Romeo & Giulietta
Mia madre me lo diceva sempre, me lo ripeteva come una preghiera:
"I maschi sono tutti uguali! Giulietta tienilo bene a mente!"
Alzavo gli occhi di pistacchio al cielo: "Sì mamma... i maschi vogliono solo raggiungere la mia cialda".
E allora che mamma mi puntava contro lo stecco: "E non rispondere
così a tua madre! Devi stare attenta! Non farti ingolosire dalle
loro nocciole!".
Allora mi avviavo fuori dalla mia vaschetta, promettendole di non fare
tardi e di stare attenta al sole: "Tranquilla mamma, non mi
succederà nulla".
Ed eccomi qui, pensierosa, seduta su una panchina, attenta a rimanere
ben coperta dall'ombra; meno male con me ho sempre un ombrellino
colorato a proteggermi dal liquefarmi; penso penso, e ripenso, e non mi
accorgo del manifestarsi in festa delle mie bianche guanciotte di
panna, ecco apparire un sorriso di cioccolato: una linea lieve ma ben
marcata dal contrasto culinario; troppo bello per non esser notato da
un baldo ed aitante fresco giovane poco lontano!
"Che ci fa qui tutta sola una giovane coppetta di panna ed amarena?" Mi
sorride farfallone il giovane, mettendo in risalto la punta del cono,
ben protetto dal sole, grazie al suo ombrellino blu... strano dove ho
già visto un ombrello simile?.
Gli rispondo solerte dal concedermi così facilmente: "Aspetto il mio ragazzo".
Come niente, lui esorta: "Fortunato il giovane dal poter mescolare le sue creme con quel corpo tanto goloso e ricco di latte".
Io arrosisco in viso, e non riesco proprio a celare l'avvampamento che
ho ora nel petto per tale malizia: "Ehi! Tu sei della famiglia
Soiatecchi! Accerrima nemica della famiglia Lattoleti!".
In lui balena il dubbio in quei meravigliosi occhi neri cioccolato
fondente: "Quindi? E' un male essere della famiglia Soiatecchi e voler
scambiare due chiacchere con una dolce fanciulla seduta nel parco,
durante una torrida estate?".
Allora mi alzo impettita, ed ormai l'amarena con il suo rossore mi ha
invaso le rotonde sporgenze: "Io sono dell'onorevole famiglia
Lattoleti! Come hai fatto a non riconoscermi dal nostro tipico e
leggendario ombrellino colorato?!"
Lui di tutta risposta al mio fuoco, getta l'ombrellino blu, stemma
della sua casata; mi prende tra le sue braccia forti biscottate, e mi
bacia con trasporto, un bacio talmente buono da non permettermi di
fermare la sua lingua caramellata dall' invadere le mie tonsille di
ciliegia.
Con guadio dipinto in volto, si stacca dalle mie cremose labbra, mi guarda con accesa passione: "Allora avevo ragione!".
"C-cosa?" Pigolo io ancora intontita e rapita da quel gusto così eccitante.
Lui non cenna a volermi lasciare, cinta dai suoi biscotti: "La Soia ed
il Lattosio non sono intolleranti l'uno con l'altro! OH! Il mio cuore
fondente è farcito con gioia ed amore! Sì! Amore per te,
mia dolce Giulietta!".
Ora mi sta sorridendo, un sorriso a cui non posso porre alcuna
resistenza: "T-tu!" Il mio cuore si apre con l'irruenza di una pioggia
di granelle di cocco.
"Sì Giulietta! Finalmente mi hai riconosciuto!".
Gli cingo il viso forte e giovane; sento sul palmo delle mie piccole
mani gommose, l'inizio di una lieve barba di pralina colorata:
"Oh Romeo! Perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre, rifiuta il
tuo nome, o se vuoi giura che mi ami, e non sarò più una
Lattoleti.
Solo il tuo nome mi è nemico: tu sei tu.
Che vuol dire Soiatecchi?".
"Io Romeo Soiatecchi, giuro che ti amo, e non sarò più un Soiatecchi!".
"Io Giulietta Lattoleti, giuro che ti amo, e non sarò più una Lattoleti!".
I nostri ombrellini giacciono a terra, ed ormai a proteggerci dal sole
ci pensano solo le fronde degli alberi, gli stessi ed unici spettatori
del nostro folle amore, consumato di giorno, in ombra alla nostre
famiglie, in barba al calore del sole, un calore imparagonabile
all'esplosione di gusto raggiunta assieme al mio amato.
I nostri corpi si mescolano: la crema di amarena e panna si contorce
piacevolmente con la sua crema alla soia stracciatella; i suoi granuli
di cioccolato mi invadono le membra, e con violenza raggiungono la mia
cialda: se questo è l'amore, ed è un sogno, allora non
svegliatemi, lasciatemi dormire per sempre tra le sue dolci e forti
braccia.
Ma qualcosa non va: il calore non accenna a diminuire! Tocco il suo
cono, e noto con orrore che mostra cenni di sgretolamento; lo guardo
con forte paura negli occhi: "Romeo?!".
Lui ansima sempre più debole: "Giu-Giuliett-ta... amore mio...
sembra che l'intolleranza non sia una leggenda... mi dispiace amore
mio...".
Il volto di lui inizia a sciogliersi tra le lacrime: "Mi d-dispiace
Giulietta... ti amo... ti amo più della mia stessa vita".
"Anchio...Rom-meo...R-Romeo... ti... ti a...ti amo!".
I nostri corpi indeboliti dall'intolleranza tra soia e lattosio, si
sciolgono, lasciandoci morire uno dentro l'altro, in un ultimo,
dirompente coito tra amarena e stracciatella: una fontana di gocce di
cioccolato nasce dai nostri corpi ormai sciolti.
Ore dopo, ormai a notte inoltrata verso il sorgere del mattino, in
preda al terrore nei loro cuori, sopraggiungono in fine le due famiglie
delle rispettive casate: urla e grida squarciano la notte alla visione
della fontana, ma nessuna lacrima potrà fermare la prova di
quell'amore clandestino.
Solo la pace forzata tra le due famiglie, potrà sorgere da tanto dolore.
Tra la folla, ecco fare il suo ingresso il principe Eschalo, serio in
volto, fulmina con lo sguardo le due fazioni facendo loro cenno di
silenzio.
Il principe osserva con grande tristezza quell'amore sciolto
dall'intolleranza tra le due famiglie; sospira, ed infine volta le
spalle alla folla, allontanandosi con la morte nel cuore, lancia loro
la sua maledizione:
"Una triste pace porta con sé questa mattina: il sole, addolorato, non mostrerà il suo volto.
Andiamo a parlare ancora di questi tristi eventi.
Alcuni avranno perdono, altri un castigo.
Che mai vi fu una storia così piena di dolore come questa di Giulietta e del suo Romeo".
Nda: Questa cosa è nata durante una live su twitch con un
allegra banda di matti, eh niente, il discorso ad un certo punto mi ha
triggerato male a parlare di gelato, ed allora mi è nata
spontaneamente l'idea di questa storia no sense, facente il verso in
maniera sfacciata al leggendario amore tra Romeo e Giulietta.
E niente, non odiatemi troppo, adieu.
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