Dylan
Siamo
ormai tutti
nuovamente all'ingresso del parco ad aspettare che anche Lizbeth
torni qui, dato che è l’unica che ancora non ha
fatto rapporto,
quando l'istruttore Nightrose risponde in tutta fretta ad una
chiamata sul cellulare "Lizbie? Lo hai trovato?" chiede nel
secondo in cui si porta il cellulare all’orecchio ma la sua
espressione, prima speranzosa, si fa sempre più preoccupata
con il
proseguire del monologo dall'altro lato della linea.
"Dobbiamo
andare." è tutto ciò che dice prima di correre in
una
direzione che sembra portare nel punto più remoto del parco,
proprio
la zona che doveva controllare Liza. In pochi secondi stiamo tutti
correndogli dietro e, quando spuntiamo nella radura, la prima cosa
che mi si fissa nella mente è il sangue e mi blocco di colpo
davanti
a tutti quei corpi a terra, resi praticamente irriconoscibili dai
segni di artigli. Opera di un Licantropo senza dubbio. Anche gli
altri ragazzi sono bloccati davanti alla brutalità della
scena,
quasi tutti siamo passati dall'Accademia e, nonostante
l'addestramento, questo è il primo vero massacro a cui ci
troviamo
di fronte. Gli adulti, al contrario, non si fermano neanche per un
secondo: Jeremy raggiunge Lizbeth, seduta a terra vicino ad un
ragazzo biondo che riconosco come Ryan, il Licantropo che abbiamo
conosciuto ieri, sollevandola di peso e portandola via da qui senza
chiedere il permesso a nessuno, lasciando il direttore dell'Istituto
ed il proprio Parabatai ad occuparsi del resto.
"Il
ragazzino è
da questa parte." prende allora la parola Ryan, incamminandosi
in una direzione nel mezzo dei corpi. Non mi ero accorto di quanto
l'atmosfera si fosse fatta pesante prima che la sua voce mi
riscuotesse al punto da rimettermi in moto le gambe.
"Rimanete
qui,
ce ne occupiamo noi." la voce di Andrew è dura, ma il tono
preoccupato è ancora percepibile, quando pronuncia queste
parole. Io
e Mumi ci blocchiamo di scatto, avendo inconsciamente fatto qualche
passo nella direzione indicata dal Licantropo, e anche gli altri non
accennano un passo anche se sento dei sussurri alle mie spalle.
Restiamo a guardare mentre i tre adulti si chinano su un corpo per un
breve momento prima che il nostro istruttore si rimetta in piedi e ci
raggiunga, il corpo del ragazzino italiano tra le braccia,
mortalmente pallido: "Torniamo a casa, ha bisogno di cure"
É
soltanto quando
siamo quasi alle porte dell'Istituto che Gabe riapre gli occhi e lo
sento chiaramente pronunciare qualche parola, prima di perdere
nuovamente conoscenza: "Prendevano ordini…" le sue parole
rimangono nell’aria e tutto sembra bloccarsi.
Stephan
Il ragazzo davanti a me sembra così giovane, non
più vecchio di
Matt, eppure so dai file che è nato negli anni ‘20
e adesso è a
capo del clan di vampiri più grande di Londra.
“Io non c’entro niente con questa
storia.” ribadisce
incrociando le braccia. I vampiri alle sue spalle ci guardano male ma
lui sembra più che altro preoccupato: “La frase
del ragazzino può
significare mille altre cose.”
“O può significare che state cercando di combinare
qualcosa, anche
se non capisco che interesse avete nel rapire uno
shadowhunter.”
affermo, muovendo la penna nervosamente. È un grattacapo che
di
certo non ci serviva e la
reazione che sicuramente avranno i genitori del ragazzo…
per l’Angelo, dopotutto se succedesse qualcosa a Liza o a
Matt
neanch’io penso che riuscirei ad agire in modo razionale. Se
non
altro i vampiri sembrano desiderosi di collaborare e volevano
sicuramente evitare il coinvolgimento del Conclave anche se
è stato
inevitabile.
“Non abbiamo alcun interesse infatti. Anche perché
se anche avessi
mai avuto motivo per voler uccidere un ragazzino che non conosco, non
lo avrei fatto in modo così evidentemente colpevole. Avanti,
non lo
avrei fatto dissanguare da un branco di neonati che, per la cronaca,
non ho creato io.” ripete, alzando leggermente il tono.
