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-
Siamo sicuri di voler marciare sulla capitale a mani
nude? -
Selenis
rimase ancora per
un attimo con il viso rivolto verso il cielo scuro, osservando le
grosse gocce di pioggia cadere verso di lei e rigarle la pelle, poi si
voltò in direzione di Gladio che aveva posto la domanda.
-
E senza garanzie che
il cristallo respinga i deamons – aggiunse Ignis.
-
Ormai dobbiamo
percorrere la strada più difficile. Non si torna indietro
no? –
-
Il Cancelliere
sembra onnipotente – sospirò Selenis, guardando
verso la fortezza Imperiale che sovrastava l’intera
città.
-
Dici che
è colpa sua se le nostre armi sono sparite? –
domandò Noctis.
-
Ci metterei la mano
sul fuoco.. – rispose tetra la ragazza.
-
Ciò
significa che è stata sempre opera sua quando quel giorno
è successo
a te – ragionò Ignis.
-
Deve averci seguiti
e osservati costantemente… - affermò la
principessa con un brivido.
-
Allora
c’è solo un modo per scoprire cosa ha in mente.. -
replicò Noctis mettendosi in marcia.
I ragazzi si
avvicinarono
al convoglio deragliato che bloccava la strada. Per oltrepassarlo
l'unica cosa che potevano fare, era di sfruttare il passaggio creatosi
sotto uno dei vagoni... anche se sembrava che dovesse crollare da un
momento all'altro.
-
Mi pare decisamente
instabile – osservò infatti Gladio.
-
Sbrighiamoci allora
– esortò Ignis.
-
Di qui –
fece strada Selenis passando sotto la carrozza.
Noctis la
imitò, ma non appena fu passato lui, la struttura cedette,
schiantandosi al suolo e separandoli così dai loro amici.
-
Ignis! Gladio!
– urlò il principe.
-
No! –
esclamò la ragazza.
Nessuno dei
due potè però fermarsi a pensare all'accaduto,
perchè un folto numero di Goblin si materializzò
attorno a loro.
- I due eredi di Lucis soli soletti – li
canzonò la voce di Ardyn diffondendosi nell'aria umida.
-
Ancora
tu – sibilò Noctis – Lo sai? Per essere
un Cancelliere sei un malato figlio di puttana! – lo
aggredì
il ragazzo.
-
Noct, dobbiamo
andarcene di qui! – lo esortò Selenis –
Se riescono ad accerchiarci siamo finiti-
-
Lo so... –
replicò a denti stretti il principe – Per di qua!
–
Il giovane
prese per il
polso la cugina, correndo verso uno dei tanti vagoni che ostruivano la
strada mentre i deamons si
mettevano al loro inseguimento, sghignazzando e sibilando divertiti da
quel gioco.
I due
ragazzi salirono sulla carrozza e corsero a
perdifiato lungo il corridoio, per sbucare
dalla parte opposta della strada. Lì, una scalinata in ferro
sembrava condurli
dritti dritti ad uno dei complessi adiacenti la ferrovia. Incalzati dai
Goblin sempre più vicini, non rimase loro altro da fare che
dirigersi verso l'edificio.
-
Là!
– esclamò Selenis infilando la porta che portava
al suo interno.
-
Lasciateci in pace!
– gridò il giovane sbarrandola.
-
Noct! –
Il richiamo
angosciato della ragazza fece voltare di scatto il principe. Il
locale nel quale erano entrati pullulava di deamons... erano finiti
dalla padella nella brace.
-
Attento! –
Selenis
portò una
mano in avanti e uno scudo, seppur tremolante, apparve davanti a lei,
respingendo l’assalto del nemico.
Quell'operazione che di solito non le costava alcuna fatica, era
diventata un'impresa. Sembrava che qualcosa lottasse contro la sua
barriera, risucchiandone l'energia.
-
Non vi
lascerò passare – ansimò.
L’anello
al suo
dito brillò all’improvviso e la barriera divenne
più solida.
