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-
Ma quando si arriva?! –
Prompto, aveva ormai perso il conto dei gradini scesi da
quando erano entrati all'interno delle rovine: sembravano non avere
fine.
-
Eri
così impaziente di entrare! Non lamentarti adesso
– lo
rimbeccò Selenis subito dietro di lui – Ecco,
guarda. Siamo arrivati –
Sul fondo
della scala si
delineò un fioco cono di luce, che li introdusse ad una
stanza
circolare fatta della stessa pietra verdognola dell'esterno della
struttura.
La
pavimentazione
aveva risentito del trascorrere del tempo, crepandosi in più
punti e lasciando che una rada vegetazione spuntasse dal terreno. Le
pareti invece avevano ancora un aspetto solido, con le loro misteriose
decorazioni.
-
Chi
ha lasciato la luce accesa? – domandò a voce alta
Prompto
– Forse i proprietari sono ancora in casa? –
Effettivamente,
nonostante lo stato di abbandono,
l’ambiente era illuminato da una serie di torce cristallo
appese
alle colonne che adornavano il percorso. La stanza dove si trovavano
dava su
quattro diversi ingressi, senza che ovviamente riportassero la minima
indicazione di quale
fosse quello giusto da imboccare.
-
E ora? Da che parte
andiamo? – domandò Noctis guardandosi intorno.
Ignis si
voltò verso Selenis, che gli restituì lo sguardo.
-
Dove? – le
chiese semplicemente.
-
Per di qua,
seguitemi – rispose la ragazza mettendosi alla testa del
gruppo.
-
Sicura? –
replicò Aranea.
-
Fidati, ha delle
specie di sensazioni la nostra principessa – rispose Prompto.
-
Utile –
commentò ammirata la donna sollevando le sopracciglia.
La strada
scelta da Selenis proseguiva lungo un corridoio che faceva da
congiunzione
con un’altra sala… nella quale li aspettava una
piccola
sorpresa.
Non appena
misero piede
al suo interno, una serie di deamon dalle fattezze di scheletro venne
ad accoglierli. Non sembravano rappresentare una minaccia per loro, ma
il fatto che saltellassero di qua e di là dava decisamente
sui
nervi.
-
Mi sembrava giusto
che in un posto del genere ci fossero degli scheletri –
commentò Selenis affranta.
-
Cosa ti aspettavi?
Unicorni? – replicò Noctis.
-
Una volta tanto mi
sarebbero piaciuti – sospirò lei prima di
lanciarsi all’attacco.
La presenza
di Aranea si
rivelò un grandissimo vantaggio. La mercenaria aveva potenza
e
agilità in abbondanza, che valsero la netta sconfitta del
gruppo
di deamon.
Il loro
percorso
proseguì quindi oltre una spessa porta di metallo decorata
da raggi dorati,
che li condusse ad una area interna a dir poco surreale.
-
Che bellezza
indescrivibile… - fu il commento attonito di Ignis quando ne
varcarono la soglia.
-
Guardate
in alto! – esclamò Prompto –
Aspettate… ma
siamo sommersi? Ci sono addirittura i pesci! –
Selenis,
letteralmente senza parole, si avvicinò alla balaustra senza
mai abbassare lo sguardo.
Il gruppo si
trovava sulla balconata più alta di un’immensa
sala rettangolare,
i cui muri erano solcati da enormi radici che avevano trovato spazio
nella nuda roccia per emergere; ma non era questo ad essere
spettacolare…
Il
soffitto infatti, a differenza di tutto il resto, non era fatto di
pietra,
bensì di acqua cristallina, che gettava i tipici riflessi
ondeggiati del fondale sulle loro teste.
Era
surreale, eppure non c’era dubbio che loro fossero al di
sotto della superficie.
-
È
pazzesco.. – mormorò incredula.
-
In che diavolo di
posto siamo finiti? – si domandò Noctis.
-
Possibile che siamo
davvero sott’acqua? – rise incredulo Ignis.
-
Effettivamente
potremmo essere sotto al lago con tutti i gradini che abbiamo
sceso… però cavolo! – rispose Selenis
ammirata.
-
In effetti fatico un
po’ a respirare... – bisbigliò Prompto
con tono melodrammatico.
-
È come se
fossimo in un sogno.. – replicò Noctis assorto.
