluto silenzio,
se non
per quelle rare frasi dette da suo padre che ancora gli rinfacciava
le sue scelte sbagliate – Anche se erano diverse da quelle
che
Draco, effettivamente, considerava sbagliate – Draco
lasciò cadere
la forchetta nel piatto, attirando inevocabilmente l'attenzione
affatto desiderata.
«Draco?»
lo chiamò sua madre, con tono freddo e distaccato, ma dagli
occhi
fin troppo espressivi.
«Tutto
bene,» li tranquillizzò entrambi, «mi
sono solo ricordato una cosa
che avevo dimenticato. Nulla di importante.»
Non
insistettero oltre, per sua fortuna. Distrattamente, Draco
ricominciò
a mangiare, mentre gli ingranaggi nel suo cervello iniziarono a
lavorare senza destare sospetti.
Il
Signore Oscuro sapeva del suo
viaggio nel tempo. In qualche modo, Draco aveva avuto la sensazione,
durante il loro colloquio, che fosse a conoscenza di tutto. Non aveva
fatto domande riguardo la sua confusione, anzi gli aveva risposto con
tutta la calma che, Draco sapeva bene, il Signore Oscuro non aveva.
Aveva
il Maelström.
Sapeva
della sua esistenza, doveva averlo creato anche in quel futuro: ma
non aveva avuto modo di usarlo perché Draco aveva deciso di
facilitargli ancora di più il compito. Aveva il
Maelström. Da
qualche parte, lo nascondeva. Era lì a Manor? Era forse nel
suo
nuovo nascondiglio? L'aveva dato a qualcuno?
Tentar
non avrebbe dovuto nuocere, quindi si schiarì la gola e
chiese:
«Padre, il Signore Oscuro ha lasciato qualcosa qui a Manor
prima di
andare via?»
Suo
padre alzò un sopracciglio, «Perché lo
chiedi?»
«Vorrei
sapere se ha lasciato... qualcosa di interessante. Mi ha ordinato di
non uccidere Potter, ma non mi ha privato di far nient'altro.»
«Non
è saggio usare la Sua roba senza permesso, Draco.»
Lucius lo guardò
male.
Sua
madre lo fissò.
«Lo
so bene. Chiederò il permesso, ovviamente. Non sono sciocco,
non
sarei qui altrimenti.»
«Concordo.
Bene, ha lasciato solo un baule, nient'altro, nella sua stanza
nell'ala ovest. Chiedi il permesso.» ribadì. Poi
riprese a mangiare
come se nulla fosse.
Mangiò
anche Draco, cercando di non far notare la sua fretta, fermandosi
persino a masticare un pezzo di carne più di quanto bastava.
Sua
madre non staccò mai lo sguardo dal suo viso.
Ovviamente
non si mise in contatto col Signore Oscuro.
Avrebbe
capito tutto. Poteva essere un pazzo sadico, ma se era arrivato dove
era arrivato, era perché era un uomo – o quel che
era, insomma –
molto astuto e intelligente. Se davvero sapeva che Draco aveva
viaggiato nel tempo, e se davvero c'era il Maelström nascosto
da
qualche parte, di certo non glielo avrebbe ceduto così come
nulla
fosse.
Dopo
cena aspettò che i suoi genitori andassero a dormire, prima
di
sgattaiolare fuori dalla sua stanza e attraversare i mille corridoi
labirintici, prima di arrivare nell'ala ovest del Manor.
Ora,
non sapeva assolutamente quale fosse la stanza del Signore Oscuro,
non aveva mai avuto modo di scoprirlo prima, ma immaginò che
ci
sarebbe arrivato, che lo avrebbe capito da sé.
E
per fortuna, fu così. Dovette aprire un paio di stanze
prima, ma
subito riconobbe quale fosse quella giusta: era quella più
vissuta,
certo, ma era anche quella più regale e mastodontica. Di
sicuro, i
suoi genitori non gli avrebbero ceduto una stanzetta come, invece,
avevano avuto i restanti mangiamorte.
Entrò
e non fece caso a nulla che lo circondasse, che non fosse il baule ai
piedi del letto. Era buio nella stanza, anche se non era notte fonda,
la luna non brillava alcun oggetto presente, ma con un leggero Lumos,
non troppo potente, riuscì subito a trovare il baule che
cercava.
Inizialmente,
al suo interno c'erano solo quelle che in apparenza gli sembrarono
soltanto stoffe e stracci. Vestiti, forse...? Li tastò uno
per uno,
scoprendo che ogni tessuto era arrotolato a qualche oggetto,
probabilmente di valore, ma al quale Draco non perse tempo a
rimuginarci.
Rimase
lì per ore, scartando accuratamente ogni oggetto che si
ritrovava
per le mani, e piano piano cadeva sempre di più nella
disperazione
più totale quando, infine, nulla di quello che aveva trovato
somigliava anche solo lontanamente al Maelström. Per tutti gli
dei,
gli sarebbe andato bene anche una sola giratempo, era disposto a
passare dieci anni a seguire il piccolo Potter e a proteggerlo dal
piccolo se stesso pur di... pur di rimediare!
Inspirò
a fondo, ma non potè evitare di restare lì,
seduto al centro della
stanza, con le mani tra i capelli. Non sapeva assolutamente cosa
fare, adesso.
Ma
si alzò in piedi lo stesso, senza lasciarsi distrarre dal
senso di
disperazione – che lo stava lasciando lo stesso abbattuto
– e si
fece coraggio. Decise di andare da Potter proprio quella sera stessa,
e lo avrebbe portato via di lì. Non sapeva ancora come, non
sapeva
bene che rischi avrebbe corso, ma non gli importava.
L'unica
cosa certa era che avrebbe salvato comunque Harry, in un modo o
nell'altro.
Spazio Autrice.
Mi scuso
terribilmente per il ritardo! Ho avuto un bel po' da fare, da posso
dire con quasi sicurezza che sono previsti altri due capitoli + uno
(forse due) extra!
Ecco, diciamo che in questo capitolo, anche questo diciamo di
passaggio, non dice molto, ma capirete tutto nel prossimo! La perdita
del Maelstrom (lo specifico qui) è dato dal fatto che in
questo futuro, Draco non l'ha mai ricevuto dal Signore Oscuro, ma allo
stesso tempo, il Signore Oscuro l'ha creato lo stesso per precauzione,
se tipo Draco non sarebbe riuscito a portarlo al suo cospetto o una
cosa del genere. Vedremo come andrà a finire!
Per qualsiasi domanda, sono ben disposta a dare qualunque delucidazione!
Emily.
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