-
Noct, non so quanto
resisterò! Devi andare avanti! – gridò
al ragazzo alle sue spalle - Noct! –
La
principessa si
voltò di scatto quando sentì il cugino gridare di
dolore. Vicino a lui
però non c’era nessun deamon ad attaccarlo, ma una
luce intensa gli brillava al dito della mano destra, là dove
l'anello dei Lucis era stato indossato.
Messo con le spalle al muro e vedendo Selenis in pericolo, a Noctis non
era rimasto altro. Aveva affrontato le sue paure e trovato il coraggio
di usarlo.
In quel
momento, con un
ultimo bagliore, la pietra della principessa si spense e lo scudo
scomparve. La
ragazza si sentì afferrare per una spalla e Noctis le si
parò davanti. L’aria, attorno all’anello
al dito del giovane, prese a tremolare, mentre
questo si illuminava di una luce rossa. I deamons si ritrassero
istintivamente, ma inutilmente. Le loro sagome sembravano essere state
catturate da un campo di forza che ne distorceva la forma,
assottigliandola come sotto la potenza di una pressa invisibile. Il
globo scarlatto scaturito dal gioiello, si espanse
fino a catturare tutti i Goblin e quando sparì, di
loro non c’era più alcuna traccia.
Il potere
dell’anello dei Lucis era davvero spaventoso.
-
Noct –
Selenis si
avvicinò
al ragazzo, osservando come sulla sua mano corressero sottili venature
di un rosso
brillante, come crepe vulcaniche, che risalivano anche il
braccio e il collo.
-
Sto bene, credo
– replicò il principe rigirando il palmo.
-
Sono scomparsi
tutti..- mormorò Selenis ancora attonita.
-
Temo
che questa sia la nostra unica arma per ora –
osservò
Noctis – Riesci ancora ad evocare la barriera? –
-
No.. –
rispose la ragazza dopo averci provato – E' come se il potere
si fosse dissolto.. – aggiunse.
La pietra
bianca incastonata sull’anello, emetteva dei radi e fiochi
bagliori intermittenti.
-
Allora vado avanti
io – asserì il giovane.
-
Dobbiamo trovare il
modo di arrivare lassù –
La
principessa indicò al cugino la Zegnautus.
-
Ci
deve essere un ascensore lì dentro –
replicò Noctis,
osservando la colonna che da terra andava ad incastrarsi esattamente
nel mezzo della fortezza.
-
Passiamo di qui?
– domandò Selenis indicandogli la porta di
servizio.
-
Proviamoci
– assentì il ragazzo.
L’entrata
si
aprì cigolando sui cardini mal oliati, introducendoli ad un
corridoio
illuminato da una serie di neon pallidi.
-
Via libera, andiamo
– disse il principe iniziando a percorrerlo.
Il passaggio
portava ad
una serie di stanze che, tolto il loro stato dismesso e la
sporcizia accumulata, davano l’idea di essere state usate
sovente dai
sorveglianti e dai soldati Imperiali. Se non fosse bastato
l’ambiente ad inquietare i due ragazzi, l’assoluto
silenzio
che permeava l’aria di sicuro non aiutava.
-
Dove
diamine sono finiti tutti? – si domandò Noctis,
osservando
una fila di armadietti metallici con ancora gli indumenti appesi
all’interno.
-
Sembra che siano
fuggiti.. o spariti nel nulla – replicò Selenis.
-
Mi piacerebbe
saperne il motivo – borbottò il principe.
-
Sono
sicura che se lo chiedessimo al nostro "amico" Cancelliere, saprebbe
darci tutte le
spiegazioni a tal proposito – commentò tetra la
ragazza.
-
Comincio
a sospettare che non sia l’Impero in sé il
nostro nemico.. – disse Noctis sovrappensiero.
-
Ardyn
ci ha accusati di essere stati noi a farlo diventare così..
e in
più se n’è saltato fuori dicendo di
essere
immortale… mi chiedo chi sia in realtà..
– meditò la ragazza.
-
Non
penso che ci vorrà ancora molto per scoprirlo.. –
replicò Noctis con una smorfia – Nemici in vista
– aggiunse subito dopo arrestandosi.
