Alla scoperta del segreto
La giovane ragazza si stiracchiò sdraiandosi sulle fredde
tegole in pietra della torre, non era il miglior posto per stare
sdraiati ma le permetteva di vedere le nuvole scorrere in cielo.
La partenza venne rimandata di due giorni, Amber aveva riportato una
lesione alla schiena che le fece venire un livido grande come un pugno
e Narumi le aveva proibito gli allenamenti finché non si
fosse ritirato almeno un po'; per accelerare la guarigione, la donna le
diede un unguento di erbe da spalamare due volte al giorno proibendole
di fare sforzi che rigurdassero la schiena.
Evelyn inspirò l'aria rilassandosi.
Era decisamente una bella giornata e a lei
piacevano le belle giornate sopratutto se poteva godersele in quel
modo; per quel giorno aveva finito gli allenamenti e da Amber ci
sarebbe passata in serata assime a Berenice, per il momento rimase
lì a godersi il Sole, la pace e la tranquillità.
"KEVINNNNN!!!
QUESTA VOLTA TI UCCIDO SUL SERIO!!"
Come
non detto.
Si
alzò attirata da quell'urlo isterico molto familiare,
sporgendosi di più, vide Tiara completamente rossa in viso
per la rabbia guardarsi intorno alla ricerca di qualcuno.
Aguzzando di più la vista, notò anche una cosa
cosa che la fece scoppiare a ridere: il viso e il busto della spagnola
erano ricoperti di fango fresco; se solo fosse stata più
vicina, Evelyn avrebbe potuto sentire chiaramente il suo respiro
irregolare e vedere i muscoli tesi pronti a colpire.
"Kevin le ha fatto uno scherzo?
Pessima mossa." pensò cercando con lo sguardo
il responsabile, scorgendolo nascosto dietro i carri per il
rifornimento mentre Tiara faceva arretrare tutti con un solo sguardo
infuriato, e pensare che si era svegliata tranquilla oggi.
Evelyn
scese dalla torre cercando di trattenere le risate, ma era difficile
dato che più si avvicinava, più le faceva male la
pancia dal trattenere le risate, le sue intenzioni erano quelle di
indurla alla ragione, calmarla al momento era impossibile.
"Meglio
che ti fermi a respirare un momento Ti, stai spaventando tutti."
La
ragazza le rivolse un ringhio di protesta "Io sto respirando, non vedi?
STO RESPIRANDO!"
"Ehm...sicura
sicura?"
"Senti
Ev, quel moccioso ha osato fare una cosa simile a me, A ME CAPISCI?"
sbottò per l'ennesima volta togliendosi con un gesto secco
del braccio, il fango colante dal viso.
Evelyn
ricorse al tutto il suo autocontrollo per non scoppiare a riderle in
faccia "Pfffff, andiamo Ti, era solo uno scherzo e poi chi dice che la
vittima eri proprio tu? Kevin non è così stupito,
forse mirava a qualcun'altro." provò a dirle per tentare di
salvare il povero ragazzo che sarebbe sicuramente finito male quel
giorno.
Tiara
la guardò con un tic nervoso "S-Solo un-uno scherzo? Ev..."
alzò il ventaglio ninja puntandoglielo contro "....fammi
spazio."
Evelyn
si spostò di lato capendo che era inutile insistere "Fa come
vuoi, almeno avverti Berenice che manderai da Narumi uno dei suoi
uomini."
Intanto,
il colpevole della collera di Tiara restò nascosto spiando
da dietro una ruota del carro conscio di averla fatta grossa, tuttavia
non riuscì a non sghignazzare, inizialmente aveva
architettato tutto per Erik in modo che quando fosse uscito dalla
palestra, lui l'avrebbe aspettato al varco versandogli addosso il
secchio di fango per 'battezzarlo', uno dei tanti modi che solitamente
sia lui che gli altri ragazzi usavano per dare il benvenuto ai nuovi
arrivati.
Quando
però si accorse troppo tardi dell'enorme sbaglio, il suo
cervello ebbe due secondi di tempo per ordinare alle gambe di correre
il più veloce possibile, ma per sua sfortuna la ragazza lo
vide prima che potesse dileguarsi; ma come poteva sapere che quel
giorno Tiara aveva lezione extra con il maestro Liang? Ma il danno era
fatto, in più era consapevole che in fatto di arti marziali,
non poteva reggere a lungo il confronto con Tiara, per cui decise
saggiamente di aspettare che sbollisse e sperare di non incontrarla per
un po'.
Una
mano delicata posatagli sulla spalla lo fece sobbalzare "AH! UH! Che?
Oh, buongiorno capo!" salutò nervosamente la ragazza con le
mani ai fianchi in piedi davanti a lui.
Berenice
lo fissò sospettosa "Kevin che hai combinato?"
"Ehm...un
piccolo scherzo non molto gradito ehehehe. Ma giuro che il mio
obbiettivo era un altro!" si giustificò subito.
