Il
ticchettio dell'orologio a pendolo in soggiorno inizia ad irritarmi,
il cinguettio degli uccellini fuori mi irrita. Il silenzio mi irrita.
Tutto mi irrita. Batto nevroticamente le dita sul tavolo in legno.
Mignolo.
Anulare. Medio. Indice e pollice. Alla stessa velocità,
perfettamente in sequenza.
Sami
mi ha punita per aver passato la notte fuori. Un mese di reclusione.
Posso andare a scuola in autobus e tornare da scuola in autobus
subito dopo le lezioni. In fin dei conti non è cambiato
molto dal
vecchio passato. Più ci penso e più mi sento in
colpa.
Tutto
quello che ho fatto non sembra essere servito a molto.
Devo
assolutamente scoprire se anche gli altri potrebbero ricordare
qualcosa. Pacey mi ha allarmata con la sua domanda, ma credo che lui
stesso non se ne sia reso conto, almeno non consciamente.
Mi
porto il pollice alle labbra e coi denti mordicchio leggermente
l'unghia.
Devora
è stata chiara:il desiderio è stato esaudito, ma
a metà. Ed è
così per tutti quelli che non sono semplici umani.
Se
così fosse, dovrei preoccuparmi di Marta e Mandy.. ma allora
perché
Pacey ricorda?
Continuo
a ripetermi il suo nome mentalmente almeno una dozzina di volte,
sperando di arrivare a qualche logica conclusione, ma niente. Non
riesco proprio a capire cosa abbia a che fare lui con tutto
ciò.
“posso
entrare?”
mi
sporgo leggermente dalla sedia per vedere Nigel battere appena sullo
stipite della porta sul retro. Mi alzo un po' imbarazzata. Non mi
aspettavo visite. Sopratutto non mi aspettavo la sua.
“che
ci fai qui?”
abbassa
lo sguardo. Anche lui sembra in imbarazzo.
“scusa,
forse non dovrei essere qui... non voglio crearti problemi,
è che
avevo voglia di vederti”
il
mezzo sorriso lascia intravedere i suoi denti bianchissimi. Gli occhi
sono così luminosi.
Credo
che il suo aver recuperato la memoria e la diffidenza del suo
carattere lo abbiano portato a una situazione di confusionale
imbarazzo.
“no,
non c'è nessun problema, solo che se Sam ti
vede...”
accenno
alzando gli occhi al cielo. Se scendesse in questo momento,
trovandomi qui a parlar con Nigel sono sicura che la punizione si
prolungherebbe per tutta la vita.
Mi
incupisco un po' al pensiero che probabilmente la mia vita
avrà fine
tra poco meno di un anno.
“ehi
Chris”
Nigel
si avvicina accarezzandomi la guancia.
“va
tutto bene?”
il
contatto con la sua mano mi fa sentire rincuorata un po'.
Il
lato positivo di questa storia è che almeno ora non devo
tenermi
tutto dentro, ma posso parlarne con Nigel.
“Abbracciami”
sussurro
lasciandomi andare alle sue braccia.
Mi
stringe a se permettendomi di perdermi nel suo profumo.
“Chris!
C'è qualcuno?”
sento
Sam urlare dal piano superiore.
“No!”
rispondo
spingendo leggermente Nigel sulla porta.
Mi
sussurra un ciao e un lieve sorriso prima di andare via.
Ho
il cuore che mi batte forte.
Chiudo
la porta di servizio e corro in camera.
È
qui anche lui.
Chiudo
la porta di camera a chiave.
“come
hai fatto...”
non
mi lascia finire che le sue labbra sono sulle mie.
“lo
sai come ho fatto”
alita
sul collo, aprendo leggermente gli occhi per guardarmi.
Annuisco
prima di cedere ai suoi baci e perdere completamente il controllo.
Senza
difficoltà mi solleva da terra facendo aderire ancora di
più i
nostri corpi. Gli circondo la vita con le gambe senza smettere di
baciarlo, mentre lui mi tiene fermamente salda con le sue mani sulle
cosce.
Mi
porta a letto e io mi sdraio comoda sul materasso.
I
suoi occhi sono nei miei, e io ne sono attratta come una calamita.
Non riesco a smettere di guardarlo.
“mi
sei mancata Chris!”
alita
dolcemente a qualche centimetro dal mio prima di baciarmi con estrema
tenerezza.
I
suoi occhi scendono sui bottoni della mia camicetta, lo guardo in
silenzio. Ne sbottona uno. Un piccolo fremito mi pervade. I suoi
occhi ritornano nei miei, quasi come a chiedere il permesso per
andare avanti. Lo guardo e per tutta risposta gli accarezzo i
capelli.
