Capitolo 12
Contro la Squadra d’Inquisizione
Il periodo successivo, dal tardo aprile ai primi di giungo
1996 fu un periodo di completo caos all’interno della scuola, che iniziò da
quando Fred e George Weasley trasformarono uno dei corridoi in una palude,
fuggendo dal castello dopo essersi riprese le scope. Da quel giorno,
malgrado la sorveglianza della Preside, di Gazza e della Squadra
d’Inquisizione (formata dalle solite Serpi), accadde di tutto: snaso
nell’ufficio della Preside; scherzi, fuochi e altri nei corridoi, Pix che
rovesciava mobili e armature dappertutto, sotto lo sguardo divertito degli
studenti e, ad essere sincero, anche degli insegnanti che, avevo capito da
un pezzo, non sopportavano quella usurpatrice della Umbridge.
Io e Lily guardavano divertiti quel lungo Carnevale,
parteggiando per coloro che mettevano i bastoni tra le ruote di
quell’impossibile Preside e per i sostenitori di Silente. Ci attivammo
anche, in quel maggio 1996, per il salvataggio… di Mrs. Purr, l’odiosa gatta
di Gazza: Lily aveva paura che qualcuno se la prendesse con “un innocente
micino” (in realtà era un malefico gatto-spia, che tutti odiavano e che
anch’io non sopportavo) e in effetti non aveva tutti i torti: un paio di
volte la ficcarono dentro un’armatura, una volta su un lampadario, un’altra
in mezzo ai gufi della guferia… Gazza era inferocino e, secondo Lily, c’era
il rischio che “il micetto” si facesse male.
Pertanto ci attivammo… Il nostro compito non era più, quindi,
quello di salvare il mondo magico da Voldemort aiutando il Prescelto… ma più
prosaicamente quello di salvare il gattino dai dispetti dei nostri compagni
di corso! In effetti riuscimmo in questa difficile impresa (anche se dovetti
litigare con Luke Bell e Euan Abercrombie, che avevano preso di mira il
terribile felino) e ottenemmo anche la riconoscenza di Gazza, che odiava
tutti gli studenti, ma fece, da quel momento in poi, eccezione per Lily (e
quindi anche per me, che, malvolentieri, seguivo questa sua crociata).
Poi la rivolta, poco a poco, si spense nel corso di giugno,
quando iniziarono gli esami dei M.A.G.O. e dei G.U.F.O. I ragazzi del quinto
e del settimo anno erano impegnati in svariate prove, dovevano ripassare gli
argomenti, e avevano meno tempo per fare scherzi alle autorità. E quella
caricatura di Preside rialzò la testa, cercando di catturare il professor
Hagrid (cosa che, tra l’altro non riuscì a fare, perché il professore di
Cura della Creature Magiche riuscì a fuggire anche se diversi maghi del
ministero cercavano di schiantarlo (penso che non ci siano riusciti perché è
una specie di gigante, o meglio un mezzo gigante, se non ricordo male). In
quell’occasione fu anche spedita al San Mungo la professoressa McGranitt,
che aveva cercato di ostacolare gli Auror nell’arresto di Hagrid. Non è che
fosse una professoressa particolarmente simpatica ed amabile (anzi
tutt’altro: mi rimproverava sempre, specialmente quando mi vedeva
appiccicato a Lily, non so per quale motivo… forse pensava che fossi un
pessimo soggetto e portassi su una cattiva strada una povera ragazza…), ma
il fatto che fosse stata colpita per ordine di quell’arpia, me la rese
sicuramente più simpatica e le augurai mentalmente di tornare presto tra
noi. Cosa che poi avvenne, per fortuna: ritornò di lì a poco… più combattiva
e polemica (con me) che mai!