"E
intanto, come pensi di uscire da questo guaio?" chiese ironica e
schernendolo con lo sguardo.
Il
ragazzo fece spallucce "Restare nascosto fino al tramonto?"
"Beh,
divertiti allora...a correre." concluse con un mezzo sorriso,
voltandosi e andandosene facendo ondeggiare i lunghi capelli castani.
Kevin
sorrise sognante troppo preso dalla bellissima figura di
Berenice che solo dopo riuscì a comprendere le sue parole
"Correre? Perché dovrei..."
"Ti
ho scovato piccolo burlone."
Kevin
sudò freddo, ora era definitavemente morto.
Si
girò appena, ma era come se i muscoli del collo si
rifiutassero e forse avrebbe dovuto ascoltarli: Tiara era
lì, lo sguardo furbo e vendicativo dominava la sua
espressione di pura voglia di vendetta.
"Ti-Tiara,
po-posso spiegare."
La
ragazza lo ignorò e si scrocchiò le dita "Ahora
te arreglo como deberías*."
Il
giovane guerriero non capì ma tremò ugualmente
"Aiuto..."
***
In
tarda serata, le ragazze si riunirono tutte nella stanza di Amber, alla
riunione con il maestro a cui la ramata poté partecipare
uscendo con sommo sollievo dalla sua stanza, venne deciso che il giorno
dopo sarebbe iniziata la spedizione verso il territorio mongolo,
rimaneva solo un problema: in che punto esatto era nascosta la grotta
segreta?
L'unico indizio che avevano fu dato da Tomoko: "Oltre le colline di Shangog si
cela il segreto, nascosto agli occhi del mondo e all'ombra di chi
piange ma non può lacrimare."
Tra tutte e sei, Berenice era quella più in crisi, girava e
rigirava la mappa del Regno Asiatico spremendosi le meningi in ogni
modo possibile finché Tiara non gliela tolse da sotto il
naso con una mossa veloce.
"Ma Ti!"
"Non provare a protestare sai! Questo povero pezzo di carta ne ha viste
fin troppe tra le tue mani."
Berenice sospirò "E' solo un pezzo di carta! E poi stavo
solo cercando di trovare qualcosa che ci ricollegasse all'indizio."
Tiara appoggiò la testa sul cuscino con fare annoiato
"Perché i Kami non possono essere più chiari
quando le parlano? Non possiamo andare sempre alla cieca."
Zena si passò una mano sul mento concentrandosi "Come si
può piangere senza lacrimare?"
"Ehm...non piangendo forse?" provò a dire Ann "O magari
trattenersi dal piangere...non so, non sono mai stata brava con gli
indovinelli."
"Benvenuta nel club allora." si aggiunse Evelyn mentre lucidava la lama
della sua katana con un panno, notando poi troppa
tranquillità nella camera "Hei! Dov'è Amber?"
Zena si guardò intorno constatando che effettivamente era
sparita "Più che un ninja, a me sembra un fantasma certe
volte."
Appena finito di parlare, la porta scorrevole si aprì
rivelando la ramata con in mano dei pacchetti avvolti da dei fazzoletti
bianchi, allo sguardo interrogativo delle compagne, sorrise "Si ragiona
meglio a stomaco pieno, no? A voi!"
Lanciò i pacchetti come se fossero stelle ninja ad ognuna di
loro, e si sedette a gambe incrociate aprendo il suo "Ho fatto degli
involtini primavera, stavo proprio morendo di fame!"
"Non si entra nella mensa di notte, lo sai."
"Andiamo Ber, servono calorie per pensare bene e a giudicare dalle
vostre facce, stiamo ancora brancolando nel buio."
Evelyn sorrise ironicamente "Buio totale, se solo ci fosse un modo per
accendere la luce." disse rinfoderando la spada e aprendo il pacchetto
con uno strappo solo.
Tiara ascoltò in silenzio a pensare per conto suo mentre
mangiava, un modo personale che aveva di isolarsi dal mondo per poter
ragionare come si deve; metodo che anche in quel momento le
tornò utile "Sappiamo che è una grotta, giusto?
Allora possiamo ristringere il campo alle zone con pendii e dirupi."
"E' un idfea, mfa comfe la mfettiamo cron il pianftfo sensza
lasfcrime?" chiese Amber, ma la bocca piena di involtini rese difficile
la comprensione per le altre.
"Manda giù ingorda." la riprese Tiara.
Amber buttò giù tutto d'un fiato il boccone con
un sorrisino soddisfatto "Ahhh! Che buono! Dicevo, come la mettiamo con
il pianto senza lacrime?"
Berenice sorrise "A questo penseremo poi, ora è inutile
perdere ore di sonno preziose." si stiracchiò come un
gattino pronto per andare a letto "Prima di andare a letto devo anche
passare in infermeria dato che qualcuno ha quasi ucciso uno dei miei
ninja."
