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Autore: Il corsaro nero    06/09/2018    1 recensioni
Per amore si fanno le cose più strane: si affrontano pericoli, si uccide, si mente... anche un ispettore di polizia non ne è da meno... tuttavia, queste bugie possono portare a situazioni incredibili e paradossali...
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bardack, Seripa, Toma
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4: UN TRAFFICO SOSPETTO


Ignoravamo che Vegeta King fosse stato sostituito. Quando è successo?” domandò Salt, che era seduto di fianco a Toma.

L'ispettore, imbarazzato, fece il vago: “Da pochissimo... la burocrazia, sapete...”

Dopo aver detto quelle parole, Toma si voltò verso Bardack e sussurrò, nervoso: “E adesso che facciamo?” “Non lo so. Ma se ci beccano siamo nei guai, e di quelli grossi!” fu la risposta dell'amico.

La macchina nera continuò a viaggiare per un po' e, quando fu nei pressi, di una zona industriale, s'intrufolò in una vecchia fabbrica abbandonata.

Come mai ci avete portato qui?” domandò, nervoso, Toma e l'agente Salt rivelò: “Siamo vicini a una fabbrica metallurgica. Sospettiamo da tempo che sia una copertura per un traffico illegale di armi. Abbiamo ricevuto una soffiata in cui, proprio oggi, ci sarà un grosso carico. E' la nostra occasione per coglierli con le mani nel sacco con una retata. Ma per farla, abbiamo bisogno della vostra autorizzazione, in quanto commissario di questa città.” “Certo, certo. Fate pure.” disse Toma, sperando di avere la possibilità di tornarsene al commissariato, per portar via Nio.

Ottimo. Preparatevi tutti. Daremo il via all'operazione tra cinque minuti.” ordinò Salt, mentre si metteva un giubbotto anti – proiettile.

Dopodiché, mostrando ai due agenti altri due giubbotti, disse: “Secondo il regolamento, ovviamente, parteciperete anche voi.” “Sì, signore.” balbettò Toma, sempre più nervoso e agitato.

Mentre indossava il giubbotto, Bardack sussurrò: “Vegeta finirà a momenti la sua riunione...” “E Nio è ancora lì.” aggiunse Toma “Speriamo tanto che non si incontrino... o sarà la catastrofe!”


Ah! Le riunioni con il sindaco sono autentiche perdite di tempo!” borbottò Vegeta, adirato, mentre entrava nel commissariato.

Tutte le volte la stessa storia!

Il sindaco e gli altri uomini del comune blateravano senza sosta di assurde sciocchezze e lui, dato che era il commissario della città, era costretto a subirle.

Non vedeva l'ora di sedersi sulla poltrona del suo ufficio, a mangiarsi qualcosa e a guardare la fotografia di sua moglie che gli puntava la pistola.

Anche se quello era il monito di Echalotte per farlo rientrare a casa in orario, doveva ammettere che non riusciva mai a smettere di guardarla...

Scusate, agente, sapreste dirmi dov'è il commissario Toma?”

La voce femminile lo fece voltare di scatto e dire: “Cosa?!”

Aveva sentito bene?!

Il commissario Toma?!

Ma se era lui il commissario e Toma un semplice ispettore!

Forse aveva capito male...

Avete detto il commissario Toma?!” domandò, incredulo, e la ragazza annuì: “Certo. E' il capo di questa centrale di polizia. Non lo conoscete?”

Qui c'è sotto qualcosa... meditò Vegeta, tuttavia, per saperne di più, decise di stare al gioco: “Aaaahhh, il commissario Toma! Ma certo! Scusate la confusione, signorina, ma mi sono trasferito da poco... come mai lo state cercando?” “Dovevamo uscire insieme ma è in ritardo e sono preoccupata. Non vorrei che gli fosse successo qualcosa...” ammise la ragazza.


Fermi tutti! Polizia federale!”

Tutti i lavoratori smisero subito di lavorare e alzarono le mani.

Oil, Pepper, controllate cosa c'è all'interno dei camion!” ordinò Salt.

Approfittando della confusione generale, Toma si avvicinò a Bardack e gli propose: “Potremmo approfittare del caos per tagliare la corda, che ne dici?” “Ottima idea... però prima vorrei ispezionare quel camion lì... mi sembra che nessuno ci ancora dato un'occhiata... e poi, anche noi siamo poliziotti.” disse Bardack, avvicinandosi a un vecchio camion, seguito da Toma.

Non appena i due entrarono dentro, Oil si avvicinò al camion ma Pepper lo bloccò: “Ho già controllato io. Non c'è niente là dentro.” “Va bene, allora chiudo. Così nessuno ci guarderà una seconda volta.” dichiarò il bestione, chiudendo il camion e i due ispettori all'interno.

Ehi, ci hanno chiusi dentro!” esclamò Toma mentre Bardack cominciava a tempestare di pugni il camion: “EHI, GUARDATE CHE CI SIAMO ANCHE NOI DENTRO!!! FATECI USCIRE!!!”

Dopo un po', smise di colpire il camion e disse: “Niente da fare... prova a usare il tuo cellulare. Magari qualcuno ci tirerà fuori di qui.” “Ottima idea.”

Tuttavia, l'euforia durò pochissimo.

Accidenti, non prende niente qua dentro!” esclamò, sconsolato, Toma e Bardack disse: “Ci conviene aspettare che qualcuno apri il camion.”

Aveva appena detto quella frase che il camion cominciò a vibrare e poi a muoversi.

Ecco, adesso hanno fatto pure partire il camion.” borbottò Bardack “Speriamo che il viaggio non duri tanto a lungo e che, soprattutto, ci facciano uscire presto da questo posto!”


Accidenti, speravo di averli finalmente beccati!”

L'agente Salt era fuori di sé.

Mesi di osservazioni e d'indagini non erano serviti a niente!

La fabbrica era pulita!

Mentre l'uomo fumava di rabbia, si accorse di una cosa...

Dov'è il commissario?” domandò e l'agente Pepper rispose: “Non lo sappiamo, capo. E' sparito assieme al suo collega.” “Che strano... andarsene così senza nemmeno salutare...”

   
 
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