Nella tela del ragno - Il cacciatore di magia

di WhiteLight Girl
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PROLOGO

Rena Rouge strappò lo scudo di mano a Carapace e lo usò per colpirlo, il ragazzo urlò di dolore.
«Si uccideranno a vicenda.» disse la donna ragno a Ladybug, che era incapace di distogliere lo sguardo da loro. La donna parlava piano, con voce morbida, forse cercando di rendere meno terrificante quell’eventualità.
Ladybug scosse il capo. «Siamo più forti di quello che credi, possiamo difenderci.» disse, cercando di nascondere la paura e quella sensazione di impotenza che l’aveva travolta.
La donna ragno sorrise. «Probabilmente sì, ma sai chi non sarà in grado di difendersi?» domandò.
Si tese verso di lei e Ladybug dovette serrare le palpebre per forzarsi a non indietreggiare. Il suo fiato, quando parlò, le sfiorò l’orecchio e il collo facendola rabbrividire.
«Sei stata poco attenta, mia cara.» le sussurrò la donna. «E tu e il tuo Chat Noir siete così giovani, così impreparati a ciò che il mondo ha in serbo per voi.»
Ladybug strinse i denti, l’odore che la pelle dell’altra emanava le ricordava la carne marcia; si ritrovò a domandarsi se le capitasse mai di divorare qualcuna delle persone prese in ostaggio durante i suoi viaggi negli altri mondi, se avesse già pensato ad uno dei suoi amici come cena.
«Siamo supereroi da quando avevamo quattordici anni, siamo più preparati di quanto credi.»
La donna scosse il capo. «Non lo metto in dubbio, mia cara, ma non era a questo che mi riferivo.»
Allora, dopo averle lanciato un’occhiata quasi comprensiva, glielo disse chiaramente.




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