Capitolo 14: Il viaggiatore del tempo
Capitolo 14: Il viaggiatore del tempo
Un altro giorno era sorto nella regione di Shinkiro e, tutto sembrava
essere come al solito… o quasi. Infatti, in un certo luogo un
Pokémon era estremamente felice delle notizie appena ricevute.
“Ahahah…. Finalmente, quella piccola peste gialla è
uscita di scena una volta per tutte. Ottimo lavoro, Salazzle!”
“L’ha ringrazio, capo!” – disse il Pokémon Lucertossina.
“Adesso… non c’è più nessuno che mi
possa fermare dal conquistare Shinkiro una volta per tutte!”
“Sono contenta per lei!”
“Ti ringrazio! Ma adesso è giunto il momento di mostrarti
il mio piano di come intendo conquistare la regione!”
“Quindi, il suo piano è finalmente pronto?” – domandò Salazzle.
“Esattamente! Ora ascoltami con attenzione: vedi la mappa posizionata su quel tavolo?”
“La vedo chiaramente… ma cosa ha questa carta geografica di particolare?”
“Vedi quel punto cerchiato di rosso?” – disse Mimikyu
– “A prima vista non c’è nulla; ma lì
si verifica un fenomeno molto raro!”
“Un fenomeno molto raro!? Non vorrà dire…”
“Esatto! In quel luogo, c’è l’accesso per
l’isola Paradiso. All’interno di quell’isola è
nascosto un particolare cristallo Z, il quale se dovesse cadere nelle
mani sbagliate porterebbe scompiglio non solo su Shinkiro, ma anche in
tutto il nostro mondo!”
“Incredibile! Non pensavo che il Cristallo Iride avesse un potere
così potente. Ma come faremo a raggiungere l’isola? In
molti, pensano che l’unico modo per raggiungere il posto è
attraverso il mondo dei sogni!”
“Beh… quello che dici è vero, ma io Mimikyu ho
scoperto un altro modo per arrivarci! Vedi, quell’oggetto sul
tavolo? Apparteneva al capo del Villaggio Pika e, se le mie
supposizioni sono esatte ci aprirà la via d’accesso
all’Isola Paradiso. Ma ora, basta parlare; Salazze comunica alle
truppe di prepararsi a partire al mio ordine! Io finisco gli ultimi
dettagli!”
“Sì, signore!”: il Pokémon Lucertossina
uscì dal laboratorio e iniziò ad avvertire le truppe, ma
i due non sapevano che qualcuno nascosto in un vicolo buio della stanza
aveva sentito tutto.
“Quindi… questo è il vero piano di Mimikyu! Molto
bene, adesso è il momento che mi muova. Devo avvertire Tapu
Koko!”
Se la situazione nel Vulcano Konsui era molto tranquilla, a Dream Town,
invece è molto più seria. Infatti, all’interno
della struttura ospedaliera della città, qualcuno non riusciva a
contenersi dall’agitazione.
“Oh, Popplio! La mia Popplio!”
“Suvvia, Primarina! Vedrai che andrà tutto bene!”
“Come puoi essere così tranquillo Decidueye. La vita di
mia figlia è in pericolo ed è già dura senza mio
marito!” – disse il Pokèmon Solista.
“Lo so come ti senti! Ma non devi lasciarti abbattere da questo!”
Il dialogo tra i due Pokémon venne interotto da Chansey, il
quale uscì dalla stanza dove si trovava il Pokémon Otaria.
“Allora, Chansey!” – disse Primarina – “Come sta mia figlia?”
“Ecco… io… non lo so!”
“Non lo sai!? Vuoi forsi dirmi che…”
“Non è questo che intendevo! Le sue condizioni sono
stabili, ma è come se tutto il suo corpo fosse bloccato,
paralizzato… ma molto diverso dalla normale paralisi!”
“E in questa condizione, si può curare?” – domandò Decidueye.
“È difficile da dirsi! Non mi sono mai ritrovata in una
situazione del genere, è impossibile stabilire se ci sia una
cura o meno! Ora se volete scusarmi…”; il Pokémon
Uovo lasciò tutto il gruppo mentre sopraggiungeva Tapu Lele con
Raichu.
“Salve a tutti!” – disse il Pokémon Nume
Locale – “Ci sono novità sullo stato di
Popplio?”
“Purtroppo no!” – rispose Rowlet –
“Neanche Chansey riesce a dare una spiegazione logica a questo
caso.”
