D & P
Doctor
& Patient
Parte
2 di 2
If you
love me, like I love me,
Everybody
will be sorry.
Mindless
Self Indulgence - Prescription
Erano passati sei mesi dal loro primo incontro.
Hidan quotidianamente andava a parlare con Hinata ed alla fine non ci
volle molto che anche la
Hyuuga incominciasse a raccontargli i suoi problemi...
Certo, quella strana complicità che si era instaurata fra
loro l'uomo
la
riteneva dannosa.
Non perchè non si trovasse bene, tutt'altro: Hinata era
così gentile con lui...
Inoltre, quando gli aveva raccontato del suo
Dio,
non lo aveva mal giudicato come avevano fatto gli altri e lo aveva
ascoltato senza fare nessuno commento...
Però l'abino era convinto che Jashin-sama non apprezzasse.
Lui doveva solo occuparsi della sua causa e non poteva avere altri
pensieri per la testa se non la sua missione divina.
Peccato però che, come un male incurabile che ti logora
dall'interno, la giovane dottoressa assorbisse sempre di più
i
suoi pensieri oltre che le sue giornate.
E la cosa, per quanto rendesse stranamente sopportabile quel posto di
merda, lo spaventava.
Lui aveva un compito importante e non poteva permettersi di essere
traviato da nessuno.
Non poteva abbandonare Jashin-sama. Non poteva. Non dopo tutto quello
che aveva fatto per lui.
Per questo aveva deciso di ucciderla quel giorno stesso.
***
Hinata non sapeva perchè ma, da sei mesi a questa parte, era
sempre stranamente felice quando arrivavano le cinque del pomeriggio.
Poichè quella era l'ora della sua seduta con il suo paziente
più strano: Hidan.
Quell'uomo l'affascinava in un certo senso.
Infatti, sebbene fosse
stato
considerato un malato, secondo lei non lo era affatto poichè
Hinata aveva compreso che l'uomo uccideva per sua volontà e
non
a caso.
Semplicemente non ammazzava per pazzia, ma per difendere il suo
"ideale".
Lo aveva capito durante uno dei loro colloqui in quei mesi, quando
parlava del suo "Dio": i suoi non erano dei deliri insensati, ma dei
discorsi perfettamente coerenti e,come costatò poi
terrorizzata, convincenti,
che mostravano solo una visione del mondo diversa dalla norma.
Una
visione che, per gente dalla mente non aperta, risultava folle.
Hinata aveva capito che, in realtà, quell'uomo era solo un
povero incompreso.
Come lo era lei.
Per questo alla fine si era aperta con lui e gli aveva
raccontato un pò della sua vita...
Principalmente gli aveva parlato della sua famiglia che non l'aveva mai
amata davvero e del suo primo, unico grande amore: Naruto Uzumaki.
In
particolare, si soffermò su quest'ultimo che l'aveva fatta
soffrire molto poichè non l'aveva mai considerata, nemmeno
dopo che gli aveva rivelato in suoi sentimenti.
La reazione che ebbe l'albino al termine del suo racconto la
stupì quella volta: quell'uomo sembrava... arrabbiato. Come
se
gli dispiacesse davvero...
Ma la cosa che la colpì maggiormente fu
il commento che fece:
"Tu sei troppo buona."; le disse; "Io li avrei sacrificati tutti in
blocco."
Troppo
buona.
Quelle due parole gli rimbombavano in testa continuamente.
L'albino non aveva torto, ma lei che poteva farci?!
Era sempre stata così: timida, gentile e remissiva.
Tutti i suoi amici dicevano di apprezzarla per questo, ma erano sempre
stati i primi a metterle i piedi in testa.
Perchè
pensavano che lei,
essendo gentile, non avrebbe mai avuto niente da lamentarsi su
qualsiasi comportamento tenessero per quanto scorretto nei suoi
confronti fosse.
Inoltre non si erano mai preoccupati del fatto che non andasse
d'accordo con la sua famiglia.
