Lampade che esplodono e un ex di troppo

di Lila_88
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Capitolo 6



Il fattore tempo era certamente sfuggito di mano a Maria e Michael, che si erano ritrovati a passare parte del pomeriggio a fare quello che facevano di solito quando gli capitava di essere liberi, ossia a pomiciare. Poi però, Michael si era ricordato della festa di compleanno e del fatto che il signor Parker gli aveva chiesto di fare un turno extra per quella sera.

"Beh, mi sono licenziato, non credo abbia senso presentarmi, no?"
"Invece devi andare! Anzi, dobbiamo muoverci, perché siamo già in ritardo."
"Vuoi dire che anche te hai dato la tua disponibilità?"
"Sì, ma mi era completamente passato di testa! Comunque sono sicura che il signor Parker sarà molto felice di ridarti il suo posto. E sai chi sarà ancora più felice? Il povero José se non sarà costretto a fare tutto da solo!"
"Ok, andiamo."

Mentre salivano sulla Jetta di Maria, Michael si schiarì la voce.

"Senti, riguardo a Billy…"
"Michael, ti ho già detto che fra noi non c'è niente."
"E io ti credo, ma ti assicuro che non è quello che crede lui."
"Beh, tranquillizzati, fra qualche giorno Billy andrà via e non lo vedrai più."
"A me ha detto che stava pensando di fermarsi, sai, per te."

Maria, che aveva già messo in moto, si voltò un attimo verso di lui, sorpresa.

"Davvero? Ha detto così?"
"Perché sembri compiaciuta?"

Maria, questa volta senza voltarsi, alzò gli occhi al cielo, prima di rispondere.

"Non sono compiaciuta, solo sorpresa. Io lo considero davvero solo un amico fraterno e pensavo che fosse la stessa cosa per lui."
"Pensavi male, lui è deciso a conquistarti. Di nuovo."
"Michael, per l'ultima volta, quello che c'è stato fra me e Billy non è stata una vera e propria storia… Sai, quelle cose che sono perlopiù platoniche…"
"Quanto platoniche? Giusto per sapere."
"Qualche bacetto… Perlopiù a stampo…"
"E' quel 'perlopiù' che mi preoccupa."
"Non hai niente di cui preoccuparti, ragazzo dello spazio!"

Erano appena arrivati al Crash Down. Dopo aver parcheggiato, scesero dall'auto e mentre Michael stava per entrare nel locale, Maria lo tirò indietro per un braccio. Lui si voltò e stava per chiederle perché lo avesse fermato, ma lei non gli diede il tempo di parlare. Si aggrappò al suo collo e lo baciò appassionatamente. Uno di quei baci che di solito riservavano a quando erano da soli e non in un luogo pubblico. Michael non si pose domande, ma rispose con tutto se stesso. Solo quando entrambi si tirarono indietro per respirare, lui, alzando gli occhi, vide Billy che li guardava dall'altra parte della strada. La sua mascella quasi toccava terra e l'espressione che aveva stampata in faccia era impagabile. Michael gli sorrise, più che soddisfatto. Maria, che aveva agito così proprio perché aveva visto Billy che stava per attraversare, sorrise a sua volta e gli prese la mano.

"Ecco, credo che ci siamo appena liberati della questione Billy."

I due entrarono al Crash Down sorridenti e soddisfatti, ma assunsero ben presto un'espressione sbigottita. Il locale era già pieno, ma quello che li colpì davvero fu vedere Isabel con la divisa da cameriera e Max dentro la cucina, avvolto da un po' di fumo. I due stavano bisticciando.

"Max, ti prego, dimmi che non hai bruciato anche questo ordine!"
"Isabel, ti avevo detto che non ero portato per questa cosa! Comunque aiuterebbe se non continuassi a sbagliare i nomi dei piatti!"
"Beh, neanche io sono adatta a fare la cameriera!"

Maria e Michael furono intercettati dal signor Parker, che si fiondò verso di loro. I due cercarono di mettere in piedi delle scuse che giustificassero il loro ritardo, ma l'uomo li bloccò.

"Non mi interessa niente. Ditemi solo che siete qui per lavorare e, detto fra me e voi, per liberarmi da quei due impiastri. Anzi, ricordatemi di non assumerli mai, però non ditelo a Liz."

Michael e Maria annuirono e andarono a passo svelto verso il retro. Max e Isabel li videro e si voltarono entrambi verso il signor Parker.

"Quindi noi…"
"Potete andare. E grazie per il vostro tempo! Andate a cambiarvi e poi raggiungetemi, ok?"

I due ragazzi non se lo fecero ripetere. Isabel si tolse il cerchietto con le antenne e Max la bandana. Una volta che entrambi entrarono nel retro, li consegnarono rispettivamente a Maria e a Michael, per poi cambiarsi più veloci della luce e salutare frettolosamente. Anche Michael e Maria, intanto, si erano cambiati e, non appena Maria rientrò nel locale dalla porta del retro, Liz la raggiunse.

"Grazie a Dio sei qui, Maria! Isabel non conosce neanche i nomi dei piatti, ha fatto diventare pazzi sia me che i ragazzi in cucina!"
"A giudicare dal fumo che usciva dalla cucina quando sono arrivata, credo che anche Max abbia avuto dei problemi."
"Beh, adesso che siete qui non è più importante… A proposito, com'è andata con Michael?"
"Bene, finalmente siamo riusciti a parlare e…"
"E' un succhiotto quello che hai sul collo?"

Maria portò la mano al collo, arrossendo leggermente.

"Te l'ho detto che è andata bene!"

Le due amiche ridacchiarono, ma furono riprese da Michael.

"Ehi voi due, potete rimandare i pettegolezzi per le pulizie di chiusura del locale? I piatti non si servono da soli, sapete?"
"Sempre il solito…"
"Ti ho sentito…"

Maria fece la linguaccia a Michael, però si avvicinò per prendere uno dei piatti pronti sul bancone, facendogli l'occhiolino. Liz scosse la testa sorridendo. Finalmente tutto era tornato alla normalità.






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