Chiudo
gli occhi, lasciandomi pervadere da brividi di piacere. Sento la sua
saliva sul mio seno. La sua lingua gioca con un capezzolo e poi
continua la sua discesa solleticandomi il dorso.
Inarco
involontariamente la schiena e socchiudo gli occhi guardando il
soffitto questa volta.
Si
alza e aiutandomi con una mano dietro la mia schiena mi aiuta ad
alzarmi. Con entrambe le mani poi mi accarezza il viso scendendo sul
collo e infine sulle spalle facendo scivolare la camicetta.
Di
rimando si toglie la maglia.
“sdraiati”
sussurra
con voce un po' roca. Credo di poter sentire il cuore di entrambi
battere all'impazzata ora. Mi sento calda e molto imbarazzata, non so
esattamente cosa devo fare. Non so come si fa.
Per
un attimo mi assale il panico e lui se ne accorge.
Sorride
un po' e si allunga in un bacio sulla fronte.
“non
ti preoccupare Chris”
mi
sento così stupida in questo momento. Sono davvero smarrita.
Il mio
sguardo vaga nella stanza nella soggezione assoluta.
Nigel
mi afferra la mano inaspettatamente portandola al suo petto.
Esattamente dove c'è il cuore.
“ti
amo”
afferma
spiazzandomi completamente.
Le
lacrime mi assalgono impetuose. Così come impetuoso
è il mio bacio.
Anche
se con le mani tremanti gli sbottono i pantaloni e lui con la stessa
voglia mi sfila ciò che è rimasto dei miei
indumenti.
Le
nostre lingue si intrecciano e rincorrono senza sosta, scende sul
collo. Lo lecca, sento il calore della sua lingua e poi un piccolo
morso che mi fa sussultare.
Abbiamo
entrambi il respiro pesante e io mi sento febbricitante, sono del
tutto fatta del suo profumo.
“sei
sicura Chris?”
ansima.
“sì”
rispondo
con voce rotta.
Mi
fa scivolare sotto il suo corpo. Con una mano mi accarezza l'interno
coscia, lentamente, sfiorandolo appena con le dita, mi sento tremare.
È una lenta agonia. Sento ogni singola cellula del mio corpo
che lo
vuole. Voglio Nigel. Lui lo sa.
Si
sistema meglio su di me, smette di accarezzarmi e si fa spazio tra le
mie gambe.
“chiudi
gli occhi”
e
io eseguo.
Sento
le sue dita in me e sussulto. Istintivamente gli afferro le spalle e
sprofondo con il viso nella sua spalla lasciandomi scappare un
gemito.
“rilassati”
Entra.
Sento il mio corpo adattarsi pian piano a questa unione. Lui quasi
non si muove, aspetta me. Piccole fitte di dolore mi invadono, ma
appena lui inizia a muoversi, il piacere che provo le sovrasta
totalmente.
Serro
i denti cercando di non far rumore, sono sempre in casa con Sam nella
camera accanto.
Nigel
ansima sommessamente al mio orecchio mandandomi in estasi, mentre i
movimenti del suo corpo si fanno sempre più veloci e secchi.
Si
aggrappa alle mie spalle quando il culmine del piacere ci travolge,
mentre io lo stringo a me, segnandolo con le unghie.
Prendo
un profondo respiro distendendo tutti i muscoli e accoccolandomi
accanto a Nigel, che si sdraia guardando il soffitto.
Improvvisamente
mi sento così stanca che senza accorgermene mi addormento.
Mi
sveglio in piena notte in preda al dolore della mano.
Fortunatamente
il grasso di lumaca che Devora mi ha regalato, lo tengo accanto al
letto. Cerco di non svegliare Nigel, ma ha il sonno talmente leggero
che mi basta spostare solo la testa.
“stai
bene Chris?”
mi
accarezza il braccio schioccandomi un bacio sulla spalla.
“si”
mento.
Non
riesco a vederlo nemmeno in volto. Mi sento in completo imbarazzo.
Si
avvicina quel che basta per prendermi la mano e aiutarmi con la
lozione.
“purtroppo
non è un veleno che posso succhiare via, so quanto sia
doloroso”
“è
sopportabile”
dico
a denti stretti. È questione di attimi, e il dolore si
attenua
rapidamente.
Mi
stringe a sé, mi sento al protetta e al sicuro. Con questi
pensieri,
mi addormento.
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