Ho chiesto a Dio
Tacendo al mondo
La spiegazione ultima di questo suo gesto
Mi hai lasciato sospeso in un limbo infinito
Vestendomi lentamente di lacrime eleganti
Ho sospeso il ricordo mentendo a me stesso
Ripetendomi piano che avrei perdonato
E sono ridisceso lungo il pavimento
Battendo con furia sul petto del buio
Dove mi hai abbandonato
Andandotene
Dipingendomi addosso un colore di morte
Mi hai slegato le ossa
Tagliandomi i muscoli
Nel mattino che rivivo disegnando ricordi
Ho chiesto a Dio
Stendendo il mio animo
Se vi fosse giustizia nella sua decisione
Ho camminato sommesso
Sul sepolcro fiorito
Stracciandomi il cuore con gesti profondi
E continuo a tacere
Guardando la tua casa
Pensando che forse avrai freddo lì sotto
Nella terra vergine macchiata di male
In cui hai sepolto i nostri abbracci mancati
Regalami un momento di esitazione
Dove tutto non sia già stato scritto
E prenderò le tinte più belle che ho
Segnando sui fianchi il contorno delle tue mani
Soffoco lentamente
Col peso disperato
Ascoltando piangendo
La tua assenza marcata
Vieni a trovarmi nelle notti d’inverno
Sussurrandomi dolce che sono stato bravo
Accarezzami lento
Sulle tempie vibranti
Per un tempo infinito di infinto silenzio
Riscoprendo insieme
Il sapore di un padre
Che ora mi manca
Che domani mi manca
Percorrerò con te
Crescendo nel mondo
I giorni di nuove scoperte
Arrestando il mio cuore
Ogni qualvolta
Il ricordo di te sfoglierà la mia anima
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