Un gruppo di
Goblin
scorrazzavano per il cortile sul quale sbucava il corridoio che avevano
imboccato. Noctis si fece avanti attivando il proprio potere, e nel
giro
di qualche istante, dei deamons non c’era più
traccia. Ai
due ragazzi non rimase altro da fare che proseguire, entrando
nell’edificio che ospitava l’ascensore.
La Zegnautus li accolse in un
ambiente non molto differente da quello che si erano lasciati di sotto.
Un dedalo di corridoi completamenti deserti,
ingombri di casse per i rifornimenti, taniche di metallo arrugginite e
intervallati da stanze di controllo, si dipanavano dividendo la
fortezza
in diversi livelli.
-
C’è
troppo silenzio qui.. – mormorò Noctis procedendo
con cautela.
-
Non so se
rallegrarmene o esserne terrorizzata – commentò
Selenis dietro di lui.
-
Come ci si sente ad
essere inermi? –
La voce
amplificata di Ardyn risuonò nuovamente, minacciosa e
scherzosa al tempo stesso.
-
Non potete salvare i
vostri amici se non potete salvare voi stessi –
cinguettò il Cancelliere.
-
Grandissimo figlio
di puttana.. – sibilò la principessa.
-
Dobbiamo sbrigarci a
trovarli – soggiunse Noctis.
-
Non sentite la
catastrofe imminente? – proseguì Ardyn
accompagnando la frase con una sonora risata.
-
Non so neppure se
questa è la strada giusta – commentò il
ragazzo infastidito.
-
Sono sicura che lo
sia – replicò la giovane.
-
Il tuo anello
funziona di nuovo? – domandò Noctis sorpreso.
-
No…
lo so perché Ardyn vuole che lo
raggiungiamo. Non è nel suo
interesse lasciarci vagare senza meta qui dentro –
spiegò.
-
Sicuramente Ignis
avrebbe una spiegazione logica – sospirò il
principe.
-
E Gladio direbbe che
l'importante è restare uniti –
-
Già,
mentre Prompto si lamenterebbe solo – rise Noctis per poi
tornare subito serio al pensiero dell’amico.
-
Lo troveremo, ne
sono sicura – lo rassicurò la ragazza –
Un momento.. –
Selenis
afferrò il cugino per una manica, arrestando così
il suo avanzare.
-
Cosa
c’è? – domandò lui confuso.
-
Ho visto qualcosa
muoversi.. - rispose la ragazza aguzzando la vista lungo il corridoio.
Il rumore di
qualcosa che veniva trascinato
per terra interruppe all'improvviso il silenzio.. Era un suono
metallico che faceva accapponare la pelle.
-
Vieni! –
disse Noctis trascinando la principessa all’interno di una
stretta intercapedine del muro.
Lo stridio
si fece sempre
più vicino. I due ragazzi, con il cuore in gola, guardavano
fuori dal loro nascondiglio…
Lentamente, il profilo di un soldato
Magitek passò loro davanti. Questo soldato però
sembrava
diverso da quelli incontrati fin’ora. Camminava con le
ginocchia
leggermente piegate, trascinando l’ascia in dotazione al
suolo.
Il nucleo luminoso brillava al centro del petto, dal quale si potevano
scorgere i cavi che componevano il suo interno. Era privo della
consueta
maschera metallica dai tratti umani e al suo
posto c’erano solo un paio di globi rossi, accesi in
corrispondenza degli occhi, mentre la mascella era composta un reticolo
unico di fili
e lastre di metallo. Nel complesso era
una visione terribile.
Il soldato
proseguì la sua marcia senza accorgersi della loro presenza.
I due ragazzi osarono uscire dal loro nascondiglio, solo quando quel
rumore angosciante sparì.
-
Che
cos’era? – mormorò la principessa
spaventata.
-
Sembrava un Magitek,
ma era diverso dai soliti – rispose Noctis
-
Meglio se ci diamo
una mossa… - suggerì la ragazza.
