Angolo
della Follia: Rieccomi qui dopo una pausa "vacanza".
Spero non abbiate perso l'entusiasmo ^^
Okay... bando alle ciance... vi lascio al capitolo, augurandovi una
buona notte e una buona lettura.
Alla prossima.
~ Viola ~
05
~ Lo Scontro
Era vero. Le cose
erano cambiate. Ma erano cambiate in meglio, sotto tutti i punti di
vista.
Melanie si era rivelata una ragazza sorprendente, molto più
di quanto fosse già apparsa ai musicisti in un primo
momento. Era scatenata, completamente succube della musica. Quando
cominciava a cantare con Jared, tutto il resto spariva. Era un vero
animale da palcoscenico.
Il primo a definirla in quel modo, fu Shannon. «Tu e quella
ragazzina sprizzate adrenalina da tutti i pori quando cantate
insieme»
«Tu credi?» chiese il cantante mentre si sistemava
i capelli davanti allo specchio, nella camera del fratello.
Shannon annuì, convinto. «Assolutamente»
Poi osservò meglio il fratello. «Vai da qualche
parte?» chiese, incuriosito dal suo comportamento.
Jared annuì. «Mel vuole uscire a cena e io mi sono
offerto di accompagnarla. Ne ha tutto il diritto, non credi? Sta
lavorando sodo per lo spettacolo e...»
Shannon lo interruppe. «Jay, che stai combinando con quella
ragazzina?»
Il cantante lo guardò, sorpreso dalla domanda e dal tono con
cui gli era stata posta. «Che razza di domanda è
questa? Usciamo semplicemente a cena»
Il batterista scosse la testa. «Oh no, fratellino. Per te non
è mai solo una cena, lo sai bene»
«Non capisco dove tu voglia arrivare e non voglio nemmeno
saperlo. Stai vedendo cose che non esistono, Shan. Lasciami in pace,
okay?» ribatté Jared, preso alla sprovvista
dall’ostilità del fratello.
Ma Shannon non lasciò perdere. «Ah, tu non capisci
dove voglio arrivare? Bene, anche se non vuoi, io te lo spiego lo
stesso. Ricordi cos’è successo ieri
pomeriggio?» Jared fece l’indifferente.
«Te lo dico io. Tu e Melanie vi stavate rincorrendo nel
parco. Quando sei riuscito ad acchiapparla, le hai infilato le mani
sotto la maglietta»
Jared si voltò di scatto verso il fratello. «Se lo
dici così suona male per forza. Le ho appoggiato le mani
sulla schiena perché erano gelate, per farle un dispetto.
Lei aveva fatto lo stesso con me solo due minuti prima»
Il batterista scosse la testa, sconsolato. «Jay, lei lo ha
fatto ridendo. Tu, dopo un minuto interminabile, ancora la tenevi
stretta a te. Troppo stretta. Possibile che tu non ti sia reso conto
che quella ragazzina si è presa una bella cotta per te? Se
continui così, sai come andrà a finire»
Jared sbuffò. «Vedila come vuoi. Io
esco» e senza aspettare una qualunque reazione da parte del
fratello, lasciò la camera sbattendo la porta.
«Jar... ehi, è successo qualcosa?»
Melanie lasciò entrare il cantante nella sua stanza.
«Allora? Che c’è?» chiese
nuovamente, non avendo ricevuto risposta.
Jared fece spallucce. «Niente, una piccola discussione tra
fratelli»
La ragazza rimase ad osservarlo per un minuto. Era la prima volta che
lo vedeva con quell’espressione seria da quando era
lì. Non le piaceva affatto.
D’istinto, tentò di accarezzargli il viso, ma lui
le afferrò la mano prima che raggiungesse il suo obiettivo.
La tenne stretta tra le sue per un minuto, poi la lasciò
andare. «Beh... che stiamo aspettando? Si va??»
chiese con slancio, per smorzare la tensione che si era creata nella
camera.
Lei scosse la testa. «Prima dimmi perché avete
litigato»
«Non abbiamo litigato, Mel. È stata una piccola
discussione» tentò di sviare lui.
