Devo dire che quello fu
davvero un brutto colpo per me... e...
Ahhh non posso farvi
spoilers così! Mi dispiace...ma vi toccherà
leggere!
Buona lettura
~
Non potei credere ai
miei occhi. Quel ragazzino sfacciato e dalla capigliatura imbarazzante,
nonché mio acerrimo nemico, era riuscito a parare
un così forte tiro, sfoggiando il suo miglior sorrisino,
esatto, quel sorrisino che quasi ti invita a prenderlo a
pugni. Fatto sta, che ormai le parole di Yamana volarono
via come foglie contro il vento e quel giorno capì davvero
contro chi avevo a che fare e l'amara verità mi
colpii dritta in faccia: io, non ero in grado di batterlo in nessuna
maniera.
Ma ora c'era un problema
più grave a cui pensare...quei tiri... con
che forza sarei riuscito a parare un tiro come quello? Con che razza di
coraggio potevo presentarmi alle selezioni? « Chiudi la bocca
o entreranno le mosche! » ridacchiò con fare
innocente, una risatina che suonò nella mia testa
più e più volte.
Come da copione, nessuno
disse nulla, chi mi avrebbe mai difeso contro una pecorella smarrita
vestita da lupo? Era chiaro che fossi l'unico a
sapere della vera natura bastarda del rosa davanti a me.
Inarcai le sopracciglia
e strinsi i pugni, la rabbia che provavo in quel momento era umanamente
indescrivibile.
Il suo sguardo
provocatorio cercò di perforare il mio pieno di rabbia,
come a volermi far perdere il controllo, come facevano tutti
a non accorgersene!? « Direi... » si intromise
subito tra di noi Shindou, coprendo la nostra visuale l'uno dall'altro
prima che qualcuno si facesse male, e per la
cronaca non sarei stato io quello a soffrire « Che
è ora di vedere il nostro Masaki cosa sa fare, vuoi?
» disse lui girandosi verso di me con un sorriso gentile sul
volto, chiedendomi ciò come se
sapesse del mio attuale disagio, indubbiamente, se era il capitano un
motivo c'era e forse questo era uno di quelli « Si...
» dissi io annuendo successivamente, superando il capitano e
andando alla mia postazione, mentre il rosa si mise alla sinistra del
castano « Voglio proprio vedere le tue qualità da
difensore, sono curioso, Masa-chan! »"Masa-chan? Nessuno
può chiamarmi Masa-chan" mi bloccai con un piede a
mezz'aria, girandomi con uno sguardo che di innocente ne aveva ben poco
« Come mi hai chiamato? » mi avvicinai
minacciosamente a lui, le mie mani tremavano a causa di tutta quella
rabbia repressa, un gancio sul quel bel visino non lo
ucciderà mica, no? « M-Masaki... » mi
chiamò Tenma, avvicinatosi a noi con l'intento di fermarmi e
farmi ragionare.
Eravamo nuovamente
faccia a faccia, a pochi centimetri l'uno dal viso dell'altro, potevo
sentire il suo respiro caldo sulle labbra, le mie guance a quella
inaspettata vicinanza si tinsero di una rosso tenue, che
speravo si notasse poco agli occhi azzurri e scrutatori del rosa
« Ripeti se hai il coraggio » a quel punto la voce
piagnucolante di Shinsuke suonò alle mie orecchie
« Masaki smettila! Kirino non voleva prenderti in giro!
» "Invece si", doveva essere bravo
come attore, per essere difeso da tutti « Basta »
Tsurugi posò le mani sui nostri petti, allungando le
distanze tra me e il rosa con una spinta « Non sono qui per
vedere una rissa, voglio solo tirare, è possibile?
» mi morsi il labbro
inferiore con così tanta forza da graffiarmelo, sentendo
successivamente il sapore ferroso del sangue, Shindou non disse nulla,
anzi, fu accondiscendente ad ogni parola detta dal blu, dando
successivamente una pacca sulla spalla di Kirino e liberare il campo
con lui al seguito.
Volente o nolente mi
cucii la bocca e ingoia tutta la rabbia
giù, prima o poi gli avrei fatto vedere Masaki Kariya di
cosa era davvero capace.