-
Dev’essere
sfiancante correre senza posa – li canzonò la voce
di
Ardyn cogliendoli alla sprovvista – La vostra magia
è una “reale”
delusione –
-
Aspetta
Noct! – la principessa fermò il cugino, ignorando
la fastidiosa voce del Cancelliere
e soffermandosi davanti alla porta aperta di quella che sembrava una
sala monitor.
-
Cosa
c’è? –
La ragazza
entrò nella stanza, chinandosi su di un uniforme abbandonata
per terra. La cosa strana e raccapricciante stava nel fatto che
chiunque li avesse indossati, sembrava essere sparito in una nuvola di
fumo lasciandoli lì. Selenis frugò per un attimo
all'interno delle tasche estraendone poi una tessera magnetica.
-
Credo
sia una tessera di accesso – spiegò la ragazza
rigirandosela tra le dita – potrebbe venirci comodo
–
-
Hai ragione, brava
– assentì il re.
Dopo aver
prelevato la carta, i due ragazzi proseguirono.
I corridoi
continuavano
a susseguirsi tutti uguali tra loro, ma era chiaro che dovessero salire
ai
livelli superiori se volevano avere la speranza di ritrovare Prompto e
di recuperare il cristallo. Alla fine, dopo
diverse
rampe di scale, si ritrovarono in un spazio piuttosto ampio, al cui
centro si
trovava quello che aveva tutta l’aria di essere un ascensore.
La
piattaforma che lo ospitava
era sospesa nel vuoto e collegata da diverse passerelle ad altrettante
uscite.
Sotto di esse, ad occhio nudo non si riusciva a scorgere il fondo.
-
Ciò
che desiderate è vicino ormai.. presto sarà a
portata di
mano – sussurrò il Cancelliere riferendosi a
Prompto
– Vi consiglio l’ascensore centrale, vi
porterà dove
dovete andare – aggiunse.
-
Stiamo davvero
facendo il suo gioco – commentò la ragazza
irritata.
-
Non abbiamo altra
scelta.. – replicò Noctis.
Una volta
raggiunto
l’ascensore sul display di
accensione lampeggiava la scritta “Livello di accesso non
consentito”.
-
Temo che la tessera
che abbiamo non sia adeguata – disse seccata Selenis quando
provò ad avviarlo.
-
Da
qualche parte deve esserci un terminale per l’aggiornamento
dei
badge – ragionò Noctis – ma non saprei
dove
cerc…-
Il suo
pensiero fu
interrotto dall’aprirsi di una delle porte blindate che
conducevano ad un altro settore del piano in cui si trovavano.
-
Chiedi
e ti sarà aperto.. - mormorò sarcastica la
ragazza, ben
consapevole che dietro questo piccolo miracolo ci fosse il Cancelliere.
-
Che diamine.. -
borbottò il principe.
Pur mal
volentieri, e con la certezza che la via che si era aperta poteva anche
essere una
potenziale trappola mortale, i due giovani si diressero verso di essa.
-
Inizio ad essere
stufa di tutti questi corridoi e queste scale –
sbuffò Selenis svoltando l’ennesimo angolo.
-
Non
riesco ad immaginare quanti Imperiali potessero stare qui dentro,
questo posto è enorme – commentò il re.
-
E
questo non fa che aumentare la mia preoccupazione sul fatto che non si
veda in giro nessuno.. com’è possibile che questo
posto
sia completamente vuoto? –
Proprio in
quel momento, un movimento fugace attirò la loro attenzione.
-
Lo hai visto anche
tu? – sussurrò Noctis –
sembrava…-
-
Prompto! –
completò per lui Selenis mettendosi a correre.
Una volta
che i due Lucis
ebbero raggiunto la sommità delle scale, videro una stanza
chiusa
da inferriate, dietro la quali c’era proprio il loro amico.
-
Prompto! –
gridò il principe, cercando invano di aprire la porta che
però risultò inamovibile.
-
Rispondi Prompto!
– gli fece eco la ragazza.