Berenice lanciò la frecciatina, Tiara la percepì
ma non le diede peso "L'ha voluta lui." rispose tranquillamente "Vai a
fargli da infermiera?"
Berenice arrossì di botto "Ovvio che no! Ma come suo
capo-squadra, devo assicurarmi che stia bene! Se tu ci fossi andata
più leggera magari, non dovrei farlo! E ora goodnight!"
uscì dalla porta di fretta per evitare di sentire altri
commenti, sarebbe stato troppo imbarazzante se l'avessero vista in quel
modo, eppure non avrebbe dovuto importarle, ma quel senso di fastidio
che le si presentava puntualmente alla bocca dello stomaco quando si
parlava di lui, la confodeva. Non sapendo come interpretarlo, lo
accantonava alla svelta focalizzandosi sulla sua missione, sperando che
sparisse.
Le ragazze sghignazzarono alla sua reazione, mentre Tiara
ghignò "E pensare che gli ho solo scrocchiato qualche osso."
***
A fine serata, si salutarono lasciando la camera delle loro amiche
raggiungendo le proprie, tutte tranne Evelyn, salita in cima alla torre
ad osservare la Luna per qualche minuto da sola, non faceva molto
freddo ma vivere vicino alle montagne significava avere vento fresco di
tanto in tanto, proprio questo le fece venire un po' di pelle d'oca
nonostante la tuta ninja. Si strofinò le braccia per
scacciare via quella sensazione ma un rumore alle sue spalle la mise
sull'attenti: restò in ascolto per qualche secondo immobile
captando dei leggeri passi alle sue spalle.
Lasciò avvicinare la presenza e appena fu abbastanza vicino,
caricò il destro e si girò di scatto pronta a
colpire in pieno il volto l'intruso, ciò che non si
aspettava però, era trovare il ragazzo dei suoi sogni pronto
a parare il colpo che Evelyn fermò prontamente ad un soffio
dal suo viso.
"Fe-Federico??" balzò all'indietro sorpresa e imbarazzata
"Che ci fai qui?"
Lo spagnolo rise "Scusa se ti ho spaventata." si
avvicinò incatenando i suoi occhi grigi a quelli
ocra di lei "Volevo parlarti e ho pensato di venire qui dato che
è un posto che frequenti solo tu."
La ragazza, che fino a quel momento rimase incantata a guardarlo,
cambiò espressione mostrandosi preoccupata "Parlarmi di
cosa? Ci sono problemi?"
"No tranquilla, è solo che da quando avete cominciato a dare
la caccia ad Orifus, non abbiamo più molto tempo per
parlare." ed era vero, faceva di tutto per non darlo a vedere, ma la
presenza di Evelyn era diventata vitale per lui, era uno dei due punti
di riferimento che aveva avuto nella vita assieme a sua sorella, dato
che i loro genitori non erano mai stati bravi a comportarsi come tali
per ovvi motivi.
Evelyn respirò profondamente per calmare i battiti del cuore
"Qu-Quindi...cioè...tu vuoi pa-parlare con me?"
"Sì beh...volevo chiederti come stai, qualche giorno fa mi
sembravi scossa e mi sono proeccupato." ammise un po' a disagio, ancora
non sapeva come muoversi con lei e decise di lasciar fare tutto
all'istinto.
Evelyn si spostò un ciuffo di capelli di lato lusingata del
suo interesse "Lo ero, ma ora sto meglio. La situazione sta cambiando e
non sappiamo cosa ci aspetterà d'ora in poi."
"Siete sicure di riuscire a fare tutto da sole?"
"Dobbiamo fare
da sole Federico, non posso metterti in peri...cioè! Tu sei
molto leale, gentile, coraggioso e...O PER TUTTI I KAMI!!"
Quanto le avrebbe fatto comodo un kunai per tagliarsi la lingua in quel
momento! Aveva preso a parlare lasciando fare tutto al suo cuore, ormai
disconnesso dalla ragione, ma che si era messa in testa?
Sentì uno
strano calore irradiarsi dal petto a tutto il corpo, cercò
di calmarsi mentalmente
distendendo i muscoli e alzando lo sguardo verso di lui. E
lì fu un colpo al cuore.
Il ragazzo si era avvicinato silenziosamente a lei, arrivandole a un
metro di distanza, poté vedere chiaramente la luce della
Luna riflettere in quelle iridi grigie che tanto l'avevano fatta
innamorare e che in quel momento, la guardavano profondamente come a
volerle leggere l'anima. Ricambiò lo sguardo senza pensarci,
ignorando un alito di vento che le fece ondeggiare i lunghi capelli
castano chiaro, si sbilanciò un po' quando Federico
alzò un braccio verso di lei e con leggerezza, le
sistemò una ciocca ribelle dietro l'orecchio arrivando poi
con le dita al suo mento, vicino al graffio infertole da Dark. In tutto
questo, Evelyn non parlò né si scostò,
era confusa ed emozionata allo stesso tempo, le emozioni vorticavano in
lei come un tornado, non sapeva più a quale dare retta.
