Missione
speciale
Kankuro
era nel suo laboratorio stava squadrando la testa di Karasu da cinque
minuti quando d'un tratto non vide più nulla.
<<
Cucù >>
Sumire
si era messa dietro di lui poggiando il petto sulla sua schiena e
coprendogli gli occhi con le mani.
<<
E' piuttosto tardi >> disse lui sorridendo, senza scomporsi.
<<
Na tranquillo. Che fai? >>
<<
Sto cercando di aumentare le armi nella testa di Karasu >>
Lei
spostò la testa guardando verso il tavolino.
<<
Uh. Ma ciau Karasu >>
Il
fatto che parlasse con le sue marionette lo adorava.
Anche
se la sua preferita non era Karasu.
<<
Donde estàs Sax? >>
Kankuro
aggrottò la fronte non capendo.
<<
Sax? >>
Sumire
fece spallucce e sorrise. Sapeva bene che ci voleva un po' per capire
il suo slang.
<<
Sasori >>
Lui
scosse la testa.
<<
Non te lo dico. L'ultima volta c'è mancato poco che lo facessi
esplodere >>
<<
Eddai ero nel panico e poi stavo cercando di aiutarti >>
<<
Non mi convinci lo stesso >>
Lei
si inginocchiò accanto a lui e poggiò le labbra sul collo del
ragazzo.
<<
Ontoni? >> disse con voce bassa e seducente.
<<
Ontoni. Non attacca >> disse lui chiudendo gli occhi.
<<
Eddai voglio dimostrarti che la so usare >>
<<
No no no >>
Iniziò
a dargli dei caldi ed umidi baci alla base del collo. Kankuro dovette
poggiare la testa di Karasu sulla scrivania.
<<
Tanto non mi convinci >>
Si
mise a cavalcioni su di lui e poggiò la mano sulla sua fascia rossa.
<<
Smettila >>
Lei
sorrise.
<<
Sumy basta. Devo sistemare Karasu >>
Mosse
la mano allentandogli la fascia della tuta.
<<
Ok ok! Aspetta un secondo >>
Lei
rise e alzò le braccia al cielo in segno di vittoria.
<<
Yay! >>
Kankuro
prese il rotolo e alzò l'indice.
<<
Si ma lo controlli qui davanti a me. Non ti azzardare a scappare o a
fare altri scherzetti dei tuoi >>
Lei
annuì.
<<
Tranquillo, hai la mia parola >>
<<
Mh... >> la squadrò poco convinto << ... wakatta
>>
Le
diede il rotolo e Sumire si mise a muovere
Sasori con una tale maestria che il marionettista stentò a credere
ai suoi occhi.
Erano
movimenti di media difficoltà ma comunque piuttosto notevoli ed
anche molto precisi considerando il poco spazio che aveva.
Quando
ebbe finito sigillò la suddetta marionetta nell'apposito rotolo e la
consegnò al marionettista.
<<
Visto? Adesso che mi dici? >>
Dopo
un manciata di secondi di competa immobilità lui prese il rotolo lo
posò sul tavolo dopo si sedette nuovamente per lavorare.
<<
Stai diventando bravina >>
<<
Solo bravina? >>
<<
Hai >>
<<
Comunque visto che ti ho dimostrato che so usare Sax potrei prenderlo
in prestito per andare in missione? >>
Si
accigliò.
<<
Missione? >>
<<
Hai. Sto per partire >>
Kankuro
alzò un sopracciglio.
<<
Come stai per partire? >>
Lei
alzò gli occhi al cielo.
<<
Ho una missione speciale. Tornerò tra qualche giorno >>
Kankuro
batté le palpebre per qualche secondo.
<<
Come speciale? >>
*
<<
Come hai potuto farmi questo? >>
Gaara
alzò la testa e spalancò gli occhi sorpreso ed irritato:
solitamente era sua sorella a spalancare la porta e ad entrare senza
nemmeno aver bussato, se adesso questo vizio lo prendeva pure il
fratello la cosa avrebbe potuto generare molti problemi.
<<
Ciao Kankuro. Che cosa avrei fatto? >> disse in modo molto
calmo.
Il
fratello maggiore poggiò i palmi delle mani sulla scrivania ed
avvicinò il suo viso a quello del fratellino.
<<
L'hai proposta a jounin. Perchè non me ne hai parlato? >>
Ah.
Si trattava della ragazza. Adesso si spiegava quel comportamento.
<<
Dovevo? >>
<<
Io sono il suo sensei >>
<<
Ex sensei. E poi non sarà una cosa repentina. Ci vuole tempo
per queste cose lo sai anche tu >>
Kankuro
incrociò le braccia ancora poco convinto.
<<
Beh almeno dammi il compito di accompagnarla >>
<<
Iee. L'ho già assegnato a Temari >>
Il
jounin alzò la voce.
<<
Come?! >>
<<
Ha insistito >> disse lui pacato continuando a svolgere con
calma le sue mansioni.
*
Matsuri
e Sumire erano davanti alle mura del villaggio in attesa del loro
terzo elemento.
<<
Allora ragazze... >> Temari iniziò a parlare senza nemmeno
fermarsi. << Vi occuperete del trasporto di questi due rotoli.