Mi ricordo anche che, in uno dei momenti di tranquillità,
provammo anche a tornare, da soli… in Irlanda, utilizzando il bagno del
sesto piano e il portale che conduceva al Bosco degli Inferi! Passammo cioè
dallo specchio e, dopo alcuni secondi, spostatici in quel Bosco, eravamo
nella mia isola! Non mi sembrava vero poter far vedere a Lily i paesaggi che
ero abituato a vedere ogni giorno… O meglio, i luoghi vicini a quei
paesaggi, perché io abitavo un po’ più a sud… però vedevo, da casa mia, da
una diversa angolazione, le stesse colline e mi sembrava di essere a casa…
Cominciammo anche a fantasticare…. Se avessimo trovato un portale vicino a
Prisley (dove abitava la madre), a Spinner’s End (residenza del padre) o a
MacDonald Castle (dove spesso si recava, d’estate), avremmo potuto vederci,
utilizzando i vari portali, anche d’estate… In realtà non era facile
orizzontarsi, come ci accorgemmo, con i vari portali, che provammo anche ad
esplorare: avevano incise alcune indicazioni (spesso un nome, probabilmente
del mago che li aveva costruiti o alla cui abitazione erano collegati),
spesso non utilizzabili per orizzontarsi. Poi, il paio che esplorammo,
conducevano in posti abbandonati da secoli e non particolarmente
raccomandabili (uno sembrava un quartiere malfamato di Londra)… Naturalmente
noi eravamo invisibili e nessuno ci vedeva, ma un minimo di rischio c’era
sempre. Pertanto, dopo i primi due o tre tentativi, decidemmo di aspettare
il ritorno del professor Silente per aver consiglio da lui… magari esisteva
una mappa dei portali… Silente sarebbe poi tornato, prima o poi, non poteva
rimanere quella megera a dirigere Hogwarts!
Per fortuna avevamo anche altre attività… Erano arrivate le
belle giornate e, una volta finite le lezioni, passeggiavamo fuori Hogwarts…
e ci nascondevamo in qualche posticino appartato per avere un po’ di
intimità… Che bello non pensare a salvare il mondo magico e dedicarci solo a
noi due!
il 18 giugno, mentre appunto eravamo nascosti nei pressi
della foresta proibita (in un bel posticino che avevamo scoperto da poco,
dove poter limonare in santa pace) sentimmo dei rumori. Subito ci
appiattimmo e, da dietro un cespuglio, vedemmo avanzare… l’usurpatrice
(prof.sa Umbridge), che spingeva avanti a sé Harry ed Hermione… Dove diavolo
stavano andando? Ci guardammo un attimo e, ormai interrotto quello che
stavamo facendo, decidemmo con uno sguardo di seguirli, naturalmente dopo
aver messo tra le labbra gli anelli e diventando così invisibli. La Umbridge
aveva collocato avanti a sé, come detto, i due ragazzi e sembrava tenerli
sotto il tiro della sua bacchetta.
- L’arma è qui vicino? - diceva quella odiosa insegnante.
- No, ancora no. Qui è troppo vicino al Castello. L’abbiamo
nascosta più lontano - diceva Hermione piagnucolando… - Il prof. Silente
aveva paura che qualcuno la trovasse…
Di che arma stava parlando? E cosa stava facendo ad Harry e
ad Hermione? Eravamo molto incuriositi. Intanto la Umbridge continuava a
blaterare.
- Ormai siete finiti! E ringraziatemi se non vi farò
espellere… cosa che farò se scoprirò che mi ingannate… Dopo avervi fatto
soffrire un pochino…. Ricordi, Potter, la tua punizione? Spera che non debba
assegnarvene un’altra… E ricordatevi anche che Paciock, i due Weasley e la
Lovegood sono sotto il controllo dei miei ragazzi, nel mio ufficio. Anche se
voi riusciste a fuggire, mi vendicherei su di loro. E sapete quanto sono
cattiva… E non parlo solo di espulsione… tu lo sai, Potter…
Lily allora mi sussurrò: - Peter, io li seguo e vedo cosa
posso fare. Tu vai al castello e libera, se possibile, gli amici di Harry…
Non so cosa abbia intenzione di fare quella pazza…
- Va bene, Lily - dissi - ma tu non rischiare. Vado veloce e
torno subito.
Mi staccai da lei (ci stavamo dando la mano) e mi diressi,
velocemente, nel Castello, ancora invisibile, materializzandomi prima
all’ingresso, poi in prossimità dell’ufficio della Umbridge. Sentii subito
rumori e varie voci dietro la porta: si sentiva la voce di Malfoy che
parlava con altri ragazzi. Mi stavo materializzando dentro, quando sentii
dei passi dietro di me… vidi arrivare Goyle, un membro della squadra
d’inquisizione. Bussò alla porta e, quando da dentro gli aprirono, entrò. Io
lo seguii. Dentro la stanza, che era arredata in modo bizzarro con tende di
pizzo alle finestre, centrini e tovagliette sui tavolini, gattini sulle
pareti (sarebbero piaciuti a Lily!)… e la moquette rosa, erano seduti,
addossati alla parete, malconci e sanguinanti Ron Weasley (che aveva
ricevuto un pugno del naso, dato che colava ancora sangue sul pavimento),
sua sorella Ginny (aveva due o tre profondi graffi sul viso), Luna Lovegood
e un altro Grifondoro che conoscevo di vista, Neville Paciock (con un occhio
nero e un grosso livido sul collo, come se qualcuno avesse cercato di
strangolarlo). Intorno a loro, puntavano le bacchette sui quattro Malfoy,
Nott e Tiger e un paio di ragazze di Serpeverde che non conoscevo, del sesto
o settimo anno. Verso di loro si diresse Goyle.