Stringe i
pugni, l’unico segno che sta perdendo il controllo, e un
po’ lo
ammiro: quelle che gli stiamo rivolgendo sono accuse gravi e
nonostante tutto se la sta cavando egregiamente nel difendersi, anche
se non penso che basterà.
“Dubito però che potessero passare così
tanto inosservati al tuo
comando, altrimenti hai dei forti problemi con la
leadership… qui
leggo inoltre che sei stato visto nei dintorni dell’Istituto
più
di una volta nell’ultimo periodo.” affermo,
leggendo direttamente
dai rapporti delle pattuglie.
“Io stavo… controllando.” risponde
stringendo i denti e
guardando da un’altra parte. Non posso fare a meno di
guardarlo
sconvolto, cercando di capire cosa intende. Sto per domandare
spiegazioni quando la porta del santuario si apre di botto, andando a
sbattere contro il muro e facendo voltare tutti i presenti.
“Non può essere stato lui!” grida Matt,
afferrandosi poi le
ginocchia, cercando di riprendere fiato. Deve aver corso fino a qui
dalla camera di Liza che è nella ala più lontana
rispetto a questa
stanza.
“Matthew, questo non è il momento.”
sospiro, indicandolo con la
testa agli shadowhunters alle mie spalle che si muovono per portarlo
fuori. Ero a conoscenza di una qualche relazione, che non ho mai
voluto indagare a fondo, fra di loro ma non posso permettere alla
cosa di interferire con la mia indagine.
“No, devi ascoltarmi zio! Io so per certo che non era lui e
conosco
anche altre persone che potrebbero testimoniare! Chiama Robyn Alyz se
non mi credi!” afferma liberandosi dalla presa dei due che
gli si
erano avvicinati. Lo guardo un po’ stranito prima di
rispondergli:
“Scherzi, vero?” non posso già aver
perso l’unico sospettato.
Katerina
Io e
Lola andiamo
verso la cucina, senza veramente sapere cosa fare se non
chiacchierare e prendere confidenza con l’Istituto, le
lezioni per
oggi sono finite e ci hanno esonerato dalle pattuglie finché
non
capiscono cosa sta succedendo o non decidono cosa fare con noi.
Ci
blocchiamo di
scatto quando vediamo Emily che guarda all’interno della
stanza con
aria preoccupata senza accorgersi di noi. Prima che possiamo
chiederle cosa sta facendo ci pensa Muriel, arrivando
dall’altro
lato del corridoio con Lacey: “Cosa combinate?”
domanda infatti,
rivolgendosi a tutte noi.
“Noi
siamo appena
arrivate in realtà.” risponde per entrambe Lola e
io annuisco
senza quasi pensarci. Ora che siamo ferme qui da un po’ mi
sembra
di sentire un profumo delizioso provenire dalla cucina.
“Liza
sta facendo
dei dolci.” si decide allora a parlare la ragazzina polacca.
Appena
sentiamo questo, ci voltiamo tutte verso la porta come dei segugi in
cerca di una preda: la figlia dei padroni di casa ieri sera
è stata
riportata in Istituto in tutta fretta, con il ragazzino moribondo
subito dietro, da allora nessuno di noi l’aveva vista, ha
saltato
perfino le lezioni preferendo rimanere chiusa in camera sua.
“Pensate
che
possiamo chiederle qualcosa?” domanda Lola, la
curiosità che
permea la sua voce e, dopotutto, come biasimarla? Anche quelli di noi
che erano presenti alle ricerche non hanno avuto informazioni a
proposito di niente che riguardi ciò che chiamano
‘l’incidente’.
“Non
penso sia il
caso.” Andrew ci sorprende arrivando alle nostre spalle, non
l’avevo minimamente sentito. Continua a parlare avvicinandosi
alla
porta: “Penso che tutte voi abbiate cose migliori da fare,
piuttosto che stare qui impalate, perciò andate.”
conclude,
entrando e chiudendo la porta alle sue spalle.
Alice
"Signora
Nightrose?" quand sento una voce chiamarmi dalla porta,
trattengo a malapena un sorriso, questa ragazza è sempre
così
formale che parlarci mi diverte fin troppo.
"Alice,
Lacey,
chiamami Alice." continuo ad insistere, ma so che ci vorrà
un
sacco di tempo prima che smetta di darmi del lei.
"Si, mi
scusi.
