#Hundred ways to
say I love you
Di fiato
non ne ha mai sprecato a vuoto.
La voce di Illya ha servito il KGB; a domanda risposta, a ordine un
“da, ser[1]”.
Per i nuovi partner, invece, ci sono piccoli gesti quotidiani.
Tre tazze di tea all’arancia s’un vassoio e macarons freschi di
mattina – le mani di Gaby e Napoleon spuntano, come gazze ladre, da
sotto pagine di cronaca nera.
Dita callose su cui alita fiato caldo e tocchi gentili di mani
allenate a uccidere, su cosce bianche e femminili.
La Walter P38[2]
strappata ad un cowboy. Caricatore tolto. Controlla. Rimonta. Sicura
inserita. Dita incrociate
– non è
porcheria americana, non incepperà[3],
traduce lo sguardo, pronto all’azione.
I Ti Amo di Illya sono fatti, non parole. |
[1] da, ser =
sissignore
[2] Non sono riuscita a trovare nessun riferimento alla pistola di
Napoleon nel film di Guy Ritchie, mentre wikipedia mi ha graziata
con un elenco infinito (well…) delle armi usate nel mondo
cinematografico, compresi telefilm e film dell’83 di The Man from
U.N.C.L.E. Tra quelle di Napoleon ho trovato, per l’appunto, quella
ispirata alla Walter P38. Ho scelto quella perché il design mi
ispirava di più e per un altro motivo di cui, forse, prima o poi
scriverò. Who knows. Per i curiosi, la pistola di Illya è basata su
una Walther GSP.
[3] Essendo una traduzione per Napoleon (o di Napoleon,
dipende come la si vuol leggere) la frase è ovviamente nello
sgrammaticato americano di Illya
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Scritta per la 2°
Settimana del
Cow-t8 @lande
di fandom
Prompt:
Missione 1 - Voce
#120w |
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