-
Gladio non sa cosa
si perde –
-
Probabilmente non
gli interessa – ribattè il principe.
-
Dai, non si
può mai dire – lo difese Ignis.
-
In tutti i casi
peggio per lui... – asserì Selenis con tono
gelido.
-
Avverto
un po’ di astio – commentò Aranea mentre
proseguivano
lungo la balconata – Per caso il tizio tatuato è
il tuo ragazzo? –
-
Bingo! –
esclamò Prompto.
-
Questo è
ancora da valutare – replicò secca la principessa.
Il loggione
proseguiva verso l’interno tramite una rampa di scale che
portava al livello inferiore.
-
Dite
che dovremo arrivare laggiù? – chiese Prompto
sporgendosi
oltre il parapetto per guardare il fondo della sala che stavano
percorrendo.
-
Quasi certamente
sì – rispose Ignis.
-
E nel frattempo
dovremo passare in mezzo ad altre entusiasmanti orde di deamon
– aggiunse Noctis.
-
Non saranno un
problema – asserì Aranea procedendo.
-
Il
tuo aiuto si sta rivelando veramente prezioso –
concordò
Selenis – La fama che ti precede è ben meritata
–
-
Grazie,
ma neppure voi siete male – replicò la donna con
un ghigno
– Da chi hai sentito parlare di me? –
-
Prima
di tutto questo casino militavo nei Kingsglave, un mio commilitone
disse di aver avuto a che fare con il tuo gruppo –
spiegò
la ragazza.
-
Ma
pensa te! – si compiacque Aranea – Eravate ossi
duri voi!
Sono sicura che il tuo amico ci ha dato del filo da torcere!
Ringrazialo per il complimento quando ti capita. Oh,
accidenti… - aggiunse subito dopo aver visto la faccia di
Selenis.
-
Purtroppo non
è sopravvissuto all’attacco della capitale..
–
-
Merda.. mi spiace
– si scusò la donna.
-
Tranquilla.
– la rassicurò la principessa –
Più che altro mi
stupisce che una tosta come te stia con quelli lì
– osservò.
-
Bah.. -
replicò Aranea con una scrollata di spalle – Che
dire? Pagano bene –
-
Cosa cerca qui
l’Impero? – domandò Ignis mentre
scendevano l’ennesima rampa di scale.
-
Esemplari, e a noi
tocca raccoglierli – rispose la mercenaria.
-
Che genere di
esemplari? – chiese Prompto confuso.
-
Deamons –
-
In che senso?
– la invitò a proseguire Selenis.
-
Che ci crediate o
no, l’Impero ci ricava delle armi –
raccontò Aranea.
-
Armi!? –
esclamò attonito Prompto.
-
Esatto.
Ne avrete viste parecchie immagino… l’Impero
ultimamente
sta prendendo una brutta piega – commentò.
-
Non solo ultimamente
– replicò Noctis.
-
È vero..
forse è arrivato il momento di chiedere il congedo
– sospirò Aranea.
-
La trovo
un’ottima idea – assentì la principessa.
-
Ma se lasci
l’esercito cosa farai? – domandò il
pistolero.
-
Quello
che mi pare, sono una mercenaria – rispose la donna
–
Magari raduno una squadra e faccio soldi cacciando i deamons
–
-
Mica male!
– approvò Prompto.
-
E qual'è
la brutta piega che secondo te sta prendendo l’Impero?
– s’informò Ignis.
-
L’Imperatore
e il comandante supremo tanto per cominciare –
spiegò Aranea
– e poi quel buffone del cancelliere.. non lo sopporto
–
aggiunse con una smorfia.
-
Emh, ragazzi, adesso
dove andiamo? – li interruppe Prompto.
Presi dal
loro discorso
non si erano minimamente accorti di dove fossero arrivati. Passata
un’altra balconata e aperta l’ennesima porta in
ferro, il
gruppo si era ritrovato in una sala interna, più piccola
rispetto a quella principale e divisa su due
piani. In quel momento, si trovavano al livello superiore,
che era collegato ad altre quattro porte tramite ponteggi in pietra
dall’aria leggermente instabile.
-
Sarà
sicuro? – domandò il pistolero guardando dubbioso
il pavimento incrinato.
-
Non può
mica croll…-
In quel
preciso istante, uno dei quattro passaggi crollò sotto i
loro occhi.