“Capisco! L’unica cosa da fare e aspettare qualche segnale di miglioramento!”
“Mi dispiace molto!” – disse Raichu –
“È colpa mia, se quel Pokémon si trova in una
condizione del genere!”
“Non devi scusarti! Nessuno si aspettava che Salazzle utilizzase quell’aggeggio contro di voi!”
“Già!” – disse Decidueye –
“Adesso, la cosa che mi preoccupa di più e Pikachu.”
“Ha proposito di Pikachu: dov’è finito?” – domandò Raichu.
“È rimasto alla gilda! Il dolore per lui deve essere
insopportabile. Dopotutto, loro due sono compagni di squadra!”
“Immagino!”
“Comunque… puoi andarlo a trovare se vuoi. Gli devi
spiegare un sacco di cose e, Tapu Koko mi ha informato della
situazione!” – disse il Pokémon Alifreccia.
“L’ha ringrazio, capitano!” – rispose il
Pokémon Topo – “Tapu Lele, vuoi accompagnarmi?”
“D’accordo!”; così le due si diressero verso
la gilda, mentre Decidueye cercò di rassicurare Primarina, il
quale continuava a piangere dalla disperazione.
Una volta che i due Pokémon arrivarono alla gilda, trovarono
Litten e Rockruff a fare la guardia all’ingresso della gilda. I
due erano stati lasciati da Decidueye per poter osservare Pikachu, il
quale era da diverse ore nella sua stanza.
“Buongiorno ragazzi! Tutto bene?” – disse Tapu Lele.
“Noi stiamo bene!” – rispose Litten.
“Siamo qui per parlare con Pikachu. Possiamo entrare?”
“Se vi manda il capitano, non c’è problema.”
– disse Rockruff – “Ma cercate di stare il meno
possibile!”
“Va bene!”
Dopo questa breve discussione, Tapu Lele e Raichu entrarono nella
struttura e si diressero verso la stanza di Pikachu, il quale poterono
notare la sua posizione distesa sul pavimento.
“Pikachu si è messo a dormire!” – disse Raichu – “Cosa facciamo, adesso?”
“Uhm… svegliarlo adesso sarebbe un errore. Lui potrebbe
vederci e attaccarci senza esitazione!” – rispose Tapu Lele
– “Sarà meglio tornare qui quando si sarà
alzato. Probabilmente, ora si sta riposando dopo essersi sfogato per
tutto il giorno!”
“Ma perché non è venuto a trovare Popplio nell’ospedale?”
“Sicuramente Pikachu si sarà sentito in colpa per quello che è successo.”
“Già! Ma se c’è qualcuno responsabile
dell’accaduto sono io. Se non fossi scappata dal rifugio, a
quest’ora Popplio starebbe in missione con i suoi compagni!”
“Non è del tutto colpa tua! Quando mi hai detto della
reazione di Salazzle, era chiaro il suo obbiettivo. Lei mirava a
Pikachu, ma Popplio si è messa nella traiettoria del colpo e
questo è stato il risultato!”
“Beh, sarà meglio tornare dagli altri!” – disse Raichu.
I due Pokémon lasciarono Pikachu da solo e uscirono dalla gilda,
ma esse erano ignare del fatto che il Pokémon Topo faceva finta
di riposarsi, quando invece aveva ascoltato il loro discorso fin
dall’inizio.
“Finalmente, se ne sono andate!” – disse il
Pokémon Topo parlando tra se e se – “Se ripenso a
quel momento, il colpo sparato da Salazzle era diretto a me, al 100%.
Eppure… Popplio, perché ti sei messa in mezzo?”
Pikachu continuava ad addossarsi la colpa di quello che era successo e,
subito dopo riniziò a piangere senza riuscire a fermarsi:
“Popplio, perdonami! Se solo, sniff… se solo io avessi
saputo delle conseguenze di quell’arma, a quest’ora non
saresti così male. Sono stato un pessimo leader di
squadra!”
“Non disperarti! C’è una speranza di salvare la tua amica!”
“Eh… ma chi è!? Gardevoir… sei tu?”
“No, non sono Gardevoir! Ti sto parlando tramite telepatia, Pikachu!”
“Come fai a conoscere il mio nome?”
“Amico mio, io so tutto o forse non so niente. Chi lo
sa!” – disse la voce misteriosa con un tono amichevole.
“Basta con questi giochetti! Dimmi cosa vuoi da me!”