Federico, accortosi dello stato di trans della ragazza,
ritirò la mano imbarazzato.
"Lo siento...cioè,
scusa se ho fatto una cosa che non volevi." l'idea di essersi spinto
oltre avanzò prepotentemente nella sua testa, invece vide la
ragazza scuotere lievemente il capo e accennare un piccolo sorriso.
"No-Non mi ha dato fastidio...è stato...bello." fu appena un
sussurro l'ultima frase, ma Federico capì comunque e
ciò lo incoraggiò ad osare.
"Spero che anche questo ti piaccia." con due dita le alzò il
viso e con delicatezza che la fece avvampare, le posò un
leggero bacio sulla fronte.
Evelyn rimase paralizzata, era un sogno?
Se lo era non voleva essere svegliata, Federico l'aveva appena baciata,
anche se non era un bacio vero, per lei fu come volare in paradiso e
non le importava neanche più se era diventata un pomodoro
maturo, Federico le aveva dimostrato il suo affetto e questo le bastava.
"Fe-Federico...io...devo..."
"Lo so, devi andare a riposare, domani dovete partire." si
allontanò di qualche passo sorridendole incoraggiante "Buena suerte mi hermosa*."
le fece l'occhiolino e saltando giù con maestria sparendo
nel buio.
Evelyn rimase lì, con la sola compagnia del suo battito
accellerato che quasi le usciva fuori dal petto, si portò
una mano sulla fronte toccandosi il punto in cui Federico aveva posato
le sue labbra calde, saranno stati solo due secondi di contatto, ma
bastarono perché Evelyn si stampasse nel cuore e nella mente
quel momento così intimo, il primo fra loro due.
Con un sorrisino incredulo diede un ultimo sguardo alla Luna
ringrazziando chiunque fosse stato a rendere magico quel momento e, con
un respiro profondo si decise a ritornare anche lei in camera sua,
sempre se le sue gambe avessero smesso di tremare per l'emozione, se si
fosse rotta qualcosa e le sue amiche fossero venute a sapere il
perché, nessuno l'avrebbe salvata da tonnellate di ghigni
maliziosi e prese in giro a non finire.
"Oh Evelyn, sei cotta a puntino." si disse sbrigandosi a saltare
giù, prima che le gambe ci ripensassero di nuovo.
***
"Ebbene, quale sarebbe il tuo piano Dark?" chiese al suo fidato
Generale in ginocchio davanti al suo trono "Immagino sia geniale, dato
che hai osato disturbarmi nell'ora del mio riposo." per lui il riposo
significava conservare e recuperare energia, odiava farlo ma non aveva
scelta, il suo corpo sempre più inumano, reclamava una
grande quantità di energia e solo il libro e i riti potevano
dargliela.
"Potente padrone, sono desolato per averla interrotta, ma credo che il
mio piano potrebbe rinvigorirvi."
"Solo la pietra potrà rinvigorirmi e pretendo che me la
consegni il prima possibile Dark." soffiò minaccioso
assottigliando gli occhi scarlatti nascosti dal cappuccio.
"E l'avrete mio signore, ma prima lasciate che vi illustri il mio
piano." aspettò finché Orifus non gli fece cenno
di proseguire e prese fiato "Una delle mie spie è riuscita a
scoprire che le mocciose sono alla ricerca della grotta dei maghi
bianchi."
Orifus si irrigidì di botto puntando tutta la sua attenzione
sul Generale "Continua." ordinò con tono duro e serio.
"So che presto partiranno alla ricerca di qualcosa, purtroppo non so
ancora cosa sia ma dovranno attraversare il confine dell'Impero mongolo
per trovarla. Le seguirò e le ucciderò appena
troveranno la grotta, in modo da distruggere anche quella e tutto
ciò che potrebbe essere usato contro di voi."
Lo stregone ghignò malignamente, finalmente la fortuna
girava a suo favore, quelle ragazzine lo avrebbero guidato direttamente
al loro nascondiglio pieno di oggetti magici e chissà,
magari anche qualcosa sulla pietra, mai si era sentito così
vicino al suo obiettivo, era un'occasione da non sprecare.
"Dark, quando ti sarai sbarazzato di quelle insulse umane, voglio che
tu metta sottosopra la grotta, sono sicuro che ci sarà
qualcosa sulla pietra, o magari la pietra stessa, ehehehe."
sghignazzò sotto i baffi alla sola idea di quanto caos
avrebbe portato nel mondo appena fosse stata nelle sue mani, e in prima
linea c'era la distruzione totale dei ninja dell'accademia "Solo dopo
potrai distruggere ciò che si cela al suo interno."
"Come desiderate padrone."
"Vedi di non fallire Dark."