Melanie lo spinse verso il letto. «Finiscila, Jared. Se fosse
stata una discussione da niente, ora non avresti
quell’espressione»
«E tu che ne sai di che espressione ho quando discuto con mio
fratello?» le chiese lui, con un mezzo sorriso. Per quanto
volesse evitare l’argomento, trovava divertente quella sua
caparbietà.
«Lo so e basta. Io...» rimasero a fissarsi per un
tempo che sembrò infinito. Melanie lesse qualcosa in quegli
occhi limpidi come un cielo d’estate. «Avete
litigato a causa mia, vero?»
«No» rispose lui con fermezza. «No, Mel.
È solo che...» Lei continuava a fissarlo e Jared
capì di doverle raccontare tutto. «Shan crede che
i miei modi di fare con te siano equivoci, tutto qui. Dice che mi sto
prendendo un po’ troppe libertà nei tuoi
confronti»
Melanie spalancò gli occhi per la sorpresa. «Ma...
non è vero affatto» mormorò.
Il cantante fece spallucce. «Dai, non pensiamoci
più. Andiamo?» Le sorrise e lei annuì,
ricambiando quel sorriso così luminoso.
Mentre uscivano dal college, la ragazza si fermò di colpo.
«Che ti prende?» chiese Jared.
«Ho dimenticato il cellulare. Torno subito»
spiegò velocemente, rientrando nella scuola. «Ora
mi sente» sibilò tra i denti mentre correva sulle
scale.
Il cellulare era una scusa. Il suo obiettivo era Shannon Leto. Doveva
chiarire un paio di cose con lui.
Arrivata davanti alla porta della sua camera, la spalancò
senza tanti complimenti, ma lui non era lì.
«Maledizione» mormorò.
Sbuffando, tornò alle scale. Proprio in quel momento,
Shannon comparve davanti a lei. «Ehi, Mel» la
salutò con un sorriso. Un sorriso che si spense
nell’esatto momento in cui incrociò il suo sguardo.
Melanie gli si piazzò proprio di fronte, le mani sui fianchi
e l’espressione furiosa. «Non azzardarti mai
più ad intrometterti tra tuo fratello e me, chiaro? Con che
diritto gli hai detto tutte quelle cose?»
Shannon capì cos’era successo. Jared le aveva
raccontato della loro piccola disputa. «Melanie,
senti...» cominciò. «Se ho detto certe
cose, è solo perché mio fratello lo conosco bene
e...»
«Ma questo non ti da il diritto di dirgli quello che deve o
non deve fare!» sbottò lei.
Shannon fece un respiro profondo, per controllarsi. «Mel,
guarda che io l’ho fatto per te, chiaro? Sai... il brutto
vizio di mio fratello è quello di non saper resistere ad un
bel faccino con un corpo mozzafiato che, guarda caso, ha una sbandata
per lui! Non sarebbe la prima volta» Aveva alzato la voce, se
n’era reso conto, ma quello sembrava l’unico modo
per essere ascoltato da lei. «Mio fratello non ama le storie
serie, Mel. Non al momento. E tu sei così giovane. Hai solo
ventidue anni. Lui ne ha diciotto, quasi diciannove più di
te. Hai tutta la vita per...»
«Oh smettila, Shan!» lo zittì lei.
«Tu non sei tanto diverso da tuo fratello, mi pare. E
comunque...» gli si avvicinò, fino a sfiorargli la
guancia con la propria. «Chi ti dice che non sia proprio
quello che voglio, eh?» Doveva ammetterlo, lo aveva lasciato
di sasso. «Non puoi saperlo, Shan»
«Ehi, ma dov’eri finita? Stavo per chiamare
l’FBI» dichiarò convinto Jared,
vedendola uscire.
La ragazza lo raggiunse in un attimo. «Scusa, non lo
trovavo» si giustificò, mostrandogli il cellulare
che teneva stretto tra le mani.
Il cantante ridacchiò. «Okay, perdonata. Dai,
andiamo adesso»
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