Devono essere recapitati a Kumo il prima possibile >> disse
sventolandoli davanti a loro << Vi accompagnerò sino a Konoha
poi dovrete proseguire da sole. È chiaro? >>
Le
due sorelle si guardarono negli occhi intuendo l'intenzione della
bionda.
Sumire
accennò un sorrisino per poi tornare subito seria.
<<
Hai Temari-sama >>
*
Il
Team si diresse nell'ufficio dell'hokage, per i ninja stranieri il
rilascio dei pass non era più necessario da anni, ma era comunque
consuetudine presentarsi al kage o ad uno dei suoi collaboratori.
Bussarono
alla porta attendendo una risposta dall'altro lato.
<<
Avanti >>
Per
fortuna l'hokage di tanto in tanto arrivava puntuale in ufficio.
Non
appena Temari aprì la porta Naruto si alzò andando incontro a
Sumire.
<<
Gatto! >>
<<
Salve hokage >>
Nonostante
lui fosse il kage e lei una chunin di un'altro villaggio questo non
gli impedì di abbracciarla sotto la piena disapprovazione di Temari.
<<
Siamo qui in veste di ospiti Sumire e Matsuri si intratterranno per
qualche ora, io per qualche giorno >> tagliò corto la jounin
prima di guardarsi intorno.
<<
Oh perché non resti un po' più a lungo? >> chiese Naruto
mettendo le mani sulle spalle di Sumire.
<<
Mi spiace Naruto, non mi è possibile ho degli impegni >> non
disse alcun dettaglio poiché era pur sempre in missione.
<<
Wakatta. Beh allora buona permanenza a Konoha >>
Una
volta uscite dal palazzo dell'hokage Sumire si voltò verso Temari.
<<
Temari-sama potremmo usare la stanza che ha preso all'hotel per
riposarci prima di proseguire con la missione? >>
<<
Wakatta >> disse lanciandole la chiave.
*
Ok
che si domandava quando l'avrebbe rivista ma vedersela piazzata lì
di prima mattina appena tre giorni dopo che si erano separati
gli sembrava eccessivo.
Shikamaru
scostò i capelli sciolti che gli cadevano ostinatamente davanti il
viso e si stropicciò gli occhi certo che stesse ancora sognando.
<<
Shika... >>
Ora
la sentiva pure. Ma che aveva bevuto ieri sera?
Allungò
una mano toccandole una guancia e lei gli diede uno schiaffo. A
questo punto capì che non era un'allucinazione.
<<
Che ci fai qui? >>
<<
Non sei contento di rivedermi? >>
Per
tutta risposta lui sbadigliò facendo irritare tremendamente la
ragazza.
<<
Cafone >>
<<
No... eddai... scusa ma stavo dormendo >>
Non
fece in tempo ad uscire dalla sua camera che si ritrovò un cucchiaio
di legno dritto in fronte. Si inginocchiò e premette le mani dove di
lì a poco gli sarebbe spuntato un grosso bernoccolo.
<<
Ahi ma porca di quella miseria ladra... >>
<<
Shikamaru insomma comportati da bravo padrone di casa e offri
qualcosa alla tua ospite! >>
Udire
la voce di sua madre gli fece quasi sparire il dolore.
<<
Ma perché non le prepari tu una tazza di the? >>
<<
Perchè io devo andare a fare la spesa. Pelandrone! >>
Si
appoggiò al muro nel tentativo di riprendere il pieno controllo dei
suoi sensi e udì distintamente le voci delle due donne della sua
-orribile- vita.
<<
Temari cara ci rivedremo quando torno? >>
<<
Ma certo Yoshino. Trascorrerò qui qualche giorno >>
Oh
quanto erano dolci. Due paste di zucchero!
Quando
finalmente scese le scale sua madre era uscita e Temari era seduta
davanti il tavolo in cucina.
<<
Buongiorno >>
<<
Buongiorno “Temari-cara” >> disse mimando la voce di sua
madre mentre si legava i capelli.
<<
Dormito bene? >> lo stuzzicò lei.
Shikamaru
inspirò a lungo, riempì il bollitore dell'acqua e lo mise sul
fornello.
<<
Una meraviglia >> disse poi con un sarcasmo più che evidente.
Temari
si alzò e lo abbracciò poggiando la testa sulla sua schiena.
<<
Cos'è questa storia che rimani qualche giorno? >>
<<
Le mocciose dovevano andare in missione nel paese del fulmine e io le
ho accompagnate sino a qui. Quando torneranno me ne andrò pure io
>>
<<
E scommetto che questo Gaara non lo sa >>
<<
No infatti non lo sa >>
<<
Non hai paura che le due possano causare problemi? In fondo l'hai
detto tu che sono due mocciose >>
<<
E' solo una banale consegna e poi ho evocato Kamatari
per controllarle.
Te ne occupi tu a far tacere Naruto? >>
Lui
spalancò gli occhi.
<<
Perché? Sei andata nel suo ufficio? >>
Temari
gli diede un bacio sul collo annuendo.
Shikamaru
sapeva bene che avrebbe dovuto fare un sacco di fatica per convincere
Naruto a tenere la bocca chiusa.
<<
Mendokuse perchè mi odi così tanto? >>
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