39
Le porte
dell'hangar si aprirono improvvisamente...
Sull’uscio,
con
andatura malferma, comparve una figura che per quanto
deformata, non poteva non essere riconosciuta: Ravus, il fratello di
Luna arrancava lentamente verso di loro. Il lato sinistro del
corpo era ricoperto da una strana sostanza simile a pece, ma che
pulsava e si muoveva come se fosse stata un organismo
vivente.
-
Quello è
Ravus?! – esclamò Gladio esterrefatto.
L’ex
comandante Imperiale gorgogliò qualcosa per poi cacciare un
urlo disumano.
-
Uccidetemi.. datemi
la pace.. – biascicò infine.
-
Quello che ne resta
oserei dire – rispose Prompto.
-
Dannazione!
– sbottò Noctis.
-
Ignis, rimani con me
– disse Selenis preparandosi allo scontro.
-
Sì
–
Non ebbero
nemmeno il
tempo di mettersi in formazione, che Ravus partì
all’attacco.
Scattando
con una
rapidità sorprendente, il nemico si portò davanti
alla principessa
calando al contempo la propria spada. Ci fu uno scoppio di
scintille quando lo spadone di Gladio la intercettò,
bloccandola.
-
Non
succederà una seconda volta – ringhiò
l’Amicitia tenendo testa al comandante – non sono
più quello di prima – aggiunse respingendolo.
Selenis si
ricordava
perfettamente l’ultimo incontro tra i due, di come Ravus
avesse
messo in ginocchio Gladio, e sapeva come quella sconfitta avesse minato
profondamente la fiducia del ragazzo nelle proprie
capacità.
-
Ehi! Di qua!
– gridò Prompto, attirando l’attenzione
del nemico e sparando nella sua direzione.
-
Dobbiamo farlo fuori
in fretta, è molto potente... –
commentò Gladio.
-
Penso di avere
un’idea, ma dovete tenervi pronti –
replicò Selenis osservando Noctis scontrarsi con Ravus.
-
Cos’hai in
mente? – domandò Ignis.
-
Gioco di squadra
– rispose semplicemente lei.
La
ragazza si proiettò vicino al cugino, che nel frattempo era
indietreggiato
per allontanarsi dal raggio d’azione
dell’avversario.
-
È il mio
turno, tu raggiungi Gladio, ti spiegherà tutto –
gli disse.
Noctis le
fece un cenno di assenso con la testa e la lasciò ad
ingaggiare il nemico.
-
Mi
dispiace Ravus – asserì la ragazza, schivando il
primo
fendente – lo so che in qualche modo il tuo
desiderio era quello di salvare Luna – proseguì
deviando
il colpo successivo con il piatto della lama – e so quanto
hai
sofferto per
la morte di tua madre, Luna me lo ha raccontato in una delle sue tante
lettere..- la ragazza saltò all’indietro
portandosi fuori
gittata.
-
Selis! -
-
Se
solo potessi salvarti… se solo avessi potuto salvare lei...
mi
dispiace così tanto – concluse la giovane.
Per un
attimo, Ravus
fermò la sua avanzata e la guardò;
l’ultima
scintilla della sua umanità gli accese lo sguardo di
gratitudine
e poi la bestia si lanciò verso di lei con la spada
alzata. Selenis
aspettò fino all'ultimo momento e poi evocò una
barriera, così
potente, che il contraccolpo fece incespicare il comandante
all’indietro.
La ragazza a quel punto la dissolse, mentre Gladio e
Ignis la superavano diretti verso il ragazzo.
-
Iggy, ora!
– gridò l’Amicitia in modo da coordinare
il suo amico.
Entrambe le
armi dei due
giovani colpirono durante l’avversario all’addome,
sbalzandolo via. Ravus, riuscì a ritrovare il controllo solo
artigliando il pavimento con la mano sinistra, ma la testa gli
scattò all'indietro improvvisamente, mentre una
ferita circolare gli si apriva sulla fronte.
-
Grande!
– gongolò Prompto, rialzandosi da terra dove si
era
coricato per prendere meglio la mira con il suo
fucile di precisione.
Ravus cadde
di schiena e Noctis riempì il suo campo visivo.
-
Riposa in pace
– disse il principe calando la propria spada.
L’ex
comandante
emise un ruggito e poi un gemito, che si affievolì fino a
sparire. Il corpo sfigurato giacque immobile. Finalmente le sue pene
erano finite.
-
Che triste fine per il comandante
supremo, per chiunque... – disse
Gladio guardandolo – Era un uomo pieno di sogni e speranze
–
-
È
orribile.. – commentò Prompto adombrandosi.