Il pistolero
era riverso su di una sedia, sembrava svenuto o…
-
Non è
morto – affermò con decisione Noctis –
Troviamo un modo per raggiungere quella stanza –
I ragazzi
entrarono nella
camera adiacente e, strisciando lungo uno stretto passaggio tra la
parete e
alcuni server, riuscirono a sbucare nella sala dove si trovava
l’amico. Ad aspettarli però c'era un piccolo
problema. Un grosso deamon dalle sembianze di un ragno, con il corpo
grosso e tozzo a
cui erano attaccate le zampe uncinate. Il torso era di donna, dai
lunghi capelli scarmigliati stretti alla belle e meglio in una
treccia. Il mostro si lanciò subito su di loro con ferocia.
Selenis
scartò di
lato, ruzzolando sul pavimento impolverato e finendo contro alcune
casse in legno buttate alla rinfusa in un angolo.
-
Che
male… - borbottò la ragazza massaggiandosi la
testa – Noct!
– esclamò poi all’indirizzo del cugino.
Il giovane
era riuscito a
mettersi in salvo incastrandosi tra due grossi container in plastica.
Il deamon però non gli lasciava
tregua, cercando con le sue zampe di raggiungerlo. Noctis aveva
attivato il potere dell’anello, ma il procedimento questa
volta sembrava più lungo, forse per colpa delle dimensioni
del
mostro.
Selenis
appoggiò una mano a terra per alzarsi e il suo palmo
incontrò la ruvidezza di una pompa di gomma, arrotolata in
mezzo ad altro ciarpame.
Un'idea le
balenò allora alla mente. La annodò creandone un
cappio, dopo di che, lo lanciò verso la testa del
deamon centrando al primo colpo l’obiettivo. Tutte quelle ore
spese nel ranch dei Chocobo aveva dato i suoi frutti dopo tutto.
Puntando i piedi, la ragazza iniziò a tirare il mostro verso
di
lei, nel tentativo di far guadagnare del tempo prezioso a Noctis che
ormai era agli
sgoccioli.
Con il
solito lampo di
luce violetta, il deamon scomparve nel nulla con un risucchio. La
principessa cadde a sedere stremata, mentre il lazo improvvisato si
afflosciava al suolo.
-
Grazie –
ansimò suo cugino aiutandola a rialzarsi.
-
Figurati –
replicò lei – ma ora pensiamo a Prompto
–
Il loro
amico si trovava
dietro una catasta di scatole in legno, in quello che poteva essere un
piccolo magazzino. Infilandosi tra le casse e non senza una
certa difficoltà, i due ragazzi riuscirono ad aggirare
l’ostacolo. Prompto era ancora seduto sulla sedia dove lo
avevano
visto poco prima e continuava a non dare segni di ripresa.
-
Prompto! –
lo chiamò il re appoggiandogli la mano sulla spalla.
In quel
preciso istante,
la figura del pistolero tremolò e al suo posto comparve un
Magitek che con un sinistro cigolio cadde dalla sedia.
-
Questa
è un delle mie trappole preferite –
gongolò il Cancelliere – dovevate vedere le vostre
espressioni! Vi conviene
sbrigarvi… la prossima volta potrebbe essere davvero lui..-
-
Fregati di nuovo
– disse Noctis tra i denti.
-
Maledizione
– imprecò Selenis dando un pugno ad uno scatolone
lì vicino.
-
Beh.. almeno guarda
cosa c’è qui –
Noctis
indicò alla
ragazza uno dei terminale per le autorizzazioni dei badge. La ragazza
lo tirò fuori dalla tasca inserendolo
nell’apposita
fessura.
“
Livello di autorizzazione quattro” gracchiò la
voce metallica della macchina risputandogli la tessera.
-
Torniamo
all’ascensore – asserì la principessa,
aprendo la
porta che prima non avevano potuto attraversare dall’esterno.
I due
ragazzi tornarono
quindi indietro all’ascensore centrale. Ardyn sembrava essere
scomparso, o più probabilmente si stava divertendo nel
guardare i
loro tentativi di proseguire senza farsi uccidere. Il che era ancora
più subdolo…
-
Ci
siamo quasi, ne sono sicuro – affermò
all’improvviso
Noctis mentre si avvicinavano al pannello di controllo
dell’ascensore, posto su di una delle passerelle che si
gettavano nel vuoto.
