Dura
è la roccia
che circonda la cantina.
Ma sotto le tue dita
posso essere
cristallo.
Lasciarti camminare
dove la pietra è friabile.
Che il polpastrello
curioso
scopra ogni crepa
del mio guscio.
L’erba rigogliosa
cresce al sole,
non nell’ombra.
E se ne strappi uno stelo,
è la terra secca
che ne soffre.
Ma sotto le tue mani,
può tremare la mia terra,
ed il fragile
tuorlo
del mio cuore di metallo.
Possiamo starcene qui,
su un suolo arido di ortiche,
mentre la neve bianca
copre tutte le parole.
Mentre la neve bianca
piano piano
scioglie al sole. |