-
Ti inviterei
vivamente a non parlare Noct – consigliò Ignis ad
un attonito principe.
-
Beh, una strada in
meno da scegliere – commentò Aranea –
Speriamo solo che non fosse quella che ci serviva –
-
No, dobbiamo passare
per di qua – asserì Selenis avvicinandosi al
passaggio più vicino.
-
Reggerà?
– si chiese Prompto con giusta cognizione di causa.
-
Vado
avanti io – si offrì la principessa – se
dovesse cedere mi
basterà proiettarmi – aggiunse facendo il primo
passo
sulla pavimentazione sospesa.
Procedendo
con cautela la percorse tutta, arrivando sana e salva dall'altra parte.
-
Tutto bene, potete
venire! – li rassicurò la ragazza.
-
Vedi? Lo avevo detto
io! – esclamò il pistolero con sicurezza,
trotterellando verso di lei.
Anche
Prompto riuscì a passare senza problemi… e fu
l'ultimo a poterlo fare. Non appena gli altri tre ragazzi si
incamminarono, la crepa sulle lastre di pietra si allargò e
il
ponte prese a tremare. Nel giro di qualche istante di esso non rimase
altro che polvere.
-
State bene?
– gridò Selenis.
-
Sì!
– le rispose Ignis.
Quando il
fumo
sollevato dal crollo si fu diradato, la principessa vide che i suoi
amici erano al sicuro dall’altro lato.
-
C’è
un’altra via? – le domandò Noctis.
-
Sì,
anche se un po’ più lunga – rispose la
ragazza
– Prendete quell’uscita – disse
indicandola – dovete percorrere tutto il corridoio fino alla
sala successiva, da lì,
andate dritto e alla seconda girate a destra –
spiegò
– dovreste trovarvi in un passaggio chiuso da un paio di
porte,
dopo quelle ci troveremo all’imbocco delle scale che ci
porteranno nella stanza che cerchiamo –
-
D’accordo
– assentì Ignis – ci vediamo
là – aggiunse.
-
Fate attenzione a
non morire! – disse Aranea.
-
Ci
proveremo – replicò Selenis con un sorriso ironico
–
Andiamo? – domandò poi rivolta al suo compagno di
avventure.
-
Certo! –
le rispose Prompto.
Non
restò loro altro da fare che prendere il lungo corridoio che
avevano di fronte e proseguire in quella direzione.
-
Per fortuna che ti
sai orientare in questo posto – disse il pistolero mentre
avanzavano.
-
Già,
anche se mi piacerebbe sapere come diavolo faccio a saperlo –
replicò la ragazza.
-
Magari
ti sono rimasti i ricordi di un’altra vita –
azzardò
il giovane – forse eri una guerriera di questo santuario
– proseguì con enfasi.
-
La
tua fantasia non smetterà mai di sorprendermi –
rise Selenis
– ma non è un’idea da scartare
–
-
Senti Selis... ma
quando hai
detto che il fatto che Gladio sia il tuo ragazzo è ancora da
vedere, scherzavi vero? – le domandò poi
apprensivo.
-
In
realtà no, ma non ho ancora preso una decisione. Vedremo
quando
si ripresenterà... – rispose la principessa.
-
Fiuuu!
Meno male! – sospirò Prompto sollevato –
Se voi due doveste
lasciarvi non credo che reggerei il colpo – aggiunse.
-
Non pensavo tenessi
così tanto alla nostra relazione! – rise la
giovane.
-
Ma certo! In futuro
spero tanto anche io di poterne avere una così...
– replicò sognante.
-
Con Cindy magari?
– disse maliziosa Selenis.
-
Cosa?!
Ma… sì non mi dispiacerebbe… Oh,
Selis! Aspetta! -
La ragazza
si bloccò, voltandosi verso il suo compagno. Prompto era
fermo
davanti all’ingresso di una delle stanze più
piccole che
si affacciavano sul corridoio. L’unica a non avere la porta
chiusa.
-
Cosa
c’è? – gli chiese avvicinandosi.
-
Vedi anche tu
laggiù qualcosa che brilla? –
La sala era
di dimensioni
medie con un altissimo soffitto, sul fondo c’era un cumulo di
detriti; in mezzo ad
esso qualcosa brillava tenue alla luce delle lampade presenti.
-
Sì
– rispose la ragazza stringendo gli occhi per identificare
l'oggetto.