-
Che razza di mostro
può trasformare gli uomini in deamons? – si
domandò Ignis sconcertato.
-
Qualcosa che non
possiamo nemmeno immaginare – mormorò Selenis
mentre il corpo di Ravus scompariva.
-
Attenzione! Abbiamo
compagnia! – gridò improvvisamente Gladio.
Il gruppo si
voltò. L’hangar si stava riempiendo di deamons.
Diversi
goblin superiori e alcuni mietitori, sbucarono dal
terreno con una velocità allarmante.
-
Ma quanti sono?!
– esclamò Prompto, sparando ad un paio che gli si
erano avventati contro.
-
Troppi! –
rispose Selenis abbattendone altri due.
I
ragazzi iniziarono così una battaglia incrociata, che fu
presto chiaro
essere impossibile da portare a termine. Per ogni deamon abbattuto
altri due ne prendevano il posto, rendendo inutile gli sforzi fatti
fino
a quel momento.
-
Continuano ad
arrivare! – ansimò Prompto.
-
E la situazione sta
per peggiorare.. – fece notare Noctis.
Due
Gargantua stavano materializzandosi, andando così a
infoltire ulteriormente le schiere nemiche.
-
Non ce la faremo!
– disse Gladio sbaragliando alcuni nemici con un
rondò.
-
Noct, devi procedere
da solo! – asserì Ignis.
-
Cosa!? –
esclamò il principe contrariato.
-
Se
otterrai il potere del cristallo, potremmo ancora capovolgere la
situazione – spiegò l'amico – altrimenti
moriremo
tutti – sentenziò.
-
Ignis ha ragione,
è la nostra unica speranza – gli fece eco
l’Amicitia.
-
E voi? –
domandò Noctis preoccupato.
-
Ci arrangeremo,
sbrigati! – lo esortò Prompto.
-
Gli
parerò io il culo, vai! – aggiunse Selenis
frapponendosi fra lui e il nemico che lo aveva preso di mira.
-
Potresti
riuscire a raggiungere il Cristallo… procedendo da solo.. i
tuoi
amici temo che dovranno restare indietro – disse a quel punto
la voce di Ardyn.
-
Non ascoltarlo!
Vattene! – gridò di nuovo Selenis.
Noctis si
guardò
intorno e poi si costrinse a dar loro le spalle, correndo verso il
montacarichi che lo avrebbe portato nella zona di scarico e poi
all’ascensore centrale.
“
Attenzione, allontanarsi. Chiusura delle porte in corso”
Una voce
computerizzata avvisò che l’hangar stava per
essere isolato dal resto dell’edificio.
-
Speriamo
che ce la faccia..- mormorò Selenis ingaggiando uno scontro
con
uno dei mietitori presenti – Attenti! – la ragazza,
dopo aver decapitato il nemico,
si voltò, protendendo la mano ed evocando una
barriera sopra Ignis e Gladio che combattevano assieme.
L’enorme
spada del Gargantua cozzò contro il suo scudo, salvandoli.
-
Selis! –
L’urlo
di Prompto
arrivò con un secondo di ritardo e non impedì
alla principessa si venire colpita allo stomaco da un Foras.
Perdendo l’equilibrio, Selenis rotolò fino a
fermarsi contro uno dei container che ingombravano lo spazio
circostante.
-
Ehi, tutto bene?
–
Il pistolero
accorse al suo fianco dopo aver messo ko il deamon e la
aiutò ad alzarsi.
-
S..sì
– ansimò lei tenendosi la pancia.
-
Ci penso io a
coprirti, tu riprendi fiato – le disse il giovane tornando in
mezzo alla mischia.
La
principessa si
appoggiò con la schiena al container e osservò i
suoi amici
lottare. Un sorriso amaro le incurvò le labbra. Non ce
l’avrebbero mai fatta…
Era inutile
raccontarsela, i deamons erano troppi e loro erano sfiancati dalle
prove che la Zegnautus gli aveva riservato. Ardyn questo lo sapeva
bene…
La ragazza
battè
il pugno contro il container furiosa.
Che senso aveva avuto arrivare
fin lì?!
-
Che
senso ha questo anello? – mormorò osservando la
pietra
lucida – Parlo con te, presenza misteriosa! –
proseguì irata – Perché esisti se non
sei
nemmeno in grado di darmi ciò che mi serve per aiutare i
miei
amici!? Chi se ne importa di me! Non sono io quella che deve essere
protetta! Non voglio essere protetta! Voglio
proteggere loro! Loro
soltanto! – si ritrovò ad urlare.
