“Io ti piaccio?”
Di tutte le domande che Jian Yi si
aspettava di sentirsi
rivolgere dall’amico, quella non rientrava di certo nella
rosa delle più
papabili. Gli occhi di Zhengxi lo fissano mortalmente seri, persino
più
affilati del solito. Le sopracciglia sono dritte, due tratti precisi e
senza
fronzoli; il viso scavato, il naso sottile, la bocca tanto pallida da
apparire
invisibile e ferma, in quel momento, ferma e severa. I capelli,
ancora
umidi per la doccia di poco prima, gli ricadono sulla fronte a ciocche
appuntite, quasi ispide. Tutto in Zhengxi è spigoloso,
nell’aspetto come nel
carattere. E’ raro che ispiri tenerezza negli altri. Forse
è per questo, per la
sua espressione perennemente accigliata e l’attitudine di un riccio in difesa, che Jian
Yi non ha mai avuto
remore a stuzzicare l’amico, a metterne alla prova la
pazienza, a tastare il
terreno -anche il più scivoloso- per capire fino a che punto
potesse spingersi.
Tuttavia, se gli fosse concessa la
possibilità di tornare
indietro nel tempo e mantenere le distanze pur di evitare di rispondere
a
quella domanda, Jian Yi la coglierebbe al volo. Ma
che diamine, Zhengxi, pensa sconsolato e insieme atterrito.
Perché chiederlo adesso? Perché?
I
ricordi del loro
primo bacio tornano a presentargli il conto, che è
salatissimo. Un momento di pura
follia consumatosi sotto lo sguardo allibito della sorella di Zhengxi e
conclusosi con una fuga patetica sotto la pioggia, nei pressi di un
ponte. La
domanda: “Ti piacciono gli uomini?” e la sua
negazione, davvero poco
convincente, inframmezzata da lacrime miste a pioggia, e la richiesta
di fare
finta che nulla fosse successo tra di loro. Zhengxi sembrava scosso
quanto lui,
se non addirittura peggio, e in procinto di piangere. Un abbraccio,
forse un
po’ vigliacco ma confortante, era stato un tacito accordo di
non parlarne più.
Una promessa infranta il giorno successivo, quando Zhengxi aveva
cercato di
spingerlo ad aprirsi con lui e Jian Yi, seppure a fatica, era riuscito
a
confessare che la causa del suo turbamento era proprio lui; che altro
avrebbe
potuto fare? Alla fine era stato l’altro a mettere fine al
discorso, rosso come
un peperone, intimandogli (supplicandolo) di non dire più
niente.
E quella notte tremenda, avvilente, in cui ha avuto la bella idea di
sbronzarsi
come uno sfigato qualunque e buttarsi a letto tenendo incollato a
sé l’amico.
Rammenta confusamente lo sconcerto del povero XiXi, la propria erezione
stretta
nei pantaloni, la paura di essere diverso; il “No, non sei
anormale”
mormoratogli all’orecchio tra le lacrime (sue) dallo stesso
ragazzo che, fino a
non molto tempo prima, era per lui un fratello mancato. Dopo, scampato
il
pericolo, gli era rimasta nel cuore la sensazione, pesante come un
macigno, di
aver evitato la disfatta per un soffio.
A volte Jian Yi preferirebbe essersi
innamorato di He Tian.
Che sì, è un bulletto del cazzo completamente
perso dietro a quell’altro
soggettone di Mo Guanshan, ma almeno su certi argomenti è
ferrato. He Tian va
dritto al punto per principio. Chiama le cose con il loro nome, non ci
gira
attorno. Zhengxi invece lancia il sasso e nasconde la mano, si butta ma
non ha
il coraggio di andare a fondo. E’ crudele. Quando
è Jian Yi a palpeggiarlo per
scherzo o a insistere per passare del tempo insieme, svicola e si
irrita e qualche
volta lo respinge persino, salvo poi prenderlo in disparte e
consolarlo,
promettergli di restare al suo fianco per sempre, sfiorandolo con mani
che
tremano e il respiro irregolare. Jian Yi deve sempre fare uno sforzo
per
reprimere le emozioni, quando Zhengxi è
nei paraggi.
Sa che dovrebbe dire qualcosa. Magari
azzardare una battuta
delle sue, scema quanto basta, per sdrammatizzare e risparmiare ad
entrambi
l’ennesimo momento molto rischioso per la loro residua
eterosessualità. Magari
incazzarsi, o cedere al panico, negare tutto. Potrebbe passare
all’azione:
limonarselo selvaggiamente e mandare a ‘fanculo anni di
amicizia, stordirlo con
un cazzotto, assestargli una ginocchiata sulle palle, tirargli un
cuscino in
faccia. Forse è tempo per tutti e due di affrontare la
verità, il turbamento
del primo amore e l’evolversi del loro legame già
così forte, già così
imprescindibile. Ma Zhengxi saprà accettarlo?
E Jian Yi… Jian Yi come
risponderà?
Quello che tieni
nascosto nel cuore,
uccidilo o bacialo
forte.
(A. Joszef)
Premesso che le persone normali non
postano ficcyne scritte
di getto a quest’ora, dopo aver letto l’ultimo
aggiornamento di Old Xian non ho
resistito. Nell’attesa di scoprire cosa succederà
(personalmente mi preparo al
peggio) ho voluto fangirlare un po’ su ‘sti
benedetti ghèis che mi faranno
perdere il lume della ragione.
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