La ricerca

di Le Due Impronte
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La ricercaEra uscito di casa, intenzionato a trovarlo. Nessuno gli aveva creduto; la gente l’aveva deriso, dandogli del folle e del calvo. Ma lui era certo che ci sarebbe riuscito.

Si incamminò dentro al bosco con due zaini in spalla, uno contenente una borraccia piena d'acqua e un coltellino svizzero, l’altro una barretta proteica al gusto di fragola, acquistata dal marocchino del ponte qualche anno prima. Impugnava una torcia, anch’essa al gusto di fragola.

Le impronte davanti a lui lo convinsero: era sulla strada giusta. Cambiò sentiero.

Le ore correvano veloci e lui faceva di tutto per schivarle. Quando una lo prese in testa, lui si grattò il braccio sorridendo beato.

All'improvviso si fermò, ogni muscolo come congelato. Si slacciò la cintura e respirò. Il cielo ruggiva minaccioso – era il linguaggio dei leoni. All’improvviso cominciò a piovere. Alpaca, galline e qualche goccia d’acqua cadevano dal cielo. L'uomo non riusciva a distogliere lo sguardo da ciò che aveva davanti e che lo fissava a sua volta. Era incredulo; finalmente lo aveva trovato.

Era il Fante dei Boschi.





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