Mi posizionai davanti
alla porta, portando le mani all'altezza del mio viso, tutti si
affiancarono, mentre i loro sguardi attenti mi perforavano come lame,
sentivo il cuore pomparmi nelle orecchie, mentre una gocciolina di
sudore solcava il mio volto, si notava che ero così nervoso?
Tsurugi si posizionò difronte a me, con la palla davanti ai
suoi piedi, con la coda dell'occhio intravidi mio Zio guardarmi con
sguardo severo e scrutatore a braccia conserte, "E io che volevo un po'
di supporto" sospirai e il mio sguardo si concentrò
nuovamente su Tsurugi, che indietreggiò di un passo e con un
tocco di punta calciò il pallone verso l'alto, alzando
successivamente la gamba e tenere il pallone su di essa, una luce
violacea incorniciò il pallone e lì mi resi conto
che ormai era fatta « DEATH- »
« Aspetta » spalancai gli
occhi sorpreso dal sentire la sua voce, Tsurugi lasciò
cadere il pallone e i volti di tutti noi si girarono verso Zio Nagumo,
che intanto si avvicinava a noi « Non credete che vedere un
candidato prima delle selezioni sia sleale? Dopotutto... Masaki vuole
entrare nella squadra... giusto? » mi lanciò uno
sguardo e non potetti credere che mi aveva appena salvato, da quando
era così intelligente da non farmi cacciare dai guai!?
Quello intelligente non era Zio Suzuno!? Io
annuii « EEEEH!? MASAKI VUOLE ENTRARE NELLA SQUADRA!?
» l'urlo stonante di Tenma giunse ai miei poveri timpani, ma
cosa aveva da urlare sempre!? « Quindi farai parte della
squadra!? » mi chiese Shinsuke subito dopo, avvicinandosi
insieme al castano « Trovo che Haruya-san abbia ragione,
quindi chiudo qui questa sfida » lì per
lì mi chiesi come facesse a sapere il nome del rosso, ma
dopo poco mi ricordai sbadatamente che lui era Nagumo Haruya, come si
faceva a non conoscere un giocatore del suo calibro? « A tal
proposito...» Shindou si girò verso lo zio, potei
vedere il suo capo abbassarsi e le sue gote diventare di un leggero
rosso « Haruya-san...p-potrei... » "Sta
balbettando!?" esclamai stupito nella mia
testa, mentre la mia bocca si spalancò « ...avere
un suo autografo? » e con ciò egli si
inchinò, lasciandomi completamente di stucco «
A-Anche io, Haruya-san! » "Anche quel dannato!?" e al suo
seguito anche Shinsuke e Tenma « Oh oh ~ ma certo! »
assottigliai le palpebre, cercando di trasmettere tutta la
mia negatività al rosso, quel maledetto vecchio si
stava pavoneggiando più che mai, se ci fosse stato Ryuuji,
lo avrebbe sicuramente tramortito con una padella « Kariya
» la voce del blu mi destò dai miei pensieri,
mentre mi voltai verso di lui « Non pensare che sia finita
qui, domani sarò io il tuo tiro da parare » mi
accennò un sorriso, che interpretai come un sorriso di sfida,
al che io di conseguenza annuii, accettandola con
determinazione e dopo di che lui se ne andò dagli altri
"Domani sarà veramente dura..." mi dissi quasi malinconico,
anche se certamente ciò non mi avrebbe fermato dal mio
obbiettivo, era normale essere un po' insicuri, no? «
Tsurugi-kun! » lo rimproverò Tenma da una spinta
che il blu gli aveva dato precedentemente per farsi spazio «
Tsurugi hey! » anche se il blu non gli prestò
molta attenzione, anzi fece finta di non sentirlo, cosa che rese il
visino piccolo di Tenma rosso dalla rabbia.
Una piccola risata
scappò dalle mie labbra nel vedere quanto i due
assomigliassero tanto a Zio Suzuno e Zio Nagumo, due
antipodi, anche se uno non poteva rimanere senza l'altro, come due
amanti che si struggevano l'uno per l'altro e a tal proposito trattenni
una grossa risata, quei due erano davvero una barzelletta.