Il Generale annuì a quella che più una
raccomandazione, era una minaccia vera e propria "Assolutamente."
Si congedò dallo stregone diretto alla sala delle armi, la
sua spada richiedeva di essere affilata per ciò che
l'attendeva e ghignò sadicamente al pensiero che presto
avrebbe avuto la sua vendetta contro quelle impiccione, e la sua spada
doveva essere affilata alla perfezione in modo che potesse trafiggere i
loro corpi come burro.
***
Passato il periodo di riposo indotto da Jitsu, le guerriere avevano
lasciato l'accademia da un paio di giorni, proseguendo lungo il
tracciato segnato da Berenice per arrivare nel territorio mongolo,
tutto all'interno della foresta.
Uscite da quel
tratto di foresta, si ritrovarono in una radura senza troppi alberi, ed
Amber saltò giù da cavallo all'improvviso "Qui
è ottimo per fermarci a mangiare! Il mio stomaco reclama del biadh*!"
Ann
scosse il capo con pazienza "Ecco cosa succede a farsi comandare dallo
stomaco."
Zena tirò le briglie di Alias
fermandosi "Che ne dite di accontentarla? Non è l'unico
brontolio che ho sentito in mezzo a noi." ghignò voltandosi
proprio verso Ann, rossa in volto per essere stata beccata.
Il resto del gruppo acconsentì, e raggiunsero la loro amica
scendendo da cavallo guardandosi intorno con sospetto prima di
lasciarsi andare a un po' di tranquillità, spesso la foresta
veniva usata
per le imboscate e solo quando si accertarono di essere sole, si
sedettero sull'erba e lasciarono pascolare i cavalli anche per farli
riposare; quello era il terzo giorno di cammino, ma non ebbero scelta
in quanto il percorso più breve era ostacolato dalla Grande
Muraglia Cinese, la struttura di difesa più famosa
del mondo per aver resistito a numerose lotte, più di
qualsiasi altra fortezza.
"Ber, mangia poi guardi la mappa." la riprese gentilmente Ann, voleva
bene alla sua amica ma certe volte diventava ossessiva con le cose,
sopratutto quando si trattava di organizzazione.
"Oh no, stavo solo pensando che ci stiamo avvicinando alla steppa
confinante dell'impero mongolo, e..."
"E lì saremmo un bersaglio a cielo aperto." concluse al suo
posto Tiara addentando un riavolo e senza battere ciglio.
Evelyn ci pensò "Mhmhmh, non possiamo evitarlo in alcun modo
e la sensazione che ho avuto prima non ci aiuta." ammise ripensando
allo strano brivido che le aveva percorso la schiena.
"Che? Anche tu l'hai sentita?" chiese Ann spiazzata, credeva che
qualunque cosa fosse, magari era una delle sue solite sensazioni di
pericolo infondate, ma stavolta sentì che era diverso: molto
profonda e accentuata, come se qualcosa o qualcuno le stesse mandando
ripetitivamente un messaggio di allarme.
Evelyn guardò con occhi interrogativi prima lei, poi le sue
amiche "Aspettate, anche voi? Cioè, tutte abbiamo sentito
qualcosa?"
Amber sorrise alzando una polpettina di riso al cielo "Allora non sono
pazza!"
Tiara roteò gli occhi "Bah...non direi."
"Ti ho sentito!"
"Meglio così."
"Ev, credo che sia qualcosa che riguarda solo noi." dedusse Zena "E'
una sensazione strana, difficile da spiegare."
Tiara si alzò in piedi scrocchiandosi il collo "Strana
sì, che riguardi solo noi faccio fatica a crederci." disse
dando uno sguardo agli alberi intorno a loro "Che ne dite se passiamo
la notte qui? Siamo quasi al tramonto e trovare un altro posto prima di
sera, non sarà possibile."
Le ragazze concordarono, la radura avrebbe dato loro spazio per
muoversi liberamente in caso di attacco e per prevenzione avrebbero
anche montato delle trappole ninja intorno alla zona, in modo da
stanare in anticipo chiunque avesse avuto cattive intenzioni.
Al calare della sera, accesero un piccolo fuoco per scaldarsi dall'aria
umida, Tiara e Amber erano ancora nel bosco per un giro di
perlustrazione, Zena si occupava del fuoco mentre Ann e Berenice si
occupavano dei cavalli.
Evelyn arrivò davanti al fuoco con dei rami secchi sotto il
braccio poggiandoli a terra "Dovrebbero bastare per tutta la notte." si
sedette vicino alle fiamme sistemando il suo giaciglio "Pronta per una
notte al fresco?"
Zena ridacchiò "Non credo sia la prima, a casa capitava
spesso che io e mia sorella ci mettevamo a guardare le tähdet*."
vide la sua amica confusa e cercò di spiegarsi "Si beh, non
mi viene la parola adesso. Insomma, quelle lì." con l'indice
indicò le stelle nel cielo brillare della loro bellissima
luce bianca.
