Puoi stare tranquillo, Ryuuji
Nei
giorni che seguirono, Ryuuji non dovette più preoccuparsi di
svegliare Taiga, prepararle la colazione e il pranzo al sacco,
accompagnarla fino a scuola... Ora era Kitamura ad occuparsene.
Sembrava
impegnarsi al massimo per prendere il suo posto.
Ryuuji
decise di lasciarlo fare, sopratutto perché gli sembrava che
all’amica non dispiacesse la nuova situazione. Eppure, non
poteva fare a meno di sentirsi solo.
Stava
provando a concentrarsi sulla lezione di Inglese, quando un foglietto
di carta volò sul suo banco.
Si
guardò attorno e, cercando di non attirare
l’attenzione della Signorina Yuri, lo aprì e lesse
il messaggio: “Su con la vita Takasu! Basta con
quell’espressione triste! Oggi io e te pranziamo insieme.
Minori”.
Non
poteva credere ai suoi occhi. Alzò lo sguardo verso Kushieda
e trovò il suo sorriso ad aspettarlo. Era da un sacco di
tempo che la ragazza inventava ogni tipo di scusa per ignorarlo,
perciò non si aspettava un cambio di atteggiamento
così improvviso da parte sua.
Non
appena fu ora di pranzo, Minori lo raggiunse e lo salutò con
una pacca sulla spalla.
“Kushieda!
St... Stai bene?”
“Alla
grande Takasu! E tu?”
“Tutto
ok”.
Seguì
un breve silenzio, in cui i due tirarono fuori i propri sacchetti del
pranzo e iniziarono a mangiare.
Ryuuji
si perse per un attimo ad osservare Taiga e Kitamura seduti un
po’ più in là... Stavano ridendo per un
chicco di riso finito sul naso di lui.
“Cosa
ne pensi?” gli chiese all’improvviso Minori.
“Di...
Di cosa?”
“Di
questa nuova coppia... Taiga ti sembra felice?”
Ci
pensò su per un attimo.
“Ultimamente
riesco a vederla solo a scuola, sai? All’andata e al ritorno
la accompagna lui adesso, di sera spesso la va a trovare, la porta a
cena fuori, a casa sua, o a fare una passeggiata... Qui stanno sempre
appiccicati. Non lo so se è felice, ma abbiamo fatto di
tutto insieme perché Kitamura si accorgesse di lei e ora
è successo... Quindi spero proprio che lo sia”
rispose infine.
Minori
lo squadrò con attenzione.
“E
tu sei felice?”
“Sì,
credo di sì” ridacchiò Ryuuji.
“Perfetto,
allora siamo tutti felici! Ascolta Takasu, ho una proposta! Qualche
giorno fa un cliente della tavola calda in cui lavoro mi ha regalato
due biglietti per la visita al castello di Taraduta... Dicono che sia
infestato dai fantasmi! Ti va se ci andiamo insieme questo fine
settimana?”
Subito
una chiarissima immagine di lui e Kushieda vestiti da principe e
principessa mentre si scambiavano un tenero bacio si stampò
nella testa di Ryuuji, che finì per strozzarsi con un pezzo
di tonno.
Non
appena si fu ripreso, si affrettò ad accettare
quell’invito inaspettato.
Intanto,
in un angolo della classe, Kawashima Ami studiava la bizzarra
situazione che si era creata negli ultimi tempi: la Tigre e Yusaku che
ormai erano inseparabili, e poi Minori e Takasu che tutto
d’un tratto si scambiavano sorrisi e chiacchieravano
serenamente. Possibile? La cosa non la convinceva per niente...
Chissà come sarebbe andata a finire quella storia...
Arrivò
il fine settimana e Ryuuji si trovava di fronte ai cancelli del
castello ad aspettare. Ci aveva impiegato un sacco di tempo per
prepararsi, ma era comunque riuscito ad arrivare molto in anticipo
rispetto all’orario prestabilito con Minori.
“Ryuuji!
Che ci fai qui?!”
Il
ragazzo riconobbe subito la voce che parlava da lontano: Taiga.
In
un attimo gli fu vicino, accompagnata ovviamente da Kitamura, che gli
rivolse un sorriso gentile.