-
Se fosse il Mithril?
– suggerì Prompto.
-
Mh… non
ne sarei sicura –
-
Ma vale la pena
darci un’occhiata, no? –
-
Immagino di
sì – replicò Selenis seguendo il
ragazzo all’interno.
I due amici
percorsero la stanza, fino ad arrivare alle macerie.
-
Nah, niente
– mugugnò il pistolero prendendo in mano quella
che si scoprì essere una targhetta di metallo in parte
ossidata.
-
Beh,
abbiamo fatto bene a controllare – alzò le spalle
Selenis
mentre il ragazzo la rigettava in mezzo ai calcinacci.
Aveva appena
concluso la frase quando, alle loro spalle, si levò
uno stridore metallico accompagnato da un verso gutturale.
-
Oh no…-
mormorò Selenis voltandosi lentamente.
Quel rumore
se lo
ricordava bene.. lo aveva già sentito sulla statale che
portava
all’accampamento dei cacciatori a nord di Duscae: era quello
di
un Gargantua.
-
Che.. che facciamo?
– balbettò Prompto inorridito osservando il
gigante sollevarsi dal pavimento.
Quel nemico
era già difficilmente affrontabile tutti assieme, in due era
impossibile.
-
Dobbiamo andarcene..
- disse Selenis, sentendo una goccia di sudore freddo colarle lungo la
tempia.
-
E come?! –
-
Fammi
riflettere… -
Nel
frattempo, il Gargantua
si era alzato completamente. I deamon di quella categoria erano dei
veri e propri titani; la sua mole bastava a riempire quasi
completamente la stanza. Il corpo era ricoperto da una pelle
spessa della stessa consistenza del ferro. Sulla testa calzava un
elmo dalle corna appuntite che lasciava intravedere solo gli occhi
rossi, mentre in mano, teneva saldamente uno spadone proporzionato alle
sue mastodontiche dimensioni.
-
Dobbiamo
riuscire a distrarlo... – disse la ragazza
– Io attirerò la sua attenzione, tu approfittane
per raggiungere la porta –
-
No! È
troppo pericoloso! – protestò Prompto.
-
Mi
proietterò sul soffitto, in modo che non possa prendermi
–
replicò lei – Quando avrai guadagnato
l’uscita spara qualche proiettile, così che si
distragga ed io
possa raggiungerti – spiegò – Siamo
d’accordo?
–
-
Sì
– rispose serio il ragazzo.
-
Allora si va!
– decretò Selenis.
La
principessa si mise a correre verso il nemico che nel frattempo si era
accorto della loro presenza.
Selenis lo
vide alzare la
spada e colpire in modo insospettatamente rapido. Per
schivarla dovette fare una capriola verso sinistra, mentre quella si
abbatteva contro il pavimento, crepando i lastroni di pietra e
producendo una cascata di schegge taglienti. Una volta rimessasi in
piedi, la principessa si portò sul fianco, costringendolo a
voltarsi verso di lei mentre dava a Prompto il
segnale perché procedesse.
Per la
seconda volta il
deamon sferrò un potente fendente, che per fortuna si
schiantò di
nuovo sul terreno mentre lei si proiettava verso il soffitto,
conficcandoci il kukri per restarvi appesa. Dall’alto
vide
Prompto correre verso la porta e con orrore si accorse che la
pavimentazione dietro di lui stava cedendo. Il Gargantua, notata la
figura del ragazzo, si voltò verso di lui.
-
Prompto! Corri!!
– gli gridò, mentre il deamon calava la sua spada
un'ennesima volta.
Il terreno
cedette di schianto. Il mostro barcollò,
ritrovandosi improvvisamente senza appoggio. Prompto
inciampò e
cadde a terra per
l’onda d’urto, mentre le lastre di pietra venivano
inghiottite all'interno della voragine che rapidamente si andava
allargando.
A Selenis
non rimase
altro
che proiettarsi sulla zona ancora intatta e correre verso l'amico
che stava cercando di rimettersi in piedi. C'era quasi riuscito, quando
il suolo sotto le sue scarpe si sgretolò, facendolo cadere
all'indietro.
La
principessa si
lanciò sul pavimento, afferrandogli al volo il polso prima
che precipitasse com’era accaduto al Deamon di cui non
restava più alcuna traccia.
-
Resisti! –
urlò a Prompto che spenzolava inerme sopra al baratro.
