Titolo: But
Serie: Eli Stone
Rating: PG
Character: Eli Stone, Dr. Chen/Frank Lebakowski
Pairing: //
Prompt: Giallo
Conteggio parole: 445
Disclaimers: Eli Stone appartiene agli aventi diritto.
La
flashfic è un missing moment della Puntata#1: Il barattolo del caffè.
Scritta
per la Rainbow Challenge@FW.it
.But.
«Anche quello è Dio.»
L’indice di Chen punta
alle sue spalle, dove il calore abbagliante di un Sole che tramonta si perde in
bande di giallo sfumate tra l’arancio ed il rosa, per poi disperdere i propri
contorni nel cielo di San Francisco.
Si gira a sua volta, per
potersi riempire gli occhi dell’immensità di quello spettacolo e lasciare che
per un istante il suo mondo si tinga di giallo. E’ una cascata di zafferano
grattugiato con bucce di limone che si riversa sulle strade della caotica China
Town, gocce di bagliore dorato che annaffiano i tetti di case e grattacieli.
«Però. Inizia a piacermi
Dio.»
Cinico ateo. Scherza
sull’eterna bellezza del ciclo divino: alba, giorno, tramonto, notte e poi
nuovamente da capo. In un cerchio infinito, nato insieme al mondo.
«Magari prima o poi
potrebbe piacerti anche essere stato designato da Lui come profeta, Eli.»
L’avvocato sbuffa,
fingendo di prendere in considerazione questa eventualità, cosa che dura il
tempo di rifilare una mezza occhiata beffarda all’uomo.
«Certo, un giorno mi
sveglierò più che felice di avere in testa un aneurisma che potrebbe uccidermi
da un momento all’altro.»
«Giusta osservazione.»
commenta Chen, senza sbilanciarsi troppo, facendo dondolare la bottiglia di
birra che tiene nella destra.
Ed Eli lo sa che la frase
non è finita e che, nascosto subdolamente dietro all’espressione tranquilla
dell’agopuntore, c’è un odiato MA che desidera solo essere portato alla
luce.
«Non provarci neppure.» lo
ammonisce, precedendolo.
«A fare cosa?»
«A rifilarmi un’altra
lezione di vita che si conclude con un “Ma le vie del Signore sono infinite” o
“Ma il maestro Uanmingcin dice…” o qualche passo preso direttamente dalla
Bibbia. Per oggi direi che hai già fatto abbastanza.»
«Come vuoi.»
«Uff, grazie.» sospira Eli
e lo fa troppo presto.
«Ma non dimenticare
che c’è un motivo profondo se Dio ha voluto farti un dono.»
Ecco, lo sapeva.
«Sai che ti dico? Me ne
torno al tramonto e né tu, né mio padre e neppure George Michael riuscirete a
convincermi di quanto sia fortunato ad avere una bomba ad orologeria che mi
ticchetta in testa.»
Chen solleva le mani in
segno di resa, sorridendo ed Eli torna a perdere se stesso in una distesa di
luce dorata.
Ad un passo dall’ammettere
che –molto, molto, mooolto in fondo- l’idea di essere eletto a Mister Profeta
2007 non è poi peggiore della reputazione che si è costruito di avido e
ambizioso avvocato, non si stupirebbe se ora Dio rovinasse tutto con una nuova
allucinazione. Ma, per questa volta soltanto, potrebbe anche
pensare semplicemente a godersi una nuova esibizione di George Micheal sul
terrazzo del medico cinese mistico, non così mistico e neppure tanto cinese.
.THE END. |