Come se non bastasse la sua migliore amica (Davvero, la
riteneva davvero ancora tale?)
gli aveva pure portato via il ragazzo che amava!
Quando gli aveva rivelato questa cosa Hidan l'aveva guardata in un modo
strano e le aveva risposto sprezzante:
"Che stronzi, ma con che razza di gente hai a che fare?! Certo, anche
tu a non ribellarti minimamente... Vedi di darti una svegliata,
cazzo! Il mondo
è pieno di gente di merda che aspetta solo un
tuo passo falso per saltarti addosso e credimi, io
lo so per esperienza!"
Hinata doveva
ammettere che, tra le
caratteristiche di Hidan che più le piacevano di lui, la sua
preferita era proprio quella sua tipica schiettezza.
Infatti, non preoccupandosi minimamamente delle conseguenze, era solito
dire
in faccia esattamente quello che pensava e, sebbene usasse termini
"poco fini" nella maggior parte dei casi, questo comportamento lo
differenziava
da tutte le persone che la circondavano o che aveva conosciuto fino ad
allora.
Hinata era sicura di non aver mai incontrato uno come lui, di questo ne
era certa.
E quando lo
incontrava, incredibilmente, sentiva esattamente le stesse sensazioni
che aveva provato anni fa con Naruto.
Eppure Hidan era così diverso dall'Uzumaki...
Basta! Doveva smettere di pensare al quel suo paziente: lei era il
medico e doveva rimanere imparziale.
Non poteva permettersi che la sua simpatia, la portasse a
delineare un giudizio distroto da quello reale.
Non doveva permettergli di ritornare in libertà
senza che lei ne fosse sicura al cento per cento.
Se
mai l'avesso rimesso in libertà dopo quello che aveva fatto,
chiaro.
E lei di questo ne dubitava fortemente.
Immersa in quegli strani pensieri non si accorse che oramai erano le
cinque in punto...
***
Hidan, accompagnato da
due guarde, entrò nello studio della dottoressa.
I due energumeni, che
secondo
l'albino, visto l'aspetto scimmiesco, erano sicuramente imparentati con
dei gorilla, dopo aver parlato con la dottoressa, come al solito lo
lasciarono solo con lei.
Bene, ora era il suo
turno. Doveva ucciderla.
Ma come? C'erano tante
cose in quella stanza che poteva usare per compiere il suo sacrificio...
Per esempio, poteva
servirsi dell'orologio appeso alla parete...
No, avrebbe fatto
tanto rumore per nulla e le guardie sarebbero intervenute subito...
Inoltre lei
è troppo delicata per fare una simile fine.
Avrebbe
sofferto troppo, e lui, inspiegabilmente, non voleva che soffrisse.
Allora come diavolo
l'avrebbe uccisa?
Vediamo, poteva andare
sul classico con un fermacarte.
Cazzo, che genio che
era! Così era facilissimo: un colpo e via!
Sì,
perfetto.
Però, i
suoi bellissimi capelli si sarebbero sporcati del suo sangue...
Lei
così avrebbe avuto un aspetto spettrale e lui non voleva che
quell'angelo perdesse il suo candore...
Angelo?! Ma che
cazzate stava sparando?! Era ricoglionito?!
Però, ci
assomigliava ad un angelo... Dolce, carina e gentile. Decisamente
ci assomigliava...
Ah, allora avrebbe
cambiato oggetto!
Santo Jashin-sama! Che
avrebbe usato adesso?
In quella stanza non
c'era niente di adatto tranne... La penna che aveva lei nel taschino!
Certo!
Geniale! Sarebbe
bastato poco:
lentamente si sarebbe avvicinato, delicatamente gliela avrebbe presa e
gliela avrebbe conficcata precisamente nella giugolare.
Sì, questa
era la perfezione, che omicidio di classe! Niente
sofferenza... O almeno lui ci avrebbe
provato... E niente sangue a fiotti! O
almeno la giusta quantità...
