Bizantiniana

di Quattro Venti
(/viewuser.php?uid=997401)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


015. È troppo tardi per avere paura


Prompt: Blu/ Fandom: Saint Seiya / Autore:  Zefiro / Personaggi: Camus, Shura, Aiolia (in absentia), Milo (in absentia) / Quando: agosto 1984
 
 


«Aiolia ha compiuto diciotto anni. Ormai è un uomo.»
Pausa.
«Milo l’ha accompagnato al porto», aggiunge, come a spiegarti l’ovvio. E tu sai che adesso è troppo tardi per avere paura. Prima o poi qualcuno – non Aiolos, non tu – l’avrebbe accompagnato al porto. Ma stornavi quell’idea – viscida e terrificante, come un tuffo in acque profonde, ché quell’azzurrità cristallina sa essere terribile, quando si richiude su di te e ti coglie impreparato. Osservi Camus studiarti, come a voler cogliere una reazione, un gesto, qualcosa.
Il dolore è un compromesso.
«Ti ringrazio della premura», dici – menti – trattenendo il respiro e lasciandoti affondare.


Altro giro, altra corsa, altra drabble cambiata.
Nella prima versione - che potete leggere qui - lasciavamo spazio agli occhi blu, blu, blu di Saga; oggi, invece, ci siamo poste il problema dell'educazione sentimentale di questi baldi eroi, e abbiamo messo in scena una tradizione rimasta in voga fino agli anni '70 in alcune zone d'Italia.
Shura non la prende benissimo, è vero, ma, come rammenta lui stesso, e come dice pure Godard, arrivati a questo punto
è troppo tardi per avere paura.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3746315