Lucciole

di darkglasses
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LUCCIOLE

 

“e come lucciole nella notte, brillavano leggiadre le ballerine di cristallo, illuminate da fasci di luce, quanto sei disposto a dare per essere la loro luna?”

Occhi vuoti e fissi

profondi come abissi

Il sorriso che pare una ferita

Pallido ricordo di ciò che era stato in vita

Sangue carminio colora le sue labbra

spettro nella nebbia, si muove leggiadra,

Appena più reale di un’illusione

Come le note di una canzone

Non lo senti il grido nei suoi baci?

La freddezza del suo tocco?

Tutto quel distacco?

Tu sei l’acqua e lei le braci

Quel fuoco, quella luce tu l’hai spenta con le tue mani

E te ne dimenticherai domani

Come un bambino strappa un fiore

Cosa ne sai tu dell’amore?

Che non appena la sua bellezza ti apparirà banale

Ti libererai del suo corpo immorale

Tanto a te non serve più

Tanto lei era già laggiù





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