Però,
bisognava anche
considerare che i suoi occhi dolci sarebbero rimasti per sempre
imprigionati in un espressione di puro terrore a causa sua!
Sarebbe stato in grado
di sopportare una simile visione e vivere il resto della sua vita di
prescelto con quel ricordo?
"Hidan?" Una voce,
gentile ed allo stesso tempo preoccupata, lo distolse dalle quelle sue
macabre riflessioni. Precisamente la sua voce.
Lui si giro a
guardarla e lei gli sorrise rassicurante facendolo immediatamente
desistere da ogni suo proposito.
L'aveva fottutamente
fregato.
Chissà, magari, Jashin-sama non se la sarebbe presa
così tanto se per una volta avesse fatto
l'egoista...
Dopotutto
c'era ancora molta altra gente da sacrificare prima di lei e il suo
Dio, per una volta, poteva anche aspettare...
Fine
*Vale92 Space*
Mi dispiace molto per
chi si
aspettava un finale romantico, anche a me piacciono molto,
però
stavolta ho preferito lasciarlo "aperto".
Questa mia scelta
è dovuta
principalmente ai personaggi.Non tanto per Hinata, che
è
più facile da usare per le storie romatche a lieto fine
visto il
suo carattere, quanto per Hidan. Infatti, in questo contesto,
personalmente non ce lo vedo molto a dichiararsi apertamente ad una
persona. Dopotutto lui venera solo il suo Dio e ama solo lui e nessun
altro. Credo che sia normale, a causa di questa sua "insana passione",
che l'incominciare a provare qualcosa per qualcuno oltre a Jashin-sama
lo spaventi. Per questo non ho scelto Happy Ending immediato ma questo
finale dolce-amaro. Comunque, cambiando argomento, come avrete capito
leggendo le prime righe, ho deciso di trasformare questa one shot in
una long fiction a causa dello sbalzo temporale avvenuto tra la prima e
la seconda parte.
Spero comunque che vi
piaccia e di non aver sforato troppo nell'OOC nel finale.
Ma ora passiamo ai
ringraziamenti ed alle risposte alle recensioni!
Grazie a:
- bravesoul
- masychan
- penna35
- Sasorina_Lover
per aver inserito la
fan fiction tra i preferiti;
Grazie a:
- Kisa_chan
- Lusty
- Sasorina_Lover
per aver inserito la fan
fiction tra le storie seguite;
E grazie
anche a:
- Kisa_chan
- Midblooder_The_Joker
- Lusty
- Nihal_91
per aver recensito!
Risposte alle recensioni:
Per Kisa_chan:
Ti ringrazio! Sai,
l'HidaHina
è una coppia che adoro! L'ho scoperta da un po' ma ero
indecisa
se scrivere qualcosa su di loro o meno...
(Avevo paura di
"rovinarli", in
pratica.) Grazie mille per avermi seguito, per aver inserito la fiction
tra i preferiti e fra le seguite! Ancora grazie mille, ciao! ^__^
Per Midblooder_The_Joker:
Grazie mille per aver
letto anche questa piccola long fiction! Sono contenta che l'HidaHina
ti piaccia!
P.S. Tra poco
pubblicherò anche il quarto capitolo di The Ghost Bride.
Ciao, grazie!!! ^__^
Per Lusty:
Ti ringrazio, sono
veramente felice
che ti piaccia! Sono contenta che Hidan ed Hinata siano stati OOC ma mi
sa che in questo capitolo finale li ho un po' "traviati"... Sono
contenta che il mio metodo di scrittura sia piacevole, mi fa veramente molto
piacere! Grazie mille per avermi seguita, per aver inserito la fiction
tra le preferite e le seguite! Grazie mille di tutto, davvero! ^__^
Per Nihal_91:
Mi fa piacere che tu
l'abbia trovata interessante! Grazie mille per avermi seguito, ciao!!!
^__^
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