Capitolo 20
Epilogo
Ho rivisto Sev quasi quattro anni dopo. Nel frattempo avevo fatto
“carriera” nel mondo magico: il padre di Mary mi aveva affidato
l’amministrazione delle sue proprietà “babbane” nella Scozia occidentale e,
successivamente anche nelle Highlands. Il lavoro non era particolarmente
gravoso: dovevo riscuotere assegni e affitti ed andare, insieme a Sskarr, che
era sempre a mia disposizione nella casa di Mary, a depositare il tutto alla
Gringott, la banca dei maghi, dove la moneta babbana era scambiata con moneta
magica.
Ero rimasta molto legata a Mary, che mi aggiornava sulle vicende
del mondo magico: erano tempi cupi e i Mangiamorte sembravano dilagare in ogni
dove: c’erano continuamente notizie di omicidi o di scomparse. Sev aveva
troncato i rapporti con noi e si diceva che si fosse arruolato tra i Mangiamorte:
circolavano tante voci su di lui, ma nessuno era riuscito a trovare prove
decisive in un coinvolgimento in qualcosa di malvagio. Un giorno poi seppi che
Silente (il nemico acerrimo di Voldemort) gli aveva assegnato una cattedra ad
Hogwarts e ciò mi faceva pensare che le voci che circolavano su di lui fossero
inventate. Mary provò a contattarlo, ma non ebbe risposta.
Lily nel frattempo si era sposata, con James, e avevano avuto un
bambino. Andai a trovarla insieme a Mary e fu contenta di vederci: il piccolo
era bellissimo e assomigliava moltissimo al padre (anche se aveva gli occhi
verdi della madre). Poi, un giorno, seppi che erano scomparsi e nessuno sapeva
come contattarli.
Severus è venuto a casa mia il 1 novembre 1981: ancora non sapevo
della morte di James e Lily, appena avvenuta: me ne parlò lui, cercando di
confortare, come era possibile, il mio dolore e la mia angoscia. Era molto
diverso dal Sev che avevo conosciuto qualche anno prima: aveva perso ogni gioia
nella vita. Mi disse che non si era potuto avvicinare prima sia per gli
incantesimi che aveva posto Lily a protezione della mia abitazione (che erano
allora scomparsi, dopo la morte della povera ragazza), sia per non mettere a
rischio la mia vita o quella di Mary (tante persone lo volevano morto e non
avrebbero esitato a uccidere, tra i più atroci tormenti, le persone a cui lui
era in qualche modo legato), sia perché gli ricordavamo quello che aveva perso e
a cui aveva tenuto tanto.
Mi raccontò della morte di Lily e di tutto quello che aveva fatto
in quegli anni. Aveva il bisogno di parlare. Mi raccontò proprio tutto, compreso
le azioni meno giustificabili; mi spiegò con precisione che la sua adorata Lily
era morta per colpa sua e che avrebbe protetto il suo bambino, costasse quel che
costasse, da chiunque e da qualunque pericolo…Mi ritornarono in mente, ma non
dissi niente, le parole della profezia che Mary mi aveva comunicato qualche anno
prima.
Aveva commesso azioni sbagliate, ma se ne vergognava. Aveva
sbagliato, molto sbagliato, ma era profondamente pentito… Aveva bisogno di
qualcuno su cui piangere, con cui confidarsi, verso cui provare affetto … io ero
sempre stata innamorata di lui…
Volle creare una nuova protezione magica intorno alla mia
abitazione, mi promise che sarebbe tornato a trovarmi. Era triste… Lo
abbracciai. Mi avvicinai al suo viso. - Se vuoi, puoi fermarti, mi fa piacere… -
gli sussurrai.
Non si fermò. Tuttavia poi ritornò, altre volte. Aveva bisogno di
parlare, più a se stesso che ad un’altra persona, e aveva bisogno, come ogni
essere vivente, di un po’ di affetto… poi un giorno...
