Di Verde non c'è rimasto più niente, in quella distesa di sabbia. Le Molte Madri sono rimaste in tre.
Furiosa cade sulle ginocchia. L'urlo le svuota i polmoni, ma non scuote la terra, non fa tremare tutto fino ad accartocciarlo, come vorrebbe.
Ha continuato ad andare avanti solo per poterle rivedere. Si è trascinata, giorno dopo giorno, in un mondo di bambini rachitici e donne in catene; di occhi spiritati e metallo e sangue. Ha trasportato latte di madre e gasolio da Bullet Farm alla Cittadella, dalla Cittadella a Gas Town. Ha ucciso per coloro che, ogni giorno che passava lontana da casa, uccidevano una parte di lei.
Adesso, la redenzione è un miraggio tra le dune.
Volevo spendere due paroline per dire che sì, lo so, sono in mega ritardo con questa storia, considerando che Fury Road è uscito nel lontano (?) duemilaquindici, ma non mi viene in mente nessuna scusa decente. Semplicemente, più lo riguardo e più mi piace (e io sono una che ama riguardare le cose) e ho sentito il bisogno di scrivere. Lo so, Furiosa meriterebbe più di queste due paroline.
Tra l'altro, ho un'altra drabble nel cassetto che riguarda Mad Max (e che spero di pubblicare a breve). Spero che questa vi abbia intrattenuto quei due/tre minuti che bastano per leggerla.
Una blindocisterna di cuori a chiunque sia passato da queste lande desolate!