-
Ne sei certa?
–
Selenis si
bloccò,
così come fece il tempo. I suoi amici e i deamons
erano immobili, avvolti da una luce azzurrina.
Era lo stesso fenomeno
avvenuto sulla Magna Fortia per pochi secondi, solo che la voce che le
aveva parlato non era quella di Ardyn, ma proveniva dalla gemma.
-
Io.. -
balbettò presa alla sprovvista – Certo che lo
sono! Che
razza di domande! – sbottò subito dopo –
Chi è che non
vorrebbe proteggere la propria famiglia? –
-
Il
mio potere ha un prezzo – replicò la voce, che
suonava
sempre più famigliare alla ragazza – non
preoccuparti,
sarai l'unica a doverlo pagare – aggiunse, intuendo il motivo
di
tentennamento della principessa.
-
Allora prenditi
quello che vuoi, ma aiutali! – affermò con
sicurezza Selenis.
-
Bene –
assentì la voce che dall’intonazione sembrava
sorridere – andiamo a combattere allora – e
il tempo
riprese a
scorrere normalmente.
I tre ragazzi impegnati a combattere, non si erano assolutamente
accorti
di nulla, e proseguirono a farlo finchè una fortissima luce
non li costrinse a ripararsi gli occhi.
-
Che diavolo sta
succedendo?! – esclamò Gladio.
Il bagliore
diminuì progressivamente finchè non fu di nuovo
possibile aprire gli occhi.
- Sua grazia.... -
Prompto e
Gladio
seguirono lo sguardo di Ignis, che osservava a bocca aperta la figura
che si stagliava a qualche metro da loro. Il ragazzo vedeva solo quella
in mezzo
all'oscurità che era calata su di lui, come se non
potesse essere oscurata.
Dove prima
c’era
Selenis, ora si trovava una donna. Statuaria, con lunghi capelli
bianchi fino alla vita. Indossava un’armatura fatta
interamente
di cristalli opalescenti, dagli schinieri ai pettorali era un continuo
cambio di colori ad ogni suo movimento. I lineamenti del viso erano
delicati e gli occhi di un bel color pervinca. Sulla schiena portava
una faretra e in mano stringeva un grande arco.
-
Hai detto Sua
grazia? – balbettò Prompto confuso.
-
Magnolia
Lucis Caelum – disse Ignis ancora esterrefatto –
Moglie del
comandante Revis e madre di Selenis – spiegò.
-
Non è
possibile…- mormorò Gladio.
La donna
sorrise
brevemente ai tre per poi concentrarsi sui deamons che, accecati dalla
luce di prima, si erano momentaneamente arrestati.
-
È ora che
troviate il posto che vi spetta – disse la donna estraendo
una freccia.
Il Gargantua
più vicino, ripresosi, emise un ruggito scagliandosi verso
di lei.
-
Attenta! –
gridò Gladio.
Magnolia
incoccò la freccia, tese
l’arco e poi lo rilasciò. La freccia
trapassò il mostro e proseguì la sua corsa in
mezzo agli altri deamons .
Quando
scomparve in una scia di schegge cristalline, dei loro nemici non
c’era più alcuna traccia.
La quiete
tornò all’interno dell’hangar,
così all’improvviso da sembrare impossibile.
-
È..
è finita? – domandò Prompto guardandosi
sconcertato intorno.
-
Sì, non
avete più nulla da temere, ma non possiamo fermarci
–
La donna si
fece loro incontro mentre riponeva l’arco dietro la schiena.
-
Sua Grazia..
com’è possibile? – mormorò
Ignis.
-
È
un piacere rivederti Ignis, Gladiolus – disse Magnolia con un
sorriso – ed è un piacere conoscerti, Prompto
–
aggiunse rivolgendosi al pistolero che avvampò.
-
Pia.. piacere mio
Vostra altezza! – esclamò agitato, inchinandosi
con gli altri due.
-
È una
storia lunga, meglio se ve la racconto mentre raggiungiamo Noctis
– replicò la donna incamminandosi.
-
E Selenis?
– chiese Gladio.
-
Ho
temporaneamente preso in prestito il suo corpo – rispose
Magnolia
– Non è scomparsa, stai tranquillo... –
lo
rassicurò – Ma ora devo spiegarvi quello che so al
meglio del
tempo concessomi – aggiunse.
-
È sempre
stata dentro l’anello di Selis? – disse Ignis.
-
Perspicace
come al solito – assentì lei con un sorriso
– ma
partiamo dall’inizio… non sempre sono stata la
madre di
Selis e non sempre ho portato questo nome… una volta ero
nota
come Frigga, ero una dei Siderei –
-
Cosa?! –
esclamò Prompto tappandosi la bocca subito dopo.