La mia vista fu coperta
successivamente dal rosa, che si posizionò davanti a me con
un sorriso stampato sulle labbra, che di conseguenza fece sparire il
mio « Che vuoi? » ringhiai e il rosa
allungò la mano verso di me e rispose « Non vedo
l'ora di averti in squadra, Masaki » il
suo sorriso continuò a persistere e ciò mi fece
cadere nella sua ennesima trappola, convinto delle sue parole afferrai
la sua mano saldamente e senza neanche il tempo di farmi aggiungere
parola, lui mi tirò verso di se « E di stuzzicarti
come meglio preferisco ~ » sussurrandomi tali parole
all'orecchio, con un tono di voce graffiante e malizioso, che fece
perdere un battito al mio povero cuore, mentre le mie guance si
colorarono nuovamente di un rosso scarlatto. « Cosa!?
» dissi io con tono sconcertato, mentre mi allontanai da lui
ritirando la mia mano con forza "Cosa diavolo ha detto!?" ripetei
nella mia testa, non credevo che Kirino sarebbe arrivato ad un livello
di cattiveria simile, non capivo il perché fosse
così attratto dal volermi far arrabbiare « Che
credi che io sia il tuo nuovo giocattolo!? Ascoltami bene...
» ma non sapeva, che aveva difronte a se il suo peggior
nemico, colui che gli avrebbe fatto rimpiangere il suo titolo, colui
che avrebbe vinto « Mettitelo bene in testa, io non mi
farò sottomettere da te. Ho ancora tanti assi nella manica
da usare » lo avvertii, mentre il
colore ambra dei miei occhi diventava sempre più accesso ad
ogni parola che dicevo. Presi le distanze da lui allontanandomi di
qualche passo e mentre i miei occhi lo scrutavano, pronti ad avvertirmi
di qualunque mossa, con respiri profondi e controllati cercavo di
calmare il mio cuore che batteva contro la mia
cassa toracica insistentemente, come a voler uscire e caso mai andare
nelle mani di quel disgraziato. Dopo qualche secondo fatto di sguardi
attenti e fulminanti, il rossa mi disse « Vedremo »
e con il suo classico sorriso strafottente, si
allontanò, raggiungendo gli altri, troppo impegnati ad
ascoltare le storie di Zio Nagumo e della sua vecchia squadra, la Fire
Dragon, "Chissà se Zio Suzuno ne parla con altrettanta
emozione...?" mi chiesi, notando come il rosso si stesse quasi
alterando nel raccontare della famosa partita
della squadra coreana contro quella giapponese nel Football Frontier
International, in cui all'epoca Zio Nagumo e Zio Suzuno avevano solo
sedici anni, "Quante volte l'avrà raccontata?..." ormai
sapevo quella storia a memoria, compresa la versione di Ryuuji e Hiroto.
Improvvisamente un urlo
mi riportò alla realtà, facendomi mancare un
battito « E' FANTASTICO! » disse
successivamente Tenma, mentre stringeva i pugni con un tale forza che
avevo quasi paura potesse scoppiare da un momento all'altro...
« VOGLIO SAPERNE DI PIU'! » continuò,
mentre come lui anche gli altri lo guardavano come fosse un Dio Greco
forte e bello « Bleah! » esclamai io disgustato,
incrociando le braccia e voltando lo sguardo « Masaki, hai
qualcosa da aggiungere? » mi richiamò il rosso,
facendo voltare nuovamente il mio sguardo verso di lui, speravo che non
mi avesse sentito, ma come dice Ryuuji: "La speranza è
l'ultima a morire!" peccato sia morta « N-nulla...
» risposi io, mettendo su il broncio e abbassando il mio
sguardo, leggermente imbarazzato dalla situazione «
Haruya-san? Non che la sua presenza sia un fastidio, ma...
perché è qui? » chiese all'improvviso
il maledetto Shinsuke, che fece spalancare gli occhi ad entrambi,
"Tu..." « Uhm... » borbottò Zio Nagumo,
per poi spostare nuovamente lo sguardo verso di me e a seguirlo,
anche gli altri puntarono i loro occhi su di me "Merda", non
volevo che qualcuno sapesse della mia parentela con lui, men che meno
con i miei tutori. Non volevo essere travolto da idioti che volevano
arrivare ai miei parenti tramite me, non volevo illudermi di nuovo, non
volevo che altri mi guardassero con invidia o che potessero darmi
fastidio perché "Sei qui solo grazie ai tuoi" io sono qui
grazie a me, se sono bravo lo devo anche a me stesso e al mio innato
talento...davvero!