“Ehi, diamoci una calmata. Voglio solo interagire un po’ con te; è forse sbagliato?”
Il Pokémon Topo non riuscì a dare una risposta alla
strana voce e, rimase ad ascoltare quello che aveva da dire:
“Prima di presentarti la mia offerta, c’è una
domanda che vorrei farti: Secondo te, perché Popplio si è
sacrificata per salvarti?”
La domanda posta in questione suscitò moltissimo lo stato
d’animo di Pikachu, il quale non riuscì a trovare un senso
logico a quanto detto: “Allora, qual è la tua risposta?
Non ho tutta la sera, io?”
“Popplio… Popplio… l’ha fatto per Ra…
aspetta, non l’ha fatto per Raichu. Popplio, ha fatto questo per
me!” – disse Pikachu.
“L’ha fatto per te!? Spiegati meglio!”
“Vedi… quando ho imparato ad usare PSICHICO ero svenuto.
In quell’occasione, lei mi ha detto che mi amava e, io non
l’ho mai ricambiato quella frase!”
“Bravo! Vedo che finalmente, hai compreso il gesto della tua
amica. Adesso, è arrivato il momento di spiegarti come
salvarla!”
“Parla pure! Ti ascolto attentamente!”
Il mattino seguente, quando su Dream Town si era già alzato il
sole al cielo, alla gilda tutti erano in stato di agitazione:
“Volete dirmi che Pikachu è scomparso!?” –
disse Decidueye al team Fire Rock.
“Glielo giuro, capitano!” – rispose Litten –
“Non so come spiegarglielo! Questa mattina ero sceso per dargli
qualche bacca da mangiare, ma quando sono giunto nella sua stanza mi
sono accorto che era scomparso.”
“È andata così, capitano!” – aggiunse
Rockruff – “Io e Litten l’ho abbiamo cercato per
tutta la gilda, ma non siamo riusciti a trovarlo!”
“Capisco! E da quanto mi avete detto, non ha lasciato neanché un biglietto!”
“Cosa dobbiamo fare?” – domandò Rowlet, il quale aveva accompagnato il Pokémon Alifreccia.
“Litten, ordina a tutti i membri della gilda di cercare Pikachu.
Io e Rowlet cercheremo dall’alto! Mi raccomando, questa ha la
priorità assoluta su qualsiasi altra operazione. Avete capito
tutti?”
“Sì, signore!”
Fu così, che ebbe inizio una ricerca destinata durare tanto.
Tutta la gilda era impegnata da Rowlet fino al capitano Decidueye, ma
l’inizio fu dei più complicati. Chiedendo in giro ai vari
Pokémon di Dream Town, essi non riuscirono ad essere
d’aiuto in nessun modo: ci provarono, ma Pikachu si era
volatilizzato come una fantasma.
“Avete trovato qualcosa?” – domandò Decidueye al rientro alla gilda.
“Niente da fare, signore!” – rispose Litten.
“Eppure… non può essere svanito senza lasciare tracce!” – aggiunse Rowlet.
“A questo punto, la cosa migliore da fare è aspettare qualche sua notizia!”
“Io so dove è finito il vostro amico!”
“Eh… Litten hai sentito qualcosa?” –
domandò Rowlet, ricevendo tuttavia un no dal Pokémon
Pirofelino.
“Voi non potete vedermi, ma io posso vedere voi!”
“C-Cosa!? Ma questo è assurdo!” – disse il capitano.
“Assurdo!? Non ci trovo niente d’assurdo, solo che io sono fatto così!”
“Ritornando a noi… hai detto che sai dove è andato Pikachu; dicci esaltamente dove?”
“Uffa… mai voi siete sempre così sbrigativi?” – domandò la strana voce.
“Senti un po’, abbiamo fin troppi problemi. Quindi hai due
opzioni: o ce lo dici oppure te ne vai via di qui!” – disse
Rowlet con un tono molto aggressivo.
“Eh, va bene! Il vostro amico si è diretto verso la Dream Forest a cercare Celebi!”
“Celebi!? E chi sarebbe?”
“Un Pokémon molto misterioso! Si dice abiti nella foresta anche se non si conosce la sua esatta ubicazione!”
“Ma tu… come sai tutte queste cose?”
“Semplice! Sono stato io a dirgli di andare lì!”
“E perché avresti fatto una cosa del genere?” – domandò Litten.
“Ascoltatemi: il vostro amico e il Pokémon in cura presso
la struttura ospedaliera, sono gli unici che possono interferire i
piani di Mimikyu?”