Evelyn capì e con un sorriso rilassato si stese sul suo
giaciglio "Sono belle vero?"
"Già, molto belle." confermò lasciandosi
trasportare dalla bellezza di quei migliaia di puntini luccicanti,
riportandola con la mente a casa sua quando molto spesso di sera, lei e
sua sorella si sedevano sul tetto della loro casa a guardare il cielo,
una cosa che facevano sempre solo loro due dando vita a un legame molto
forte che mai nessuno sarebbe riuscito a spezzare.
"A che pensi?" la richiamò Evelyn vedendola assorta in
ciò che dovevano essere i suoi pensieri.
Zena sorrise malinconica "Sai, c'è un particolare fenomeno
che avviene solo nella mia terra e nei regni vicini."
"Quale?"
"Capita che di notte, il cielo si colori di bellissime scie luminose
verdi, azzurre e persino rosse. Non ho idea del perché si
formino ma sono bellissime da guardare, danno un tocco magico al cielo."
Evelyn la fissò incredula, immaginandosi come meglio poteva
un cielo notturno così bello "Davvero? Ma è
meraviglioso! Mi piacerebbe tanto vederle!"
"Forse un giorno le vedrai."
"Facciamo un patto! Quando tutto questo sarà finito, mi
porterai a vedere le scie luminose, d'accordo?" le porse il mignolo
come fanno i bambini quando si fanno una promessa.
Zena la guardò per un minuto per poi sorridere
legando il suo mignolo a quello dell'amica "Promesso!"
"Hei! Che fate?" Amber sbucò in mezzo alle due come era
solito fare "Bella serata eh?"
"Bella davvero." disse ironica Tiara sedendosi vicino a Zena "Tutto
fatto, possiamo dormire tranquille, almeno credo."
Evelyn sbadigliò portandosi una mano davanti alla bocca "Oh
mamma, ho un sonno tale che potrei dormire anche durante un
combattimento."
"Se invece di fare le scappatelle notturne con mio fratello andassi a
dormire, non ti succederebbe."
"Scappatelle? No aspetta, CHE??!!" sobbalzò mettendosi a
sedere di colpo andando nel panico totale "T-Tu ci hai vi-visto?! Ma
come? Quando? Ma cosa...io non..."
"Wo wo, calmati! Mica vi ho spiato! L'ho solo visto uscire di nascosto
dal suo dormitorio e salire in cima alla torre." spiegò con
un piccolo ghigno "Ho solo fatto due più due."
Evelyn era ancora paralizzata, le sue amiche invece avevano gli occhi a
palla "Oh Evelynnnnn." cinguettò Amber punzecchiandole con
un dito la guancia "Devi dirci qualcosina?"
"Sì Evelyn, non è bello nascondere le cose anche
a noi." l'appoggiò Ann sventolandole un fiorellino tra i
capelli raccolto lì per l'occasione.
"N-No è successo...cioè, qu-qualcosa
s-sì...ma..."
"Bene ragazze, anche stasera grande chiacchierata!" esultò
Amber avvolgendo un braccio intorno allo spalle di Evelyn.
"Abbassa la voce però!"
"E perché mai Ber? Paura che scogliattoli sentano tutto?
Yuuu huuuu! Ci siamo solo noi qua!"
Tiara lasciò andare un sospiro e si stese sul suo telo
incrociando le braccia dietro la testa "Se attira qualche lupo, io non
mi alzo."
Zena scosse il capo divertita "Non cambierà mai."
Tiara sorrise a sua volta sotti baffi sussurrando "Lo spero davvero."
***
Il mattino seguente, ripresero il cammino verso il confine; eppure
nonostante fosse tutto tranquillo, quella strana sensazione continuava
a divorarle, sentivano di dover stare in guardia ma neanche loro
sapevano a cosa o a chi. Il loro sesto senso tuttavia non ebbe torto:
lontani da loro e ben nascosti nella fitta boscaglia, nascosti nel
sottobosco e nelle cime degli alberi, Dark e i suoi ninja le seguivano
passo per passo aspettando il momento giusto per attaccare.
"Ehehehe molto bene, l'incantesimo del silenzio sta funzionando, non si
sono accorte di nulla." ghignò sadico per la riuscita del
piano fino a quel momento. Per essere sicuro di non fallire, Orifus
aveva fatto un incantesimo su Dark e i soldati contro il rumore, un
piccolo trucco che usavano gli stregoni neri per derubare e
attirare le loro vittime ignare del crudele destino che le attendeva.
"Muovetevi, dobbiamo continuare a seguirle." i ninja obbedirono come al
solito in silenzio seguendo il loro Generale, Dark gli
lanciò un'occhiata annoiata "Tsk, cadaveri di nome e di
fatto."
