Anna è in cucina
assieme a Mary ed Amy
quando riceve la telefonata di sua sorella. Viene così a
conoscenza
del ruolo dominante in tutta la faccenda di Queen Westergard.
E' spiazzata dalla
malvagità della
donna. Victoria non può non rappresentare a pieno il
capolavoro
materno: è l'emblema della cattiveria, così come
lo era chi le ha
dato la vita.
Mary sentendo il nome della
vecchia
padrona della villa, sussulta.
“Dalla tua
faccia, scommetto che non
ti era poi così simpatica” - commenta Amy.
“Immagino tu
abbia avuto a che fare
con questa persona” - aggiunge Anna - “Sai che fine
ha fatto?”
L'anziana è
silenziosa e turbata.
Sentire nominare Queen l'ha paralizzata e riportata, con la mente,
indietro nel tempo.
“Così
mi spaventi, amica mia. Parla,
ti prego” - insiste la domestica giovane, notando lo shock
della
collega.
Mary siede su una sedia.
Con mani
tremanti ed occhi lucidi inizia a raccontare il suo passato. Un
passato che ha visto proprio Queen dominare la scena.
“Io venni assunta
alla villa quasi
trenta anni fa grazie al defunto William Westergard, il nonno di Hans
e Victoria. I primi tempi sentivo quella famiglia molto affiatata e
nei miei confronti era premurosa e affettuosa. Mi diedero la camera
più luminosa della casa e la paga era sostanziosa”
“I tempi sono
cambiati, purtroppo.
Adesso lo stipendio è misero” - commenta
amareggiata Amy.
Poi fa segno all'anziana di
continuare.
“Le cose
sembravano talmente perfette
che, inizialmente, tanta fortuna mi spaventava. Il padrone mi
rasserenò più volte dicendomi che meritavo
ciò che avevo e che
dovevo goderne. Non era da tutte le domestiche un trattamento come
quello. Così quando cominciai ad accettare e vivere serena,
la
situazione mutò”
“Arrivò
Queen, giusto?” - domanda
Anna, intuendo che la causa potesse essere unicamente questa.
“Già.
Il secondogenito del padrone,
il signorino Alexander giunse una sera alla villa in compagnia di una
donna. Ricordo come fosse ieri quando Queen venne presentata al
signor William. I suoi modi di fare erano apparentemente degni di una
donna di classe. La coppia annunciò al capofamiglia
l'imminente
matrimonio e l'arrivo di un erede. La gravidanza andava però
nascosta, visto che le nozze non erano state ancora celebrate.
All'epoca per delle casate tanto importanti, l'apparenza e la
moralità erano fondamentali. Che avrebbe pensato la gente se
avesse
saputo che il secondo figlio di William Westergard aveva rapporti
senza essere sposato” - racconta Mary.
“Chissà
cosa avrebbe pensato
quell'uomo sapendo di me e Hans e della piccola Fate” - pensa
tra
sé e sé Anna.
“Nel giro di due
settimane la coppia
si sposò e sei mesi dopo nacque Victoria. Ricordo che quando
la
piccina festeggiò il primo compleanno, giunsero alla villa
anche i
genitori del signore Hans. Anche loro volevano sposarsi ed erano
giunti fin lì per ottenere la benedizione del
patriarca” -
continua a raccontare Mary.
“Come era
Sara?” - domanda Anna,
curiosa.
“Una donna dal
cuore grande e di una
bellezza fuori dal comune. Non si poteva dire lo stesso di Queen. Le
due erano caratterialmente opposte. Sara conquistò subito il
cuore
del suocero che iniziò a trattarla da figlia. Sono convinta
che
Queen fosse invidiosa della cognata. I rapporti erano molto tesi. La
serenità che si respirava i primi tempi era sparita. Dopo
due anni
di servizio, mi resi conto che la famiglia non era docile come si era
mostrata all'inizio.”
“Cosa vuoi
dire?” - chiede la
Froze.
