La visita
Era da quasi un
anno che Chris McLean era rinchiuso in prigione per aver contaminato
l'isola e il conduttore dovette ammettere che, nonostante tutto, non si
trovava affatto male. Aveva tutto ciò che gli serviva anche se
era leggermente impazzito. Insomma, chiunque sano di mente avrebbe
capito che chiamare Lightning e Duncan due scarafaggi per poi farli
combattere tra di loro come se fossero due concorrenti e chiamare una
nocciolina Chef 2.0 non era affatto normale. Ma, ehi, che ci poteva
fare se gli mancavano quegli
scapestrati?
Un'altra cosa positiva c'era nell'essere in carcere: aveva conosciuto
persone affette dal suo stesso disturbo e parlare con loro l'aveva
aiutato ad ideare altre sfide per il reality. Sempre se sarebbe uscito
da lì: nonostante li pagasse bene, i suoi avvocati non erano
ancora riusciti a trovare qualcosa che lo tirasse fuori fi lì.
Ormai, era convinto che ci sarebbe morto in quella
cella.
-McLean, hai una
visita – lo venne a chiamare una delle guardie mentre si trovava
nella sua
cella.
Chris sì alzò dal letto e, senza far domande,
seguì il secondino. Credeva che fossero o sua madre o sua
sorella visto che in quel periodo erano venuto spesso a trovarlo oppure
Chef anche se non ci sperava dal momento che non si era mai fatto
vivo.
Bell'amico. Che ingrato. Erano
questi i pensieri di Chris nei confronti del cuoco. E dire che l'aveva
anche aiutato offrendogli quel lavoro,
tsk.
Arrivato nella stanza in cui i detenuti ricevevano le visite, il
conduttore rimase stupito dalla persona che si ritrovò
davanti.
- E tu che cosa ci fai qui? Non dovresti essere a condurre qualche
spettacolo di bassa lega? - chiese l'uomo, sedendosi ad uno dei tavoli
mentre la guardia usciva.
- Ti piacerebbe, vero? Mi dispiace darti questa delusione ma sono
ancora in gioco - ribatté la donna, sorridendo – Al
contrario di te, mister galeotto
-
- Tu ancora in gioco? E dove? - rise Chris – In una
catapecchia, per caso?
-
- Se per catapecchia intendi la A Tutto Reality INC, allora
sì - lo smontò Blaineley, ghignando e facendo sparire il
sorriso sulle labbra di
Chris.
Negli occhi del presentatore passò un lampo di stupore,
prontamente mascherato da un'espressione impassibile. Non era
possibile.
- Se è cosi, allora i produttori sono più idioti e
incompetenti di quello che pensavo - - Può
essere ma come pensi reagiranno quando scopriranno come li hai
definiti? - domandò Blaineley, con aria
trionfante
L'espressione di Chris diventò arrabbiata e preoccupata. Quello
era stato davvero un colpo
basso.
- E' proprio da te usare delle bassezze per arrivare in
alto-
- Disse quello che lecca i piedi per mantenere il suo lavoro
-
- Tesoro, io non ho bisogno di leccare piedi per essere il migliore.
Sono e continuerò ad essere una star
-
A dispetto di quello che pensava, il conduttore trovava stimolante
quella conversazione dopo aver passato così tanto tempo lontano
dalla società e lo diventò ancora di più alle
successive parole della finta
Diva.
- Che ne dici di fare una scommessa? - propose lei, suscitando la
curiosità del presentatore – Vince chi avrà
più successo
-
- D'accordo. E la posta qual è?
-
- La posta? Non ti basta la vittoria?
-
- Mm, fammici pensare…- sorrise Chris, facendo finta di pensarci
un attimo – Ehm, no. Chi perde sarà costretto ad offrire
la cena all'altro nel ristorante più lussuoso delle città
-
- Va
ben-
- Aspetta, non ho ancora finito - l'interruppe lui, lanciandogli
un'occhiataccia – E dovrà andare in giro con una maglietta
con su scritto " Chris McLean è il migliore " -
Blaineley si accorse della frecciatina e controbatté :- E
cosa ti fa pensare che non sarai tu quello a dover andare in giro con
una maglietta con scritto il mio nome? Sei rinchiuso in prigione,
dopotutto
-
- Ancora per poco e poi staremmo a vedere, mia cara
-
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