Selenis
digrignò i denti
nello sforzo di mantenere la presa. Non aveva appigli e Prompto non
aveva nulla su cui appoggiare i piedi per tirarsi sù.
-
Selis
mollami! – gridò il giovane – Finirai
per cadere anche tu! – aggiunse, vedendo la sua amica
slittare
ogni volta che cercava di issarlo.
-
Ce la faremo!
– replicò lei senza darsi per vinta.
-
Selis! Lasciami
andare! – ripetè il ragazzo.
-
Non ci penso
nemmeno! –
-
Ascoltami! Io sono
sacrificabile, tu no! Senza il tuo aiuto Noct non riuscirà
a…-
-
Chiudi quella
bocca!!! – urlò la ragazza.
La
principessa decise di
fare un ultimo disperato tentativo. Lasciò la presa sul
pavimento per evocare il kukri e lo piantò nel lastrone di
pietra. Con quell’appiglio fece leva per tirare su
l’amico.
I muscoli delle braccia le andavano a fuoco per lo sforzo, ma lei
proseguì
imperterrita finchè Prompto non riuscì ad
aggrapparsi.
Con le restanti forze lo aiutò a risalire completamente e
poi si lasciò cadere sfinita sulla schiena.
In
quell’improvviso silenzio c’era solo il rumore dei
loro respiri spezzati.
-
Per i
Sei… pensavo di non farcela questa volta –
mormorò Prompto quando riuscì a riprendere fiato.
Selenis si
girò su di un fianco, cercando di sollevarsi sulle braccia
esauste.
-
Aspetta, ti do una
mano! – esclamò Prompto rimettendosi in piedi e
offrendo una mano alla all'amica.
La
principessa
l’accettò, ma quando si fu alzata
afferrò rudemente
il giovane per il bavero della giacca e lo inchiodò alla
parete.
-
Selis! –
esclamò lui spaventato dagli occhi furenti della ragazza.
-
Non
dire mai più una cosa del genere! – lo
aggredì lei
– Nessuno di voi è sacrificabile! Nessuno!!!
–
gridò – Non potrei immaginare di proseguire se
tu…
-
Al solo
pensiero la voce
le mancò, riducendosi ad un mormorio, e la rabbia
svanì
per lasciare il posto alla paura.
-
Non
farlo mai più davanti a me Prompto! Non sminuirti
così..
– mormorò passando le braccia attorno al collo
dell’amico attonito – Questo viaggio senza di te
sarebbe
uno schifo – aggiunse stringendolo.
Il ragazzo
le restituì l’abbraccio con
un’intensità quasi dolorosa.
-
Mi spiace,
scusami… - sussurrò con voce spezzata.
-
Sei
uno stupido Prompto Argentum – rise la principessa,
slacciando la
presa e tenendogli il viso tra le mani – Proprio uno stupido
– ripetè dandogli un bacio sulla fronte.
-
Credo che tu abbia
ragione – sghignazzò il ragazzo spazzandosi via un
paio di lacrime con le dita.
-
Le
donne hanno sempre ragione – affermò Selenis
–
Ricordatelo quando avrai una fidanzata – gli
strizzò
l’occhio.
-
Ehi ragazzi! Dove
siete?! –
L’eco
della voce di
Noctis arrivò loro dal corridoio principale, e qualche
secondo
più tardi il principe apparve assieme ad Aranea e Ignis.
-
Cos’è
successo? – chiese quest’ultimo guardando la sala
distrutta alle loro spalle.
-
Ci
ha attraversato la strada un Gargantua – rispose Selenis con
un mezzo
sorriso – Ma è tutto a posto – li
rassicurò.
-
Incredibile
– disse Aranea ammirata.
-
Come sarebbe a dire
incredibile? – sbottò Prompto offeso.
-
Credo che ci
convenga proseguire – suggerì la principessa.
Non ci
impiegarono molto a raggiungere il fondo della sala principale. Il
soffitto d’acqua brillava sopra di loro e la stanza era
illuminata dalla luce soffusa dei suoi riflessi.
-
Oh,
quanto spazio – commentò Prompto guardandosi
intorno
– Sicuro che qui dentro ci troveremo un bestione! –
profetizzò.
-
Evviva..
– replicò Noctis con falsa enfasi –
Intanto,
là non c’è quello che stavamo cercando?