Non volevo di nuovo
tutto quello, vi immaginate se si fosse sparsa la notizia? Una
catastrofe, l'Inazuma Japan e il resto delle squadre che hanno giocato
nel Football Frontier International di dieci anni fa
sono abbastanza famose nella mia scuola, sopratutto la prima
« Masaki? » mi chiamò Shindou,
corrugando la fronte e guardandomi stranito dal mio silenzio
« È qui per assistere alle selezioni »
mi uscì spontaneamente, non ci avevo ragionato su o almeno
non ne avevo avuto più il tempo « Cosa!?
» esclamò a quel punto Shinsuke, voltando il viso
verso di lui, mostrandogli un sorriso bambinesco, che a tratti era
inquietante; gli sguardi erano nuovamente puntati sullo Zio, che
cercava inutilmente di mostrarsi super sicuro di se per impressionare i
cinque « S-sì! Io sarò uno dei giudici
quest'anno! » che disastro... «
Wow! Masaki dovrai impegnarti tanto allora! » disse il rosa,
girandosi verso di me con un sorrisetto dipinto sulla bocca "Razza
di..." « Ohhh quindi ci vedrà giocare!?
» gli chiese Tenma « Per quanto rimane qui?
» gli chiese ancora Shinsuke, entrambi gli riempirono la
testa piena di domande, tanto che lo vidi alla fine un po' stordito.
Fattosi tardi, con una
scusa differente, io e Zio Nagumo lasciammo il campo, sentendo i cori
di saluto degli altri alle nostre spalle.
Entrati in macchina, il
rosso decise di rompere il silenzio creatosi già da un po'
« Andrai bene domani, sei bravo piccoletto! » disse
facendomi successivamente l'occhiolino e scompigliandomi poi i capelli,
a quel tentativo di incoraggiamento poggiai la fronte sul cruscotto,
facendo poi un sospiro frustrato
La luce blu della luna
rifletteva sui miei occhi ambra, creando un mondo stellato in essi. Il
mio sguardo era perso ad ammirare la luna, mentre pensieri negativi,
con un cenno di speranza continuavano a viaggiare nella mia testa
« Cosa posso fare?... » era
così ovvio? Sì, l'unica cosa a cui riuscivo a
pensare era il provino che si sarebbe tenuto il giorno dopo, le mie
capacità in confronto agli altri erano misere ed io dovevo
escogitare qualcosa per non fare la figura dell'idiota.
Senza nemmeno
accorgermene tamburellavo nervosamente le dita sullo stipite
della finestra e notando questo piccolo tic nervoso smisi
all'istante, era tutto così difficile.
A farmi uscire da quel
mondo creatomi attorno fu Zio Suzuno, che con il battere delle nocche
sulla porta attirò la mia attenzione « Ci stanno
chiamando, Campione » disse, accennando un sorriso. A quel
complimento, che al contempo doveva essere un soprannome, le mie guance
si tinsero di un rosso tenue, era più unico che raro che Zio
Suzuno dimostrasse qualche cenno di dolcezza nei confronti di un essere
umano, o che sopratutto sorridesse.
Con un cenno affermativo
della testa lo seguii, lasciando un pezzettino della mia
negatività nella mia camera, che in
quel momento era diventato l'unico posto dove i pensieri si
racchiudevano.
Attraversando l'entrata
della cucina, mi investii una sensazione di pace, come
se il provino, il rosa e tutto fosse scomparso in un attimo: sembravano
tutti così allegri, tanto che un sorriso smorzato
uscì anche a me.