Intanto, le ragazze arrivarono al confine mongolo e tutto
ciò che videro fu una vasta steppa, con solo erba secca e
arbusti, si guardarono l'una con l'altra dubbiose, lì non
c'era niente che potesse condurle alla grotta, né tanto meno
c'era l'ombra di una grotta.
"Ehm...quindi?" chiese Ann non sapendo che pensare.
Berenice si grattò la testa confusa "Quindi...siamo
arrivate, credo."
"Vi prego, ditemi che non abbiamo fatto un viaggio a vuoto!"
"Non credo Ti, era qui che dovevamo arrivare. Dobbiamo solo capire dove
cercare." le disse Zena anche se neanche lei sapeva esattamente come.
Amber si alzò in piedi sulla groppa di Selva e
assottigliò gli occhi tentando di vedere oltre la steppa
"Mh...niente a destra, niente a sinistra. Io suggerisco di andare
avanti."
Evelyn negò con la testa "Più avanti ci sono le
montagne, potremmo finire fuori strada."
Berenice rimase in silenzio a pensare, possibile che avessero sbagliato
strada? Lì non c'era niente se non erba!
Ci pensò più attentamente ripetendo l'indovinello
di Tomoko "Oltre le colline di Shangog...mhmh...forse ho capito!"
esclamò mettendo via la mappa, ormai ritenuta inutile almeno
per lei.
"Illumini anche noi Ber?" chiese sarcastica Tiara poggiando il gomito
sul collo di Fulmine e la guancia contro il pugno chiuso.
"Dobbiamo attraversare quelle colline! Ricordate? Oltre le colline di
Shangog!" indicò le colline che si estendevano per qualche
kilometro a nord.
Evelyn si diede una manata sulla fronte "Per tutti i Kami! Non ci avevo
pensato!"
Zena strinse le briglie pronta al galoppo "Via di corsa allora!"
Partirono al galoppo verso le colline, non volendo la corsa si
trasformò in una vera e propria gara a chi arrivava prima,
rischiando anche di far inferocire una delle tante mandrie di bue
tibetano abitanti quel posto. Attraversaronole colline fino ad arrivare
in cima all'ultima, da lì ebbero un'altra visione e qualcosa
di inaspettato: lì dove la collina si interrompeva, una
foresta fitta occupava gran parte del territorio, piena di pini, pecci
e abeti, abbastanza stretti tra loro. A prima vista capirono che con i
cavalli non sarebbero andate lontane così decisero di
lasciarli ai margini della foresta, senza il bisogno di legarli dato il
loro addestramento al richiamo tramite il fischio.
Non sapevano se stessero facendo la cosa giusta, Tomoko le aveva
rassicurate dicendo loro di seguire l'istinto e proprio questo, le
spinse ad addentrarsi fra quegli alberi dirette nel cuore della
foresta; dovettero muoversi a rilento, i rami erano persino ad altezza
d'uomo rendendo la camminata complicata, sembrava che fossero fatti
apposta per rendere difficile l'accesso e di tagliarli non se ne
parlava, se quel luogo era davvero ciò che pensavano,
provare il loro rispetto era d'obbligo, un segno di profonda
gratitudine verso il luogo che per secoli aveva tenuto nascosto i
segreti dei grandi maghi bianchi.
Finalmente, notarono che man mano la via si apriva, i rami erano sempre
meno e i raggi del Sole fecevano capolino tra le foglie; era tutto
più luminoso, non c'era più solo erba, ma anche i
fiori e si sentiva il canto degli uccelli fra le cime più
alte. Continuando a camminare arrivarono a una radura, simile a quella
in cui avevano passato la notte, ma questa era circondata da un lago
cristallino e un prato ricoperto di fiori, ma ciò che
più le affascinò fu un grande Salice Piangente
affacciarsi proprio sul lago.
Rimasero a bocca aperta, mai avevano visto un luogo così
bello e la tranquillità che ne traspirava le avvolse facendo
provare loro una sensazione di pace e serenità, un po' come
quando facevano meditazione.
"Wow! Ora capisco perché la natura nasconde questo posto,
è stupendo qui." disse Zena chinandosi sulle ginocchia e
accarezzando i petali di un fiore.
Berenice concordò avvicinandosi al salice "All'ombra di chi
piange ma non può lacrimare." sorrise guardando le foglie a
spirale verdi chiare mosse dal vento "Era ovvio! Il salice piange ma
non può lacrimare!"
Tiara incrociò le braccia affiancandola "Questo spiega
l'indizio della maestra Tomoko." si avvicinò al tronco del
salice sfiorandolo con le dita, ma la ritirò subito appena sentì una
strana forma di energia "Ma cosa...avete
sentito?" disse voltandosi verso le compagne "L'avete
sentito?" chiese con più enfasi.
Ann la guardò interrogativa "Sentito cosa?" Tiara
afferrò la mano dell'amica posandola sul tronco, ed anche
Ann sentì quella strana energia.