- Tutto tranquillo, Draco - disse il nuovo arrivato - Nessun
movimento nel dormitorio dei Grifoni.
- Bene - disse Malfoy, poi rivolgendosi ai prigionieri -
nessuno s’è accorto di voi… Sarete espulsi presto…
- Perché non ci divertiamo un po’ con loro, giusto per
ingannare il tempo? - propose una delle ragazze - Io darei una bella lezione
alla Rossa, che mi guarda con uno sguardo incazzato…
- No, non è possibile - disse subito Malfoy - La Preside ha
detto solo di sorvegliarli… dopo ci sarà tempo, vedrete, prima che siano
espulsi… Certo, se si ribellassero, potremo divertirci un po’…
- Sì, dai, qui è noioso… - aggiunse Nott - ci vorrebbe un
diversivo. Io potrei tagliuzzare la biondina…
- Perché non li provochiamo un pochino? Potremmo per esempio
spaccare le loro bacchette davanti ai loro occhi - propose l’altra ragazza -
Sarà divertente… e se si ribellano potremo colpirli…
Subito i Grifondoro e Luna cominciarono a urlare e
protestare, anche se la loro situazione era disperata e non potevano
opporsi, senza bacchette e sotto tiro.
Un ghigno malvagio comparve nel volto di Malfoy.
Evidentemente la proposta gli piaceva… Provocarli per avere una scusa per
malmenarli… Le serpi delle volte erano veramente delle carogne!
- Sì, penso che sia un’ottima idea - disse, e tirò fuori le
bacchette. Agii d’istinto. Dovevo approfittare della situazione. Avevo
fatto esercizio con la maledizione Imperius a Durmstrang… non sulle persone,
ma avevo condizionato un maialetto… sarebbe stato diverso con Goyle? Quella
specie di gorilla era vicinissimo a Malfoy e, se avesse fatto un gesto
scomposto, poteva fargli cadere le bacchette…
Mi concentrai e ripetei mentalmente la maledizione,
obbligando Goyle ad alzare scompostamente la mano, in modo tale che colpisse
quella di Malfoy. Mi concentrai su quest’ultimo e gli ordinai di aprire il
palmo della mano…. e ci riuscii senza particolari problemi! Uao, avevo
grandi poteri oscuri! Il sangue del mio antenato psicopatico serviva a
qualcosa!
In un attimo le bacchette volarono in mezzo ai ragazzi
prigionieri. Le serpi rimasero sbalordite vedendo le bacchette nelle mani
dei loro prigionieri e gli stessi Goyle e Malfoy non capivano cosa e come
avessero fatto… E, in un attimo, i quattro scagliarono tutte gli incantesimi
che conoscevano sui loro carcerieri: incantesimi di disarmo, ostacolo,
schiantesimi e anche una Fattura Orcovolante su Malfoy. Anche io, nel
frattempo, da dietro, provvedevo a schiantarne un paio. In pochi secondi,
insomma, la situazione si era rovesciata e i quattro si precipitarono subito
fuori, mentre la rossa diceva: - Andiamo ad aiutare Harry ed Hermione!
Io rimasi un attimo in disparte, osservando il macello che
avevo contribuito a fare… le Serpi giacevano schiantate o doloranti ai miei
piedi, a parte Malfoy, che si aggirava impazzito per la stanza circondato da
invisibili mostruosi esseri alati, che cercava vanamente di scacciare.
Sorrisi (Ginny Weasley era stata brava con quella fattura!) e mi
materializzai fuori della stanza. Dovevo subito raggiungere Lily nella
foresta. Cos’era nel frattempo successo? Speravo tanto che non si fosse
messa nei guai…
Ci avviamo verso la conclusione: appuntamento a
mercoledì con il penultimo capitolo (Missione di salvataggio). Un
abbraccio a tutti e un ringraziamento particolare naturalmente a ace 95 e a
Barbie_Ettelanie_91. Alla prossima. GattyP :)