Non avevo mai dato da
pensare a quelli che mi dicevano "La famiglia è importante,
la famiglia c'è sempre" perché infondo, quella
non era la mia vera famiglia, il mio blocco era rimasto, nonostante il
loro desiderio di sentire "Papà" uscire dalla mia bocca era
grande, però...in quel momento sapere che c'erano
così tante persone che mi amavano e credevano in me, mi fece
sentire bene « Eccoti finalmente!
Com'è andato l'allenamento con Zio? » il sorriso
ampio di Hiroto mi si parò davanti, mentre la sua mano
accarezzava dolcemente la mia testa « Beh... »
« Si è fatto dei nuovi amici! » si
intromise nuovamente Zio Nagumo « Davvero? »
dicemmo io ed il rosso in contemporanea, al che quest'ultimo mi
guardò con sguardo confuso « COSA!? E quanto
aspettavi a dircelo!? » disse Ryuuji, poggiando le mani sui
fianchi e guardarmi torvo, mi morsi il labbro inferiore non sapendo
sinceramente cosa dire, come si era già detto, non sono mai
stato un tipo molto amichevole ed ormai una mia caratteristica ben
conosciuta a tutti.
Con la coda dell'occhio
guardai il tulipano, che mi fece un occhiolino.
Aveva capito fin da
subito che ciò che era successo al campo vicino al fiume,
doveva rimanere lì, sinceramente non ci tenevo a dire ai
miei che mi ero quasi azzuffato con Kirino, mi avrebbero sicuramente
fatto scoppiare la testa di raccomandazioni e domande. Sì,
strano dallo Zio essere così intuitivo, non è
vero? « Allora? Cosa aspetti a raccontarci? » disse
Hiroto, intimandomi a raccontare dei miei nuovi compagni di classe,
cosa poteva esserci di più imbarazzante e fastidioso?
La serata
passò velocemente e piacevolmente, tra le domande dei miei
e le risate procurate dai mille battibecchi degli Zii. In
quella breve ora, avevo smesso di pensare a quelli che erano i miei
problemi attuali, dando spazio a qualche risata che mi
alleggerì il cuore.
Ormai era ora di dormire
e messo il mio pigiama rigorosamente blu pastello a quadri, mi misi
sotto le coperte, dando libertà ad un sospiro di piacere,
causato dal contatto con la morbidezza del materasso, fino a quel
momento, non mi ero accorto di essere così stanco. Bussarono
e aperto un piccolo spiraglio di porta, intravidi i visi di Hiroto e
Ryuuji « Possiamo entrare? » accennai un sorriso e
con un cenno della testa li invitai ad entrare.
«
Sappiamo che domani è un giorno speciale... »
disse il verde avvicinandosi con il rosso al mio letto « A
nome di entrambi... » si fermò Ryuuji, scambiando
un sguardo tenero con Hiroto « Volevamo dirti che non importa
quale sarà il risultato, sarai sempre e comunque il nostro
piccolo campione Masaki e che se questa sarà un
sconfitta...ricorda che- » venne interrotto immediatamente da
Ryuuji « Hai perso la battaglia, ma non la guerra »
sbattei le palpebre più di una volta, rimanendo incredulo al
loro discorso, non sapendo a mia volta cosa dire « Puoi
farcela! » « Non mollare! » appoggiato
allo stipite della porta aperta c'era lo Zio Nagumo e affianco lo Zio
Suzuno, un vero e proprio sorriso, che mancava da un bel po' sul mio
viso, ritornò « Grazie... » dissi in un
sussurro, mentre i miei occhi diventarono lucidi.
La famiglia,
è un dono da non sottovalutare.
I'm here!
Eh lo so...ehhh lo so lo
so
Sono orribile e manco da
mesi, MAAAA sono ritornata ancora una volta con
un capitolo lungo lungo per farmi perdonare per i corti usciti prima. In questo capitolo
Masaki avrà una svolta che conterà molto durante
la storia e soprattutto per la sua vita: Masaki ha capito finalmente
cos'è una vera famiglia, finalmente sa di averne una e di
non essere solo
Per quanto mi riguarda
è una grandissima cosa per il mio
bimbo.
Beh...continuate a
seguire la mia storia! Non smetterò di pubblicare, sapete
come la penso ~
Grazie ancora di seguire
questa storia, spero di finirla prima della mia morte HAHAHA
A presto ~
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