– aggiunse
indicando davanti a loro.
In mezzo
alla sala
c’era un piedistallo di roccia verde; sopra di esso luccicava
un
blocco argentato alto una ventina di centimetri.
-
Non vi pare strano
che sia stato lasciato lì in bella vista? –
domandò scettica Aranea.
-
Sembra quasi che sia
stato preparato per il nostro arrivo… - osservò
Ignis.
-
Credo che sia
così – asserì Selenis muovendo qualche
passo verso il Mithril.
-
Ma non sai
spiegarcelo, vero? – le disse Noctis.
-
Già, ma
inizio ad abituarmici – alzò le spalle la
principessa.
-
Selis,
scusa… - la chiamò Prompto.
La ragazza
si fermò, voltandosi verso di lui e notando che era
decisamente bianco in volto.
-
Ma quello te lo
ricordavi? – domandò alzando tremante un indice
verso l’alto.
Tutti
seguirono il suo dito, notando solo allora la presenza di una sagoma
appollaiata
sopra una passerella di pietra dall’altra parte della sala.
Quel
qualcosa dispiegò un paio di ali chilometriche e si
lanciò verso di loro.
I cinque
ragazzi si
ripararono la testa mentre il mostro atterrava alle loro spalle con un
ruggito che scosse le antiche pareti.
-
Cosa diavolo ci fa
un Quetzacoalt qui?! – esclamò esasperata la
principessa.
-
E che cavolo
è? – domandò Noctis.
-
Un’antica
bestia che in realtà dovrebbe essersi estinta... -
-
Ma che fortuna!
Abbiamo trovato noi l’ultimo esemplare! – disse
Aranea sfoderando la sua lancia.
Il
Quetzacoalt era una
bestia molto simile ad un grifone, con testa d’aquila,
artigli
affilati e creste ossee che lo facevano assomigliare ad una specie di
drago
piumato.
-
Sai anche per caso
come poterlo far fuori? – chiese Prompto speranzoso.
-
Nel
bestiario si sono dimenticati di scriverlo, però so una
cosa… - rispose Selenis osservando il mostro preparare il
suo
primo assalto – Usa attacchi elettrici! Tutti qui!
–
urlò evocando all’istante una barriera.
Il mostro si
illuminò come un albero di natale, e una possente scarica
elettrica si abbattè contro lo scudo cristallino richiamato
dalla principessa. Subito dopo, il Quetzacoalt si alzò in
volo.
-
Credo
che il fatto che sappia volare gli dia un netto vantaggio su di noi
– commentò Prompto mentre lo allontanava con una
scarica
di proiettili.
-
Pensi
di riuscire a trovare un punto di forza anche per noi? –
ribattè con sarcasmo Selenis.
-
Che siamo in
vantaggio numerico? –
-
È davvero
un’analisi dettagliata della nostra situazione –
sospirò Noctis.
-
Tu hai
l’aria di essere quello intelligente, qualche idea?
– domandò Aranea rivolgendosi a Ignis.
-
Dobbiamo
farlo scendere a terra – rispose il ragazzo, lanciando
all'indirizzo del mostro i pugnali che furono sbaragliati da una
sferzata di coda.
-
Ottimo, come?
– chiese Noctis.
-
Arriva! –
li avvertì Selenis.
Il gruppo si
disperse,
riparandosi dietro le colonne quando il Quetzacoalt scese in picchiata
scatenando una tempesta di fulmini.
-
Ascoltatemi!
– esclamò Ignis quando la creatura
tornò a levarsi
fuori dalla loro portata – Non appena passerà raso
terra, Aranea e Selis dovrete occuparvi delle ali,
fate in modo che non possa più utilizzarle –
ordinò
alle due ragazze che annuirono – Prompto. Tu e io ci
occuperemo
di immobilizzarlo colpendo i tendini delle zampe posteriori, in questo
modo
dovrebbe perdere l'equilibrio – spiegò
– Noct, a quel punto gli
darai il colpo di grazia con le armi ancestrali. Siamo intesi?
–
domandò a tutti quanti – Bene –
asserì quando
ricevette il consenso unanime.
-
Eccolo che arriva!
– gridò Prompto.
Il deamon
planò di nuovo verso di loro, accostandosi al terreno per
poterli attaccare.
