Tante piccole storie tristi

di alberodellefarfalle
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5
Deglutisco un groppo in gola, caldo, pesante. 
Respiro profondamente.
ANSIA.
- Su, che devi dirci?- mi incita la mia amica. Siamo nella sua stanza, tutte e tre, accampate su di un letto matrimoniale, proprio come ai vecchi tempi.
Le risate e le prese in giro sono scemate dopo pochi minuti dal nostro rientro a casa, a causa della mia faccia da funerale.
- Mi sto preoccupando, con questa faccia che fai.- mi dice l'altra, stringendomi il ginocchio e regalandomi un sorriso incoraggiante.
- Mi ha scritto.- sputo lì, dal nulla.
- Chi?- mi chiede allarmata una e confusa l'altra.
Le guardo, LA guardo e lei capisce.
- Una settimana fa ho ricevuto un suo messaggio. Non avevo nemmeno il suo numero, lo avevo cancellato.- spiego, è la verità.
- E che voleva?- chiede sulla difensiva.
- Si è trasferito, mi ha detto questo.- abbasso gli occhi, il seguito è chiaro.
- E casualmente si è trasferito nella tua città e ti ha contattato.- finisce l'altra mia amica, più coinciliante.
- Già.- mormoro.
- E tu?- la domanda era ovvia.
- Io che?- sollevo lo sguardo e anche se siamo in tre in questa stanza è ovvio che gli occhi che ricerco sono quelli di una sola persona e non rispecchiano felicità e gioia, piuttosto fastidio, rabbia e gelosia.
 
Il Mio "non lo so" continua. 
Non so nemmeno io perchè, dove voglio andare a parare.
Se vi va, finchè esisterà, c'è una long più leggera e diversa, passate a leggerla!


 




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