-
Può
sembrare assurdo in effetti, ma anche a noi Dei è concesso
di
avere una famiglia – replicò la donna divertita
–
Prima della
grande guerra il mio compito era quello di sorvegliante del
Cristallo. Quando esso è stato poi consegnato ai Lucis, sono
rimasta al suo interno in attesa di essere risvegliata
– spiegò – Quando accadde, erano ormai
passati molti
decenni e il mio obiettivo nel frattempo era cambiato: avrei dovuto
fare da guida
al prescelto. Nell'attesa del suo avvento, presi sembianze umane e mi
mescolai tra la gente di Lucis
– raccontò – Fu quindi per puro caso che
conobbi
Revis, innamorandomene, e il resto lo sapete anche voi –
concluse
con
nostalgia.
-
Se doveva fare da
guida a Noctis allora, per quale motivo non è rimasta?
Perchè darsi per morta? – domandò
Gladio.
-
Quando
l’Impero attaccò Insomnia e per Regis fu il
momento di
alzare la barriera, dovetti tornare ad essere un tutt'uno con il
Cristallo.. senza la
mia energia la barriera non sarebbe apparsa.. – rispose la
donna con
voce grave.
-
E immagino che non
sia più stato possibile tornare indietro –
constatò Ignis.
-
No
infatti.. – assentì Magnolia – Io e il
Cristallo
siamo in costante connessione, erigere la barriera prosciugò
ogni mia energia e per recuperarla sono stata costretta a restare
all'interno della pietra.. mi sono raccomandata a Ravus di non far mai
cadere
l’anello nelle mani dell’Impero ed è per
tal motivo
che
lo ha lasciato a Selenis –
-
È per
questo che Selis ha iniziato ad avere quelle visioni? –
chiese Prompto.
-
Temo
che quello sia per colpa del sangue di sidereo che scorre nelle sue
vene, ma sì, il mio risveglio può centrare
– assentì la donna – Ardyn… -
borbottò
improvvisamente infastidita Magnolia – Non
c’è
più tempo! – aggiunse, e con un gesto della mano
il
portellone che sigillava l’hangar dall’ascensore
centrale
venne divelto.
-
Cosa succede?
–
-
Il
Cristallo si è attivato.. E' a questo che miravi
quindi…
- rispose quasi tra sè aggrottando le sopracciglia.
-
Cosa significa? Chi
è veramente il Cancelliere? – domandò
Gladio.
-
Ardyn
Lucis Caelum.. è questo il suo vero nome –
replicò
tetra la donna mentre l’ascensore si azionava.
-
Non.. non
è possibile! – esclamò Prompto.
-
La
sua esistenza avrebbe dovuto consumarsi molti secoli fa.. –
proseguì lei – all’epoca era un
uomo buono; un
male molto
simile a quello che sta flagellando il vostro popolo stava trasformando
gli esseri
umani in deamons; lui aveva il potere di guarirli, assorbendo tale
malvagità dentro di sè.. ma questo lo ha
consumato
– spiegò con sguardo triste – ne ha
accolti talmente
tanti da finire per cedere lui stesso all’oscurità
e il
Cristallo stesso lo bandì, negandogli il trono –
disse
– Da allora giurò
vendetta alla sua stessa stirpe.. Ha aspettato che il prescelto venisse
designato con il solo scopo di distruggerlo –
affermò.
-
Ma..
perché lasciarci arrivare fino a qui? Perché
insegnare
all’Impero a creare i deamons? Perché non ci ha
uccisi
prima e ha lasciato che Noct compiesse le alleanze?! – chiese
Prompto allibito.
-
Ha
voluto portare via all’erede al trono tutto ciò
che di
più caro aveva per spingerlo alla ricerca del Cristallo..
lui vuole
che ottenga il potere, in modo da poterlo sconfiggere quando
sarà
nel pieno delle sue forze – spiegò.
-
È
folle…- mormorò Gladio.
-
Lo
è.. - asserì la donna mentre le porte
dell’ascensore si aprivano davanti a loro – La
profezia
è quasi compiuta.. – aggiunse poi con sguardo
triste,
fermandosi all’inizio di una lunga passerella.
Al fondo di
essa si
trovava il Cristallo in tutto il suo splendore. Davanti ad esso,
Ardyn guardava Noctis mentre veniva inglobato dalla
luce che scaturiva dalla pietra.
-
Noct!!! –
gridò Prompto, lanciandosi assieme ai suoi amici in aiuto
del Re.
