Si incamminò dentro
al bosco con due zaini in spalla, uno contenente una borraccia piena d'acqua e
un coltellino svizzero, l’altro una barretta proteica al gusto di fragola,
acquistata dal marocchino del ponte qualche anno prima. Impugnava una torcia,
anch’essa al gusto di fragola.
Le impronte
davanti a lui lo convinsero: era sulla strada giusta. Cambiò sentiero.
Le ore correvano
veloci e lui faceva di tutto per schivarle. Quando una lo prese in testa, lui
si grattò il braccio sorridendo beato.
All'improvviso si
fermò, ogni muscolo come congelato. Si slacciò la cintura e respirò. Il cielo
ruggiva minaccioso – era il linguaggio dei leoni. All’improvviso cominciò a
piovere. Alpaca, galline e qualche goccia d’acqua cadevano dal cielo. L'uomo
non riusciva a distogliere lo sguardo da ciò che aveva davanti e che lo fissava
a sua volta. Era incredulo; finalmente lo aveva trovato.
Era il Fante dei Boschi.