Quando nacque nostra figlia decisi di chiamarla Lily, in omaggio
alla gentile Lily Evans Potter. Non poteva avere il cognome del padre perché
sarebbe stato troppo pericoloso per la piccola… Ci sarebbero stati sempre nemici
pronti a colpirla (ora mangiamorte vendicativi che avrebbero gioito nel far
soffrire Severus uccidendo i suoi affetti più cari). Sev continuò a starci
vicino e amò tantissimo sua figlia, che veniva a trovare ogni volta che gli era
possibile… e voleva bene anche a me, a modo suo. Sapevo che il suo cuore era
occupato sempre da Lily, che la amava in un modo diverso e per me
irraggiungibile… lui è sempre stato sincero con me, né io ho mai provato ad
entrare in competizione con la madre di Harry Potter.
Ho saputo della sua morte da mia figlia, che era anche lei ad
Hogwarts. Immaginavo che sarebbe finita in quel modo, e anche lui era
consapevole dei rischi che correva. Non parlo di ciò che ho provato in quei
momenti: era morta una parte di me, la migliore.
Nel testamento Severus mi ha lasciato la sua casa, con tutti i
suoi ricordi; tutto il resto è andato a sua figlia. Ha anche lasciato una
dichiarazione magica che specifica la sua condizione e la riconosce come tale:
ci ha lasciato però la facoltà di renderla pubblica quando avremmo voluto (cosa
che facciamo adesso, d’accordo con tutti gli amici che in questi anni ci hanno
aiutato; il Ministero della Magia ne è stato comunque da alcuni anni informato).
Mi sono decisa a scrivere questa mia vicenda per ribattere alle
false notizie contenute nel libro di Rita Skeeter, verso la quale provo la più
completa disistima e che spero non vedere per il resto della mia vita. Ringrazio
invece il primo ministro Hermione Granger, Harry Potter, Mary Mac Donald e la
sua famiglia, Luna Lovegood Scamander e i Weasley (l’elenco sarebbe troppo lungo
se dovessi menzionarli tutti) per l’amicizia disinteressata e l’assoluta
discrezione che hanno manifestato in tutti questi anni, nonché per l’appoggio
che hanno sempre dato, sempre con la massima riservatezza, a mia figlia, a mio
genero e ai miei nipotini.
Il mio ruolo nella guerra magica, in definitiva, non è stato
troppo importante; penso opportuno però che ora sia conosciuto, non per me, ma
per ristabilire un po’ di verità per coloro che non ci sono più e che hanno
lottato contro il male, e che sono morti.
Molto più importante del mio ruolo, invece, è quello che hanno
giocato mia figlia e quello che sarebbe stato suo marito ad Hogwarts, prima e
durante la seconda guerra magica. Ma di questo parleranno, eventualmente, un
giorno, se lo vorranno, mia figlia, Lily, e mio genero, Peter O’Neil.
Milly
Anderson
Grazie a tutti
quelli che mi hanno seguito in questa mia prima FF. E’ stato bello (mi sono
divertito), ma anche faticoso (man mano che andavo avanti mi accorgevo di tante
piccole incongruenze che avevo disseminato; ho cercato di correggerle, ma
qualcosa forse mi è sfuggito). Ho fatto tesoro della lezione (mai pubblicare
qualcosa se non è completamente definito l’intero progetto) e, approfittando
delle vacanze natalizie, ho già steso il seguito, che potrò riguardare con calma
prima della pubblicazione. E’ ambientato diversi anni dopo, nel terzo anno di
scuola di Harry, cioè il primo di Lily, e ha con protagonisti Lily Anderson e
Peter O’Neil, le cui vicende si intrecciano a quelle del Golden Trio e degli
altri personaggi della Saga… cercando di rimanere rigorosamente canon. Penso di
pubblicare il primo capitolo sabato prossimo con il titolo: “Lily Anderson:
primo anno ad Hogwarts”. Sarei contento se continuaste a leggermi. Un abbraccio
a tutti e… a sabato. P.G. :)
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