“Mimikyu!? Mai sentito questa nome!”
“Non mi sorprende!” – disse Tapu Koko, il quale aveva
sentito tutto il discorso – “Lui è un Pokémon
molto diffidente ed, è per questo che ho mandato una spia a
controllarlo!”
“Esatto! E questa spia, sono io!” – disse il Pokémon il quale uscì fuori dalle ombre.
“Non è possibile! Ma tu sei…” – aggiunse Decidueye, che non riuscì a terminare la frase.
“Marshadow, il Pokémon che vive nelle ombre!” – rispose il Pokémon Nume Locale.
“Le lusinghe non servono! Ma ora… è necessario che voi sappiate tutte le cose scoperte da me!”
Ma mentre il Pokémon Vivinonbra spiegava quello che aveva
scoperto dei piani del Pokémon Fantasmanto, Pikachu stava
cercando Celebi nella Dream Forest, quando sopraggiunse nel laghetto da
cui si era risvegliato.
“Incredibile!” – disse il Pokémon Topo –
“Saranno ore che sto cercando quel Pokémon e ancora non
sono riuscito a trovarlo! Comunque… era come mi aveva detto
Marshadow: Celebi non è facile da trovare e ora me ne sto
accorgendo!”
Il Pokémon decise quindi di rinfrescarsi un po’ la faccia
nell’acqua di quel laghetto e, subito dopo, gli tornò in
mente la prima volta in cui si trovava qui: “Non posso crederci!
Da quando mi sono risvegliato in questo punto ne ho fatta parecchia di
strada. Da qui raggiunsi Dream Town dove sono diventato un membro della
gilda di Decidueye e, penso che a quest’ora mi staranno
già cercando non avendomi trovato!”
Dopo aver mangiato una Baccacedro per recuperare le energie, Pikachu
riprese la sua ricerca del Pokémon Tempovia: “Spero di
riuscire a trovarlo! Dal racconto di Marshadow, Celebi al potere di
ripristinare le condizioni di un Pokémon, ma è anche in
grado di viaggiare nel tempo e, questo potrebbe essere un problema se
rifiutasse la mia richiesta. Ma adesso, è meglio rimettermi in
marcia!
La ricerca del Pokémon Tempovia fu molto complicata per il
Pokémon Topo, il quale si ritrovò a girovagare per la
foresta per diverse ore, fino a quando: “Uhm…
laggiù vedo una specie di altare. Meglio dare
un’occhiata!”
In effetti, Pikachu vide una specie di altare fatto di pietra, con al
centro la figura di un Pokémon. Esso aveva il profilo della
testa rivolto verso l’alto a formare una specie di goccia con
delle piccole antenne sopra i suoi occhi; le braccia sembravano essere
più grandi rispetto al corpo, mentre la parte inferiore era di
colore verde chiaro.
“Quel Pokémon è molto simile alla descrizione di
Marshadow, forse… ho raggiunto il luogo dove trovarlo?”
Quasi immediatamente, diede un’occhiata intorno all’altare, ma senza risultati.
“Non ho trovato niente! Forse è meglio tornare indietro a chiedere aiuto agli altri!”
Pikachu deluso dal risultato ottenuto, iniziò i preparati per
ritornare a Dream Town, quando all’improvviso si bloccò di
colpo. Il Pokémon Topo non riusciva a spiegarsi il
perché, ma restava immobile come una statua e dal nulla,
sentì una voce che riecchegiava nella foresta.
“Tu sei Pikachu?”
“C-C-C-Chi è!?” – disse il Pokémon con aria spaventata.
“Rispondi alla mia domanda: tu sei Pikachu?”
“I-I-I-In persona!”
“Uhm… mi sembra di averti già visto da queste parti… ma non ricordo dove…”
“I-Invece di p-parlare, perché n-non ti mostri?” – domandò il Pokémon Topo.
“Perché dovrei mostarmi a te, se neanche ti conosco. Almeno che… tu non vuoi sfidarmi, dico bene?”
“Sfidarti, io!? Ma no, non so qui per questo. Io sono venuto qui per cercare aiuto!”
“E sei venuto da Dream Town, solo per chiedere aiuto? Devo
ammetere che hai avuto del coraggio, non è da tutti avventurarsi
fino a qui per questo. E dimmi, per quale motivo saresti giunto nel
cuore della foresta?”
