Nella valle del tramonto...
Dedicato non solo ai poveri perseguitati nei campi di concentramento, ma a chiunque si fosse sentito solo, escluso e/o vittima di bullismo.
In quel luogo,
dove i raggi del sole morivano
senza avere la certezza
di poter ridare una carezza
di serenità
a quel ritaglio di terra.
Sì, perché a chi l'avrebbe data
se non alle tristi lacrime
che colavano giù dalle guance
di volti innocenti?
Quei poveri sofferenti,
che facevano del lavoro forzato,
senza la loro vecchia libertà...
in un campo recintato
fatto oramai di sole
gocce di lacrime amare
e sudore pagato caro.
per poi sperare in cosa?
Sperare nella vita,
per superare quel tormento
e sperare di schivare il loro
tanto temuto tramonto,
pensando che con l'amore
non può esistere la sofferenza,
ma soltanto la speranza di uscire
dalla valle del tramonto.
ANGOLO AUTRICE:
Ehilà, Readers! Eccomi qui con un'altra poesia angst. Sì, veramente, VERAMENTE, deprimente. Ora voi vi chiederete: PERCHÉ, PERCHÉ SCRIVI SEMPRE POESIE CHE CI FANNO DEPRIMERE CHE NEANCHE LA MORTE DEL NOSTRO PG PREFERITO?? Ecco, la verità è che non lo so neanche io. Mi spiace. Vi amo a tutti quanti -3-
Je v'aime,
Aika-san.
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