“Ciao
ragazzi! Sto aspettando Kushieda... Aveva due biglietti gratis e
così abbiamo deciso di approfittarne” rispose,
arrossendo un po’.
“Oh!
Fantastico!” esclamò l’amico.
Ryuuji
guardò Taiga e notò che aveva una strana
espressione in viso.
“Voi...
Voi due state bene?” chiese.
La
domanda era rivolta a entrambi, ma il suo sguardo rimaneva fisso su di
lei.
“Benone
direi! Sai, io e Taiga abbiamo scoperto di riuscire a parlare veramente
di tutto insieme, non è fantastico?”.
“Non
è da te che voglio sentirlo dire” pensò
Ryuuji, ma si trattenne e si limitò ad annuire.
“TAKASUUUUUUU!
ECCOMIIIIIII!”
Il
trio si voltò e vide Minori correre verso di loro con un
gran sorriso.
“Uh!
Ma ci siete anche voi! Che bello!” esclamò col suo
solito entusiasmo, quando si accorse della presenza
dell’amica e Kitamura.
“Già,
ma ora togliamo il disturbo... Tranquilli”
ridacchiò quest’ultimo.
“Ma
no, ma no! Mi rendo conto che negli ultimi tempi non mi sono comportata
bene nei vostri confronti e vi ho trascurati tutti quanti...
Però, visto che siamo qui, sarebbe bello poter passare una
giornata insieme... Se siete d’accordo”.
I
ragazzi accettarono di buon grado la proposta e così
entrarono.
Una
guida li accolse e iniziò far fare loro il giro completo di
tutte le stanze del castello, raccontandone la storia. Quando
arrivarono nella camera di quella che fu la principessa,
spiegò che la fanciulla era stata uccisa brutalmente dal
padre per avergli disobbedito.
“Da
allora, il suo fantasma si presenta qui quasi ogni giorno per
infastidire i nuovi abitanti del castello” disse
l’uomo, rabbrividendo.
Prima
che tutto il gruppo riuscisse ad uscire dalla stanza, la porta si
chiuse all’improvviso a chiave dietro di loro
“Ma
che cosa è successo?! Taiga?! Takasu?!”
urlò Minori dal corridoio, quando si accorse che i due amici
erano rimasti chiusi nella camera.
La
guida tirò fuori dalla tasca un grande mazzo di chiavi e
provò ad aprire la porta, senza alcun successo. Kitamura
cercò di buttarla giù con la forza... Nulla,
sembrava tutto inutile.
Intanto,
all’interno...
“E’
tutto buio qui... Ho paura” sussurrò Taiga,
spaventata.
“Stai
tranquilla, è tutto ok” rispose Ryuuji.
“E’
tutto ok un cavolo, bastardino! Siamo bloccati qui con un
fantasma!”
“Non
c’è nessun fantasma”.
“E
allora com’è che ci ritroviamo in questa
situazione?! Accidenti!"
Il
ragazzo strizzò gli occhi per individuare dove si trovasse
l'amica, ma c'era troppo buio.
Tutto
d'un tratto si sentì stringere una mano e si
irrigidì.
"Sei
tu vero, Taiga?"
"E
chi dovrebbe essere, stupido? A quanto pare non sono l'unica qui a
credere ai fantasmi" ridacchiò lei.
"Sei
un mostriciattolo insopportabile".
"CHE
COSA?!"
"Hai
sentito benissimo".
"E
tu sei un inutile bastardino!"
"Nana!"
"Tonto!"
"Sclerotica!"
"Odioso!"
Senza
neanche renderseno conto, Ryuuji scoppiò a ridere.
"Che
ti prende?" sbuffò lei.
"Stavo
pensando che è la prima volta che ci ritroviamo da soli a
parlare dopo un po' di tempo e tutto quello che riusciamo a dirci sono
insulti" spiegò.
"Certe
cose proprio non cambiano" rispose Taiga con un sorriso.
"E
menomale..."
"Senti...
Vedo che Minori è tornata ad essere allegra".
"Già!
Non so cosa le sia successo, ma sono contento che sia di nuovo quella
di sempre..."
"E
ora che non mi hai più tra i piedi, cerca di farti avanti
con lei... Pappamolla".
"Ehi!
Comunque... So che sei molto presa con il tuo Kitamura, ma... Se ti va,
passa ogni tanto a trovarci: mia madre sente la tua mancanza".
