GENNAIO
2015
"Lontano
dagli occhi lontano dal cuore", dicevano.
Chi
sostiene questo proverbio non si è mai perso in quelli di Ian.
Io
l'ho fatto innumerevoli volte e per tanto tempo.
Consapevole
del magnetismo dei suoi occhi, durante i litigi più pesanti riusciva
a mantenere il contatto visivo per annebbiarmi la mente e lasciar
correre ogni malafatta.
Nessuno
aveva un simile potere su di me, se non lui.
Vederlo
è stato un errore grande. La lontananza non ha liberato il mio cuore
dal suo ricordo e la mente non ha ancora dimenticato la potenza del
suo sguardo.
《Mi
sposo.》mi
ha detto convinto, sicuro di sé, della sua scelta e dell’amore per
Nikki.《Il
25 aprile. E vorrei che tu ci fossi, Nina.》
Richiedere
la presenza dell'ex fidanzata al proprio matrimonio è da pazzi.
Inconcepibile. Non trovo validi motivi per cui debba farlo. Forse
vuole vedermi soffrire, farmi capire cosa davvero mi perderò avendo
rifiutato la sua proposta di matrimonio tanto tempo fa.
《È
giusto che tu ci sia Nina. Anche perché dobbiamo ringraziare te.》gli
fa eco Nikki, sorridendo magnanima.
Ringraziare
chi? Me? Adesso mi sono trasformata anche in Cupido? Qualcuno mi dia
arco e frecce in modo che io possa tirare un colpo dritto alla sua faccia.
《Ringraziate
voi stessi per la vostra felicità. Avete fatto tutto da
soli.》rispondo
pungente.
Ian
mi guarda con disapprovazione e lascia la morsa che lo teneva stretto
al fianco di Nikki, per avvicinarsi.
Scruta
il mio volto, fissa le mie labbra, ispeziona i miei occhi e lì, il
suo sguardo resta.
Non
adesso, Nina. Non lasciarti trasportare da quel chiaro e limpido
cielo d'estate. Non devi permetterlo. Non state più insieme. Non può
farlo.
《Sei
stata la mia migliore amica e anche se ora è tutto complicato, sarà
un giorno importante per me. Non puoi mancare.》
sussurra,
quasi come se volesse creare una nostra intimità.
Lui
sussurra e mi convince mentre io vorrei soltanto urlare e dargli due
sberle.
Come
può essere così egoista? Come può credere che l'amore per lui sia
sfumato tanto da poter assistere al coronamento della sua felicità
con un'altra donna. Come può farmi questo?
La
mia testa fa in automatico un cenno d'assenso mentre il cuore incassa
il colpo e minaccia di scoppiarmi nel petto per la collera.
Lui
sorride, è contento.
Non
immagina la guerra che combatto contro me stessa da troppo tempo
ormai. Lui crede che io sia felice così, senza di lui e con il
copione di un nuovo film tra le mani.
Lui
non sa quanto io stia soffrendo perché sono sempre stata attenta a
dimostrare il contrario.
Un
soffice bacio sfiora la mia fronte e per istinto chiudo gli occhi,
assaporando meglio il momento.
Un
debole sospiro scappa dalle mie labbra e i suoi occhi attenti tornano
a posarsi sul mio viso, notando quello che non aveva visto prima.
Il
trucco leggero ormai sciolto, gli occhi lucidi per il pianto
precedente e i solchi sulle guance formati dalle lacrime scivolate.
La
dolcezza nei suoi occhi sparisce immediatamente e prendono posto
l'inquietudine, la perplessità, la preoccupazione.
“Cosa
c'è che non va”, pare vogliano dirmi.
“Non
va niente bene da quando tu non sei più con me”, mi piacerebbe
rispondere.
《Ian,
dobbiamo andare.》riferisce
Nikki, che sembra confusa quanto me per lo strano scambio di sguardi
appena avvenuto.
《Certo.
Allora.. Ehm.. ci vediamo la settimana prossima.》dice
Ian, non riuscendo a nascondere l'improvviso imbarazzo.
《Settimana
prossima?》chiedo
di rimando, allarmata.
Perché
cavolo dovrei rivederlo la settimana prossima?
《Ehi,
dobbiamo registrare il gran finale, l'hai dimenticato. Ci sarai
vero?》
Catturo
lo sguardo speranzoso che mi rivolge e con la coda dell'occhio guardo
Nikki.
Vigile
ed attenta come solo un cane di guardia sa fare.
《Ah
si. Ci sarò.》dico
riluttante.《Allora
buonanotte.》continuo,
cercando di terminare quell’inconsueto incontro.
《Buonanotte,
Looch.》mi
saluta con quel tenero nomignolo che, inevitabilmente, mi porta a
sorridere mentre provoca un’espressione di stizza sul volto di
Nikki.
Entro
in casa e mi chiudo la porta alle spalle, senza voltarmi.
Vorrei
tanto piangere e sentirmi disperata, ma ancora non riesco a
metabolizzare la situazione. Non ci credo, è tutto vero, non è uno
dei miei incubi. Si sposa con Nikki.
Non
mi chiamava perché voleva vedermi di nascosto, come avevo pensato e
come abbiamo fatto in passato, voleva solo mettermi al corrente e
invitarmi per festeggiare con tutti il suo matrimonio.
Mi
accascio con la schiena alla porta e mi lascio cadere sul pavimento
con le mani strette in un pugno quando capisco sul serio il casino
che ho combinato.
Gli
ho detto che ci sarei andata. È bastato uno dei suoi sguardi per far
vacillare e poi crollare ogni mia certezza.
Io
andrò al matrimonio di Ian.
Note
Voglio
ringraziare ancora una volta, dopo averlo fatto singolarmente, le
persone che hanno lasciato il proprio pensiero sulla storia e sui
singoli capitoli. Non so se qualcuna di voi ha mai scritto una
storia, ma non posso descrivervi in poche righe quanto una persona
resta contenta e soddisfatta quando una sua creazione viene
apprezzata, o anche criticata, perché tutto questo serve a crescere
e a migliorare e magari per continuare a coltivare quel famoso sogno
chiuso in un cassetto qualunque. Ritornando alla storia colgo qui
l’occasione per fare chiarezza sui capitoli con POV di Ian perché
molte ragazze giustamente me li hanno chiesti e ancora non ci sono.
Arriveranno sicuramente ma non sono in cantiere al momento, diciamo
così. Nina è la protagonista assoluta di questi primi capitoli,
sappiamo quasi tutto dei suoi pensieri e quindi sappiamo perché
compie determinate azioni, mentre invece resteranno un mistero i
pensieri di Ian, il perché delle sue azioni, i suoi reali sentimenti
per Nina. Ed è proprio questo il bello, pensateci, non sapere cosa
prova Ian lascia spazio all'immaginazione di tutte noi.
Adesso vi lascio con un saluto contenuto e metto fine a questo noioso
sproloquio.
Vi
mando un abbraccio e come avete già capito fa sempre piacere sapere
il vostro pensiero, il vostro parere sulla storia. Alla prossima!
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