Gabriele sta meglio?" sentendo la sua domanda, guardo verso il
letto in cui lo abbiamo messo al suo arrivo poche ore fa: ha
cominciato a riprendere un po' di colore in viso ma, nonostante
questo, è ancora spaventosamente pallido e la flebo di
sangue vicino
al letto fa ben poco per rassicurare riguardo le sue condizioni
generali.
"Onestamente,
non lo so. Non ho mai visto dei vampiri attaccare in questo
modo…"
affermo, quasi senza pensarci. Quando mi volto di nuovo a guardare la
ragazzina, mi accorgo dello sforzo che sta facendo per nascondere la
paura che sta provando e capisco che devo stare più attenta
a quello
che dico, questi ragazzi non hanno ancora visto la brutalità
del
mondo delle ombre, quello vero, non la versione ridotta davanti a cui
li mettono in Accademia.
"Capisco."
mi risponde dopo qualche istante, per poi continuare: "Penso che
andrò a dirlo agli altri, con permesso." e questa volta non
riesco proprio ad impedirmi del tutto di ridere, nonostante la brutta
situazione che ho per le mani. Se Lacey mi ha sentita, è
stata tanto
educata da fingere che non sia accaduto, mentre si richiudeva la
porta alle spalle.
Rimasta
sola,
rimuovo le medicazioni che coprono le ferite di Gabriele. Ancora non
mi fido a disegnarli un Iratze: non abbiamo mai avuto a che fare con
così tanti morsi tutti insieme perciò non so
quale effetto
collaterale potrebbe avere una chiusura rapida delle ferite. La
medicina mondana dovrà bastare, almeno per qualche giorno
finché
non si stabilizzerà un po’.
Mi siedo
nuovamente
vicino al suo letto, voglio essere presente se dovesse svegliarsi. I
ragazzi si sono offerti di effettuare qualche turno per me ma erano
così provati dalla serata, quando sono tornati, che non ho
trovato
la forza di affidargli anche questa responsabilità. Stephen
pensa
che non dovremmo essere troppo teneri ma rimangono soltanto dei
ragazzi, è così sbagliato volerli proteggere
almeno un po'?
Guardando Gabriele, mi rendo conto di quanto sia stato fortunato.
Nella sua sfortuna, mi correggo quando mi rendo conto del cinismo
dietro il mio stesso pensiero. Se lo avessero trovato soltanto pochi
minuti più tardi, per lui non avrei potuto fare niente ed
anche
così, non saprò per certo l'estensione dei danni
fino a che non
avrà ripreso conoscenza in modo da poterlo sottoporre ad
esami più
approfonditi.
Lilly
Ciao!
So
già che la
formattazione verrà da schifo ma per lo meno stiamo
continuando a
pubblicare in orario! Yeeeee
Ho
bisogno di positività
perché lunedì ho una cosa da fare che mi sta
facendo un po
panicare… ma non dico altro per scaramanzia, se volete
saperlo lo
dirò una volta che sarà passata…
Sto
guardando Coliandro in
questo momento perciò è meglio se chiudo e torno
a dargli
attenzione ^.^
A
presto :*
Ps.
La prima volta che
compaiono i prestavolto di Alice e Stephen!!!!!!!!
Macchan
Salve
gente, rieccoci qui
con il capitolo successivo.
Anche
se io non so bene
come faccia ad essere ancora sveglia e reattiva abbastanza da star
scrivendo questo angolo, dopo la giornataccia che ho avuto oggi..
Tra
notte insonne,
dentista e lavoro non so nemmeno più da che parte sono
girata.. (e
ho ancora la lingua FUCSIAAAAAAAAA) Giusto per rendervi partecipi dei
miei drammiXD
A
parte questo, spero
proprio che questo nuovo aggiornamento vi sia piaciuto!! Ci si rivede
il primo di Dicembre~
SPOILER
"Non
sembra sapere bene cosa dire, non davanti a tutte queste persone, e
vederlo incerto mi aiuta un poco a calmare i nervi "Potete
continuare senza di me, per un po'?" pongo la domanda soltanto
per sembrare educato, ma in verità non mi interessa molto la
risposta che avevano intenzione di darmi: appena ho finito di parlare
già ho iniziato ad allontarmi dal gruppo.
Li
sento borbottare, sicuramente scontenti da quella che stanno
reputando una diserzione, ma continuo a camminare.
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