"Tua
madre?"
"Sì!
E anche Inko-chan, ovviamente!" si affrettò ad aggiungere
Ryuuji.
Taiga
trattenne un sospiro.
"E
a te non manco, vero?" pensò tra sè.
Strinse
appena la mano del ragazzo. Lei, la sua mancanza, la sentiva eccome.
Stava bene con Kitamura, ma al contrario di quanto aveva dichiarato lui
qualche ora prima, non era vero che riuscivano a parlare proprio di
tutto. Andavano d'accordo, certo, ma non ce la faceva a mostrargli le
sue debolezze e fragilità come le veniva naturale fare con
Ryuuji. Le venne in mente il discorso che le aveva fatto dopo pochi
giorni che uscivano insieme... Le aveva confessato che il rapporto
tanto stretto con Takasu lo infastidiva, lo faceva sentire poco
apprezzato. Da quel momento, per non farlo stare male, Taiga aveva
deciso di staccarsi in modo quasi drastico dall'amico. Lo aveva fatto
per Kitamura, ma anche per lei... E, se doveva proprio dirla tutta,
anche per Minori. Finalmente, dopo questa svolta, tutto sarebbe andato
come lei e Ryuuji avevano progettato fin dall'inizio e avrebbero avuto
il loro futuro felice con le persone che amavano.
"Taiga?"
"Sì?"
"Io...
Scusami, ti sembrerò assillante, ma... Posso stare
tranquillo? Hai bisogno che venga ad aiutarti a fare le pulizie? Stai
mangiando come si deve? L'uniforme è ancora intatta?"
A
quelle parole, Taiga sentì una piccola lacrima scorrerle
lungo il viso. Attese un attimo prima di parlare, poi prese coraggio.
"Ho
tutto quello che mi serve, Kitamura non mi fa mancare nulla. D'ora in
avanti... Puoi stare tranquillo, Ryuuji".
Rafforzò
ancora di più la presa e lui ricambiò la stretta.
Quello
aveva tutta l'aria di un addio.
In
quel preciso istante, tornò la luce e la portà si
aprì da sola, magicamente.
Quando
uscirono dalla stanza, i due ragazzi trovarono un'intera squadra di
operai del castello ad accoglierli.
"Accidenti,
non sapevamo più cosa fare per tirarvi fuori di
lì! Non funzionava nulla!" esclamò la guida.
"Credo
che la principessa ci abbia presi in ostaggio" sorrise Ryuuji.
Si
voltò verso Taiga e la vide tra le braccia di un
preoccupatissimo Kitamura.
"Takasu!
Quanto mi sono spaventata" sussurrò Minori, che lo
abbracciò forte.
Era
la prima volta che si trovava così a stretto contatto con
Kushieda... Avrebbe dovuto sentirsi emozionato, eppure, le farfalle
nello stomaco sembravano essersi momentaneamente addormentate.
Quando
uscirono dal castello, fuori era già buio.
"Bene,
direi che è ora di tornare a casa... Mi accompagni Takasu?"
sorrise Minori.
"Certo".
"Allora
ci vediamo domani mattina a scuola ragazzi! Buona serata!" li
salutò Kitamura.
Ryuuji
fece un cenno con la mano e si incamminò insieme a Kushieda.
Nel
frattempo, Taiga li guardava allontanarsi... Ora davvero sarebbe tutto
cambiato.
"Andiamo?"
le chiese Yusaku porgendole la mano.
"Andiamo".
Angolino dell'Autrice
Rieccomiiiiiiii! Ne
è passato di tempo... E vi chiedo umilmente perdono! Ho
passato un anno pienissimo, per questo ho abbandonato, ahimè
, questa fanfiction per un po'...
Vi ringrazio davvero per le recensioni che mia avete lasciato e per
tutte le visualizzazioni! Spero vi piaccia questo capitolo, che
considero un po' un ponte verso la nuova e totalmente diversa
situazione che si sta creando nella storia.
Fatemi sapere cosa ne pensate, mi raccomando :)
Ah, un ringraziamento speciale va al caro Mralfonso, che mi ha
contattata su Twitter per chiedermi di continuare questa fanfiction e
mi ha spronata con molta gentilezza :)
Un abbraccio grande, alla prossima!