“Il signor
William morì in un
incidente stradale e da quel momento in poi i due figli si iniziarono
a fare guerra per ottenere l'eredità. A Sara poco
interessava vivere
in un lusso sfrenato che poco la attraeva. A lei bastava sapere che
il bambino che portava in grembo sarebbe nato forte e sano. Tutto il
resto passava in secondo piano. Queen cercò di influenzare
il
marito. Io la sentii più volte fargli il lavaggio del
cervello.
Metteva in cattiva luce tutti pur di vincere e prendere il capitale
dei Westergard.”
“Certo che quella
donna era un
demonio!” - commenta Anna.
“E' vero. La
signora dal cuore di
ghiaccio riuscì a mettere i fratelli l'uno contro l'altro. E
quando
si accorse che il coniuge stava per perdere, decise di agire e
muovere lei i fili”
“Ma come sai
tutte queste cose?” -
domanda Amy, sconvolta.
“L'ho vista
versare delle gocce in un
bicchiere” - confessa, abbassando la voce.
“Non poteva
essere una medicina?” -
insinua la domestica giovane.
“No. Non lo era.
Quello era veleno.
Lo versò nel bicchiere di suo cognato con l'intento di farlo
fuori”
“Oh mio
Dio!” - esclama la Froze,
tremando di fronte alla malvagità della madre di Victoria.
“Il caso le ha
giocato un brutto
tiro. Fu proprio suo marito a berlo, ignaro del contenuto e
morì sul
colpo. Victoria rimase senza padre e con una madre che da allora
divenne sempre più fuori controllo. Ormai odiava tutti i
Westergard.
Per colpa loro perse il coniuge e con lui la sua eredità.
Rimase
alla villa e operò contro i parenti alleandosi con il clan
dei
Bjorgman...il resto è storia”
“Queste accuse
sono forti, amica.
Sappi che se dovessimo usarle a nostro vantaggio, tireremo fuori una
storia clamorosa che attirerebbe su di noi il mondo giornalistico e
scandalistico” - esclama sconvolta Amy.
“No!” -
replica subito Mary - “Non
fatene parola con nessuno. Io oggi non so dove si trova Queen e se
dovesse sapere che qualcosa è venuto fuori, potrebbe farmela
pagare”
“Lei sa che tu
sai?” - domanda
Anna, preoccupata.
“Fu quella la
ragione che ha reso la
mia permanenza qui molto difficile. Lei mi minacciò
più volte. Non
poteva licenziarmi senza motivo, però le ero utile per
coprire i
suoi misfatti”
“Santo cielo! Non
l'hai raccontato al
cognato?”
“Non volevo
allarmare nessuno. Quella villa non era più un luogo
tranquillo, ma un vero inferno”
“Immagino la tua
sofferenza, mi
dispiace molto” - Anna le va vicino avvolgendola tra le sue
esili
braccia. Con un tenero bacio sulla guancia, le promette -
“Nessuno
dovrà più minacciarti. L'unico modo è
chiudere una volta per tutte
questa brutta storia”
Mary le sorride, felice
della premura e
della dolcezza della ragazza.
Poi aggiunge un frammento
dei suoi
tanti e indelebili ricordi -“Una volta mi diede uno schiaffo
perché
le versai accidentalmente del thè sulle scarpe” -
rammenta Mary,
toccandosi la guancia sinistra.
“Come ha osato
farlo?” - la Froze è
scioccata.
“Era fatta
così. Trattava anche sua
figlia nello stesso modo” - sottolinea la domestica anziana -
“Ripeteva a Victoria che le sberle erano utili a fortificarla
e a
rendere il suo cuore di ghiaccio”
“C'è
sempre un motivo se le persone
diventano malvagie. Victoria ha patito molto da bambina, imparando ed
assorbendo dentro di sé i comportamenti di una madre dura e
fredda.
Non mi stupisce che oggi sia tanto crudele” - riflette
amareggiata
la diciannovenne.
“Ed è
la ragione del suo cercare
relazioni di sola fisicità. Non sa amare e non cerca
sentimenti.
Dopotutto Queen le ripeteva che se provava emozioni e dolcezza era
una debole e i Westergard non dovevano esserlo!” - aggiunge
Mary.