-
Andiamo? –
-
Certo! –
Selenis e
Aranea si
scambiarono uno sguardo d’intesa, dopo di che, la donna
spiccò un salto aiutandosi con la sua lancia e la
principessa si
proiettò sopra al mostro. Evocando
una coppia di
daghe dalle lame seghettate, Selenis si lanciò verso una
delle
ali, affondando entrambe le armi nella sottile membrana squamata e
spingendo verso il basso. La pelle delicata si lacerò in uno
squarcio irregolare.
Il mostro
iniziò inutilmente a dimenarsi, perdendo quota per poi
rovinare malamente a terra. Quando
cercò di rialzarsi
sulle quattro zampe, fu il turno di Ignis e Prompto, come da programma,
di attaccare. Ignis usò una magia di fuoco per accecare
momentaneamente la creatura, mentre lui e il ragazzo biondo si
infilavano tra le zampe colpendone la base di taglio.
Il
Quetzacoalt
crollò in ginocchio, ormai allo stremo delle forze.
Noctis a quel punto, richiamate le proprie armi antiche, si
lanciò in un attacco multiplo che ebbe il risultato di
abbattere
definitivamente la minaccia.
Il corpo del
deamon
giacque immobile, illuminato dai riflessi subacquei del soffitto, prima
di scomparire in una nuvola di fumo nero e schegge cristalline.
-
E anche questo
è andato – affermò Noctis schiacciando
un cinque a Prompto.
-
Niente male
– si complimentò Ignis mentre Selis e Aranea
scontravano le nocche.
Finalmente
il blocco del prezioso materiale fu al sicuro nelle mani dei ragazzi,
pronti quindi a tornare indietro.
-
Senti capitano
– esordì Prompto mentre si rimettevano in marcia.
-
È Aranea
–
-
Aranea. Hai detto
che l’Impero usa i Deamons per fabbricare armi –
proseguì il ragazzo.
-
Avrete visto i
soldati Magitek, no? –
-
I Magitek?
– ripetè Noctis confuso.
-
Li creano in
laboratorio dai Deamons – spiegò la donna.
-
Stai scherzando?
– esclamò allibita Selenis.
-
Ci
attendono tempi duri – si limitò a sentenziare
Aranea – Se fossi
in voi farei attenzione alla vostra regale pellaccia –
aggiunse rivolgendosi
ai due principi.
-
Lo faremo
– asserì Noctis.
Le parole
della mercenaria però, suonarono stranamente profetiche alle
orecchie di tutti.
Campeggio dell'autrice:
Buongiorno bella gente! ^^
Questo dungeon, posso dirlo senza remore, è stato
una delle ambientazioni che mi è piaciuta di più
^^ Mi ha veramente affascinato molto, facendomi perdere un
pò di tempo ad osservarlo per bene.
I nostri amici però, non hanno avuto tutto il tempo che ho
avuto io per rimirarlo; il tempo stringe e il Mithril li sta
aspettando!
Ho deciso che in questo capitolo ci sarebbe stata bene una piccola
parte tra Selis e Prompto, che era da un pò fuori dai
riflettori. Per cui spero che l'incontro con il Gargantua sia stato
gradito ;)
Nel prossimo capitolo, ora che il prezioso minerale è stato
recuperato, potremo tornare ad occuparci di Gladio che farà
la sua ricomparsa. Come andrà a finire con Selis? Guardate
che le sento le due fazioni che gridano "mollalo" o "perdonalo" eh! xD
Ho iniziato ieri, per ammazzare il tempo di attesa che mi arrivi
Assassin's Creed Origins, Rise of the tomb raider. Altro piccolo
capolavoro in collaborazione con mamma Square che mi sta dando grandi
soddisfazioni e un enorme delusione.....
Ma porco di quel giuda... oltre che inserire l'inversione dell'asse
y.... non potevate mettere anche quello dell'asse x?!!!
Purtroppo, oltre ad essere mancina devo avere anche qualche problema
cognitivo, perchè non riescoa giocare senza avere gli assi
invertiti ^^" Quindi potete immaginare il mio disagio quando devo
spostare la telecamera in un gioco come questo...
Anyway vi rinnovo l'appuntamento per la prossima settimana!
Un grandissimo grazie a tutti i Lettori
e alle mie Comrades
come chiamerò da adesso in avanti le mie recensiste u.u
Un abbraccio a todos!
Marta
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