“La mia amica Popplio si trova in una situazione difficile. Ho
sentito dire che c’è un Pokémon in grado di farla
guarire!”
“E io dovrei crederti?” – disse la voce.
“Certo! Senti, io non posso vivere senza lei! Per me… lei
è tutta la mia vita e, sarei disposto ad arrivare fino in capo
al mondo per salvarla!”
“Oh… vedo che sei innamorato di questo Pokémon?”
“Già! E vorrei confessarle i miei sentimenti, ma allo stato in cui si trova adesso… io…”
“Calma, calma, non devi piangere! Eh, va bene! Ti aiuterò!”
Da dietro all’altare, sbucò un Pokémon piuttosto
basso, ma molto simile a quello nella figura sopra all’altare.
“Quindi… tu sei Celebi, giusto?”
“Ma certo che ero io!” – rispose il Pokémon
Tempovia – “Scusami se non mi sono presentato prima, ma
volevo verificare se eri degno di vedermi!”
“Accetto con immensa gioia le tue scuse!” – disse Pikachu.
“Comunque, raccontami tutto quanto dall’inizio!”; il
Pokémon annuì di sì con la testa e disse a Celebi
tutti gil avvenimenti che erano avvenuti.
“Ah… non pensavo fosse così grave! Però posso risolvere questo problema!”
“Dici davvero!?” – domandò il Pokémon Topo.
“Certo! Adesso, dammi una tua zampa!”
“Eh!? E per quale motivo?”
“Aspetta e vedrai!”
Il Pokémon Tempovia utilizzò Teletrasporto e, in un
attimo i due si ritrovarono nella stanza dove c’era Popplio
avvolti dalla luce della mossa.
“Eccoci arrivati!”
“Ma… questa… è la stanza di Popplio! Ma come…”
“Ora, osserva con attenzione!”
Celebi si avvicinò al Pokémon Otaria e unì le
braccia canalizzando le energie in un solo punto. Una volta che
raggiunse la massima concentrazione, rilasciò un fascio di
energia luminosa che investì Popplio. Questo procedimento
durò qualche minuto e, alla fine il Pokémon Tempovia
esclamo: “Fatto! Ci vorrà qualche minuto, ma adesso la tua
amica ritornerà in forma in men che non si dica!”
“Non so come ringraziarti!”
“Non serve ringraziarmi! Piuttosto… adesso mi ricordo dove
ti ho vi…”; non finì la frase che Popplio
iniziò a muoversi, segno evidente che si stava svegliando.
“Questa non ci voleva! Ora devo andare, ma promettimi che parleremo un altro giorno!”
“D’accordo!”
Il Pokémon Tempovia riutilizzò Teletrasporto, giusto un
attimo prima che Popplio aprì gli occhi, vedendo Pikachu da solo
nella stanza: “Ohi, la mia testa! Ma… Pikachu!? Cosa ci
fai tu qui?”
Il Pokémon non riuscì a proferire parola e si
gettò sulla sua amica abracciandola intensamente e con le
lacrime agli occhi.
“Popplio! Finalmente non sai quando ti aspettavo!”
“Anch’io sono contenta di vederti! Ma… cosa ci faccio qui!?”
“Come!? Non ti ricordi!?”
“Ricordo solo che...”; mentre stava pronunciando quella
frase, si girò e riconobbe la madre, il quale era entrata
sentendo tutto il trambusto.
“Mamma! Sei qui?”
“Ma… ma… non è possibile! Cosa è successo?”
“Salve signora!” – disse Pikachu – “Come può vedere, sua figlia è guarita!”
“Come è… successo? Io… non riesco a capire!”
“Le spiegazioni a dopo! Ora, penso sia meglio che informi il capitano della mia presenza!”
“Ci penso io!” – disse Tapu Lele, il quale si trovava insieme a Primarina- “Lei resti pure qui!”
Ed è così, che il Pokémon Solista strinse forte
sua figlia e Pikachu. Il tutto svoltosi in un pianto di
felicità, mentre il Pokémon Nume Locale andò ad
informare gli altri.
Note dell’autore: Finisce un altro capitolo di
quest’avventura. Pikachu era riuscito a salvare Popplio, il tutto
mentre Mimikyu si stava preparando ad invadere l’Isola Paradiso,
con Marshadow ad informare Tapu Koko e Decidueye. Cosa
accadrà adesso alla tranquilla regione di Shinikiro?
Chissà quante altre avventure attendono i nostri eroi, il
viaggio continua…
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