-
Parli proprio come
un Re – disse Selenis con un sorriso.
-
Sei seria?
– domandò il ragazzo stupito.
-
Tu
forse non te ne sei reso conto, ma sei cambiato molto durante questo
viaggio – asserì la giovane – Tuo padre
sarebbe
fiero di te –
-
Può
essere.. – assentì il principe – Io
invece ho
sempre pensato che tu saresti stata molto più adatta di me
alla
successione al trono; ho sempre provato un po’ di invidia, in
realtà, per la tua vita.. - confessò il giovane.
-
Posso
capire la tua invidia, essere l’erede non è
semplice,
essere il prescelto lo è ancora meno, –
replicò
Selenis – ma io non sarei stata migliore di te, sarei
già
affondata sotto quel peso.. Tu invece no, –
proseguì la
ragazza sotto lo sguardo attento di Noctis – sei sempre
andato
avanti, hai superato le tue paure e non hai mai messo da parte il tuo
compito, non hai mai pensato una singola volta di abbandonare
–
disse – Dalla morte di mio padre non aveva più
versato una
singola lacrima, mentre tu hai saputo dare sfogo alle tue emozioni e
questa non è una debolezza, semmai il contrario! Non
sottovalutare il tuo potere, è ben più saldo e
potente del
mio – concluse con un sorriso.
Noctis
sbattè un paio di volte le palpebre e con la manica si
sfregò gli occhi diventati lucidi.
-
Grazie Selis
– mormorò – sono felice che tu sia qui
con me – aggiunse.
-
Ogni volta che ne
avrai bisogno – rispose la ragazza.
-
Ora
mettiamo in funzione quel dannato ascensore –
asserì il re, voltandosi ad armeggiare con la consolle dei
comandi.
Una vola
inserita la
tessera con l’autorizzazione adeguata, la luce di accensione
da
rossa passò a verde e sul display comparve la scritta
“
attivazione parziale”.
Ci fu un
rumore di motori che iniziavano a girare e l’interno
dell’elevatore si accese.
-
Credo che ci siamo
– affermò il ragazzo prima di venire interrotto
ancora una volta da Ardyn.
-
Più si
sale in alto.. più si precipita in basso.. –
Quando
l'ultima sillaba pronunciata dal Cancelliere si chiuse, davanti a loro
comparve un Gangantua. Il deamon alzò il suo
spadone, calandola sulla passerella che i due ragazzi avevano
iniziato a percorrere. Con uno stridio, la
struttura metallica cedette sotto al colpo del mostro. Sia Selenis che
Noctis si sentirono mancare l’appoggiò sotto i
piedi.
-
Selis! –
gridò il principe cercando di afferrare la mano della
cugina.
Tutto fu
inutile, entrambi caddero nel vuoto.
Campeggio dell'autrice:
Buongiorno a tutti!
Scusatemi se questo capitolo è un pò sottotono,
ma è dalla vigilia che con mia grande fortuna sono ammalata
^^" Per cui è più o meno da ieri che riesco a
mantenere una posizione eretta per poter usare il computer. Sigh..
I quattro amici sono stati separati. Gladio e Ignis da una parte e
Noctis e Selenis dall'altra. Ho voluto mettere assieme i due cugini
perchè mi pareva giusto dividerli equamente xD No, in
realtà mi è piaciuta molto questa parte di gioco
in cui Noctis se la doveva cavare solo con l'ausilio dell'anello e
sapevo che un discorsetto di incoraggiamento da parte di Selenis gli
sarebbe servito u.u Ma ora i due Lucis sono precipitati... quindi che
ne sarà di loro? Prompto is coming!!!
Ne approfitto per ringraziare chi in questo 2017 mi ha costantemente
supportata, leggendomi e facendomi sapere le proprie opinioni tramite
le recensioni ^^ Un grazie anche a chi non ha mancato di inserirmi tra
le fic seguite o ricordate, con particolare menzione a Kira91 e Alepcc2003!
Auguro a tutti un Felice
Anno Nuovo e ci si ribecca nel 2018 quindi ;)
A presto!
Marta
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