“L'unica che deve
pagare per aver
distrutto questa famiglia è Queen. Hans e Victoria sono
state le sue
pedine. Li ha plasmati e resi ciò che sono oggi” -
afferma Anna,
decisa a portare avanti il piano.
“Certo.
Pagheranno, vedrai. E per
farlo è necessario che racconti anche di Sara,
perché inizio a
sospettare che la sua morte abbia a che fare con l'odio che quella
strega della cognata nutriva nei suoi confronti” - afferma
Amy,
convinta.
“Questo non posso
assicurarlo. So
solo che tra le due non scorreva buon sangue. Sentivo che Queen
denigrava Sara in presenza di Victoria la quale a sua volta ha
cominciato a disprezzarla” - ribadisce l'anziana.
“Maledetta”
- aggiunge disgustata
la Froze - “Come è morta lei?”
“Una malattia
fulminante l'ha
portarla via all'amore dei suoi cari” - racconta Mary
incupendosi.
“Mi piacerebbe
vedere una sua foto.
Sai dove posso trovarne una?” - chiede Anna, stupendo le due
domestiche.
“Come mai? Vuoi vedere se somiglia a tua figlia?”
- le chiede Amy.
“Semplice
curiosità. Chissà, magari
ascoltare i racconti su Sara e riportarli anche a Hans potrebbe far
bene al suo duro cuore. Tirare fuori vecchie fotografie è un
modo per aprire tale discorso”
“Hai
ragione” - conclude l'anziana,
alzandosi e prendendo la ragazza per mano -
“Seguitemi”
Dopo qualche minuto e una
rampa di
scale eccole giungere in una delle camere della villa chiuse a
chiave.
“Qui non sono mai
entrata” -
confessa Anna guardandosi attorno.
“E' la camera
della signora Sara. Fu
suo marito a chiedermi di tenerla serrata. Così Queen non
poté mai
entrarvi e nulla di prezioso appartenente a Sara fu portato
via”
Così dicendo
spalanca la porta,
entrando a passo lento nella stanza.
C'è polvere sui
mobili e la luce
scarseggia.
Amy accende una candela
appoggiata su
un comodino e d'improvviso il luogo prende vita.
“Ecco, vi
presento Sara” - sostiene
Mary indicando una cornice di grandi dimensioni, appesa alla parete.
Anna rimane in silenzio
fissando la
foto della donna e scrutandola in ogni dettaglio.
“Non sembrava
molto felice” -
sottolinea, notandone lo sguardo spento.
“Non lo era
infatti” - risponde
l'anziana, dispiaciuta.
Trascorrono alcuni minuti
di silenzio.
La giovane osserva con attenzione la nonna di sua figlia,
riconoscendo in essa delle somiglianze con Hans.
“Sono sicura che
Sara avrebbe amato
follemente Fate!” - afferma, sfiorando la cornice.
“Tutti amano quel
tesoro. A maggior
ragione lo avrebbe fatto lei che condivide lo stesso suo
sangue”-
risponde Mary, emozionata.
Il momento viene interrotto
bruscamente
dalla voce di Victoria, rimbombante nei corridoi.
Ciò costringe le
tre donne a lasciare
la camera in tutta fretta.
Riescono, giusto in tempo,
a
raggiungere le scale ed ecco sbucare proprio la Westergard.
“Sono ore che vi
chiamo. Hans ha
deciso che si cenerà alle otto stasera, perciò
sbrigatevi e
mettetevi ai fornelli” - ordina alle domestiche.
Poi lo sguardo si sposta su
Anna.
“Ti piace
chiacchierare con i tuoi
simili da quanto mi è parso di vedere” - la
punzecchia come suo
solito.
La Froze alza gli occhi al
cielo e
evita di risponderle.
Riprende il passo,
dirigendosi verso il
salotto.
L'attende l'ennesima
seratina in
compagnia di un promesso sposo che non ama. Stavolta però sa
già di
cosa parlare per smuovere i sentimenti del giovane Westergard.
Stasera sarà la
serata dei ricordi.
Chissà se riuscirà a toccarlo nel profondo e a
notare delle tracce
di umanità sul suo viso.
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