Con un
ultimo lampo accecante la figura del ragazzo scomparve e il Cristallo
si spense.
Il
Cancelliere a questo punto si
voltò verso di loro, alzando le spalle con fare indolente,
ma il
suo sorriso durò poco, perché la spada di Gladio
lo
colpì con forza sul viso. Ardyn
portò una mano a
reggersi il cappello e Prompto gli sparò
dritto in mezzo alle scapole mandandolo al tappeto.
-
Questo ha fatto
male..- mormorò l’uomo, recuperando il proprio
copricapo da terra e rialzandosi illeso.
Il suo viso,
ora era
sfigurato come quello di Ravus; strisce di liquido nero colavano da
occhi e bocca, solcando la pelle di una tinta esangue e violacea al
tempo stesso.
-
Frigga, mia adorata,
quale onore! – esordì quando la donna
sopraggiunse.
-
Ardyn..
non è così che otterrai
nuovamente la pace,
non sei stanco di tutto questo astio? – replicò
lei.
-
E
tu? Ti sei fatta vedere solo ora che ormai è tutto finito e
per
cosa? Per salvare la loro vita? – sorrise l’uomo
divertito.
-
È stato
un desiderio di Selis e non posso andare contro la profezia –
rispose pacatamente la donna.
-
Sei
sempre stata così bella…- disse Ardyn allungando
una mano
verso il suo viso – e fredda… - aggiunse
ritraendola appena
prima di sfiorarle la guancia.
Senza
aggiungere altro l’uomo proseguì nel suo cammino,
sparendo nell’oscurità del passaggio.
-
Cosa facciamo?! Noct
è…-
-
Stai
tranquillo, il Re sta bene – li rassicurò Magnolia
–
dorme dentro il cristallo, sotto la guida del mio successore, Bahamuth
– disse
appoggiando una mano sopra la superficie iridescente della grande
pietra.
-
Cosa possiamo fare?
– domandò Ignis.
-
Nulla..
– rispose la donna voltandosi verso di loro – Il
prescelto
tornerà, perché questo è il suo
destino, fino ad
allora sopravvivete e aspettatelo, perché avrà
ancora
bisogno dei suoi amici – disse – Purtroppo il mio
tempo
è
scaduto... Usare il mio potere ha richiesto a
Selis un grosso sacrificio.. - li avvertì oscurandosi - Se
solo
avessi potuto sollevarla da questo peso... Vi prego, statele accanto.
–
I tre
ragazzi non fecero
in tempo a chiederle cosa intendesse, che Frigga sparì in un
lampo di luce. Quando questa diminuì della donna non
c’era
più alcuna
traccia, mentre per terra giaceva il corpo di Selenis.
-
Selis! –
esclamò Gladio chinandosi a terra e sollevandola.
Nel giro di
qualche istante, la maglietta del ragazzo fu intrisa di sangue.
-
Cos’è
successo? – domandò allarmato Ignis.
-
Dobbiamo…
dobbiamo fermare l’emorragia! – disse Prompto nel
panico.
-
Ohi Selis, mi senti?
– la chiamò l’Amicitia – Resta
con me! Mi senti? –
Selenis
cercò di
aprire gli occhi senza alcun successo. Sentiva ancora le voci dei suoi
amici chiamarla, ma era troppo stanca. Aveva solo bisogno di dormire.
Campeggio dell'autrice:
Potete finalmente stappare lo champagne xD
Buongiorno!!
Beh, cosa dire? Il mistero è stato finalmente svelato!
Vi eravate immaginati una cosa del genere? O vi ho sorpresi?
Lasciatemi fare due precisazioni che non sono sicura si siano capite
dal testo. Magnolia è parte del cristallo, la pietra
dell'anello è stata ricavata dal Cristallo stesso ed
è per questo che lei era in grado di "comunicare" con
Selenis. Per quanto riguarda Ardyn, ha sempre avuto un'infatuazione per
la Siderea, mai corrisposta, ci terrei a chiarirlo. Quindi in
realtà il Cancelliere non ha mai avuto interesse per
Selenis, ma bensì per sua madre.
Per qualsiasi cosa che non vi fosse chiara, sono più che
disponibile a ricevere eventuali domande ^^ Mi auguro di essere
riuscita a sorprendervi e di aver dato un senso più o meno
logico alla vicenda. Rimane solo un grande dubbio.... cos'è
successo a Selenis?
Dovrete aspettare solo una settimana per scoprirlo ;)
Grazie mille a tutti i Lettori
e alle Comrades
che recensiscono!
See u soon!
Marta
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