Evelyn toccò a sua volta il tronco ad occhi chiusi
concentrandosi su quell'energia "Magia." mormorò
aprendo gli occhi "Quest'albero è intriso di magia."
Zena si avvicinò sfiorando l'albero con una carezza leggera
"La sento anch'io! Fianlemente ci siamo, dobbiamo solo trovare la
caverna."
"Sarà sicuramente qui intorno, basterà
cercaaaaaawwwaaa!" Amber, tentando di appoggiarsi con la
schiena alla parete di un piccolo pendio ricoperto d'erba,
sentì il vuoto e cadde all'indietro sparendo al suo interno.
"Amber!" Evelyn corse nel punto in cui era sparita tastando la parete,
rivelando l'ennesima sorpresa della giornata "Cosa...possibile che..."
mormorò incredula spostando in fretta l'erba in
eccesso, scoprendo così una grande entrata nella
parete del pendio.
Le altre la raggiunsero rimanendone sorprese "Possibile che
sia...l'entrata della grotta?" Ann ricevette la conferma dallo sguardo
affermativo di Evelyn.
Tiara fischiò sorpresa "Però! Tu guarda dove
l'avevano nascosta! Di fatto tutto torna, il salice è
talmente grande che parte delle sue foglie copre questa parte del
terreno."
"E Amber l'ha scoperto! Hei, ma dov'è?"
Berenice ebbe la sua risposta da un mugolio provenire dall'interno
della grotta, affacciandosi videro Amber rivolta a testa in
giù e le gambe all'aria, risero tutte insieme a quello
spettacolo, invece la ramata gonfiò le guancie "Continuate
pure, fate come se non ci fossi!"
"Ahahhaha, scusa Amber! Ma guarda il lato positivo: hai scoperto la
grotta!" la informò Berenice fra le risate.
"Me ne sono accorta."
L'aiutarono a rialzarsi e ad uscire da lì, in modo da
spostare tutte insieme le erbe per creare un passaggio grande quanto
bastava per entrare e, prepararono le torce che avevano portato dietro
per farsi luce nei vicoli bui della grotta.
"Tutte pronte? Forza andiamo!"
"Così presto Evelyn?"
Evelyn si gelò sul posto. Non poteva essere, era impossibile!
Il gruppetto si girò verso quella voce maledettamente
conosciuta, sbiancando alla vista di Dark con minimo cinquanta ninja al
suo seguito ad armi spianate.
"Salve signorine, cos'è? Non si saluta un nemico?"
"Tu...che ci fai qui?" sibilò mettendo mano all'impugnatura
della katana.
"Vi ho seguito ovvio." rispose sfoderando la sua enorme spada "State
perdendo colpi mocciosette, non vi accorgete neanche più del
nemico che vi sta alle costole."
"Come osi fare intrusione qui? Questo è un luogo sacro, un
posto che tu non meriti neanche di vedere!"
"Oh mia cara Ann, non sforzarti troppo a parlare, la tue pelle potrebbe
prendere colore! Ahahahahaha!"
"Amber lo guardò storto prendendo l'arco "Neanche i tuoi
ninja ridono, non ci sai fare con le battute caro."
Dark avanzò di qualche passo facendole mettere ancora di
più sulla difensiva "Vero cara la mia mocciosa. Tuttavia
sono molto bravo a fare a pezzi la gente, sai?"
Tiara ringhiò aprendo il ventaglio "Taci testa di metallo!
Se vuoi combattere fatti avanti!"
Zena roteò la catena pronta al lancio "Coraggio Dark, non si
fanno aspettare le signore sai?"
Dark sghignazzò "Sono tre giorni che non aspetto altro." le
guardò una a una alzando il braccio sinistro pronto a dare
il segnale per il via allo scontro "Soldati...UCCIDETELE!"
Angolo
autrice
Buonasera
a tutti ( o buonanotte per chi è a letto XD)
Scusate
se pubblico in ritardo, ma ho parecchie cose da fare in questo periodo
fra lavoro e tesi di laurea a cui manca solo una settimana (il mio
regalo di Natale personale), comunque sia, il capitolo mi ha impegnata
e spero che sia di vostro gradimento, ditemi senza paura errori di
battitura o qualsiasi altra cosa, commenti e critiche sono sempre ben
accetti se mi aiuteranno a migliorare.
Prima che mi dimentico, ho scritto più piccolo
perché il capitolo era lungo, se comunque vi da fastidio,
ditemelo che rimedio.
Avviso
che dato il prossimo capitolo sarà nell'anno nuovo, vi
auguro fin da adesso di passare un Buon Natale e un felice anno nuovo a
tutti voi lettori :)
Stella
Buena
suerte mi hermosa: buona fortuna mia bella
ahora te arreglo como deberías : ora ti sistemo come si deve
(spagnolo)
biadh:
cibo (scozzese)
tähdet:
stelle (finlandese)
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