CAPITOLO
4: UN TRAFFICO SOSPETTO
“Ignoravamo
che Vegeta King fosse stato sostituito. Quando è
successo?”
domandò Salt, che era seduto di fianco a Toma.
L'ispettore,
imbarazzato, fece il vago: “Da pochissimo... la burocrazia,
sapete...”
Dopo
aver detto quelle parole, Toma si voltò verso Bardack e
sussurrò,
nervoso: “E adesso che facciamo?” “Non lo
so. Ma se ci beccano
siamo nei guai, e di quelli grossi!” fu la risposta
dell'amico.
La
macchina nera continuò a viaggiare per un po' e, quando fu
nei
pressi, di una zona industriale, s'intrufolò in una vecchia
fabbrica
abbandonata.
“Come
mai ci avete portato qui?” domandò, nervoso, Toma
e l'agente Salt
rivelò: “Siamo vicini a una fabbrica metallurgica.
Sospettiamo da
tempo che sia una copertura per un traffico illegale di armi. Abbiamo
ricevuto una soffiata in cui, proprio oggi, ci sarà un
grosso
carico. E' la nostra occasione per coglierli con le mani nel sacco
con una retata. Ma per farla, abbiamo bisogno della vostra
autorizzazione, in quanto commissario di questa
città.” “Certo,
certo. Fate pure.” disse Toma, sperando di avere la
possibilità di
tornarsene al commissariato, per portar via Nio.
“Ottimo.
Preparatevi tutti. Daremo il via all'operazione tra cinque
minuti.”
ordinò Salt, mentre si metteva un giubbotto anti –
proiettile.
Dopodiché,
mostrando ai due agenti altri due giubbotti, disse: “Secondo
il
regolamento, ovviamente, parteciperete anche voi.”
“Sì,
signore.” balbettò Toma, sempre più
nervoso e agitato.
Mentre
indossava il giubbotto, Bardack sussurrò: “Vegeta
finirà a
momenti la sua riunione...” “E Nio è
ancora lì.” aggiunse
Toma “Speriamo tanto che non si incontrino... o
sarà la
catastrofe!”
“Ah!
Le riunioni con il sindaco sono autentiche perdite di tempo!”
borbottò Vegeta, adirato, mentre entrava nel commissariato.
Tutte
le volte la stessa storia!
Il
sindaco e gli altri uomini del comune blateravano senza sosta di
assurde sciocchezze e lui, dato che era il commissario della
città,
era costretto a subirle.
Non
vedeva l'ora di sedersi sulla poltrona del suo ufficio, a mangiarsi
qualcosa e a guardare la fotografia di sua moglie che gli puntava la
pistola.
Anche
se quello era il monito di Echalotte per farlo rientrare a casa in
orario, doveva ammettere che non riusciva mai a smettere di
guardarla...
“Scusate,
agente, sapreste dirmi dov'è il commissario Toma?”
La
voce femminile lo fece voltare di scatto e dire:
“Cosa?!”
Aveva
sentito bene?!
Il
commissario Toma?!
Ma
se era lui il commissario e Toma un semplice ispettore!
Forse
aveva capito male...
“Avete
detto il commissario
Toma?!” domandò, incredulo, e la ragazza
annuì: “Certo. E' il
capo di questa centrale di polizia. Non lo conoscete?”
Qui
c'è sotto qualcosa...
meditò
Vegeta, tuttavia, per saperne di più, decise di stare al
gioco:
“Aaaahhh, il commissario Toma! Ma certo! Scusate la
confusione,
signorina, ma mi sono trasferito da poco... come mai lo state
cercando?” “Dovevamo uscire insieme ma è
in ritardo e sono
preoccupata. Non vorrei che gli fosse successo qualcosa...”
ammise
la ragazza.
“Fermi
tutti! Polizia federale!”
Tutti
i lavoratori smisero subito di lavorare e alzarono le mani.
“Oil,
Pepper, controllate cosa c'è all'interno dei
camion!” ordinò
Salt.
Approfittando
della confusione generale, Toma si avvicinò a Bardack e gli
propose:
“Potremmo approfittare del caos per tagliare la corda, che ne
dici?” “Ottima idea... però prima vorrei
ispezionare quel camion
lì... mi sembra che nessuno ci ancora dato un'occhiata... e
poi,
anche noi siamo poliziotti.” disse Bardack, avvicinandosi a
un
vecchio camion, seguito da Toma.
Non
appena i due entrarono dentro, Oil si avvicinò al camion ma
Pepper
lo bloccò: “Ho già controllato io. Non
c'è niente là dentro.”
“Va bene, allora chiudo. Così nessuno ci
guarderà una seconda
volta.” dichiarò il bestione, chiudendo il camion
e i due
ispettori all'interno.
“Ehi,
ci hanno chiusi dentro!” esclamò Toma mentre
Bardack cominciava a
tempestare di pugni il camion: “EHI, GUARDATE CHE CI SIAMO
ANCHE
NOI DENTRO!!! FATECI USCIRE!!!”
Dopo
un po', smise di colpire il camion e disse: “Niente da
fare...
prova a usare il tuo cellulare. Magari qualcuno ci tirerà
fuori di
qui.” “Ottima idea.”
Tuttavia,
l'euforia durò pochissimo.
“Accidenti,
non prende niente qua dentro!” esclamò,
sconsolato, Toma e Bardack
disse: “Ci conviene aspettare che qualcuno apri il
camion.”
Aveva
appena detto quella frase che il camion cominciò a vibrare e
poi a
muoversi.
“Ecco,
adesso hanno fatto pure partire il camion.”
borbottò Bardack
“Speriamo che il viaggio non duri tanto a lungo e che,
soprattutto,
ci facciano uscire presto da questo posto!”
“Accidenti,
speravo di averli finalmente beccati!”
L'agente
Salt era fuori di sé.
Mesi
di osservazioni e d'indagini non erano serviti a niente!
La
fabbrica era pulita!
Mentre
l'uomo fumava di rabbia, si accorse di una cosa...
“Dov'è
il commissario?” domandò e l'agente Pepper
rispose: “Non lo
sappiamo, capo. E' sparito assieme al suo collega.”
“Che
strano... andarsene così senza nemmeno salutare...” |